Confindustria: uniti per salvare le imprese

La crisi economica continua e a farne le spese sono le aziende, che, con una media di 40 al giorno, sono costrette a chiudere.
Per questo motivo, occorre prendere misure concrete per portare fine a questa critica situazione e salvare le imprese italiane dal fallimento.

E’ quanto sostiene Aurelio Regina, vicepresidente di Confindustria, il quale ha dichiarato: “L’economia italiana è stagnante e sprofondata in una delle crisi più acute della sua storia, basti pensare che la produzione industriale dal 2007 ad oggi è scesa del 25 per cento, abbiamo perso 70mila imprese manifatturiere dal 1997. Perdiamo 40 aziende al giorno, davanti a questa situazione serve una terapia d’urto che riduca il cuneo fiscale, sul costo del lavoro, liberi dei costi eccessivi il monde delle imprese e si riprenda immediatamente una via di crescita e sviluppo“.

Regina si appella ai sindacati, con i quali occorre fare fronte comune per salvaguardare l’unica certezza che ancora oggi è rappresentata dal posto di lavoro. E se manca quello, crolla tutto, non solo a livello personale ma anche sociale.

Data l’entità della crisi, il vicepresidente di Confindustria auspica un intervento trasversale, che coinvolga anche le istituzioni e il mondo politico, quest’ultimo chiamato a mettere, come primo punto saliente in agenda, lo sviluppo del Paese.

Vera MORETTI

Marcegaglia passa il testimone a Squinzi

di Vera MORETTI

Confindustria ha il suo nuovo presidente. A succedere ad Emma Marcegaglia sarà, dunque, Giorgio Squinzi, AD di Mapei, società che produce adesivi, sigillanti e altri ausiliari per l’edilizia.

Con 93 voti, contro gli 82 ottenuti da Alberto Bombassei, fondatore della Brembo, ha conquistato questo prestigioso incarico, del quale dice di essere “molto contento”.
E, da grande appassionato di ciclismo, dichiara di aver battuto “in volata” il suo avversario.

A commentare l’esigua differenza di voti che ha caratterizzato la votazione, Mr Mapei ha ammesso: “Il mio obiettivo è quello di essere presidente di tutti, mi adopererò per andare in questa direzione”, e si è mostrato determinato a contribuire, una volta alla guida di Confindustria, alla crescita di cui l’Italia ha bisogno.
Per questo “le relazioni industriali devono essere costruite su rapporti seri. Non sono per gli scontri, bisogna individuare i problemi e risolverli insieme”.

L’incarico gli sarà ufficialmente conferito il 23 maggio durante l’assemblea privata che si terrà presso viale dell‘Astronomia, dopo che avrà presentato, il 19 aprile, la sua squadra e i suoi programmi per il quadriennio che lo vedrà, fino al 2016, nelle vesti di presidente.
A questo proposito, sembra che Aurelio Regina, il numero uno di Unindustria Roma, sia già in pole position per la delega alle relazioni industriali, considerando il suo impegno a favore dell’edilizia del suo gruppo. Proprio per questo, era stato indicato, nei mesi scorsi, uno dei possibili successori della Marcegaglia.

Nel frattempo, gli appuntamenti in Confindustria rimangono fitti, anche per il presidente uscente, che dovrà presentare una relazione sulla complessa riforma del mercato del lavoro, alla firma finale oggi a Palazzo Chigi.