Automazione industriale in ripresa

Dopo un periodo di sofferenza che aveva raggiunto il suo culmine tra il 2011 e il 2012, il settore dell’automazione industriale sta finalmente vedendo cenni di ripresa confortanti, dopo i primi segnali apparsi durante lo scorso anno.

A fare il punto sulla situazione, che ora sembra essere particolarmente positiva, è stata Anie Automazione, l’associazione che rappresenta la quasi totalità delle imprese operanti nel comparto in Italia.

Durante la fiera Sps Ipc Drives Italia, svoltasi a Parma dal 20 al 22 maggio 2014, è stato pubblicato l’osservatorio tecnico-economico annuale, dedicato quest’anno al tema della Industria 4.0, che fa ovviamente riferimento alla quarta rivoluzione industriale, avviata da Internet e l‘innovazione dei processi industriali.

Analizzando i dati dell’osservatorio, emerge che il fatturato complessivo per le imprese fornitrici di componenti e sistemi per l’automazione industriale è pari a 3,7 miliardi di euro nel 2013, un dato in crescita del 4% rispetto al 2012.

Una fetta importante di questa percentuale è merito dell’export, poiché, nel 2013 le esportazioni di tecnologie per l’automazione hanno segnato un incremento annuo del +3,7%, contro il 2,8% nel 2012.
I dati risentono anche della tenuta delle esportazioni indirette, grazie alla capacità degli operatori a valle di cogliere opportunità nei mercati più dinamici.
Tra export diretto e indiretto si arriva a coprire oltre il 60% del fatturato totale.

Le esportazioni maggiori sono rivolte verso Medio Oriente e Asia orientale, con picchi provenienti dal mercato cinese, tanto da essere diventato, durante il 2013, il quinto Paese di sbocco delle tecnologie italiane.

L’export supplisce alle difficoltà, ancora molto presenti, della domanda interna, ancora in calo l’anno scorso, tanto da aver registrato dati negativi del 2,1%.

In termini di stime, le aziende prevedono una crescita del settore che potrebbe attestarsi attorno al 7%.
Le prospettive di crescita sono legate a segnali incoraggianti sia per la domanda interna, che da alcuni mesi ha dato segni di ripresa dopo diversi cicli negativi, sia dalle esportazioni che si prevedono in forte aumento verso Paesi come gli Stati Uniti, Medio Oriente e Asia.

Vera MORETTI

Italia all’avanguardia nel settore smart grid

Che nel nostro Paese ci fosse in atto una vera e propria rivoluzione energetica si era intuito, ma forse non si sapeva che fossero coinvolte anche le tecnologie di distribuzione.

Ad alcuni può sembrare strano, ma l’Italia è all’avanguardia nel settore delle smart grid per numero di contatori elettronici installati, ma anche per il livello di automazione della rete di distribuzione.

Nonostante l’alto livello raggiunto, in diverse regioni sono in corso tuttora sperimentazioni e dimostrazioni di soluzioni per gestire la rete in modo ancora più flessibile attraverso l’utilizzo di sistemi di accumulo, automazione e protezione avanzati.
L’unica pecca, anche se consistente, è la mancanza di interoperabilità delle tecnologie e delle conseguenti soluzioni.

Una parte sostanziosa delle tecnologie utilizzate è infatti frutto dell’inventiva e della capacità di operatori industriali nazionali, spesso costituiti da aziende di piccole o medie dimensioni, molto competitive ma difficilmente organizzate in reti collaborative.

Ogni impresa si focalizza sul proprio ambito produttivo, esprimendo magari eccellenze, ma spesso in un’ottica molto specifica.
Questo significa che le singole soluzioni sviluppate non vengono progettate in un’ottica di standardizzazione e di armonizzazione funzionale, ma rispondono alle specifiche della singola applicazione.

Il campo d’azione, per gli operatori industriali è molto circoscritto e quindi non favorisce lo sviluppo di prodotti ed applicazioni integrate e interoperabili di una filiera smart grids made in Italy.
Per contrastare questa tendenza nei prossimi giorni, in occasione di Solarexpo, sarà presentata l’iniziativa Italian Smart Grid Industry System, che ha già visto l’adesione di nomi importanti del settore quali RSE, GSE, ENEL Distribuzione, FEDERUTILITY, ANIE Energia, ANIE Automazione, CEI, Telecom Italia, The Innovation Cloud, ma a cui potranno aderire tutti gli altri soggetti del comparto.

Obiettivi dell’iniziativa sono soprattutto sviluppare e diffondere le architetture standardizzate per le smart grid presso le imprese italiane del settore, ma anche favorire la formazione di raggruppamenti nazionali di aziende aderenti alla progettazione standardizzata.

Vera MORETTI