Semafori, arriva la luce bianca | Ma nessuno sa cosa significa: preparati a restare di stucco
Semaforo - Fonte X - infoiva.com
Presto ai semafori potremmo vedere spuntare anche una misteriosa luce bianca: un quarto colore che cambierà il modo di guidare
I semafori sono uno dei pochi linguaggi davvero universali: rosso significa stop, giallo prudenza, verde via libera, da decenni e in quasi ogni Paese del mondo. Proprio per questo l’idea di aggiungere un nuovo colore sembra quasi una provocazione, qualcosa che mette in discussione una regola non scritta ma condivisa da tutti gli automobilisti.
Eppure negli Stati Uniti un gruppo di ricercatori sta lavorando seriamente a questa possibilità. L’obiettivo non è complicare la vita a chi guida, ma semplificarla in un contesto completamente nuovo: quello dei veicoli autonomi, sempre più diffusi sulle strade americane.
La luce bianca non nascerebbe quindi come capriccio estetico, ma come risposta a un traffico in cui umani e software si dividono la stessa carreggiata.
Perché potrebbe comparire una luce bianca accanto a rosso, giallo e verde
Secondo lo studio della North Carolina State University, il cosiddetto semaforo bianco non sostituirebbe i colori tradizionali, ma li affiancherebbe nei grandi incroci dove circolano molte auto senza conducente. L’idea è che, quando una certa percentuale di veicoli autonomi è presente all’incrocio, questi possano dialogare con il semaforo e tra loro, gestendo in tempo reale la sequenza di passaggi più fluida e sicura. La luce bianca servirebbe a comunicarlo a chi guida “in modo tradizionale”.
In pratica, quando il semaforo passa al bianco, gli automobilisti umani devono semplicemente seguire il flusso delle auto autonome: se quelle accanto a loro avanzano, possono avanzare; se si fermano, devono fermarsi. Quando la luce bianca si spegne, tutto torna al sistema classico rosso-giallo-verde. I ricercatori sostengono che questo quarto segnale potrebbe ridurre i ritardi medi fino al 3% quando almeno il 10% delle vetture è a guida autonoma, con benefici ancora maggiori man mano che questa quota cresce.

Dove verrà sperimentata la luce bianca e cosa cambierà per chi guida
Per ora si tratta di un progetto sperimentale pensato per le strade statunitensi, in particolare per gli incroci più affollati, dove la presenza di veicoli autonomi è già significativa. Il semaforo bianco nasce come strumento per evitare incidenti e ingorghi quando software e esseri umani condividono l’asfalto: invece di costringere chi guida a decifrare manovre imprevedibili, si offre un segnale chiaro che dice “lascia fare all’algoritmo, tu adeguati al suo ritmo”.
In Europa e in Italia, almeno per adesso, non è previsto alcun cambiamento immediato: alle nostre intersezioni continueremo a trovare le classiche tre luci, con il Codice della strada che resta quello di sempre. Ma il fatto che si discuta già di una possibile adozione futura da parte dell’Unione Europea dimostra quanto la mobilità del domani sarà diversa da quella che conosciamo oggi. Se e quando la luce bianca arriverà davvero anche da noi, serviranno campagne informative massicce, nuove regole e forse un aggiornamento degli esami di guida. Nel frattempo, vale la pena tenersi pronti all’idea che, un giorno, davanti a un semaforo non ci basterà più distinguere solo tra rosso, giallo e verde.
