Moda, Milano veste l’Europa

Scatta oggi l’ennesima edizione di Milano Moda Donna e, ora più che mai, la Lombardia si conferma la regione che, nel vero senso della parola, veste l’Europa. È infatti prima con circa 28mila imprese nei settori abbigliamento, tessile e moda, il 6,2% del totale continentale; una cifra che la mette al pari di interi Paesi, tanto che in una classifica nazionale si posizionerebbe al sesto posto, dopo Italia, Francia, Polonia, Spagna, Portogallo. In Italia ha sede un’impresa su tre di quelle europee del settore: circa 140mila su 450mila. Sono numeri che emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Eurostat 2010 su oltre 200 regioni europee.

Per lo shopping al femminile, solo New York risulta più conveniente di Milano, mentre Parigi risulta sullo stesso livello (596 euro). Più costose le altre città: in Europa si passa ai 688 euro di Londra, ai 727 euro di Berlino e ai 788 euro di Madrid.

E vale un miliardo all’anno l’indotto dal turismo per shopping a Milano, grazie a una competitività sui prezzi e sulla qualità che paga.

L’intero comparto della moda e del design (che comprende l’industria del tessile, dell’abbigliamento, concerie, gioielleria e bigiotteria, commercio al dettaglio di abbigliamento, studi di architetti e attività di design legato alla moda) è costituito a Milano e provincia da quasi 15mila imprese, pari al 4,7% del totale nazionale. Il solo settore “industriale” della moda a Milano è costituito da 495 imprese di gioielleria, 270 di bigiotteria, 1.031 di industria tessile, 2.649 di articoli di abbigliamento, 971 di pelletteria.

Il settore del commercio al dettaglio arriva a 3.383 negozi di abbigliamento, 774 di calzature, 2.600 di ambulanti. Se si considerano gli studi di architetti (e ingegneri) e quelli di design, il peso di Milano sul dato nazionale cresce ancora di più: a Milano e provincia ci sono quasi 1.700 studi di architetti e tecnici (il 13,3% del totale italiano) e circa 550 attività di design, oltre una su 8 in Italia.

Laura LESEVRE

Come orientarsi nel mondo del lavoro

Job&Orienta, fiera di Verona conclusasi sabato scorso, ha lasciato segnali incoraggianti circa l’importanza, che ultimamente aveva forse perso considerazione, degli studi, e magari anche di una laurea, per ottenere un lavoro.

I giovani sono avvisati: benché sembra che le scorciatoie siano molto di moda in questo periodo, il “pezzo di carta” ha ancora la sua valenza positiva, anche se il rovescio della medaglia c’è. Non tutte le lauree, seppur nobili ed interessanti, hanno lo stesso peso.

Nonostante una riscoperta di quelle triennali, infatti, sono sempre le lauree specialistiche ad offrire maggiori garanzie circa un futuro lavorativamente vantaggioso e, tra queste, svettano quelle dell’ambito economico sociale, che nel 2011 hanno fruttato 25mila assunzioni, ben il 34,4% del totale e un +12% rispetto al 2010. Buone anche le probabilità di essere assunti se in possesso di una laurea in ingegneria o architettura, con oltre 23mila nuovi ingressi previsti (31,8%) e un incremento di nove punti percentuali rispetto allo scorso anno.
In terza posizione ecco l’area medica e sanitaria con più di 8mila entrate preventivate (pari all’11,6%), in crescita del 2% rispetto al 2010.

Le prime tre professioni di sbocco per i laureati italiani sono quelle di infermiere (4.700 unità), educatore professionale (circa 2.500), sportellista bancario (oltre 2mila). Seguono sviluppatore di software (quasi 2mila) e progettista meccanico (1.800).

Inoltre, le imprese ammettono la difficoltà a trovare laureati in economia bancaria, finanziaria ed assicurativa da impiegare come addetti allo sviluppo clienti nei servizi finanziari (740 su 890 le assunzioni difficili). Lo stesso discorso vale per gli ingegneri delle telecomunicazioni disposti a svolgere la professione di consulente di prodotti informatici (530 su 870 le assunzioni difficili) e per gli ingegneri civili da assumere come addetti alla logistica (280 su 480 le assunzioni difficili).

Per quanto riguarda i diplomati, i più richiesti sono i ragionieri (ai quali le imprese destinerebbero il 28% delle assunzioni previste), e i periti industriali (25,7% del totale), seguiti a distanza dagli indirizzi terziari (7% di tutte le assunzioni) e dagli indirizzi liceali e artistici (circa il 3%).

Tra le professioni con possibilità di assunzione “immediata” spiccano quelle di commessi di negozio (oltre 11mila le assunzioni programmate), segretari (quasi 11mila), addetti alla contabilità (10.500), ma anche addetti alle vendite della grande distribuzione (8.700) e addetti all’amministrazione (circa 7mila richieste).

Sul fronte della reperibilità, i diplomati interessano il 18,7% del totale delle assunzioni non stagionali, una percentuale minore di quella dei laureati, ma comunque alta. Introvabili risultano diplomati dell’indirizzo aeronautico e nautico (160 su 560 le assunzioni difficili), dell’indirizzo legno, mobile e arredamento (330 su 1.160 le assunzioni difficili) e dell’indirizzo meccanico (7mila su 25mila).

Vera Moretti

A Riccione per un importante workshop sull’ambiente

Sono aperte le iscrizioni al Workshop dal titolo: Il futuro è costruire, rinnovare la città la sfida della sostenibilità, che si terrà a Riccione in collaborazione con Riccione Skyline, Polistudio A.E.S. Società di Ingegneria, Associazione Arspat, Associazione Assform, in occasione della Riccione Preview.

Si tratta di un incontro che riguarda la sostenibilità ambientale, che deve passare anche attraverso un ripensamento dell’architettura e dell’urbanistica tramite azioni concrete e strategie coraggiose per una città che crede molto nella riqualificazione urbana e nel nuovo, punto di forza per il futuro.

Il convegno avverrà venerdì 4 novembre dalle 14.30 alle 18.30 presso il Palazzo del Turismo ed è rivolta a geometri, periti, agronomi e geologi, con accesso gratuito e rilascio di un attestato di partecipazione.

Relatori del congresso saranno Massimo Pironi, sindaco di Riccione, Stefano Ferri di Polistudio A.E.S., Silvio Van Riel presidente di ARSPAT, Roberto Mingucci e Simone Garagnani dell’Università di Bologna, Mario Zoccatelli presidente di GBC Italia e Baldino Gaddi, dirigente del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio del comune di Riccione.

L’iscrizione si può effettuare attraverso il sito web Arspat.it ed è indispensabile per ottenere l’attestato di partecipazione.

Vera Moretti