A Roma mezzi pubblici fermi il 22 marzo

Venerdì 22 marzo Roma sarà in tilt, a causa dello sciopero dei trasporti pubblici, confermato dopo la sospensione delle trattative per il rinnovo del contratto di 116.000 autoferrotranvieri.
Ad aderire tutti i maggiori sindacati, ovvero Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal ed Ugl.

A comunicare che i mezzi pubblici si fermeranno per 24 ore è stato Marcello Panettoni, presidente di Asstra, l`associazione che rappresenta le aziende dei trasporti pubblici locali in Italia: “Abbiamo lavorato fino all`ultimo per cercare una soluzione al rinnovo del contratto di lavoro degli autoferrotranvieri. Oggi era l`ultimo giorno utile per la revoca dello sciopero. Da parte del sindacato non è arrivata nessuna revoca e quindi lo sciopero è da intendersi confermato. La conseguenza immediata di questa scelta è l`interruzione delle trattative in corso per rinnovare il contratto di lavoro a circa 116.000 autoferrotranvieri. Una trattativa che pur tra molte difficoltà e l`impegno del vice ministro Martone, stava comunque andando avanti e anche con risultati positivi rispetto alle singole tappe del percorso che le parti avevano stabilito“.

Vera MORETTI

Confservizi, Cremonesi confermato alla presidenza

Conferme ai vertici di Confservizi. Nei giorni scorsi Giancarlo Cremonesi è stato riconfermato all’unanimità dalla quinta assemblea di Confservizi presidente del sindacato d’impresa che rappresenta, promuove e tutela aziende ed enti che gestiscono i servizi di pubblica utilità. Nella stessa occasione è stato riconfermato come coordinatore del comitato di direzione il direttore di Asstra, Guido del Mese.

Cremonesi ha subito fatto capire che la sua linea non cambierà: “E’ necessario definire al più presto – ha affermato – il quadro normativo che regola i servizi pubblici locali e le autorità di controllo. Servono regole certe per finanziare gli investimenti sul territorio di cui hanno bisogno i settori idrico, energetico, della mobilità e della gestione dei rifiuti. Occorrono almeno 115 miliardi di euro nei prossimi 20 anni: una cifra ingente, ma necessaria per garantire ai cittadini e alle aziende servizi efficienti e di qualità“.

Cremonesi è poi tornato sugli ultimi provvedimenti governativi in materia economica: “Incidono sensibilmente sui bilanci degli Enti Locali e delle Regioni – ha detto -. Questa netta riduzione delle risorse danneggerà, inevitabilmente, i servizi erogati dalle utilities, a tutto discapito della cittadinanza. Occorre, dunque, agire su due fronti in maniera decisa e immediata: coinvolgere i privati e non disperdere nemmeno un euro delle restanti risorse pubbliche“.