Finanziamenti alle microimprese in Abruzzo

 

Se l’accesso al credito è il principale problema che si trovano ad affrontare piccole e medie imprese, la Regione Abruzzo ha deciso di stanziare un fondo per la concessione di micro finanziamenti fino a 25.000 euro a sostegno della micro-imprenditorialità locale e del lavoro autonomo.

Potranno fare richiesta di finanziamento sia le microimprese, che assumono la forma giuridica di ditta individuale, di società di persone o società cooperative (anche sociali o a responsabilità limitata), sia i lavoratori autonomi (anche Liberi professionisti).

L’importo finanziato potrà variare tra i 5.000 e 10.000 euro per le persone fisiche, e tra i 10.000 e i 25.000 euro per le persone giuridiche.

Saranno considerate ammissibili ai fini del finanziamento le seguenti spese:

  • le spese di funzionamento e di gestione
  • le spese per consulenze specialistiche
  • le spese per investimenti legati a macchinari, impianti, attrezzature, mezzi mobili, opere murarie per adeguamento e messa a norma dei locali, direttamente connessi all’attività.
  • le spese per l’acquisto di mezzi commerciali strettamente funzionali all’attività d’impresa

Tutte le spese dovranno essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda di finanziamento, che dovrà essere persentata a partire dal 29 ottobre 2012 e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, mediante raccomandata A/R o posta certificata (PEC).

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il bando.

 

Finanziamenti agevolati: 150 ml dalla BEI alle imprese

La BEI, Banca Europea per gli Investimenti, ha sottoscritto un nuovo plafond di finanziamenti agevolati per complessivi 150 milioni di euro, con durata fino a 15 anni.

Il fondo è finalizzato al finanziamemento di imprese dei settori industriaturismo servizi e, fino al 30 per cento dell’ammontare complessivo del plafond, a imprese attive nel settore dell’energia e dell’ambiente.

I fondi saranno erogati da Bei a Credem e Credemleasing (società del gruppo partecipata al 100 per cento) a fronte di finanziamenti a piccole e medie imprese dei settori industria, turismo e servizi e, fino al 30 per cento dell’ammontare complessivo del plafond, a imprese operanti nel settore dell’energia e dell’ambiente.
L’operazione segue altre iniziative nate nell’ambito del consolidato rapporto in essere tra Bei e gruppo Credem ed è finalizzata a rafforzare le attività del gruppo a sostegno alle piccole e medie imprese.
Il gruppo Credem è presente a livello nazionale con 561 filiali41 centri imprese.

 

Tirocinio in azienda? Nasce “Lavoro & Sviluppo 4”

Nasce il Progetto “Lavoro & Sviluppo 4”, il percorso di formazione articolato lungo quattro mesi di tirocinio con facilitazioni economiche e nato per favorire la formazione di 6 mila persone non occupate residenti nelle regioni “Convergenza Mezzogiorno” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).

Una bella iniziativa, nata da un accordo tra Confcommercio della provincia di Perugia e Italia Lavoro, l’Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Il Progetto “Lavoro & Sviluppo 4” consentirà alle imprese umbre di attivare percorsi di tirocini in mobilità nazionale, grazie a facilitazioni economiche destinate sia alle imprese che alle persone coinvolte.

Compito delle imprese sarà quello di accogliere il tirocinante e formarlo on the job, secondo le finalità del progetto con agevolazioni da 1.200 euro al mese per il lavoratore e 250 per l’azienda per l’attività di tutoraggio.

Il tirocinante, a sua volta, dovrà rispettare l’orario di lavoro e le mansioni assegnatigli per seguire il percorso progettuale.

L’obiettivo globale? Il progetto Lavoro & Sviluppo mira a garantire il 70% di ricaduta occupazionale dei partecipanti.

Per questo, Italia Lavoro intende effettuare almeno 100 inserimenti di tirocinanti entro il 2010.

Per raggiungere  l’obiettivo, l’Ente sta realizzando la scansione per i profili professionali specifici richiesti sia di studenti che di giovani in cerca di occupazione. Le aziende che volessero ospitarli per il percorso di tirocinio, devono mettersi in contatto al più presto con Iter, Agenzia formativa di Confcommercio.

Nino Ragosta

Un aiuto alle pmi liguri

Un sistema creditizio più agevole, questa la soluzione della Regione Liguria per le pmi.

Su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli, la giunta regionale ha quindi aderito all’avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema bancario, relativamente ai finanziamenti e alle operazioni creditizie e finanziarie con agevolazione pubblica, individuandone l’ambito d’applicazione normativo.

Un provvedimento che intende dare un po’ di respiro alle Pmi e ai loro problemi creditizi.

“Nel periodo pre-elettorale e nei recenti incontri con l’assessore Guccinelli” – ha proseguito il presidente – “avevamo già spinto in questa direzione. Il rilancio economico delle imprese deve passare attraverso un sistema creditizio più agevole”.

E spiega oltre Grassi: “Le realtà artigiane liguri appartengono al panorama della piccola e media impresa, così come la maggior parte delle aziende nel territorio. Le piccole imprese, benchè virtuose, essendo economicamente meno solide, sono più esposte agli effetti della crisi e rischiano il soffocamento, se le maglie del credito non si allargano”.

Paola Perfetti

Agevolazioni fiscali per le imprese del tessile e della moda

Arrivano gli aiuti alle imprese che operano nei settori del tessile e dell’abbigliamento moda, come articoli di abbigliamento, in pelle, pelliccia, anche se l’attività non è svolta in modo prevalente.

L’Agenzia delle Entrate ha emesso una circolare con le indicazioni sulle modalità di accesso alla detassazione dal reddito d’impresa degli investimenti effettuati nel 2010, individuando chi può usufruire del beneficio, per quali costi, con quali modalità di calcolo e di presentazione della richiesta.

Parliamo delle istruzioni operative atte a definire le agevolazioni fiscali a supporto delle attività di ricerca industriale e sviluppo competitivo per la realizzazione dei campionari, senza alcun limite giuridico o sulla dimensionale dell’impresa.

Sono abilitate al beneficio, quindi, sia le imprese residenti sia le stabili organizzazioni (anche se determinano il reddito in modo forfetario e hanno cominciato l’attività dal 2010).

Condizioni necessarie per usufruire della detassazione dedicata al settore tessile e della moda è effettuare le attività di ricerca e ideazione estetica, o realizzare prototipi per creare un campionario o delle collezioni e dimostrare l’inerenza delle spese alle attività agevolabili.

La detassazione consiste nell’esclusione dal reddito d’impresa di un importo determinato in base agli investimenti effettuati e include sia l’Irpef, addizionali comprese, che l’Ires, riconosciuta a prescindere dal risultato di esercizio (utile o perdita).

Infine, qualche chiarimento.

L’Agenzia delle Entrate precisa che:

– il risparmio d’imposta non può superare l’importo massimo che l’Agenzia comunicherà in via telematica in seguito alla richiesta di agevolazione del contribuente;

– la richiesta di agevolazione deve essere presentata tra il primo dicembre 2010 e il 20 gennaio 2011;

– l’agevolazione viene attribuita proporzionalmente all’ammontare del risparmio d’imposta richiesto dal contribuente qualora gli investimenti superino complessivamente i 70 milioni di euro stanziati;

– l’importo massimo per il quale si può fruire dell’agevolazione è pari a 200mila euro.

Fonte

Paola Perfetti

Pmi verso l’Export: via libera alla riforma

Via libera definitivo alla riforma degli strumenti di agevolazione finanziaria mirati all’Export.

La novità è stata annunciata dal viceministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, con delega al Commercio Estero e attraverso il Comitato Agevolazioni.

In particolare, il Viceministro Urso ha dichiarato: “In questa fase difficile della congiuntura economica è un sostegno concreto a chi scommette sull’internazionalizzazione come arma vincente per agganciare la ripresa”.

Ecco quali sono gli aggiornamenti.

In primo luogo, è stata introdotta la riduzione del tasso agevolato applicabile: con la riforma passa dal 40% al 15% del tasso di riferimento.

E poi:

– trasferimento della quota erogabile a titolo di anticipo dal 10% al 30%;

– ammissibilità delle spese sostenute dall’impresa fin dalla data di presentazione della domanda;

– garanzie per le Pmi di ricevere condizioni più favorevoli in funzione della loro affidabilità e capacità di rimborso;

– introduzione di uno scoperto di garanzia fino al 50% del finanziamento agevolato concesso per le Pmi meritevoli.

Paola Perfetti

TARSU: estinzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani

Sentenza sulla compensazione dell’obbligo di pagamento

La Suprema corte di Giustizia ha stabilito quando è possibile estinguere la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, altrimenti detta TARSU.

Lo definisce la Sentenza della Cassazione civile (Sez. Trib., 28/01/2010, n. 1851).

La Suprema Corte ha infatti stabilito che l’obbligo tributario del contribuente può ritenersi assolto solo se il pagamento riguarda un immobile i cui dati identificati corrispondono perfettamente a quelli concernenti l’immobile per il quale la tassa è dovuta.

In origine, la TARSU è nata dal Decreto Legislativo n. 507/1993 con dovere dei Comuni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (compreso lo spazzamento delle strade pubbliche) ma pertiene anche ai rifiuti domestici e ai cosiddetti assimilati, ovvero quelli derivanti da attività economiche, artigianali, industriali che possono essere assimilati per qualità a quelli domestici.

I Comuni la applicano sulla base del costo totale del servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti usando come parametro la superficie dei locali di abitazione e di attività dove possono avere origine rifiuti di varia natura.

La sua particolarità è che la TARSU non è soggetta a IVA, come lo sarebbe invece stato qualunque tipo di servizio.

Con questa Sentenza, quindi, anche le piccole imprese possono estinguere il tributo per compensazione dell’obbligazione tributaria.

Paola Perfetti