Assegno unico 2024, tutto quello che c’è da sapere

L’assegno unico 2024 è ancora richiedibile. Ed è l’unico sostegno che piace molto alle famiglie in difficoltà che hanno figli a carico.

Assegno unico 2024, un valido aiuto per le famiglie

L’assegno unico universale è  un contributo economico per le famiglie con figli a carico. Spetta a tutti coloro che hanno un figlio a carico fino al  compimento di 21 anni, e senza limiti di età in caso di figli disabili. L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori:

  • dipendenti (sia pubblici che privati);
  • autonomi;
  • pensionati;
  • disoccupati;
  • inoccupati

L’assegno è definito unico perché sostituisce tutte le altre famiglie a sostegno della famiglia. Infine è universale, perché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 43.240 euro.

Assegno unico 2024, l’adeguamento degli importi

Come stabilito dal Dlgs 230/2021 che disciplina questo tipo di aiuto, l’ammontare destinato ai genitori è stato adeguato in relazione all’aumento del costo della vita. Le quote attuali dell’assegno unico variano dal minimo di circa 54 euro al mese al massimo di 189,2 euro per ogni figlio, attribuite in base alle soglieIsee

Si ricorda che in caso di più di tre figli scatta una maggiorazione del 50% che porta l’assegno a un massimo di 262,5 euro al mese. Anche per il 2024 l’assegno unico sarà rinnovato automaticamente per le famiglie che lo hanno già ricevuto negli anni scorsi. Ma occorre rinnovare l’Isee anche nel 2024 (entro il 29 febbraio 2024) per non rischiare di ridurre al minimo l’importo accreditato in conto corrente.

Quando presentare la domanda

Per chi ha appena visto nascere il proprio figlio può chiedere l’aiuto economico. La domanda può essere presentata:

  • da uno dei due genitori che esercitano la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio;
  • dal tutore del figlio o del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato;
  • dai figli, al compimento della maggiore età. Questi possono presentare la domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori, richiedendo il pagamento diretto della quota di Assegno loro spettante.

Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno di ciascun anno, l’Assegno spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Mentre per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno:

  • decorre dal mese successivo a quello di presentazione;
  • è determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.

Dal 1° marzo 2023 il pagamento delle domande di Assegno unico già accolte prosegue d’ufficio, senza necessità di presentare una nuova domanda.

Assegno unico 2024, gli importi per le famiglie che lo hanno richiesto

L’assegno unico 2024 è un’altra misura a sostegno delle famiglie italiane. Come già sperimentato, per coloro che hanno figli, è un valido aiuto per arrivare a fine mese.

Assegno unico 2024, cosa c’è da aspettarsi

Se c’è una misura che piace molto alle famiglie è proprio l’assegno unico emesso dall‘Inps. L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni). Mentre è senza limiti di età per i figli disabili, presenti all’interno di un nucleo familiare.

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. Viene accreditato direttamente sul conto corrente del genitore, indicato in fase di presentazione della domanda. Oggi gli importi dell’assegno unico variano da circa 54 euro al mese a 189,20 euro per ogni figlio.

Assegno unico 2024, come dovrebbero variare gli importi

Come stabilito dal decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021, il valore dell’assegno unico dovrebbe essere aumentato a causa dell’adeguamento relativo al costo della vita. Quindi anche il prossimo anno, c’è in vista un aumento del bonifico mensile tanto atteso dai genitori. Anche perché l’ultima legge di bilancio ha previsto un ulteriore aumento del 50% solo per chi ha famiglie numerose, dal terzo figlio in su. Alla luce di queste considerazioni, gli importi dovrebbero così variare:

Se ipotizziamo una rivalutazione del 5,3% (calcolata sull’attuale tasso di inflazione), l’importo massimo dell’assegno “base” potrebbe salire da 189 a 199 euro per ogni figlio, mentre quello minimo solo di pochi euro. Insomma, ci sarebbe un aumento massimo di 10 euro. Ma non è detto questi calcoli siano corretti anche perché da qui a dicembre il tasso di interesse potrebbe cambiare, quindi occorre capire quali diventi il parametro di riferimento.

Tutte le altre misure a sostegno delle famiglie

Il Governo Meloni, come ha più volte ribadito, sta concentrando i suoi interessi sul taglio del cuneo fiscale. In altri termini aumentare le buste paghe, riducendo le tasse da pagare. Maggiori soldi nelle tasche degli italiani equivarrebbero ad un aumento del potere d’acquisto delle stesse famiglie, rimettendo in moto l’economia italiana che stenta a crescere.

Tuttavia c’è chi consiglia di aumentare di più gli importi degli assegni unici come  mezzo per aiutare le famiglie in difficoltà. Ma questo pensiero potrebbe tagliare fuori tutti coloro che non hanno figli, mentre un taglio del cuneo fiscale potrebbe essere una misura a favore di una platea più ampia. Non resta che aspettare le decisioni da prendere sulla prossima legge di bilancio, sentendo tutte le parti in coinvolte.