Il Veneto dice NO alle Srl semplificate

Srl semplificate a chi? Non nel Veneto, che ha il triste primato di Regione d’Italia tra le meno attive sul profilo dell’apertura delle società a responsabilità limitata con il capitale simbolico di un euro.

Treviso è la città con più neoimprese nate sotto i decreti di liberalizzazione e sviluppo, ma le sue 64 unità sono nulla rispetto alle colleghe romane, ben 120 le Srl a capitale ridotto cui si aggiungono le 346 semplificate, e a quelle napoletane, 51 Srl a capitale ridotto, 202 semplificate.

A ruota viene Verona: nella città di Giulietta e Romeo sono 38 le srl semplificate relative agli under 35; 14 quelle a capitale ridotto, aperte agli over 35. Di queste, poi, 35 sono state registrate alla Camera di Commercio provinciale ma risultano ancora prive della dichiarazione di inizio attività.

Rispetto a questo dato poco incoraggiante, Marco Brunelli, responsabile dello sportello della Camera di Commercio di Verona che ha esattamente il compito di aiutare gli aspiranti imprenditori a realizzare la loro idea di impresa, ha dichiarato: “Le intenzioni con cui erano state fatte queste norme erano buone, ma non sufficienti. Le agevolazioni previste dal decreto aiutano coloro che già hanno i mezzi e le risorse per aprire un’impresa. Infatti viene facilitata la costituzione sia dal punto di vista burocratico, nella compilazione e nella trasmissione delle pratiche, sia dal punto di vista economico: mediamente costituire una srl costa 2 mila euro, mentre con queste normative è sufficiente il capitale simbolico di un euro. Ma le difficoltà e i costi di gestione restano gli stessi“.

In pratica, le buone intenzioni degli aspiranti giovani imprenditori veneti ci sono e sono tante, a giudicare il numero di richieste e di informazioni poste alla CCIAA o agli altri enti aperti ad hoc (come il Saf, il Servizi amministrativi fiscali, ossia il Caf Imprese della Cisl), ma la spesa, che resta comunque alta per sopperire ai costi di un investimento di questo tipo, scoraggia i più al punto che, prosegue Brunelli: “Si stanno facendo comunque passi avanti […] oltre a questi incentivi ci sono anche quelli a favore delle start up innovative“.

Solo il tempo ci dirà chi ha fatto lo scatto in avanti più interessante e produttivo.

 

Paola PERFETTI

 

Creative Clusters: un progetto per ricercare nuove idee imprenditoriali

Creative Clusters è un percorso laboratoriale di informazione ed orientamento, per supportare la creazione di imprese innovative, secondo i canoni dell’economia creativa. Promotore dell’iniziativa l’Assessorato all’Università – Ricerca scientifica – Statistica, sistemi informativi ed informatica della Regione Campania, attraverso Città della Scienza Spa.

La mission dell’iniziativa? arrivare a produrre qualcosa che sia innovativo.Creative Clusters infatti, attraverso la partecipazione ad una serie di workshop mirati, punta a stimolare e promuovere la capacità progettuale e creativa di giovani di età inferiore ai 36 anni, sia individualmente che in raggruppamento.

Nell’ambito dei quattro laboratori, da cui è composto il progetto, i partecipanti rivisitano, rielaborano ed implementano la propria idea di business innovativo,  partendo da un’intuizione, per giungere alla formulazione ed alla strutturazione di un progetto creativo.

Terminata l’attività laboratoriale, le cinque migliori business ideas verranno affiancate gratuitamente da specialisti, in un percorso di sviluppo del proprio business plan, all’interno dell’area di pre-incubazione di Città della Scienza S.p.A.

Il progetto è promosso nell’ambito del Programma Campania Innovazione, e in particolare del Piano per la realizzazione delle azioni di accompagnamento all’innovazione e all’auditing tecnologico.

Gli aspiranti imprenditori potranno candidarsi e presentare le proprie business-ideas entro il 24 dicembre 2010 attraverso il sito internet della Città della Scienza.

Le arre di interesse del progetto sono:

  • promozione di attività di ricerca nei settori basilari dei nuovi materiali, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) e delle biotecnologie che risultano essenziali, non solo per i loro ambiti specifici di impiego, ma anche per lo sviluppo di altri settori;
  • sostenimento settori di prevalente interesse industriale dell’aerospazio, dell’automotive, della logistica e dei trasporti, dell’agroalimentare e dell’energia, rilevanti anche per la loro consolidata presenza sul territorio;
  • consolidamento della ricerca negli ambiti – di generale interesse sociale – della salute, della sicurezza, dell’ambiente e del turismo, con una particolare attenzione alla promozione e tutela dei beni culturali.

Hai un’idea innovativa anche tu? vuoi saperne di più? Allora visita la pagina dedicata al progetto.

GiovaneImpresa.it sul web arriva un sito per gli aspiranti imprenditori under 35

Il Ministero della Gioventù, presieduto dal Ministro Giorgia Meloni, lancia online un sito dedicato ai giovani aspiranti imprenditori. Il sito si chiama GiovaneImpresa.it ed è uno strumento telematico disposizione degli aspiranti imprenditori per avere tutte le informazioni necessarie, conoscere le leggi e le possibilità di finanziamento, sapere quali licenze chiedere, avere una guida per fare il business plan.

Il portale è stato realizzato con la collaborazione dei giovani di Confcommercio, Confindustria, Confapi, Cna, Confartigianato e Confagricoltura. Target di riferimento sono le persone tra i 18 e i 35 anni, che potranno sia consultare Giovane Impresa sia interagire con altri utenti in un apposito forum e porre domande agli esperti delle associazioni imprenditoriali che provvederanno a rispondere.