In arrivo le pensioni per gli esodati?

Sembrava che fosse avvenuto un miracolo, ma, a dir la verità, non è accaduto nulla di così sorprendente.

Antonio Mastrapasqua, presidente dell’INPS, aveva infatti parlato di salvaguardia di 220mila lavoratori, coloro che erano rimasti senza pensioni né lavoro in seguito alla riforma Fornero sulle pensioni.
Ma ciò, almeno per ora, non trova fondamenti al Governo, oltre a fornire dati sbagliati.

Il presidente INPS, a questo proposito, secondo quanto detto da Vera Lamonica, segretario confederale Cgil, ha inserito nei 220mila anche 80mila futuri pensionati che non sono stati colpiti dalla riforma e quindi non rientrano nella nuova schiera di salvaguardati.
Tolti questi, ne rimangono 140mila, di cui 120mila sono già salvaguardati da due decreti, uno per i primi 65mila, l’altro per 55mila, ai quali si aggiungono 10mila esodati che verranno salvaguardati con un ulteriore fondo, annunciato dalla stessa Elsa Fornero.

Mastrapasqua ha poi sciorinato una serie di dati che riguardano il 2012: -35,5% di lavoratori andati in pensione, per un’età media di uscita dal lavoro di 61,3 anni, contro i 60,3 del 2011. E le previsioni dicono che l’anno prossimo si arriverà a 61,7, come accade già in Germania.

E a proposito di conti, sembra che le casse dell’INPS godano di ottima salute, come anche il sistema, considerato “stabile ed in sicurezza”.

Speriamo bene.

Vera MORETTI

Marzo pazzerello, cassa integrazione giù

A dispetto della crisi, spesso alcuni dati macroeconomici ci lasciano sorpresi. Prendiamo la cassa integrazione, per esempio. Nel mese di marzo appena trascorso sono state autorizzate 99,7 milioni di ore di cassa integrazione, pari a -1,8% rispetto a marzo 2011, quando furono autorizzate 101,6 milioni di ore. E nei primi 3 mesi dell’anno si è giunti a quota 236,6 milioni, contro i 231,8 milioni del 2011 (+2,1%). Lo comunica l’Inps.

Rispetto al dato tendenziale, quello congiunturale rispetta l’andamento degli ultimi anni, che vede in marzo la cassa integrazione aumentare rispetto al mese precedente: l’incremento nel 2012 è stato del 21,6% (99,7 milioni di ore a marzo contro 81,9 milioni a febbraio). Nel 2011, l’incremento era stato del 44,7% (101,6 milioni di ore a marzo contro 70,1 milioni a febbraio).

Guardando alla tipologia di prestazione, la Cig di marzo risulta aumentata del 12,8% rispetto a febbraio, essendo passati da 25,1 a 28,3 milioni di ore. Rispetto al marzo del 2011, quando le ore autorizzate erano state 23,2 milioni, l’aumento è del 22,3%. L’incremento è attribuibile in larga misura alle autorizzazioni riguardanti il settore industria, aumentate del 27,2% rispetto ad un anno fa, mentre più contenuto, rispetto a marzo 2011, è l’andamento delle richieste relativo al settore edile (+10,4%).

Le ore di cassa integrazione autorizzate in marzo anche quest’anno, come negli anni scorsi, superano quelle di febbraio ma con un aumento più contenuto rispetto al 2011“. Così commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua. “Il 2012 si conferma in questi primi mesi ancora come un anno discontinuo: l’andamento congiunturale rispecchia quello dei recenti anni in cui si è manifestata la crisi; le richieste di Cig di marzo sono in lieve diminuzione rispetto a quelle dello scorso anno, mentre nel periodo, i primi tre mesi dell’anno, si registra un andamento di segno opposto”.

Contributi Inps: +3% nel primo trimestre

Stando ai dati comunicati dall’Inps nei primi tre mesi del 2011 l’istituto ha incassato contributi per 33,8 miliardi di euro, segnando un aumento del 3% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso. I versamenti generati dal lavoro hanno visto una crescita del +3,5% arrivando a 32,6 miliardi, un miliardo e 100 milioni in più rispetto al 2010. In forte crescita quelli da lavoro dipendente e parasubordinato, che hanno superato la soglia del 4%.

Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua commenta: “A guardare i numeri sembra evidente che il lavoro è ripartito, con l’attività produttiva che è tornata a generare anche contribuzione. I segnali si erano manifestati nel secondo semestre del 2010, quando si era interrotto l’andamento riflessivo degli incassi dalla produzione“.

Sembra dunque si stia registrando effettivamente una crescita importante dell’impiego. L’aumento delle riscossioni correnti da contributi cresce dell’1,3% rispetto al preventivo 2011. “Oltre al segnale di ripresa produttiva, l’aumento delle riscossioni è anche effetto di quell’incremento di controlli che l’istituto ha messo in campo negli ultimi due anni e che hanno prodotto nel 2010 un recupero da crediti di oltre 6,4 miliardi di euro e che fanno sperare che quest’anno si possa arrivare a quota 7 miliardi“, conclude Mastrapasqua.

d.S.

Buone notizie: scende sotto il 48% l’utilizzo della cassa integrazione

L’utilizzo della cassa integrazione scende per la prima volta sotto il 48%. Infatti, stando ai dati diffusi dall’Inps tra gennaio e novembre 2010 sono state autorizzate un miliardo e 117 milioni di ore di cassa integrazione, ma ne sono state utilizzate soltanto 528 milioni. Secondo Antonio Mastrapasqua, presidente Inps: “da cinque mesi scendono le ore autorizzate di cassa integrazione e da un anno continua a comprimersi anche il tasso di utilizzo della cassa integrazione, si tratta di un doppio segnale che viene dal mercato: le aziende che continuano a chiedere sempre meno cassa integrazione, continuano a chiederne sempre molta più di quello che poi ne utilizzano”. Nel 2009 erano state autorizzate 914 milioni di ore e ne erano state utilizzate poco meno di 600 milioni (circa il 65% del totale richiesto), nei primi undici mesi dell’anno 2010 le ore autorizzate sono state un miliardo e 117 milioni, ma ne sono state utilizzate poco più di 500 milioni (47,26%).

Nino Ragosta

Inps: da gennaio comunicazioni solo telematiche per i Commercialisti

Dal 1° gennaio 2011 l’accesso per i commercialisti ai servizi telematici dell’Inps potrà avvenire solo tramite CNS, il dispositivo contenente, oltre al certificato di “firma digitale”, anche un certificato di autenticazione di iscrizione all’Albo ed esercizio della professione. Questo quanto previsto dal protocollo di collaborazione siglato dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Claudio Siciliotti e da quello dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua.

L’accordo, al quale per i commercialisti hanno lavorato i due consiglieri nazionali Giovanni Parente e Claudio Bodini, punta a rendere sempre più stretti ed efficienti i rapporti di collaborazione tra Inps e Commercialisti. Sul fronte telematico, l’Inps si impegna ad illustrare le novità dei programmi applicativi relativi alla gestione degli adempimenti in materia contributiva. Accordi saranno raggiunti anche sulle modalità d’accesso alle banche dati dell’Inps e sul relativo software. Per semplificare le procedure dei commercialisti e per un aggiornamento istantaneo delle banche dati Inps, le due parti puntano inoltre sul progetto Uniemens, che unifica i flussi retributivi (Emens) e quelli contributivi (DM10).

Con il protocollo, Inps e Consiglio nazionale mirano anche al contenimento del contenzioso tributario in materia contributiva e alla repressione del fenomeno dell’abusivismo professionale.

Determinanti per l’efficacia dell’intesa saranno le consultazioni preventive tra rappresentanti dei due Enti, che avverranno in occasione dell’attuazione di disposizioni legislative o di modifiche organizzative dell’Inps che impattino su aziende e professionisti. Nello specifico, le consultazioni avranno ad oggetto, tra l’altro, la disamina delle circolari interpretative prima della loro emanazione, il monitoraggio del fenomeno delle “note di rettifica”, i problemi relativi al recupero dei crediti contributivi, l’univocità dei comportamenti delle rispettive strutture periferiche.

Lo scambio di vedute sui possibili effetti derivanti da norme in corso di approvazione potranno produrre valutazioni congiunte tra Inps e commercialisti da sottoporre ai competenti organi di Governo e legislativi.