I navigatori che indicano dove sono gli autovelox sono legali?

Ci sono navigatori con gps che rilevano dove sono gli autovelox, per tenere allertato il guidatore ed evitarsi le multe nelle zone sorvegliate. Ma sono legali questi stratagemmi che avvisano del controllo? Scopriamolo nella nostra guida.

Navigatori che avvisano degli autovelox, di cosa si tratta

Si sa che molti automobilisti prestano poca attenzione al tachimetro del contachilometri mentre sono al volante e quando eccedono col piede sul pedale possono essere pizzicati dal controllo dell’autovelox su determinate tratte stradali. Con relativa sorpresa di una bella multa salata recapitata a casa.

Ci sono però alcuni navigatori gps che rilevano le posizioni degli autovelox, avvisando così l’automobilista delle zone a rischio multa. In tal senso, si potrebbe creare un meccanismo di furberia da parte del pilota, preparandosi ad alleggerire il piede dal pedale solo nelle vicinanze della postazione di controllo, ma continuando a correre, fuori norma, nelle tratte adiacenti.

A tale proposito vi sono anche determinate app che, con l’uso del gps, aiutano a fare da rilevatori.

Ma, è quindi legale usufruire di tale mezzuccio?

La risposta a questa domanda è presto data, sebbene non è così netta come esito.

Sostanzialmente, a venire incontro alla spiegazione se siano legali o meno i navigatori che indicano gli autovelox sono state diverse sentenze della Cassazione ed anche un’importante circolare del ministero degli Interni del 2006 che richiama l’articolo 45 del Codice della strada.

In tal senso, Il Codice decreta vietata la produzione, la commercializzazione e l’uso di dispositivi che, in maniera diretta o indiretta, indicano la presenza e consentono la localizzazione delle apposite apparecchiature di rilevamento della velocità utilizzate dagli organi di polizia stradale per il controllo delle violazioni.

Ciononostante, vi sono numerosi navigatori satellitari, compresi quelli forniti da Google stesso che indicano dove sono piazzate le colonnine degli autovelox. E che sono legittimi.

Va detto però che quel che attuano questi sistemi legali, è andare ad indicare la mappatura delle postazioni, i cui controlli sono astrattamente possibili, sulla base delle indicazioni che la Prefettura e la stessa polizia offrono agli automobilisti. Quindi un servizio di localizzazione basato sulle ufficialità delle forze dell’ordine.

Cosa si rischia con navigatori illeciti per autovelox?

Nel caso si venisse sottoposti a controllo delle forze dell’ordine si può incorrere in una bella multa, se il controllo rileva l’uso di mezzi non leciti.

In pratica, la violazione è punita con una multa che va da 827 a 3.312 euro e con la confisca della cosa oggetto della violazione. Con il termine confisca si intende che l’oggetto non viene solo sequestrato ma diventa di proprietà dello Stato, non potendo perciò più essere restituito. 

Va comunque specificato che i territori stradali provvisti di autovelox vanno preventivamente segnalati con segnaletica stradale, con apposita indicazione «Controllo elettronico della velocità».

Per fare, dunque, un breve riepilogo:

  • è legale indicare dove la polizia potrebbe trovarsi (i luoghi infatti vengono di solito dichiarati dalle stesse forze dell’ordine o dal decreto del Prefetto che individua strade e chilometri ove sono leciti i controlli automatizzati, quelli cioè senza agenti e senza necessità di contestazione immediata); 
  • è illegale indicare dove, di fatto, la polizia si trova ossia in quale luogo l’autovelox è effettivamente in funzione. 

Precisa la Cassazione che è legale l’uso del dispositivo in grado di localizzare l’autovelox noto come Hermes Plus III esclusivamente nel caso in cui, come un normale navigatore satellitare, svolga la funzione di assistente alla guida andando a segnalare le postazioni in cui potrebbero essere in funzione i controlli, quindi non gli apparecchi specifici in funzione. 

Questo, dunque è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito ai navigatori e alle app che rilevano la presenza di autovelox.

 

 

I vigili liguri sono i più severi

 

Quando contestare una multa non serve a niente e litigare con i vigili vi fa solo innervosire ulteriormente. Cosa fare? Nulla, ovviamente. Ma sapete una cosa, se non abitate in Liguria probabilmente siete ancora fortunati.

I vigili liguri sono i più severi del nostro Paese. A rivelarlo non proprio le lamentele degli abitanti della Regione, bensì le statistiche della Commissione sul federalismo fiscale che hanno inserito i comuni della Liguria al primo posto per numero di sanzioni effettuate, tra sequestri, rimozioni di veicoli e attività investigative svolte dalla Polizia locale.

Se in media in Italia vengono fatte 274 euro di multa ogni mille abitanti, in Liguria si arriva addirittura a 618,7 euro, vale a dire tre volte tanto la media nazionale, il doppio della Toscana, seconda nella classifica con 354 euro ogni mille abitanti, mentre la Lombardia è terza con 312 euro. Ultima la Basilicata con un record negativo: solo 100 euro ogni mille abitanti.

I 166 Comuni liguri figurano tra i maggiori utilizzatori dei “b” per la rilevazione delle infrazioni stradali, battuti solo dai municipi di Lazio, Lombardia e Toscana. Altro record della Regione ligure è quello della rimozione forzata dei veicoli che rendono 12,1 euro per ogni mille abitanti, più del doppio rispetto ai 5,7 euro della media nazionale, più del Lazio e della Lombardia, dove pesano moltissimo i dati delle grandi città di Roma e Milano, che superano di poco i 10 euro. Grande differenza rispetto alle altre Regioni dove in alcuni casi sembra addirittura che i carri attrezzi per la rimozione non esistano, vedasi il Molise con 1,4 euro per mille abitanti. Giusto il prezzo di cappuccio e brioche. Se siete fortunati.

Giulia DONDONI

Autovelox? Un nostro lettore ci spiega come e quando fare ricorso

È ormai prassi delle amministrazioni pubbliche rilevare un eccesso di velocità tramite gli autovelox del tipo Traffiphot III SR , 104/C2 , 105/SE , Velomatic 512 , Telelaser , Tutor etc.. Per cui l’utente della strada si vede recapitare un verbale di infrazione e si accorge di aver violato l’art. 142 del codice della strada perché un apparecchio automatico – senza concedere diritto di replica – ha accertato una velocità superiore rispetto a quella prevista dalla norma.

Ma chi ci può dare l’assoluta certezza che il rilevamento della velocità effettuato attraverso l’uso della tecnologia sia stato compiuto nel rispetto della legge?

Non è un caso che le varie associazioni dei consumatori e gli stessi organi di stampa hanno denunciato alle autorità governative le irregolarità delle infrazioni accertate a mezzo autovelox. Al di là delle fondate segnalazioni di abuso degli autovelox, l’unico possibile rimedio al mal torto subito è attivare la Giustizia.  Ecco perché vogliamo segnalare a tutti i nostri lettori, soprattutto a qui lettori che sulla strada ci lavorano tutti i giorni, un libro, anzi un e-book, che consente ai cittadini di tutelarsi dagli autovelox nel migliore dei modi. L’e-book è intitolato Come non pagare le multe da Autovelox  ed è stato scritto da un nostro affezionato lettore, l’Avv.Salvatore Iozzo, esperto in opposizioni a sanzioni amministrative. Il libro è anche corredato da un formulario e da un video tutorial per la compilazione del ricorso.

Ecco, come rimediare alle multe ingiuste da autovelox noi ve lo abbiamo detto. Adesso sta a voi comportarvi bene e fare attenzione quando siete al volante. Siate prudenti, allacciate le cinture e rispettate sempre i limiti di velocità.