Mercato immobiliare in crescita dopo la crisi economica

La crisi economica dovrebbe essere passata anche per il mercato immobiliare, poiché, come hanno confermato anche l’Agenzia delle Entrate e l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, il settore sembra aver finalmente dimostrato di essere in ripresa.

Il Rapporto Immobiliare 2017 segnala, prima di tutto, che le compravendite sono in continuo aumento e sono passate a 533.741 unità vendute, cifra che segna un incremento del 18,9% in confronto al 2015. Cresce anche la superficie media degli immobili oggetto di compravendite: si passa da 105,2 a 106,6 metri quadrati.
Nel complesso si parla di un valore di scambio pari a 89 miliardi di euro, totale aumentato del 17,4% rispetto al 2015. In parallelo al mercato delle abitazione segna un incremento del 19% anche quello delle pertinenze, soprattutto nelle regioni del Nord.

I dati più incoraggianti arrivano dalla Lombardia, dove le compravendite sono aumentate, rispetto al 2015, del 21,4%. Questo significa che la regione rappresenta da sola un quinto di tutto il mercato italiano.
Seguono poi Veneto (+23,1%), Toscana (+20%), Emilia Romagna e Piemonte (+22,8%). Nel Lazio l’aumento è più contenuto e il numero delle compravendite sale del 13,2% per un totale di 55mila abitazioni scambiate, il 10% di tutto il mercato nazionale. Nessuna regione ha segnato decrescita, ma il minor aumento di compravendite si registra nel Molise (+7,8%) e in Calabria (+10,8 %).

Aumenta anche il numero delle transazioni effettuate tramite un mutuo ipotecario: si è registrato un +27,3% rispetto al 2015 e in questo caso l’area con la più alta concentrazione di compravendite di questo tipo è il Nord-Ovest, dove le transazioni mediante mutuo rappresentano il 36,7% del totale. La cifra media erogata per l’acquisto di una casa è di 120mila euro, valore che si alza a 153mila euro nei capoluoghi delle regioni centrali.
Nel 2016 il tasso di interesse medio dei mutui è sceso ancora dello 0,44%, arrivando al 2,31% a livello nazionale, per arrivare al record di 2,56% nelle regioni meridionali. Rimane stabile la durata media del mutuo, pari a 22,5 anni. Si abbassa la rata media corrisposta ogni mese che è passata da 592 euro a 570.

In aumento anche i contratti di locazione, con appartamenti di superficie media di 92 mq per un prezzo medio di 60,7 euro al metro quadro (+0,3%). Più del 50% dei contratti è di lungo periodo e di tipo ordinario; un quarto degli affitti è stipulato con contratti agevolati di oltre tre anni; il 17% ha un contratto di tipo transitorio, mentre è inferiore al 3% il peso dei contratti agevolati con studenti.

Vera MORETTI

Mercato immobiliare in crescita nel primo trimestre 2017

Dal sondaggio trimestrale condotto da Banca d’Italia, in collaborazione con Tecnoborsa, sull’andamento del mercato immobiliare e lo stato d’animo degli agenti che operano nel settore, per capire la situazione delle compravendite e degli affitti nel residenziale, è emerso che si è verificato un aumento della domanda tra gennaio e marzo.

A confermarlo, sono stati gli operatori intervistati, che hanno visto aumentare sia i potenziali acquirenti sia gli incarichi di vendita, con un saldo tra chi percepisce un incremento e chi invece denuncia una diminuzione salito al 13,8%, contro il 12,6% di gennaio.

A contribuire a questo aumento sono state soprattutto le percezioni di chi opera nelle aree non urbane e non metropolitane.

Inoltre, i tempi di vendita si sono ridotti a 7,1 mesi, anche se risulta di poco positivo il saldo tra chi ha rilevato un aumento delle giacenze di incarichi e chi invece ne ha notato una diminuzione. Sale invece il saldo fra le attese positive e quelle negative, attestandosi sul 18,1%.

Conseguenza di ciò è un ottimismo crescente nelle aspettative per il medio periodo, che corrisponde ai prossimi due anni. Il 50% degli agenti immobiliari, infatti, è fiducioso, contro il 43,6% verificatosi nell’ultimo sondaggio dello scorso trimestre.
È aumentato di mezzo punto percentuale lo sconto medio sul prezzo di vendita chiesto inizialmente. Per quanto riguarda gli affitti, infine, sale la percezione di pressioni al ribasso per i canoni ma si attende il miglioramento del comparto.

Vera MORETTI

Firmato accordo tra Casa.it e Fimaa-Confcommercio

Lo scorso 26 maggio è stato siglato, a Roma, un accordo tra Casa.it e Fimaa-Confcommercio, che prevede la collaborazione a livello nazionale tra due realtà leader del Real Estate italiano.

Obiettivi di questa importante intesa sono, tra gli altri, la possibilità di estendere le innovazioni tecnologiche di sharing economy applicate al mondo immobiliare di Casa.it agli oltre 12mila associati FIMAA presenti sull’intero territorio nazionale.

Questo significa che l’accordo porterà vantaggi a tutti gli aderenti all’associazione, a cominciare dalla creazione del gestionale FIMAA MLS, che verrà offerto gratuitamente a tutti coloro che aderiranno all‘associazione.

FIMAA MLS sarà il primo gestionale di una associazione di categoria ad essere inserito nel progetto MLS AGGREGATOR che integra la condivisione fra vari MLS.
Si tratta di una piattaforma aperta, multilivello, collaborativa e multicanale che fornirà agli associati il massimo controllo sulla condivisione di informazioni e sul livello di interazione con i colleghi. All’interno del sistema, inoltre, sarà possibile scegliere chi seguire, esprimere giudizi e dare feedback secondo le regole tipiche dei social network, ampliando considerevolmente la visibilità degli immobili in vendita e favorendo l’incontro tra domanda e offerta.

Tutte le Associazioni Provinciali del network FIMAA, pertanto, potranno contare su FIMAA MLS che fornirà agli associati il massimo controllo sulla condivisione delle informazioni e sull’interazione con i colleghi agenti immobiliari.
Inoltre, tutto il portafoglio di Casa.it e Attico.it entrerà a far parte del kit di comunicazione di FIMAA; gli associati potranno beneficiare di agevolazioni economiche per usufruire dei servizi e dei prodotti messi a disposizione dal portale immobiliare, così come della sua tecnologia ed esperienza nel mondo digitale.

FIMAA e Casa.it saranno anche i promotori di una serie di eventi formativi in diverse città italiane, con l’obiettivo di mettere a disposizione degli associati tutta la competenza e la conoscenza internazionale del mercato immobiliare di Casa.it, nonché quella nel marketing digitale, la cultura MLS e gli altri prodotti del portfolio aziendale.

Ma non è tutto perché verrà creato anche un LAB, Laboratorio di Idee, che si occuperà di esplorare, discutere e testare nuovi prodotti a sostegno dell’attività degli agenti immobiliari.

Daniele Mancini, General Manager Europa di REA Group e AD di Casa.it, ha dichiarato in proposito: “Questo accordo rappresenta per noi un traguardo molto importante, anche perché ci permetterà di diffondere la nostra cultura e la nostra competenza fra gli associati di una grande ed importante Associazione di Categoria Italiana. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso la piena collaborazione fra gli agenti immobiliari, come già avviene in altri Paesi Industrializzati, che può dare una spinta certa all’economia del settore e non solo a quella. Inoltre questo accordo rappresenta un ulteriore step di Casa.it nella strategia di supporto a fianco degli agenti immobiliari. FIMAA ha ben compreso che per i suoi associati stringere una collaborazione con un partner digitale specializzato e appartenente ad un gruppo internazionale significa abbracciare e non contrastare la sharing economy evitando così di trovarsi impreparati come già avvenuto in altri settori”.

Ha poi aggiunto Valerio Angeletti, Presidente Nazionale Fimaa-Confcommercio: “Lo sviluppo del settore immobiliare in Italia passa indubbiamente da Internet, dall’integrazione delle nuove tecnologie e dalla condivisione di contenuti. Grazie alla partnership con Casa.it gli agenti immobiliari associati alle Fimaa-Confcommercio territoriali potranno veicolare i propri annunci immobiliari e usufruire dei servizi aggiuntivi del più importante portale italiano del settore per dare maggiore slancio al proprio business e ampliare la visibilità delle agenzie. Attraverso il gestionale FIMAA MLS inserito nel più ampio progetto MLS AGGREGATOR, gli agenti immobiliari Fimaa-Confcommercio avranno, inoltre, l’opportunità di allargare la rete della collaborazione tra agenzie e incrementare l’offerta di immobili per i clienti-consumatori, accelerando così le compravendite”.

Vera MORETTI

Petrimm, il franchising per chi cerca casa

 

Affitti immobiliari sempre più richiesti in tempo di crisi. Allora perchè non investire in un franchising su misura per chi cerca cerca casa? Petrimm Franchising è la catena di agenzie immobiliari in tutta Italia che offre fee di ingresso per i nuovi affiliati ridotte, nonchè un corso di formazione ad hoc e assistenza legale per i nuovi franchisee.

Per aprire un’agenzia immobiliare in franchising Petrimm è necessario essere agenti immobiliari: qualora non si sia già abilitati è sufficiente frequentare un corso abilitante proposto da un Ente di formazione e sostenere un esame nella Camera di Commercio di residenza.

L’investimento minimo iniziale richiesto per aprire un’agenzia Petrimm è pari 9.900 euro, che serviranno per l’acquisto di un kit di arredamento, la comunicazione e la modulistica. Occorre disporre di un locale medio di circa 25-40 metri quadri.

Per scoprire come aprire la tua agenzia immobiliare in franchising consulta il sito di Petrimm.

Fiaip accoglie positivamente le modifiche alla riforma del lavoro

La riforma del lavoro, come era stata presentata inizialmente, non era piaciuta alle categorie di lavoratori professionisti, a causa dei provvedimenti nei confronti delle partite Iva.
Tra le tante, anche Fiaip si era mostrata contraria all’articolo 9 ma ora, con le modifiche apportate al maxi emendamento, si è ricreduta.

Paolo Righi, presidente Nazionale Fiaip, ha infatti dichiarato: “Le modifiche apportate, volte ad escludere le professioni regolamentate dall’applicazione dell’articolo 9, permetteranno ad oltre 10.000 agenti immobiliari di poter continuare a lavorare serenamente, mantenendo la propria individualità e la libertà di iniziativa, così come prevista dalla Costituzione”.

Questo ottimismo è dovuto al fatto che le attività professionali con iscrizione a registri, albi, ruolo o elenchi professionali qualificati, vengono escluse dalla presunzione di collaborazione coordinata continuativa, tra gli altri, gli agenti immobiliari che collaborano a Partita Iva.

Dopo il passaggio del provvedimento e la sua approvazione alla Camera dei Deputati, spetterà al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, fare una ricognizione finale sulle varie attività che verranno escluse.

Vera MORETTI

Le professioni più odiate del 2011


di Davide PASSONI

Ci sono professioni e professionisti più amati di altri e professioni e professionisti che la gente vede peggio del fumo negli occhi. Ce lo sentiamo dire spesso, da amici e conoscenti: “Il mio avvocato è bravo, ma è insopportabile“; “il mio commercialista tante volte lo vorrei strozzare“; “ho un imbianchino di fiducia: lavora bene, ma quando lo cerchi non lo trovi mai…“.

Noi di Infoiva abbiamo voluto vedere che cosa c’è al di là dei luoghi comuni e, a fine 2011, abbiamo voluto chiedere agli italiani quali sono, secondo loro, le professioni e i professionisti più odiati. Ebbene, dal sondaggio telefonico che abbiamo effettuato su un campione di 1000 persone, il più possibile rappresentativo di un profilo socio-culturale medio, è emersa una top 5 che offriamo ai lettori come regalo di fine anno e ai diretti interessati come spunto di riflessione, per migliorare un po’ nel 2012.

1. Amministratori di condominio (325 voti). In assoluto la categoria più odiata. Con epiteti ben poco lusinghieri: esosi, spocchiosi, assenteisti, burocrati. In molti voterebbero l’autogestione del condominio piuttosto che lasciarla a loro. Ma che vi hanno fatto di male?

2. Agenti immobiliari (197 voti). Restiamo nell’ambito delle case, con un’altra professione non particolarmente amata (per usare un eufemismo). Che cosa viene rimproverato loro? Di essere degli opportunisti, di comportarsi in maniera poco trasparente con i clienti e con il fisco, di speculare sulla pelle della gente comune su un bene primario come la casa, in un periodo in cui di soldini ne girano pochi. Anche qui, in molti scelgono il fai-da-te pur di non affidarsi a dei professionisti.

3. Idraulici (113 voti). Udite udite, sul gradino più basso del podio troviamo una non-sorpresa. O meglio, una conferma del luogo comune che vede i professionisti del tubo come gente esosa, poco incline a emettere fatture, non propriamente pronta ad accorrere a una chiamata, anche se ci si trova con l’acqua alle caviglie. Non abbiamo riscontrato traccia, però, della leggenda che vuole gli idraulici intenti a dare una “revisionata” anche alla padrona di casa, tra un sifone e l’altro…

4. Notai (94 voti). Eccoli qua. A dispetto del ruolo storico e dell’alta valenza civica che la loro professione riveste, i notai non piacciono a tanti italiani. Due soprattutto le loro “colpe”: essere terribilmente esosi (“Ma perché devo pagare 600 euro per un pezzo di carta con la mia firma sotto?“, la frase più carina ascoltata al telefono…) e di essere la casta delle caste. Con buona pace di politici, giornalisti, avvocati ecc…

5. Commercialisti (89 voti). Ahinoi, amici dell’Iva, al quinto posto ci siete voi. Speravamo di potervi risparmiare questa umiliazione, ma purtroppo vi tocca. E sapete qual è l’addebito che vi viene mosso? Tendete a far denunciare troppo ai vostri clienti. Se e quanto denunciate voi, agli interpellati poco importa: importa che facciate pagare loro meno di quanto devono al fisco. Povera Italia…

Ad altre categorie come avvocati, consulenti del lavoro, agenti di commercio ecc… sono rimaste solo le briciole. Buon per loro: nel 2012 hanno qualcosa in meno su cui riflettere.

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Il nuovo codice del turismo garantirà ottime opportunità di crescita del settore

Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip esprime soddisfazione per il nuovo codice del turismo: “E’ una svolta storica ed una grande opportunità per tutti gli agenti immobiliari. Per la prima volta in Italia chi svolge attività di mediazione immobiliare potrà offrire nuovi servizi complementari alle locazioni turistiche. Si tratta di una grande vittoria per la Federazione“.

Con il Codice del Turismo “l’esercizio dell’attività di mediazione immobiliare – per le locazioni di unità abitative ammobiliate ad uso turistico – è compatibile con l’esercizio di attività imprenditoriali e professionali svolte nell’ambito di agenzie di servizi o di gestione dedicate alla locazione”. I riferimenti legislativi sono in particolare il testo del Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n° 246, nonché l’attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà,  ai contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, ai contratti di rivendita e scambio.

Il provvedimento entrerà in vigore il 21 giugno. “Si tratta di una nuova ed importante opportunità per gli agenti immobiliari – dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip – che amplia l’attività delle agenzie, consentendo, agli stessi agenti che operano nel campo delle locazioni turistiche, l’offerta diversificata di servizi per la gestione immobiliare turistica“. Con questo provvedimento si prevede un riordino complessivo della normativa in materia di turismo e il legislatore viene incontro alle richieste avanzate da Fiaip alle istituzioni sia per la regolamentazione delle “case – vacanze” , in modo da garantire maggior trasparenza ai consumatori, sia per consentire alle agenzie immobiliari di fornire nuovi servizi complementari per le locazioni.

Le seconde case “vacanza” in Italia sono più di 3 milioni per più di 12 milioni di posti letto, un’ottima opportunità per la ricezione.

Notai e agenti immobiliari riuniti a Roma per definire strategie comuni

Notai e agenti immobiliari si sono riuniti a Roma qualche giorno fa, in occasione del Convegno promosso dalla Fondazione del Notariato all’Hotel Parco dei Principi. All’incontro hanno partecipato Franco d’Onofrio, VicePresidente Nazionale vicario Fiaip, insieme al presidente di Fiaip Roma Laura Fioravanti e il Presidente di Fiaip Lazio Giuseppe Sullutrone. Quest’ultimo  ha sottolineato che l’incontro “è stato molto importante visto che nel convegno si é parlato della manovra finanziaria che ha introdotto novità come quelle contenute nell’articolo 19 del decreto 78/2010, che tra l’altro ha introdotto l’obbligo della dichiarazione di conformita’ negli atti notarili tra lo stato di fatto dell’immobile e la planimetria catastale“.

Per Fiaip – ha puntualizzato nel suo intervento Franco d’Onofrio – e per il settore immobiliare si è così aperta una nuova stagione di concertazione tra chi opera nel settore immobiliare e il mondo dei consumatori“. Con l’innovazione legislativa la responsabilità dell’agente immobiliare è sempre maggiore e la figura del notaio acquisisce ulteriore importanza. Fiaip ha ritenuto indispensabile avviare una collaborazione tra la categoria degli agenti immobiliari e quella rappresentata dai notai. “Fermo restando i rispettivi ambiti di competenza delle due categorie, non si deve dimenticare l’obbiettivo comune dei notai e degli agenti immobiliari – ha ricordato Franco D’onofrio – rappresentato dalla doverosa assistenza al cliente“.

Gabriella Alemanno, direttore dell’Agenzia del Territorio ha ricordato che “bisogna costringere in modo ‘spontaneo’ il contribuente a dichiarare (gli immobili ‘fantasma) entro il 30 aprile di questo anno, perchè  è ora di partire con l’accatastamento definitivo”. L’intervento “serve anche per fare una mappatura del territorio, perchè si tratta di temi che hanno impatto sull’ambiente e sull’urbanistica“.

M.Z.

Nel 2011 investiremo nel mattone? Cerchiamo di capire come si comporterà il mercato immobiliare

Come sarà il 2011 per i nostri amici e lettori Agenti Immobiliari? Proviamo a proporvi il punto di vista e le previsioni di un’azienda certamente tra i leader del settore: Tecnocasa.

Secondo l’azienda di Rozzano, il 2011 sarà all’insegna della stabilità dei prezzi e della prudenza, con una minore propensione all’indebitamento da parte delle famiglie italiane. Secondo la ricerca condotta dal gruppo immobiliare, le compravendite nel 2011 si potrebbero attestare intorno alle 630 mila unità. Sul fronte prezzi, non pare possano esserci delle improvvise inversioni di tendenza e i prezzi dovrebbero mantenersi piuttosto stabili. Guardando nel dettaglio, le grandi città potrebbero avere delle performance migliori rispetto ai comuni dell’hinterland e ai capoluoghi di provincia, grazie a una domanda che già da diversi semestri è aumentata. In particolare, Tecnocasa stima un incremento dei prezzi compreso tra lo 0% e il 2% nelle grandi città a fronte di una variazione nulla nell’hinterland e negli altri capoluoghi di provincia. Detto questo c’è anche da dire che molto dell’andamento del mercato immobiliare dipenderà dalla congiuntura macroeconomia e dall’andamento del mercato del lavoro. Infatti qualora dovesse aumentare il tasso di disoccupazione (noi non crediamo che ciò avvenga) ci potrebbe essere maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che dovranno ricorrere al finanziamento per acquistare l’abitazione.

In conclusione, cari amici Agenti Immobiliari, il 2011 dovrebbe essere un anno in cui le famiglie saranno particolarmente prudenti e forse poco propense all’indebitamento, ma sicuramente ci sarà un andamento più positivo rispetto all’anno che si è appena concluso.

E se per affittare case gli Agenti Immobiliari organizzassero degli “speed-date”?

Sapete cos’è uno speed-date? Ma come no?? Ok, per i lettori che ancora non sanno cos’è lo speed-date lo spieghiamo noi. Si tratta di eventi nei quali ci si incontra, tra single, per trovare l’uomo o la donna giusta. Bene, se adesso state pensando che la redazione di infoiva sia impazzita, non è così. Infatti, l’introduzione sullo speed-date, ci è servita per introdurvi all’ultima novità in campo di marketing immobiliare messa a punto in Gran Bretagna. Infatti, cari amici agenti immobiliari, in Inghilterra è nato lo speedflatmating, che è l’equivalente dello speed-date per il mercato immobiliare. Ideatore dell’iniziativa è stato Ben Craft il responsabile eventi di Spare Room l’agenzia londinese che mette in contatto, online, chi affitta e chi cerca una casa o una stanza. Nata già nel 2004 ma rilanciata negli ultimi tempi anche a causa (o merito) della fase di stallo che caratterizza il mercato immobiliare un po’ ovunque, come già accennato, lo speedflatmating si appropria degli stessi meccanismi degli speed-date. Chi è interessato ad affittare o a comprare una casa si munisce di cartellino da fissarsi sul petto, sul quale sono scritti nome, cognome e cosa si cerca, o offre, i partecipanti si incontrano cercando di intercettare gusti, e necessità. Ad oggi, tra Londra, Brighton e Manchester l’agenzia organizza tre eventi a settimana. Se l’idea vi piace, perché non organizzare uno speedflatmating anche in Italia?

fonte: immobiliare.it