Incentivi auto rimasti per il 2021 solo per usato ed emissioni 61-135 g/km, in arrivo i bonus 2022

Fino alla fine del 2021 gli incentivi auto rimasti riguardano solo i modelli più tradizionali. Ovvero le vetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km. Sono andati esauriti i fondi per i modelli ibridi plug in e per le auto elettriche. Rimangono a disposizione anche gli incentivi sulle vetture usate. Intanto sono arrivate le prime cifre per gli incentivi del 2022: i dettagli sono nella bozza del decreto fiscale all’esame in queste settimane del Consiglio dei ministri.

Quali incentivi auto sono rimasti per il 2021?

Chi voglia usufruire degli incentivi per le auto a bassa emissione di CO2 dovrà attendere il 2022. Infatti, gli incentivi sulle vetture fino a 60 g/km sono andati esauriti. Rimangono ancora da terminare i fondi per gli incentivi relativi alle auto con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/km. Si tratta di auto nuove che potranno essere acquistate entro il 31 dicembre 2021, salvo esaurimento anticipato delle risorse.

Chi può usufruire degli incentivi sulle auto meno inquinanti?

Per poter usufruire degli incentivi sulle auto meno inquinanti, fino al 2021 solo per la classe media di emissioni da 61 a 135 g/km e auto usate, è necessario in ogni caso la rottamazione di una vecchia vettura. Più nello specifico, per l’acquisto di una vettura nuova è necessario rottamare un’auto da Euro zero a Euro 5. Per l’acquisto di un’auto usata, invece, è necessario che la vettura da rottamare abbia almeno 10 anni e debba essere intestata a chi richiede l’incentivo da almeno 12 mesi. Si può utilizzare, per la rottamazione, anche l’auto intestata a un familiare convivente.

Quanto spetta di incentivo auto dando una vettura in rottamazione?

Gli incentivi per l’acquisto di un’auto variano a secondo di auto nuova o di una usata. Per l’acquisto di una vettura nuova è previsto l’incentivo di 1500 euro di contributo dello Stato più 1000 euro di sconto del venditore. Il contributo del concessionario è comunque necessario, altrimenti non si ha diritto all’incentivo statale. Il prezzo dell’auto non deve superare i 40 mila euro, considerando anche gli optional e il pacco batterie, quando necessario. Dal tetto dei 40 mila euro deve essere esclusa l’Iva e la messa su strada, ovvero i costi di immatricolazione, l’Ipt e il trasporto. L’auto nuova deve corrispondere allo standard Euro 6.

Incentivi sulle auto usate, quanto spetta?

Per quanto concerne gli incentivi sulle auto usate, l’importo dell’incentivo varia in base alle emissioni di CO2. Nel dettaglio:

  • per l’acquisto di auto usate da zero a 60 g/km l’incentivo è di 2 mila euro. Si tratta di auto che si trovano difficilmente corrispondenti alle elettriche o alle ibride plug in;
  • le auto da 61 a 90 g/km permettono un incentivo di 1000 euro;
  • 750 euro per le auto da 91 a 160 g/km.

Ulteriori requisiti dell’auto usata da acquistare corrispondono al prezzo, non superiore ai 25 mila euro, la classe di emissione (sempre Euro 6, senza distinzioni tra le varie categorie 6A, 6B, 6C, 6D e 6D Temp) e il non aver avuto già incentivi sulla stessa vettura da acquistare, ovvero precedenti ecobonus ottenuti sul nuovo.

Incentivi acquisto auto del 2022: le novità della bozza del decreto Fiscale

Emergono già le novità sugli incentivi per l’acquisto di auto nuove e usate del 2022. Le risorse che il governo dovrà stanziare a tal proposito e le varie modalità saranno riportate dal decreto della Legge fiscale. Nella bozza delle misure che compongono lo stesso decreto, sono state iscritte risorse per 300 milioni di euro totali. Di questi, 200 milioni dovrebbero andare all’acquisto di auto nuove e meno inquinanti, corrispondenti alla fascia da zero a 60 g/km. Si tratta, in pratica, delle auto elettriche ed ibride plug in.

Quali incentivi per acquistare auto Euro 6 nel 2022?

Altri 30 milioni di euro dovrebbero andare alla fascia di auto da 61 a 135 g/km. Si tratta delle auto ibride semplici e le auto Euro 6 a benzina e a gasolio. Ulteriori 60 milioni dovrebbero andare ai veicoli commerciali e 10 milioni alle vetture usate. Tuttavia, il pacchetto delle misure è ancora in discussione e non è escluso che le risorse possano essere ridimensionate, nella globalità, a 150-250 milioni di euro.

Auto usate in franchising? C’è Vroom

Di sicuro un franchising di vendita di auto usate non è qualcosa di particolarmente comune, almeno in Italia. Però, in un Paese come il nostro, nel quale esiste un buon mercato per le auto usate e dove, almeno ultimamente, si preferisce riparare un veicolo anziché comprarlo nuovo, il franchising di auto usate può essere una opportunità di business.

In questo senso segnaliamo il marchio Vroom che, come comunica l’azienda,è una società di intermediazione di auto usate, segue per il cliente tutto il processo di vendita dell’auto, proteggendolo da perdite di tempo e cattivi affari, interpretando sempre le sue reali esigenze. Così, avrà un pensiero in meno e più tempo per godersi la vita”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: da 20 a mq

Bacino d’utenza: non specificato

Investimento iniziale: almeno 6500 euro

Fatturato medio annuo: almeno 50mila euro

Fee d’ingresso: 6500 euro

Royalties: 600 euro

Durata del contratto: Non specificato

Per maggiori informazioni http://www.vroomauto.it/franchising/

Auto usate, il sogno è la Porsche

 

Secondo quanto risulta dalle ultime rivelazioni di AutoScout24.com , il più importante sito europeo di annunci online del settore, è, sorprendentemente, Padova la città con i prezzi più alti nelle compravendite di auto usate con una media che supera di poco i 20 mila euro, mentre il livello più basso si registra a Giugliano in Campania, con 6.695 euro di media. Nonostante, come visto ieri, il mercato degli autoveicoli nel nostro Paese sia crollato del 39,8% negli ultimi cinque anni, continua a far registrare buone percentuali il mercato dell’usato.

L’AGPI medio nazionale ha toccato i 12.433 euro rispetto ai 12.281 del mese di giugno, con un aumento dell’1,24%. L’area del Triveneto, in particolare, risulta quella con i valori più elevati: Vicenza (18.376 euro), Trieste (18.135 euro), Verona (14.052 euro), Venezia (13.133 euro), Bolzano (16.834 euro), Trento (14.809 euro). La Campania, invece, è la regione più a buon mercato: nel capoluogo, infatti, non si arriva agli 11 mila euro (10.755), come del resto a Salerno (10.192).

L’auto più desiderata dagli italiani è la Porsche 911, che risulta in cima alle ricerche nel sito in diverse città d’Italia, da Padova a Palermo. Se proprio siamo ridotti a sognare, almeno farlo in grande…

JM

La crisi fa bene al mercato delle auto usate

La crisi del mercato dell’auto non accenna a calare, soprattutto per quanto riguarda le nuove immatricolazioni.

Il Centro Studi Promotor, infatti, ha confermato che, dal 2007 ad oggi, il numero di vetture nuove acquistate nel Belpaese è sceso del 47,7%.

La buona notizia arriva dal mercato dell’usato e del Km0, che, nonostante abbia dovuto fare i conto con una diminuzione delle richieste, ha saputo reggere la crisi con una perdita “solo” del 19%, ma che ora sta risalendo la china in maniera probabilmente definitiva.

La conferma di questo andamento arriva anche dal Centro Studi Continental di Reggio Emilia, secondo il quale il rapporto tra le vendite di auto usate e Km 0 e di veicoli nuovi è quasi del 2 a 1: 184 vetture usate vendute per ogni 100 automobili nuove.

Si tratta sicuramente di un dato sorprendente, che riguarda in particolare le regioni del Sud e delle isole, dove tradizionalmente i redditi sono più bassi rispetto a quelli delle regioni del Nord.
A rafforzare questa tesi, arrivano i dati del Molise, dove sono state vendute ben 462 auto usate per ogni cento vetture nuove.
A seguire, invece, compaiono la Campania, con 428 vetture usate vendute per ogni 100 nuove, la Puglia con 414, la Sicilia con 396, la Basilicata con 373, la Calabria con 352 e la Sardegna con 335.

A conferma di quanto appena sostenuto c’è anche il dato relativo alla Valle D’Aosta, una delle regioni più ricche d’Italia, dove c’è un rapporto di appena 114 auto usate per ogni 100 nuove.

Ma questa situazione ha anche un rovescio della medaglia, che riguarda l’eccesso di domanda. Il fermento che sta caratterizzando il mercato dell’usato non era previsto, o comunque non così tanto, ed ora diventa sempre più difficile accontentare le richieste, spesso relative ai veicoli di successo con chilometraggio compreso tra i 30.000 ed i 70.000 km.

Secondo il Centro Studi Promotor, negli ultimi anni si è assistito ad un generoso aumento delle quotazioni di mercato delle auto usate dotate di alimentazione a gas; infatti, secondo il 54% dei concessionari intervistati, al giorno d’oggi un’auto a metano o a gpl ha un valore di mercato superiore rispetto al corrispondente modello dotato di alimentazione a benzina o a gasolio, mentre il 23% dei rivenditori attribuisce alle auto a gas lo stesso valore di mercato dei medesimi modelli a gasolio e una quotazione leggermente più alta di quelli a benzina. In ultimo, solo il restante 23% dei salonisti ritiene che le auto alimentate a gas abbiano un valore di mercato inferiore rispetto a quelle a gasolio o a benzina.

Vera MORETTI

Dove vai, se l’auto non ce l’hai

Il mercato dell’auto non dà segnali di ripresa in Italia. Nel mese ottobre le immatricolazioni sono calate del -5,49%, per un totale di 132.703 autovetture nuove acquistate contro le 140.418 del 2010. In calo anche i trasferimenti di proprietà di auto usate, che hanno registrato un -7,22% rispetto ai dati dello scorso anno (376.080 nel 2011 contro le 405.331 del 2010).

Da gennaio sono state immatricolate 1.502.922 vetture nuove, con un calo del –10,76% rispetto ai primi dieci mesi del 2010. E’ la stessa Fiat a stemperare i toni allarmistici, parlando di un calo delle vendite del del 2,9%. Il Lingotto inoltre migliora la sua quota nel mercato italiano dove ottiene il 28,5% con quasi 37.900 immatricolazioni, in crescita rispetto al 27,8% dell’anno passato. Nel solo mese di Ottobre la casa automobilistica di Torino ha immatricolato 27 mila vetture e ha ottenuto una quota del 20,4%, stabile nel confronto con lo stesso mese del 2010. Da gennaio ad ottobre sono oltre 313 mila le Fiat vendute, per una quota del 20,8% allineata con quella ottenuta a settembre 2011. Le vetture più gettonate? la Panda seguita dalla Punto.

Registra buoni risultati di fatturato anche Lancia che nel periodo di ottobre ha immatricolato oltre 6.700 vetture, aumentando i volumi di vendita del 21,6%, per una quota del 5,1%, in crescita di 1,1 punti percentuali rispetto a ottobre 2010. Sempre in vetta alle vendite laYpsilon. Alfa Romeo ha immatricolato nel mese appena trascorso più di 3.300 vetture, con una quota del 2,5%. Per quanto riguarda il marchio Jeep ha aumentato i volumi di vendita del 56,1% ottenendo una quota dello 0,5%, +0,2 punti percentuali. Nei primi 10 mesi del 2011 il marchio ha immatricolato 7.300 vetture l’8,4% in più rispetto al 2010.

A. C.