Accordo sulla produttività tra le associazioni delle imprese

Dopo due ore di confronto, le maggiori associazioni che rappresentano le imprese hanno firmato un documento che dovrebbe supportare la produttività delle aziende.

Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative, dunque, sono giunte ad una posizione comune da presentare ai sindacati, contrariamente a quanto trapelato nei giorni scorsi, quando sembrava che sarebbero stati siglati accordi separati a seconda del settore delle imprese.

L’intesa, che quindi raggruppa i diversi ambiti, dall’industria alle pmi, è unica e Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, l’ha presentata con parole soddisfatte e speranzose: “Abbiamo discusso delle varie proposte e abbiamo trovato una formulazione che tutti riteniamo soddisfacente. Una formulazione unitaria. Nelle prossime ore cercheremo di incontrare i vertici delle confederazioni sindacali per presentare questo nostro documento comune e possibilmente trovare un accordo anche con loro“.

Vera MORETTI

Giornata calda a Palazzo Chigi

Giornata importante oggi per Mario Monti: alle 12, infatti, il Presidente del Consiglio riceverà a Palazzo Chigi i presidenti di Confindustria, Rete Imprese Italia, Abi, Ania e Alleanza delle Cooperative.

L’ordine del giorno è “caldo”, poiché verranno illustrate le nuove misure per lo sviluppo, che saranno discusse poi in Consiglio dei Ministri.

La situazione non è delle più rosee, tanto che all’inizio di agosto banche e imprese avevano chiesto a gran voce di sostenere l’euro e di rilanciare la crescita.
E lo stesso Monti aveva esortato imprese e sindacati a collaborare per favorire una ripresa.
Ora si punta a rendere attuabili i provvedimenti approvati nei mesi scorsi, oltre a valutare un pacchetto di misure a cui ha lavorato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, partendo dall’idea di un patto per la produttività. Le proposte riguardano in primo luogo uno scambio tra più salario e maggiore flessibilità.

Elsa Fornero, dal canto suo, non è stata a guardare e punta alla realizzazione della delega sulla cogestione secondo il modello tedesco e al taglio del cuneo fiscale per alleggerire la tassazione sulle buste paga.

Ma, se le intenzioni sembrano buone, è ancora presente la scarsa fiducia nelle risorse, considerando il fatto che il Governo non ha chiarito quale capitale verrà investito per finanziare il progetto crescita.
La soluzione, a questo proposito, è molto chiara per banche e imprese, che hanno intenzione di chiedere a Monti e ai suoi Ministri di reperire risorse concrete e sufficienti attraverso la spending review e il taglio degli sprechi nell’amministrazione pubblica.

Il fisco, però, rimane il nodo cruciale da sciogliere, perché, se da una parte le imprese sono d’accordo con il taglio al cuneo fiscale, dall’altra vogliono la detassazione dei premi di produttività.
Ad oggi, straordinari e premi sono tassati con una cedolare del 10% fino a un massimo di 2.500 euro l’anno con un tetto di reddito fino a 30mila. E la richiesta è di tornare a 6mila euro con un tetto di reddito fino a 40mila.

Mario Monti ha dichiarato: “E’ il momento di lavorare insieme per creare lavoro. La crescita richiede non solo condizioni ambientali propizie ma che ogni soggetto economico faccia i suoi sforzi per la crescita”.

Vera MORETTI