Fondi per le imprese che fanno investimenti in Vietnam

I soldi per le imprese ci sono ma non vengono sfruttati. Intesa Sanpaolo, UniCredit, BNL, UBI Banca e Banca Popolare dell’Emilia Romagna hanno messo a disposizione delle imprese 800 milioni di euro per finanziare le esportazioni e gli investimenti in Vietnam. Si tratta di cinque dei principali gruppi bancari che rappresentano circa il 60% del settore in termini di totale attivo.

Il dato interessante è che del plafond di crediti messo a disposizione dalle banche in questione, circa il 39% è stato utilizzato per progetti, iniziative di business e investimenti in Vietnam, mentre il 61% è ancora disponibile per sostenere nuove attività imprenditoriali in quest’area. Inoltre, il 56% del plafond è impegnato in operazioni a breve, mentre il rimanente 44% è allocato sul medio-lungo termine.

Oltre alle linee di credito, gli imprenditori che operano e fanno investimenti in Vietnam possono avvalersi dell’assistenza che due tra i maggiori gruppi italiani già presenti ad Hanoi e Ho Chi Minh con uffici di rappresentanza possono dare. Gli imprenditori italiani, inoltre, possono contare anche sul supporto fornito da una banca italiana attraverso la capogruppo estera, presente sul territorio con una filiale e un ufficio di rappresentanza. Vi sono infine numerosi accordi di collaborazione con le principali banche vietnamite per agevolare gli investimenti in Vietnam e per garantire ai clienti italiani l’accesso privilegiato ai servizi bancari locali.

BPER presenta un nuovo prodotto dedicato alle pmi

La Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha appena presentato un nuovo prodotto, che va ad integrarsi con le altre offerte commerciali di finanziamento.
Si tratta di FIN PMI Small, dedicato espressamente alle piccole e medie imprese, anche artigiane, e assistito da garanzia diretta del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese.

Il finanziamento, che affianca il già esistente FIN PMI, è costituito da una procedura di accesso al Fondo più semplice e permette di garantire finanziamenti fino a 100 mila euro.

Il prestito riguarda investimenti anche all’estero, finanziamenti a medio-lungo termine per liquidità, reintegro di capitale circolante e altre operazioni quali, per esempio, il consolidamento passività a breve termine.
Le pmi, dunque, possono utilizzare un prodotto studiato su misura che le sostiene in caso di necessità di investimenti.

Vera MORETTI

BPER stanzia contributi per la ricostruzione di edifici colpiti dal sisma

I comuni maggiormente colpiti dal terremoto che nel maggio 2012 ha sconvolto l’Emilia Romagna stanno per ricevere, dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, le prime cambiali Errani, ovvero i contributi pubblici per la ristrutturazione o ricostruzione degli edifici distrutti dal sisma.

I beneficiari sono privati che abitano nei comuni di Fabbrico (euro 14.200), Novi di Modena (euro 46.200), Concordia (euro 19.100) e Ferrara (euro 5.500).
Per ottenere i contributi, occorre che sul posto venga effettuato un sopralluogo ed una valutazione tecnica sul danno effettivo che deve essere approvata dai comuni interessati.
Il contributo viene erogato dalla banca direttamente alle aziende che hanno eseguito i lavori.

Ermanno Ruozzi, responsabile dell’Area Carpi della BPER, ha dichiarato: “L’erogazione dei primi contributi per la ricostruzione è un altro importante tassello del nostro ruolo di banca del territorio molto attiva nella ripresa post sisma. Dallo stanziamento di un importante plafond (200 milioni) da destinare a finanziamenti alle imprese e ai privati con un tasso particolarmente agevolato, alle erogazioni benefiche per 1,6 milioni di euro, al ruolo di banca d’appoggio per le procedure relative ai contributi, la Banca popolare dell’Emilia Romagna ha affrontato fin dal primo giorno le necessità delle aree colpite dal sisma con la forte determinazione ad avere un ruolo rilevante nella difficile sfida della ricostruzione e della ripresa“.

Vera MORETTI

Accordo BEI e BPER per sostenere le pmi

Le aziende clienti della Banca popolare dell’Emilia Romagna potranno beneficiare di una linea di credito per finanziare importanti progetti di sviluppo.
Il finanziamento è possibile grazie ad un accordo tra l’istituto di credito e BEI, la Banca europea per gli Investimenti, con il quale verranno stanziati, per sostenere le pmi, ben 180 milioni di euro.

Gli interventi finanziabili riguardano tutti i settori economici: agricoltura, industria, servizi, commercio e turismo, ma anche gli investimenti finalizzati allo sviluppo dell’impresa come immobili, beni strumentali, ricerca di prodotto e processo, acquisto di marchi e brevetti.

Grazie alla provvista assicurata da BEI, BPER sarà in grado di erogare finanziamenti di durata fino a 12 anni riconoscendo alle imprese clienti tassi molto competitivi.

Corrado Savigni, Direttore della Divisione Corporate di Gruppo, ha dichiarato: “In un momento particolarmente complesso per il mondo delle imprese, soprattutto medio-piccole d’accordo dimostra la forte volontà di individuare tutte le possibili opportunità per sostenere con atti concreti il tessuto produttivo del Paese, in particolare con operazioni di finanziamento con piano di rimborso con durate maggiori di quelle in genere offerte alla clientela e ne conferma una volta di più l’impegno a favore del territorio”.

Vera MORETTI

Un microcredito per i soggetti colpiti dal sisma

Il sisma che il maggio scorso ha colpito l’Emilia Romagna non è affatto un lontano ricordo, specialmente per le famiglie e le imprese duramente colpite dalle scosse.

Per questo, grazie ad un accordo tra Banca popolare dell’Emilia Romagna (BPER), Banca Popolare di Ravenna (BPR) e Microcredito per l’Italia (MxIT), dal 1° gennaio 2013 i soggetti colpiti dal sisma possono accedere al microcredito e chiedere un finanziamento senza dover presentare garanzie patrimoniali o personali.

L’unica condizione richiesta è avere residenza, o sede, nel caso di aziende, nei Comuni danneggiati e siano soggetti esclusi dall’accesso al credito tradizionale.
Il finanziamento prevede un massimo di 10.000 erogati per i privati e un importo non superiore a 50.000 euro se si tratta di imprese, cooperative o imprese sociali, comprese le startup.

A sostenere l’iniziativa, per ora unica nel suo genere, c’è anche Renzo Rosso, il patron di Diesel, che ha anche costituito un apposito Fondo di garanzia per il microcredito.

A raccogliere le richieste sarà MxIT, che farà una selezione tra le domande e, di conseguenza, le banche aderenti valuteranno i casi e provvederanno all’erogazione dei finanziamenti approvati.
MxIT, attraverso una rete di operatori e volontari, coordinerà l’attività di assistenza e tutoraggio dei soggetti finanziati.

Luigi Odorici, amministratore delegato di BPER, ha dichiarato: “Favorire l’accesso al credito è la dimostrazione concreta del nostro impegno verso una sempre più convinta responsabilità sociale. Dobbiamo rafforzare il circolo virtuoso che parte dall’educazione finanziaria, prosegue con il sostegno alle famiglie in stato di ‘vulnerabilità finanziaria’ e affronta le tematiche dell’erogazione del credito facendo riferimento non solo alle garanzie prestate, ma anche alla validità dell’iniziativa imprenditoriale presentata dal richiedente”.

Per conoscere meglio le caratteristiche dei finanziamenti previsti, è possibile consultare via internet il sito Microcredito-Emilia  o chiedere informazioni presso le Filiali BPER e BPR ubicate nella zona del “cratere” dove sarà anche disponibile un depliant informativo.

Per verificare se si è in possesso dei requisiti adatti, è inoltre possibile rivolgersi all’Ufficio informativo MxIT di Mirandola, anche via e-mail all’indirizzo info@mxit.it.

Vera MORETTI

Fondi europei, per non perderli arriva Abi Banche 2020

Entra ora nella sua fase operativa il progetto Abi Banche 2020, pensato per rendere più agevole l’uso dei fondi strutturati europei disponibili, attraverso un supporto operativo concreto.

Si tratta di una iniziativa alla quale aderiscono nove gruppi bancari – Banca Popolare di Bari, Carige, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Federcasse, Ubi Banca, Banco Popolare, MedioCredito Centrale, Unicredit, Gruppo Intesa SanPaolo -, promossa dall’Abi con il supporto di Warrant Group e finalizzata a mettere a punto un sostegno formativo/informativo per le banche italiane e favorire un maggiore utilizzo delle risorse comunitarie da parte degli stessi istituti e delle imprese loro clienti.

Secondo una nota di Abi, il primo passaggio per l’effettivo utilizzo dei fondi strutturati è avere conoscenza degli strumenti e delle metodologie efficaci per il loro uso e fornirli a banche e imprese. Secondo i dati forniti Ministero per la Coesione Territoriale per il periodo 2007-2013 sono stati stanziati a favore dell’Italia 28 miliardi di euro di fondi europei, cui se ne aggiungono 26,4 di cofinanziamento nazionale per una dotazione complessiva di 54,4 miliardi. Queste disponibilità vanno usate entro dicembre 2015, ma occorre presentare i progetti e partecipare all’assegnazione dei fondi entro il dicembre 2013. Sempre secondo i dati del Ministero, aggiornati al 26 ottobre 2012, l’Italia aveva effettivamente speso soltanto poco più di un quarto della cifra assegnata.

Entro il dicembre 2013 è possibile presentare progetti di investimento per gli oltre 40 miliardi ancora disponibili per non perdere questa disponibilità.

Confindustria Vicenza e Bper, patto da 30 milioni

Un plafond di 30 milioni di euro disponibile fino al 31 dicembre 2013 per il sostegno del circolante, per nuovi investimenti e per progetti di internazionalizzazione. Questi sono i principali punti dell’accordo sottoscritto da Confindustria Vicenza e Banca popolare dell’Emilia Romagna (BPER), che in questo modo hanno dato vita a una iniziativa per il sostegno alle imprese associate sul fronte dell’accesso al credito.

L’accordo prevede, tra l’altro, il sostegno per investimenti destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici e finanziamenti per progetti di internazionalizzazione con garanzia SACE o assistiti da garanzia diretta del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi (MCC). Un occhio di riguardo anche per gli investimenti destinati allo sviluppo delle esportazioni, con i finanziamenti garantiti da SACE per progetti di internazionalizzazione (Fin.Pro.Gex), approntamento di forniture estere (Fin-Preshipment) e finanziamenti di breve periodo (Fin Short Term) per affrontare spese di promozione o partecipazione a fiere internazionali.

Soddisfatti gli attori delle due parti che, in un momento di forte stretta del credito, hanno voluto dare un segnale forte: “E’ un altro segnale di attenzione e di aiuto alle imprese associate – dice Giuseppe Zigliotto, Presidente di Confindustria Vicenza –. Dal 2008 il mercato del credito è diventato molto difficile e le condizioni di accesso ai finanziamenti, sia per esigenze di liquidità che per investimenti, si dimostrano molto onerose. Questo accordo, grazie alla disponibilità di Bper, ci permette di offrire alle imprese vicentine un canale a condizioni particolari e con tempi di istruttoria ridotti, due condizioni che riteniamo molto importanti nel contesto odierno. Il nostro Servizio Finanziario sarà come di consueto disponibile ad assistere e supportare le aziende associate interessate ad accedere alla convenzione“.

Il Responsabile dell’Area Nord Est di Bper Giancarlo Guazzini: “L’accordo firmato conferma la volontà di BPER di rispondere al meglio alle reali necessità delle imprese anche grazie alla collaborazione con le associazioni. La collaborazione con Confindustria Vicenza consentirà alle imprese associate un più rapido ed efficace accesso ai finanziamenti e opportunità di supporto nei processi di una ripresa che ci auguriamo vicina“.

d.S.

Emilia Romagna e Sace: 100 milioni per le PMI

Buone notizie per l’Emilia Romagna e le terre colpite dal terremoto. Sace e Banca popolare dell’Emilia Romagna hanno siglato un accordo che mette a disposizione delle Piccole e Medie Imprese della Regione 100 milioni di euro in nuovi finanziamenti a breve termine destinati all’internazionalizzazione.

Nello specifico, la somma stanziata in soccorso alle Pmi sarà destinata a fornire sostegno alle esigenze di capitale circolante per operazioni di export, e potrà essere utilizzata per la realizzazione di lavori all’estero o per lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione.

L’importo minimo dei finanziamenti sarà di 50.000 euro e la loro durata non dovrà superare i 18 mesi. Per tutti coloro che ne faranno richiesta, Bper erogherà i finanziamenti attraverso i prodotti Fin Short Term e Fin Preshipment, garantiti da Sace fino al 70%.

Non solo: 30 milioni di euro del plafond complessivo stanziato, saranno destinati esclusivamente alle piccole e medie imprese colpite dal recente terremoto, allo scopo di finanziare anche la ricostruzione degli impianti danneggiati dagli eventi sismici e permettere la ripresa delle attività produttive. Le agevolazione non sono finite: le imprese colpite dal sisma potranno inoltre beneficiare di tassi di interesse a condizioni particolarmente vantaggiose e avranno la possibilità di pagare il premio applicato da Sace alla scadenza del finanziamento e non al momento dell’erogazione.

I restanti 70 milioni della somma stanziata per l’internazionalizzazione delle Pmi saranno destinati alle imprese clienti del Gruppo Bper. Sale così a 550 milioni di euro il plafond di finanziamenti messi a disposizione dalla partnership Bper-Sace per aprire al mercato internazionale le imprese del Made in Italy.

Alessia CASIRAGHI