Fiera Milano: “La fiera non è in alcun modo surrogabile”

 

Proseguiamo la nostra settimana dedicata al mondo delle fiere di settore, attraverso le testimonianze che arrivano direttamente da Fiera Milano, il più importante operatore fieristico italiano. Nonostante un mondo sempre più web oriented dove la “dematerializzazione” del digitale sembrerebbe aver preso il sopravvento, l’appuntamento fieristico costituisce ancora uno dei migliori strumenti promozionali, ne è convinti anche a Rho-Pero perché “l’esperienza diretta e il rapporto interpersonale che è possibile solo nella fiera fisica non sono in alcun modo surrogabili”. Ci sono esempi di fiere puramente digitali, “ma lo scenario che qualche anno fa considerava la fiera tradizionale destinata a soccombere si è rivelato nei fatti del tutto infondato”, anzi la comunicazione online è stata assorbita e integrata dalla fiereche ne hanno fatto uno strumento molto utile per accrescere la propria efficacia come strumento di business e networking”.Perché, d’altronde, le nuove tecnologie digitali rivestono per gli operatori fieristici un ruolo chiave di pieno sostegno allo sviluppo strategico delle manifestazioni: “nel DNA di una manifestazione fieristica ci sono infatti molti dei concetti rappresentati dalle nuove tecnologie digitali del Web che ben si sposano con la fisicità dell’evento: gli stands espositivi con la loro ricchezza di contenuti, le comunità professionali che si incontrano, i servizi di ospitalità sul territorio si coniugano bene con le nuove logiche collaborative del Web”.

Ad un anno dall’EXPO, il 2014 vedrà il debutto del settore auto a Fiera Milano con Milano Auto Show in calendario a dicembre e di X Days, evento dedicato in giugno alla street culture e agli action sport che Fiera Milano ha pensato per i giovani e la città. “Potremo contare sul supporto di importanti manifestazioni professionali biennali come Mostra Convegno Expocomfort (climatizzazione ed energia), BIMU (macchine utensili), Xylexpo (macchine per la lavorazione del legno), Sicurezza, Eurocucina e Salone del bagno (nell’ambito del Salone internazionale del mobile). Avrà luogo anche la triennale Expodetergo (servizi e prodotti per lavanderia industriale)”.

Jacopo MARCHESANO

Micelli: “Il made in Italy è ancora terribilmente attraente”

In occasione della nostra settimana dedicata alla produzione artigianale, in concomitanza con la partenza sabato de L’Artigiano in Fiera, abbiamo incontrato il Prof. Stefano Micelli, Presidente del corso di laurea in International Management all’Università Ca’ Foscari di Venezia, per una breve riflessione sullo stato di salute dell’artigianato nel nostro Paese. Nel suo libro Futuro artigiano. L’innovazione nelle mani degli italiani (ed. Marsilio), delinea un futuro nemmeno troppo negativo per la produzione artigianale in Italia. «Premesso che gli artigiani italiani rispecchiano il periodo di gravi crisi che sta attraversando il Paese legato ad una contrazione sensibile della domanda interna, oggi l’artigianato medio-alto riesce comunque a produrre beni di qualità esportabili all’estero». La nostra produzione di qualità su misura rende «terribilmente interessante il made in Italy agli occhi di una domanda internazionale che chiede sempre più oggetti e manufatti con un supplemento di specificità» che evidentemente i prodotti standardizzati seriali non sono in grado di offrire.
Il testo del Prof. Micelli affronta il nodo del lavoro artigianale nella piccola e nella media impresa, in alcuni casi anche nella grande impresa italiana: «purtroppo in Italia il lavoro artigiano è ancora legato ad un’idea antica ormai appartenente al passato. Nonostante i falsi miti c’è molto lavoro artigiano anche nelle medie e grandi imprese del lusso italiano, così come nel settore delle macchine utensili, nel settore della meccanica, tutto il tema della personalizzazione passa attraverso un processo distante dai ritmi e dalle strutture delle catene di montaggio standardizzate». Al termine del nostro incontro il Prof Miceli non può non gettare un occhio sulla prossima edizione de L’Artigiano in Fiera: «oggi grandi esperienze come l’AF possono dare una grande mano agli artigiani, alle piccole e medie imprese nostrane, per proiettarsi piano piano a livello internazionale offrendosi a mercati prima difficilmente conquistabili. La prossima sfida per gli artigiani non sarà esclusivamente sul fronte delle vendite, ma soprattutto su quello comunicativo. Tutto estremamente alla portata per gli operatori che frequenteranno la fiera…».

Jacopo MARCHESANO