Cooperazione vincente tra Commissione Europea e Argentina

Il 2017 è stato sicuramente un anno proficuo per quanto riguarda la cooperazione tra Unioncamere e la Camera di Commercio Argentina.
Nell’ambito, infatti, del progetto Plataforma Mipymes AL CAC 5.0, promosso dalla Cámara Argentina de Comercio (Cac) in collaborazione con la Corporación Ambiental Empresaria de Colombia, Unioncamere ne era il referente europeo, con l’obiettivo, tra gli altri, di promuovere l’internazionalizzazione, la produttività e la collaborazione tra MPMI.

Gli interventi hanno riguardato le attività di alcuni gruppi di lavoro con le aziende argentine, per fornire assistenza tecnica su come tutelare la proprietà industriale, ma anche come migliorare i processi di organizzazione interna e impiego delle risorse umane, come strutturare la commercializzazione dei prodotti aziendali, come attrarre investitori e dare vita ad alleanze strategiche.

In altri, casi, hanno cooperato aziende appartenenti al settore delle energie rinnovabili. In questo caso, Unioncamere ha voluto sostenere le politiche di intervento di sistema promuovendo la partecipazione delle imprese assistite alla missione di sistema italiana in Argentina per il settore Energia.
La missione, svoltasi nel dicembre scorso, è stata promossa dai ministeri degli Affari esteri e Cooperazione internazionale e dello Sviluppo economico.

Il turismo ha avuto, ovviamente, il suo ampio spazio, ad esempio con l’iniziativa Discover Emilia Romagna, che ha permesso alle imprese argentine di venire in Italia per uno scambio di informazioni e di esperienze. In Argentina, inoltre, sono state organizzate giornate di lavoro dedicate alla destinazione turistica romagnola.

Un’altra azione nell’ambito della “Plataforma Mipymes AL CAC 5.0” è stata rivolta nel corso del 2017 alle imprese del settore ottico: in questo caso, focus puntato sulle aziende messicane, interessate a consolidare la loro presenza sul mercato latinoamericano, attraverso un’accorta analisi dei fattori competitivi, ma anche l’utilizzo di sistemi di CRM e sviluppo di relazioni imprenditoriali con controparti estere.

Vera MORETTI

Telecom fa affari in Argentina

Anche se in ritardo di due mesi rispetto alla scadenza prevista, Telecom ha deciso di accettare la proposta di Fintech per Telecom Argentina.
Secondo quanto pattuito con il fondo argentino, dunque, la società di telefonia sudamericana verrà venduta al prezzo di 960 milioni di dollari, ma nell’ambito di un accordo che prevede più tutele per l’azienda guidata da Marco Patuano.

Secondo l’accordo, infatti, l’impegno di Fintech sarà “garantito da un pegno di un titolo collaterale del valore di 600,6 milioni di dollari”.

Ciò significa che il gruppo delle telecomunicazioni emetterà un bond ad hoc per quella cifra e il fondo di David Martìnez lo sottoscriverà per poi costituirlo in pegno a favore della stessa Telecom International e della capogruppo.
Ma non è tutto, poiché è stata stabilita una penale da 175 milioni di dollari che Telecom incasserà nel caso in cui, trascorsi 30 mesi, l’affare sfumi.
Nel comunicato, infatti, si legge che la cessione dovrebbe “realizzarsi entro i prossimi due anni e mezzo”.

Dei 960 milioni di dollari pattuiti per la vendita delle attività in Argentina, Telecom ne ha già incassati 113,7, in parte per gli attivi nel portafoglio della controllata Tierra Argentea e in parte come importi destinati da Sofora alla distribuzione come dividendo.
Ulteriori 550,6 milioni di dollari, spiega la nota del gruppo, saranno pagati per il 51% di Sofora.

Restano fuori 80 milioni di dollari che saranno corrisposti in parte da “un accordo per la messa a disposizione delle società del gruppo Telecom Argentina di servizi tecnici per tre anni, nonché la rinuncia o l’adesione alla modifica da parte di Telecom di alcuni diritti rivenienti dal patto parasociale con il gruppo Verthein”.

Ci sono poi altre garanzie nel caso in cui i tempi dovessero allungarsi.
Se la vendita a Fintech del 51% di Sofora non verrà conclusa nell’arco di 2 anni e mezzo, infatti, Telecom potrà recedere dall’accordo e avrà sei mesi per riacquistare la quota di minoranza del 17% già ceduta.
Se invece volesse comunque vendere la quota di controllo potrebbe farlo individuando un terzo acquirente, con garanzia da parte di Fintech di un corrispettivo minimo di almeno 630,6 milioni di dollari.
Se alla fine il prezzo fosse superiore, il differenziale sarà suddiviso fra Telecom e il fondo di Martinez secondo una formula prestabilita.

Vera MORETTI

Le imprese venete volano in Sudamerica

In occasione del lancio del progetto B2B Telematici Mercosur, che verrà presentato venerdì 25 gennaio a Venezia, presso la Sala Europa di Unioncamere del Veneto, verrà organizzato l’evento “Le opportunità in Argentina e Uruguay per le imprese venete”.

Obiettivo di questa iniziativa è creare nuove occasioni di incontro tra imprenditori oriundi veneti residenti all’estero e imprenditori veneti che operano specialmente nei settori della meccanica, meccanica agricola, macchinari per la lavorazione del legno, cantieristica navale, energie rinnovabili, macchinari per l’industria alimentare, farmaceutica, biotecnologie, lavorazione dei metalli, ICT.

In particolare, verrà presentata una panoramica, aggiornata, delle opportunità di internazionalizzazione con Argentina e Uruguay, Paesi per i quali il progetto offre la possibilità di networking e business matching.

Il workshop, articolato in due sessioni, darà l’opportunità di prendere parte ad incontri bilaterali con i rappresentanti della Camere di Commercio Italiane a Buenos Aires e Montevideo.
Saranno così selezionate le imprese venete partecipanti ai B2B telematici, che si svolgeranno con il supporto di Unioncamere del Veneto e delle CCIE di Buenos Aires, Rosario e Montevideo entro giugno 2013.

Per coloro che fossero interessati a partecipare, occorre inviare la scheda di partecipazione a Unioncamere del Veneto entro martedì 22 gennaio tramite e-mail unione@ven.camcom.it o fax al numero 041/0999303.

Vera MORETTI

Vicenza-Buenos Aires: nuovo progetto di collaborazione fra PMI

Il made in Italy fa tappa in Argentina. Confartigianato Vicenza ha avviato un progetto di collaborazione fra le piccole e medie imprese del territorio veneto e Buenos Aires.

Promover“, questo il nome dell’iniziativa voluta e ideata dall’ong Cisp-Sviluppo dei popoli, insieme all’ong veneta Etic, la Confartigianato Vicenza e il Cosmob, il Centro tecnologico per il settore legno-arredo, avrà una durata complessiva di 36 mesi e godrà di un finanziamento pari a 1,2 milioni di euro da parte del ministero degli Affari Esteri italiano.

Le PMI vicentine, simbolo e fortuna del made in Italy, trasmetteranno ”saperi ed esperienze” ai loro cugini argentini, con l’obiettivo di sviluppare e potenziare l’economia territoriale locale e dare vita a reti sociali e commerciali ‘intercontinentali’. Quattro i settori produttivi coinvolti nell’iniziativa: metalmeccanico, tessile, mobili e arredo, a cui si aggiunge la creazione di centri di servizi per le imprese, sul modello made in Italy.

Il nostro obiettivo – ha sottolineato Luigi Grando, responsabile Cisp per i programmi in America Latina – e’ promuovere lo sviluppo socio-economico della popolazione dell’area di General San Marti’n, nella provincia di Buenos Aires, migliorando la competitività locale, nazionale e internazionale del settore produttivo locale, consolidando le relazioni con le istituzioni, le reti associative, e la ricerca e innovazione tecnologica come strumenti di appoggio alle piccole e medie imprese.”

Il primo incontro fra i rappresentanti delle ong, di Confartigianato e Cosmob e gli imprenditori e i funzionari pubblici argentini è previsto per il prossimo novembre. Gli obiettivi finali del progetto Promover riguardano la creazione di un‘Agenzia di sviluppo locale, i cui principali compiti saranno l’assistenza tecnica per lo sviluppo economico-territoriale, la creazione di un sistema di informazione territoriale per mettere in collegamento domanda e offerta del settore produttivo locale e regionale e la firma di un patto territoriale nazionale per lo sviluppo e la coesione sociale dell’area. In più il progetto prevede almeno due interscambi tra le agenzie di sviluppo locale e gli imprenditori provenienti da Italia, Colombia, Argentina e altri paesi centro-americani.

“Il nostro contributo – ha spiegato Pietro De Lotto, presidente di Confartigianato Vicenzasarà in primo luogo quello di vedere se i centri di servizi e assistenza alle imprese, come di fatto e’ la Confartigianato vicentina con i suoi 500 addetti, possono essere realizzati, con gli opportuni adattamenti, anche nel contesto argentino, e poi anche quello di pensare a sviluppare relazioni economiche con le loro aziende‘.

Alessia Casiraghi