Settore elettrico: previsto boom nel 2015

Le società del settore elettrico scalpitano, in attesa che arrivi il momento del rilancio.
Le previsioni dicono che si dovrà attendere un anno e che nel 2015 si registrerà un vero e proprio boom, con i sistemi di accumulo a fare da traino.

Le stime parlano di aumenti di fatturato fino al 20%, rispetto al 2013, mentre il 2014 sta procedendo a due marce.
L’avvio è stato, infatti, molto faticoso, mentre già ora si vedono i primi passi verso la ripresa definitiva.

Di ciò si è occupata un’indagine condotta da Anie Energia che riunisce quasi 1.200 aziende con circa 425mila occupati e con un fatturato aggregato di 63 miliardi, di cui 29 miliardi di esportazioni.

L’associazione ha intervistato un campione rappresentativo di imprese che includono una maggioranza di grandi imprese (61,4%), ma è rilevante anche la presenza di piccole (13,6%) e medie imprese (25%).
Oltre il 90% delle realtà imprenditoriali intervistate risultano attive nel segmento della produzione componenti e sistemi, seguito da un 25% che rappresenta l’installazione di sistemi e impianti.

La ricerca ha analizzato gli andamenti e le prospettive del mercato italiano di sistemi di accumulo, inverter fotovoltaici e colonnine di ricarica.

L’ottimismo è dovuto alle attese regolamentazioni del mercato elettrico in riferimento ai sistemi di accumulo e ai Seu.
Aeeg e Gse sono già al lavoro sulle nuove normative di riferimento, che dovrebbero essere pubblicate proprio entro la prima metà dell’anno in corso.

Fanno ben sperare le prospettive di sviluppo dell’integrazione di inverter fotovoltaici con sistemi di accumulo stazionari, in una logica di ottimizzazione dell’autoconsumo per utenze residenziali e commerciali.
Queste prospettive sono principalmente collegate all’emanazione di regolamenti attuativi del Gse sugli utilizzi degli accumuli in connessione alla rete e di circolari sul regime fiscale dell’energia autoprodotta ed autoconsumata in ambito Seu.

Sistemi di accumulo stazionari e inverter fotovoltaici integrati con sistemi di accumulo sono i comparti del settore elettrico nei quali le imprese nutrono più fiducia.
Il podio lo conquistano i primi, con un incremento di fatturato nel 2015 stimato fino al 20% dal 40% delle aziende e atteso dal 32% come addirittura superiore a questa quota.
Per gli inverter integrati con sistemi di accumulo più di un terzo delle aziende prevede invece una crescita superiore al 10%.

Guardando in specifico all’andamento degli inverter fotovoltaici connessi alla rete, un settore particolarmente penalizzato negli ultimi anni, le previsioni restano caute ma tutto sommato positive.
Per il 2015 più di un terzo delle aziende intervistate prevede, nel confronto con il 2013, un incremento del fatturato nel mercato interno fino al 10%.

Il mercato degli inverter fotovoltaici conferma il ruolo determinante dei sistemi di accumulo: analizzando, infatti, l’andamento degli inverter integrati con questi sistemi, si nota come già per l’anno in corso le previsioni siano favorevoli.
La metà delle aziende prevede per il 2014 un aumento del fatturato interno fino al 20%, incremento che diventa ben più consistente nel 2015.

Un’analoga quota indica una crescita a un tasso compreso fra il 5% e il 10%, mentre circa il 35% delle imprese si spinge a prevedere una crescita superiore al 10% del fatturato.

Per quanto riguarda i sistemi di accumulo stazionari, emergono alcune indicazioni di segno positivo già dal 2014: il 26% delle imprese intervistate stima nell’anno in corso una crescita del fatturato superiore al 20%, che si somma ad un altro 35% per il quale l’incremento del fatturato raggiungerà il 20%.

Ancora più positivo il “sentiment” del 2015 per il segmento dei sistemi di accumulo stazionari, secondo il quale il 32% delle imprese prevede una crescita di fatturato superiore al 20%.

Più complicato, infine, l’orizzonte per i sistemi di accumulo dell’automotive.
La contrazione del mercato influenza anche le previsioni per il 2015, per il quale tuttavia il 28% delle imprese arriva a prevedere una crescita del fatturato nazionale ad un tasso superiore al 10%.

Vera MORETTI

Italia all’avanguardia nel settore smart grid

Che nel nostro Paese ci fosse in atto una vera e propria rivoluzione energetica si era intuito, ma forse non si sapeva che fossero coinvolte anche le tecnologie di distribuzione.

Ad alcuni può sembrare strano, ma l’Italia è all’avanguardia nel settore delle smart grid per numero di contatori elettronici installati, ma anche per il livello di automazione della rete di distribuzione.

Nonostante l’alto livello raggiunto, in diverse regioni sono in corso tuttora sperimentazioni e dimostrazioni di soluzioni per gestire la rete in modo ancora più flessibile attraverso l’utilizzo di sistemi di accumulo, automazione e protezione avanzati.
L’unica pecca, anche se consistente, è la mancanza di interoperabilità delle tecnologie e delle conseguenti soluzioni.

Una parte sostanziosa delle tecnologie utilizzate è infatti frutto dell’inventiva e della capacità di operatori industriali nazionali, spesso costituiti da aziende di piccole o medie dimensioni, molto competitive ma difficilmente organizzate in reti collaborative.

Ogni impresa si focalizza sul proprio ambito produttivo, esprimendo magari eccellenze, ma spesso in un’ottica molto specifica.
Questo significa che le singole soluzioni sviluppate non vengono progettate in un’ottica di standardizzazione e di armonizzazione funzionale, ma rispondono alle specifiche della singola applicazione.

Il campo d’azione, per gli operatori industriali è molto circoscritto e quindi non favorisce lo sviluppo di prodotti ed applicazioni integrate e interoperabili di una filiera smart grids made in Italy.
Per contrastare questa tendenza nei prossimi giorni, in occasione di Solarexpo, sarà presentata l’iniziativa Italian Smart Grid Industry System, che ha già visto l’adesione di nomi importanti del settore quali RSE, GSE, ENEL Distribuzione, FEDERUTILITY, ANIE Energia, ANIE Automazione, CEI, Telecom Italia, The Innovation Cloud, ma a cui potranno aderire tutti gli altri soggetti del comparto.

Obiettivi dell’iniziativa sono soprattutto sviluppare e diffondere le architetture standardizzate per le smart grid presso le imprese italiane del settore, ma anche favorire la formazione di raggruppamenti nazionali di aziende aderenti alla progettazione standardizzata.

Vera MORETTI