Microcredito per i ragazzi di San Patrignano

Per il reinserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi ospitati dalla Comunità di San Patrignano, è stato siglato un accordo tra la Comunità stessa, Intesa Sanpaolo e Banca Prossima, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al non-profit laico e religioso.

Grazie a questa intesa e ad un Fondo di garanzia di 1 milione di euro costituito dalla Fondazione San Patrignano e affidato a Banca Prossima, Intesa Sanpaolo mette a disposizione 3 milioni di finanziamenti a favore degli ospiti della Comunità che intendono impegnarsi come neo imprenditori.
I beneficiari verranno selezionati direttamente dalla Fondazione, che si baserà sulla valutazione di progetti di fattibilità sviluppati con il supporto della Sif Chair dell’Università Bocconi e della Associazione Alumni Accenture e potranno accedere ai finanziamenti della Banca per un importo massimo di 25.000 Euro, rimborsabile in 5 anni.

In particolare, le iniziative finanziabili saranno quelle riguardanti la costituzione di aziende artigiane caratterizzate da investimenti iniziali contenuti, l’avvio di cooperative e la commercializzazione dei prodotti della Comunità attraverso l’apertura di punti vendita.

Per agevolare le competenze dei neo imprenditori, la Fondazione San Patrignano ha previsto la costituzione di una scuola di formazione per Operatori del Microcredito, sotto la direzione scientifica dell’Università Bocconi di Milano.
I docenti che si occuperanno di istruire i partecipanti saranno professori universitari ma anche personale qualificato che opera nelle organizzazioni, istituzioni e imprese già collegate alla Fondazione.
A loro saranno affiancati educatori che dovranno valutare le capacità dei ragazzi che faranno richiesta del finanziamento, selezionando le proposte migliori ed aiutandoli nell’iter di ottenimento e restituzione del prestito.

Letizia Moratti, Presidente Comitato dei Garanti “Un progetto per l’Italia”, ha dichiarato: “Questo progetto rappresenta una straordinaria opportunità per la Comunità di San Patrignano: grazie al contributo di partner così prestigiosi, i ragazzi saranno ulteriormente motivati nella realizzazione delle proprie attività imprenditoriali. Considero favorevolmente questo tipo di collaborazione tra realtà profit e no profit ed anzi mi auguro che il modello presentato diventi una prassi anche nel nostro paese. Il microcredito rappresenta infatti uno strumento dalle straordinarie potenzialità, ad esempio, nella lotta alla disoccupazione giovanile che in Italia ha raggiunto livelli allarmanti. Il nuovo Governo Letta ha da subito mostrato una particolare attenzione al problema dell’esclusione finanziaria e credo che esempi come questi possano ulteriormente favorire un confronto positivo su questi efficaci strumenti finanziari”.

Marco Morganti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Prossima, ha aggiunto: “Nel caso di San Patrignano è veramente possibile essere fiduciosi nei risultati perché le persone hanno attraversato positivamente un’esperienza durissima, dando di sé una prova di grande valore. Inoltre saranno selezionate da chi le conosce meglio e ha già investito su di loro e assistite dai nostri formidabili “cugini” di Vobis. Infine, molte attività che finanzieremo -soprattutto in forma cooperativa – nasceranno entro il sistema San Patrignano, cioè collegate a produzioni d’eccellenza e a un “marchio”
famoso in Italia e all’estero
”.

Ha concluso Francesco Vismara, Presidente dell’Associazione San Patrignano Scuola e Formazione: “Nell’ambito dell’attività di reinserimento sociale e lavorativo, in un periodo di profonda crisi economica come questo, è indispensabile trovare strumenti aggiuntivi per consentire nuove attività di ricerca occupazionale per i nostri ragazzi. Il reinserimento è
per loro l’ultima fase del percorso di recupero, ma è davvero delicata. Per questo per noi è
fondamentale sostenerli quanto più è possibile, anche con questo nuovo strumento
”.

Vera MORETTI

Accordo tra Cariplo e Intesa Sanpaolo per le organizzazioni no profit

E’ stata siglata una importante partnership tra Fondazione Cariplo e Banca Prossima, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al mondo no profit laico e religioso.

Obiettivo di questa nuova intesa è quello di sostenere progetti di housing sociale rivolti in particolare alla regione Lombardia e alla provincia di Novara e Verbano Cusio-Ossola.
In questo caso, verranno sviluppate forme di finanziamento complementari ovvero a fondo perduto, credito bancario, donazioni e per la prima volta anche il prestito da privati.

A beneficiare di questi contributi, saranno esclusivamente organizzazioni no profit, che potranno così contare su ulteriori strumenti finanziari per sostenere progetti ad alto impatto sociale, come l’housing temporaneo.

Il budget messo a disposizione da Fondazione Cariplo consiste in 3 milioni di euro complessivi, destinati a:

  • persone e nuclei che necessitano di un’abitazione come parte di un percorso di accompagnamento volto alla (ri)acquisizione o al mantenimento della propria autonomia dopo percorsi di accoglienza o assistenza protetti o come occasione di uscita da condizioni di marginalità sociale ed economica;
  • persone con esigenze abitative a basso costo, di natura temporanea, anche di brevissima durata.

Ciò è stato deciso a causa della difficoltà, soprattutto nei territori della Lombardia, di reperire alloggi e soluzioni agevolate, ma alla base di questa iniziativa c’è anche la volontà di valorizzazione a scopi sociali il patrimonio immobiliare inutilizzato o sottoutilizzato.

Per accedere a tali risorse, Fondazione Cariplo e Banca Prossima mettono a disposizione sia un bando senza scadenza “Diffondere e potenziare l’abitare sociale temporaneo” di Fondazione Cariplo sia la Piattaforma Terzo Valore di Banca Prossima.

Le Onp della Lombardia e delle province di Novara e Verbano Cusio-Ossola possono presentare una pre-proposta sul bando senza scadenza di Fondazione Cariplo, che verrà valutata e giudicata più o meno coerente con il bando stesso.
Per la parte non coperta dall’erogazione di Fondazione Cariplo gli aggiudicatari del bando possono accedere al credito bancario a condizioni commerciali, ma anche alla Piattaforma Terzo Valore.

In questo moto, le Onp possono così ottenere dai privati prestiti a un tasso di interesse nettamente più basso, che sono esse stesse a definire.
Per accedere al finanziamento da parte dei cittadini i progetti valutati da Fondazione Cariplo e Banca Prossima verranno inseriti sul portale TerzoValore.com per 15 giorni nella sezione “progetti in anteprima” e poi per 30 giorni nella sezione “progetti aperti”.
Sul portale i cittadini possono anche effettuare la tradizionale donazione, in modo semplice e
senza costi aggiuntivi.

Vera MORETTI

Se la Banca diventa più ‘prossima’ al non profit

Rendere il lavoro quotidiano più semplice ed efficace per tutti le imprese che operano nel settore del non profit. Si chiamano NPmail ed NPbuy i due nuovi nati in Banca Intesa San Paolo, che tramite Banca Prossima, il ramo del gruppo dedicato al mondo non profit laico e religioso, dà vita a Fits! – Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore.

L’idea di base è semplice: tagliare i costi per la raccolta fondi e a risparmiare sugli acquisti,tramite una piattaforma dedicata ai servizi di spedizione e una alla riduzione dei costi degli acquisti. Entrambe le piattaforme sono il frutto dell’esperienza maturata da Banca Intesa nel settore, per agevolare operazioni di routine quotidiane e tagliare i costi delle spese sugli acquisti.

‘NPmail’ e’ la piattaforma per i servizi di spedizione delle organizzazioni non profit, un servizio di posta, che si basa sul sistema messo a punto dal gruppo Intesa Sanpaolo per i propri invii postali. Offre costi contenuti di spedizione a un settore che vede nelle campagne di mailing list lo strumento principe per le iniziative di raccolta fondi: si parla di un ricavato pari a 750 milioni l’anno, circa una volta e mezzo quanto ricavato con il 5 per mille. ‘NPmail’ mette a disposizione un servizio di spedizione a un costo medio di 0,31 euro a pezzo, comprensivo di stampa e invio, a partire da 100 mila invii annuali. La piattaforma è stata messa a punto in partnership con Vita e con Uspi, l’Unione Stampa Periodica Italiana.

La gemella ‘NPbuy’ è invece una piattaforma che riduce i costi degli acquisti, offrendo beni e servizi a prezzi competitivi. La piattaforma è il frutto di una soluzione maturata nell’e-procurement del gruppo bancario Intesa San Paolo, che ha permesso nel 2008-2011 un ottimizzazione della riduzione dei costi del 30%, per la fornitura di tutto il materiale e accessori di cancelleria. Le potenzialità per il terzo settore non profit parlano di un risparmio complessivo che si aggira tra i 15 e i 30 milioni di euro l’anno.

“Per tornare a crescere, l’Italia deve rivedere e potenziare l’organizzazione sia del settore profit sia di quello non profit – ha sottolineato Andrea Beltratti, Presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. – Mettere l’esperienza organizzativa di un gruppo come Intesa Sanpaolo al servizio del non profit significa dare un importante contributo alla crescita”.