Approvato il regolamento per le associazioni forensi specialistiche

E’ stato definitivamente approvato dal Cnf il regolamento che istituisce e disciplina l’elenco delle associazioni forensi specialistiche maggiormente rappresentative.
Tali associazioni parteciperanno, insieme ai Consigli dell’Ordine, all’organizzazione di corsi per l’acquisizione del titolo di avvocato specialista, che rappresenta uno dei punti qualificanti della riforma forense.
E’ invece compito del ministero della Giustizia adottare il regolamento per la definizione delle modalità per ottenere il titolo di specialista.

Nel regolamento viene stabilito che l’elenco delle associazioni maggiormente rappresentative debba essere pubblicato sul sito del Consiglio nazionale forense e costantemente aggiornato, anche considerando le sue importanti funzioni.
In esso, infatti, vengono decisi e fissati i requisiti di iscrizione nell’elenco, come ad esempio un numero di iscritti significativo su base nazionale, tenuto conto del settore di interesse, la previsione espressa tra gli scopi statutari della promozione del profilo professionale specialistico e la formazione e l’aggiornamento, una sede nazionale e un organismo di coordinamento delle attività svolte sul territorio nazionale.

Inoltre, si deve procedere anche ad assicurare un’offerta formativa nelle materie di cui occorre mostrare competenza, attraverso strutture organizzative e tecnico-scientifiche adeguate, ma non solo.

Importante sottolineare che le associazioni non devono avere scopo di lucro: questo significa che l’attività formativa sarà gratuita, a parte la richiesta del rimborso delle spese sostenute.

Per rientrare nell’elenco, occorre inviare la domanda, corredata dalla documentazione comprovante il possesso dei requisiti richiesti, al Cnf, che avrà tempo 90 giorni per dare una risposta. Ovviamente, i requisiti presentati all’atto dell’iscrizione devono essere mantenuti nel corso del tempo.
Per sincerarsi che ciò avvenga, il Cnf eserciterà la vigilanza su di essa e sull’attività formativa anche disponendo controlli.
In caso di perdita dei requisiti, il Cnf può revocare, con provvedimento motivato e previa audizione dei rappresentanti dell’associazione, l’iscrizione nell’elenco.

Vera MORETTI

L’Avvocato specialista è quello che ci vuole per una maggiore qualificazione professionale.

“Andare avanti con la definizione delle regole per attribuire agli Avvocati il titolo di specialista nella varie aree del diritto. Strada obbligata per garantire maggiore qualificazione professionale anche e soprattutto a tutela del cittadino.”

 È questa l’indicazione che è emersa in occasione della riunione dei presidenti dei Consigli dell’Ordine lo scorso 18 settembre a Roma. La bozza, predisposta dal Consiglio nazionale forense prima della pausa estiva e inviata agli Ordini e Associazioni per le osservazioni, ulteriormente modificata sulla scorta di quest’ultime, disciplina le modalità per l’acquisizione del titolo di avvocato specialista e il suo mantenimento, principalmente attraverso la definizione delle aree di specializzazione e di un percorso per l’acquisizione del titolo segnato dalla frequenza di corsi specializzanti e da un esame presso il Cnf.

Il presidente Guido Alpa ha sottolineato la necessità di varare il regolamento concepito come un ulteriore strumento per l’attuazione delle concezioni fondanti ed ispiratrici della proposta di riforma della professione forense e che tendono ad una maggiore qualificazione professionale.

Fonte: Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale Forense