Un milione di veicoli commerciali a metano previsti entro il 2019

Della crisi delle vendite dei veicoli commerciali già si sa, ma ora, a conferma di una certa inversione di tendenza, ci sono anche dati precisi.

Le previsioni, infatti, che riguardano gli anni tra il 2012 e il 2019, emanate dall’Istituto di ricerca statunitense Pike Research e rese note in Italia dall’Osservatorio Federmetano, parlano di un milione di veicoli commerciali e autobus a metano vendute in tutto il mondo.

La crescita, in questo arco di tempo, sarà, per i veicoli commerciali a metano, del 14% all’anno, mentre il mercato degli autobus a metano, sempre dal 2012 al 2019, crescerà del 19% all’anno.
Questo trend, quindi, riuscirà a far riemergere un mercato che, negli ultimi anni, è letteralmente colato a picco, portando con sé un ulteriore vantaggio, ovvero l’aumento, sui mercati mondiali, di modelli a metano.

A promettere le impennate maggiori è certamente l’area asiatica, dove, sempre secondo Pike Research, si venderanno i tre quarti degli autobus e veicoli commerciali a metano.
Ma gli alti costi del gasolio spingeranno in questa direzione anche Europa e Nord America.

A questo proposito, non c’è che da augurarsi che anche in Italia si decida di investire sui veicoli a metano, poiché anche tra le mura domestiche la situazione è tutt’altro che rosea.

Dave Hurst, analista di Pike Research, commentando questi dati, ha dichiarato: “I veicoli a metano hanno livelli di emissioni di gas serra, di particolato e di ossidi di azoto sostanzialmente minori dei veicoli a benzina e diesel. In più i veicoli a metano consentono di risparmiare nella spesa per il carburante; generalmente la maggior spesa per l’acquisto di un veicolo a metano è ammortizzata in un periodo che va dai due ai sette anni grazie al minor costo del carburante”.

Dante Natali, presidente di Federmetano, ha aggiunto: “La prevista crescita delle vendite di veicoli a metano avrà ripercussioni positive anche nel nostro Paese; infatti l’Italia è il primo mercato europeo per i veicoli a metano e l’industria italiana del metano per autotrazione è particolarmente sviluppata ed esporta i suoi prodotti in tutto il mondo”.

Vera MORETTI

Bus e camion, freno a mano tirato

I veicoli commerciali continuano a essere tutt’altro che commerciali. Nel senso che anch’essi seguono il trend depressivo del mercato automobilistico in generale: anche nel mese di novembre, infatti, secondo i dati diffusi da ACEA (l’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili) il dato delle immatricolazioni rimane fortemente negativo: -27,5% rispetto a novembre 2011, dato che porta il consolidato degli undici mesi 2012 a 121mila 500 unità, ossia -32,5% rispetto al 2011.

Un dato che, spacchettato, evidenzia un calo per i veicoli industriali medi e pesanti pari al 29,8%, per gli autobus al 29,1%. Un dato che fa il paio con il calo dell’utilizzo dei veicoli commerciali e industriali in generale, come risulta dall’andamento dei consumi di gasolio, che nei primi undici mesi dell’anno sono calati del 10,1%, e dai dati sul traffico di veicoli pesanti sulle autostrade, che nei primi otto mesi dell’anno è sceso del 7,1%.

Si conferma il dato tendenziale che evidenzia una situazione italiana del mercato dei veicoli pesanti significativamente più critica della media europea, dove la perdita consolidata è dell’11,4%”, commenta Massimo Tentori, responsabile della divisione Trucks di Federauto, che prosegue: “L’andamento del mercato riflette le condizioni estremamente critiche dell’economia italiana e le conseguenze della recessione sul comparto del trasporto merci in termini di volumi di traffico”.

Tentori conclude: “Oggi non vediamo alcuna possibilità di recupero perché entriamo in una fase politica che non garantisce, se non dopo la prossima competizione elettorale, le condizioni necessarie per programmare gli interventi in grado di riattivare gli investimenti delle imprese e, quindi, il mercato”.

Il mercato dei veicoli commerciali tiene nonostante la crisi

Le vendite dei veicoli commerciali non stanno attraversando un momento favorevole, dal momento che il mese di ottobre ha registrato un calo del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2010. Si tratta di 13.319 veicoli con portata fino a 3,5 tonnellate venduti sul territorio italiano. Facendo poi un calcolo considerando i dieci mesi dell’anno da gennaio ad ottobre, il calo si riduce all’1,7%, con un totale di 146.742 veicoli.

Nonostante le vendite in leggera discesa, comunque, il mercato dei veicoli commerciali tiene decisamente meglio rispetto a quello delle autovetture, anche se la crisi di fa sentire anche in questo settore. Si stima, secondo quanto affermato dal Centro Studi Promotor GL events, che il calo dell’intero anno si aggirerà intorno al 2,5%.

L’Acea ha diffuso poi i dati delle immatricolazioni dei veicoli medi e pesanti per trasporto merci (oltre 3,5 tonnellate di portata) e di autobus. In questo caso, l’andamento del mercato italiano è abbastanza positivo dal momento che è stato registrato un incremento di vendite dell’0,7% in ottobre e del 6,8% nei primi dieci mesi dell’anno.

Il settore che riguarda gli autobus in particolare si rivela positivo oltre le aspettative, con un aumento del 17,6% in ottobre e del 30,5% nei primi dieci mesi del 2011. Questa controtendenza dipende dal fatto che le vendite sono legate a commesse pubbliche programmate in genere da molto tempo e, se crisi c’è stata, si vedrà tra un po’ di tempo.

Vera Moretti

Immatricolazioni in crescita per i veicoli commerciali: +15,7%

Un aumento delle immatricolazioni pari al 12,3% in più rispetto al 2010. E’ positivi il bilancio registrato dall‘Acea, l’associazione delle principali case automobilistiche europee, sui dati delle vendite e immatricolazioni di veicoli commerciali e industriale nel 2011. Per il mese di luglio 2011, Acea ha rilevato in Europa un aumento delle immatricolazioni pari al 3,2%, che ha raggiunto nel mese di agosto il picco record del 15,7%, fino a 123.032 unita’. Il consuntivo dei primi otto mesi dell’anno chiude con 1.310.148 veicoli immatricolati e con una crescita rispetto al 2010 del 12,3%. Questo andamento riguarda sia i veicoli commerciali fino a 35 quintali di portata (+8,6% negli otto mesi) che i veicoli industriali oltre i 35 quintali (+38,3%). Resta stanziale invece il mercato degli autobus che registra un -1,9% per il 2011.

Al primo posto tra i mercati più dinamici troviamo la Germania con una crescita complessiva pari al 23,3%. Medaglia d’argento al Regno Unito, con +21,1%, seguita dalla Francia (+6,4%) e dall’Italia (+0,7%). Fanalino di coda la Spagna in contrazione del 6,3%. ”Il mercato italiano non e’ particolarmente dinamico – commenta il Centro Studi Promotor GL Events – anche se il quadro complessivo e’ certamente migliore rispetto all’andamento delle immatricolazioni di autovetture. In Italia si sono registrati infatti a fine agosto un calo dello 0,9% per i veicoli commerciali, una crescita dell’8,4% per i veicoli industriali e un incremento del 35,8% degli autobus le cui immatricolazioni erano state particolarmente penalizzate negli ultimi anni”.

Alessia Casiraghi