Bando Regione Lombardia: contributi a fondo perduto efficienza energetica fino a 30mila euro

La Regione Lombardia ha emanato un bando per l’assegnazione di contributi a fondo perduto a favore delle imprese che ha per oggetto il risparmio sul caro bollette e l’efficienza energetica. Il finanziamento consente la copertura degli investimenti di efficientamento energetico fino al 50% delle spese sostenute. Varie sono le tipologie di imprese che possono presentare richiesta ed è necessario verificare il Codice Ateco della propria attività.

Bando efficienza energetica Lombardia: che cos’è?

Il bando della Regione Lombardia ammette agli incentivi per l’efficientamento energetico progetti di spesa per un costo minimo di 4 mila euro e un massimo di 30 mila euro. La sede degli interventi è quella situata nel territorio regionale.

Quali sono le spese ammissibili dal bando efficienza energetica?

Sono ammissibili le spese per:

  • comprare e installare i collettori solari termici;
  • per gli impianti di microgenerazione o fotovoltaici;
  • l’acquisto di attrezzature e di macchinari per sostituire quelli già presenti nell’impresa;
  • per le caldaie ad alta efficienza di biomassa o di codensazione;
  • gli strumenti led, i raffrescatori, i sistemi di domotica, i raffredatori a basso consumo.

Inoltre, tra le spese ammissibili nel tetto del 20%, rientrano le opere murarie. Le spese generali, invece, devono avere il limite del 7%, del 10% quelle per le consulenze relative agli investimenti da eseguire.

Quali imprese possono far richiesta dei contributi a fondo perduto per l’efficienza energetica in Lombardia?

Il bando della Regione Lombardia sull’efficienza energetica ammette ai contributi a fondo perduto le piccole e medie imprese dei seguenti settori:

  • comercio;
  • pubblici esercizi;
  • servizi.

I Codici Ateco che devono essere posseduti dalle piccole e medie imprese al momento della presentazione della domanda possono essere verificati sul bando regionale. Ad esempio, rientrano le attività di ristorazione (I 56); il commercio al dettaglio (G 47); le attività di istruzione (P 85); i servizi alle persone (S 96); le attività sportive, di intrattenimento e di divertimento (R 93).

Contributi a fondo perduto efficientamento Pmi: come ottenere il 50% di incentivo?

I contributi a fondo perduto del bando regionale possono essere richiesti nel limite del 50% delle spese ammissibili per l’efficientamento energetico. Il tetto massimo del contributo che la Regione Lombardia assegna a ciascuna impresa è pari a 30 mila euro. Ciascuna Pmi può presentare domanda per un unico incentivo. La Regione ha stanziato per questa misura circa 11 milioni di euro.

Bando Lombardia efficientamento energetico piccole e medie imprese: come presentare domanda?

Le imprese interessate al fondo perduto sull’efficientamento energetico della Lombardia hanno tempo per presentare la domanda fino al 15 dicembre 2022. La procedura della pratica è quella a sportello. Tra i documenti necessari ai fini della domanda è necessario che un tecnico abilitato dall’ordine professionale per materia stili una relazione degli interventi che si faranno all’interno dell’impresa. Il relativo modello è presente sul sito della Regione Lombardia. La relazione dovrà descrivere anche il risparmio energetico previsto dall’impresa una volta completati gli interventi di efficientamento.

Contributi Pmi Lombardia fotovoltaico e cambio pannelli: bando a commercianti, artigiani e impianti sportivi

Per le piccole e medie imprese della Regione Lombardia arriva il pacchetto da 64 milioni di euro per l’efficientamento energetico e per il cambio delle macchine e dei pannelli solari. I contributi a fondo perduto sono del 50% per il fotovoltaico e fino al limite dell’80% per il cambio delle macchine e dei pannelli solari. A beneficiarne possono essere i commercianti, gli artigiani e gli impianti sportivi. Il pacchetto energia si articola in tre differenti misure a sostegno dell’efficientamento energetico. La quota più corposa degli aiuti andrà alle imprese e agli enti che gestiscono impianti natatori e del ghiaccio.

Contributi a fondo perduto per le Pmi della Regione Lombardia, gli obiettivi di sostegno per il caro energia

Gli avvisi per i contributi a fondo perduto della Regione Lombardia arrivano a seguito della seduta del 26 aprile scorso della Giunta regionale. L’obiettivo è quello di supportare le piccole e medie imprese in interventi strutturali in modo che gli aumentati costi dell’energia non influiscano sul loro equilibrio economico. Il bando prevede nella quasi totalità contributi a fondo perduto con aliquote di aiuti fino all’80%.

Contributi a fondo perduto imprese artigiane della Regione Lombardia, cosa sono?

Per le imprese artigiane della Regione Lombardia, il bando prevede lo stanziamento di oltre 22,3 milioni di euro. Gli aiuti consistono nella concessione di contributi a fondo perduto che possono raggiungere il 50% delle spese ammissibili. Il limite delle spese è fissato in 50 mila euro. L’importo minimo dei progetti deve essere di 15 mila euro. Risultano ammissibili agli incentivi gli investimenti fatti per favorire l’efficientamento energetico della sede legale o produttiva. Per la presentazione delle domande è necessario utilizzare la sezione del sito della Regione Lombardia “Bandi online”.

Quali spese sono ammissibili dal bando della Regione Lombardia per gli artigiani?

A titolo di esempio, sono ammissibili le spese delle imprese artigiane del bando della Regione Lombardia per l’efficientamento energetico:

  • quelle per acquistare e installare i collettori solari e gli impianti di microgenerazione della potenza massima di 200 kWel;
  • l’acquisto e l’istallazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a pompe di calore o a biomassa, in sostituzione delle caldaie già esistenti nei siti produttivi;
  • gli impianti fotovoltaici;
  • l’acquisto e l’installazione dei macchinari e delle attrezzature in sostituzione di quelli già esistenti in azienda;
  • i sistemi di domotica, di monitoraggio dei consumi energetici, le apparecchiature a led per la sostituzione degli impianti di illuminazione tradizionale;
  • le opere murarie e di impianti nel limite del 20% del totale delle spese ammissibili purché funzionali all’attività artigianale.

Piccole e medie imprese del commercio della Lombardia, quali contributi a fondo perduto per l’efficientamento energetico?

Per le piccole e medie imprese della Regione Lombardia operanti nel settore del commercio sono a disposizione 9,6 milioni di euro di risorse per i contributi a fondo perduto a favore dell’efficientamento energetico. Gli aiuti, dunque, consistono in contributi fino al 50% delle spese ammissibili, nei limiti di progetti per un minimo di 4 mila euro e un massimo di 30 mila euro. Il bando per la presentazione delle domande sarà aperto a giugno.

Quali spese sono ammissibili dal bando Lombardia per l’efficientamento energetico delle imprese del commercio?

Tra le spese ammissibili dei contributi a fondo perduto della Regione Lombardia per le imprese del commercio, rientrano:

  • gli impianti fotovoltaici per autoprodurre l’energia da fonti rinnovabili;
  • l’acquisto e l’installazione di attrezzature e di macchinari in sostituzione di quelli già in possesso;
  • acquisto e installazione di impianti per raffrescare o raffreddare;
  • l’acquisto di sistemi di domotica al fine di risparmiare energia e tenere sotto controllo i consumi.

Contributi a fondo perduto per gli impianti natatori e del ghiaccio della Lombardia: cosa sono?

Le risorse più cospicue sono stanziate dalla Regione Lombardia per gli operatori economici che gestiscono gli impianti natatori e del ghiaccio. La Regione ha stanziato 32 milioni di euro per questo pacchetto di aiuti. Si tratta di un sostegno a favore degli operatori che rischiano il fallimento o l’interruzione delle attività a causa del caro prezzi dell’energia. Il sostegno economico si concretizza in un contributo a fondo perduto che può raggiungere l’80% delle spese ritenute ammissibili. Il limite massimo della spesa è pari a 350 mila euro.

Chi può richiedere i contributi a fondo perduto Lombardia per impianti natatori e del ghiaccio?

Ammessi a presentare domanda per i contributi a fondo perduto della Regione Lombardia per gli impianti natatori e del ghiaccio sono:

  • i soggetti privati titolari o concessionari della gestione degli impianti;
  • gli enti pubblici se proprietari o gestori diretti degli impianti.

Quali sono le spese ammissibili per i contributi a fondo perduto per gli impianti natatori e del ghiaccio?

Le spese ammissibili per i contributi fino all’80% degli impianti natatori e del ghiaccio riguardano l’acquisto e l’installazione di:

  • collettori solari termici;
  • impianti fotovoltaici per autoprodurre energia elettrica da fonti rinnovabili;
  • teli isotermici per coprire piscine nelle ore di non utilizzo;
  • caldaie ad alta efficienza in sostituzione degli impianti già esistenti.

Regione Lombardia, come presentare domanda per i contributi a fondo perduto per l’efficientamento energetico?

Il bando attuativo del progetto è previsto in uscita a 60 giorni dalla delibera della Giunta regionale. Tramite l’avviso saranno riportate le modalità attraverso le quali si procederà per l’apertura dello sportello e la presentazione delle istanze. I progetti verranno valutati in base agli obiettivi di efficientamento energetico e verrà stilata una graduatoria finale delle imprese ammesse ai contributi.

Contributi a fondo perduto per la nascita di nuove imprese: i bandi delle regioni

Sono in arrivo tre nuovi bandi regionali per il sostegno alla nascita di nuove imprese. Si tratta di contributi a fondo perduto a sostegno delle start up in Puglia, Lombardia ed Emilia Romagna. I bandi si chiamano, rispettivamente, Fondo Nidi, Bando nuova impresa e Disabilità. Ecco di cosa si tratta.

Bando Regione Puglia, contributi alle imprese nascenti di giovani e donne

La Regione Puglia ha emanato il nuovo bando per gli incentivi alle nascenti imprese. La dote finanziaria del bando è di oltre 36 milioni di euro. Il bando prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati fino al 100% delle spese ritenute ammissibili con provenienza delle risorse dal Fondo Nidi. Particolare attenzione viene riservata ai giovani che vogliano avviare una nuova impresa (tra i 18 e i 35 anni di età) e le donne. In particolare, per queste ultime, le agevolazioni sono concesse sia per le imprese individuali che per le società. La costituzione delle imprese femminili deve essere avvenuta da non oltre sei mesi. Sono previste forme di finanziamento anche per le imprese femminili non ancora nate o partecipate totalmente da donne.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati imprese nella Regione Puglia: aiuti fino al 100% dei costi ammissibili

Per la richiesta dei contributi, le imprese devono avere la sede in Puglia nella forma di micro-impresa. I contributi stanziati vanno da un minimo di 10 mila euro fino a un massimo di 250 mila euro. Le spese ammissibili riguardano sia le immobilizzazioni materiali, come impianti, macchinari, attrezzature, che le immobilizzazioni immateriali come software e programmi informatici. Sono previste agevolazioni anche per le opere edili. Gli aiuti ottenibili sono di due tipologie: si può ottenere una quota del 50% come contributo a fondo perduto e una quota di finanziamento agevolato per l’altro 50% delle spese ammissibili.

Bando Emilia Romagna, contributi a favore di persone con disabilità

La Regione Emilia Romagna ha emanato un bando da 2,5 milioni di euro che prevede di supportare le nascenti imprese con una presenza maggioritaria di persone in situazione di disabilità. Ammesse alla presentazione della domanda per i contributi e gli incentivi sono le imprese costituite da meno di un anno nelle quali le persone con disabilità rappresentino la maggioranza rispetto al numero di dipendenti. I contributi possono arrivare fino a 75 mila euro per impresa.

Contributi a fondo perduto Regione Emilia Romagna: come si può presentare la domanda?

Nella quota di aiuti, i contributi a fondo perduto possono arrivare all’80% delle spese sostenute e ammissibili. Dette spese devono essere sostenute per costituire l’impresa, per l’acquisto o per la locazione di impianti, macchinari e attrezzature, oltre che per laboratori. Le istanze possono essere presentate entro il 30 giugno prossimo. È necessari utilizzare l’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) presente nel bando.

Bando Regione Lombardia, contributi a fondo perduto per le nuove imprese: da quando si può fare domanda?

Il terzo bando per le imprese è quello della Regione Lombardia in collaborazione con il Sistema camerale regionale. Il bando prevede contributi per le nuove imprese e l’autoimprenditorialità. Sono previsti contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili. Le domande dei contributi possono essere presentate dal 4 aprile 20222 fino al 31 marzo 2023.

Quali contributi a fondo perduto concede la Regione Lombardia per la nascita delle imprese?

Il bando della Regione Lombardia consente la copertura con contributi a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili fino al limite di 10 mila euro. Le spese eccedenti suddetti limiti sono considerate non ammissibili. I contributi possono essere richiesti dalle micro, piccole e medie aziende che appartengano ai settori del:

  • commercio;
  • manifatturiero;
  • terziario;
  • costruzioni;
  • intermediari del commercio;
  • artigiani e cooperative che avviino una nuova attività oppure una nuova sede legale ed operativa nella regione. La data di avvio deve essere a partire dal 1° gennaio 2022.

Quali spese sono ammissibili per il bando nuove imprese della Regione Lombardia?

Le spese ritenute ammissibili per la richiesta dei contributi a fondo perduto delle nuove imprese della Regione Lombardia consistono:

  • nelle spese sostenute per la costituzione dell’impresa, comprese le consulenze;
  • i costi per i beni strumentali, gli arredi nuovi, le attrezzature, i macchinari;
  • l’acquisto di immobilizzazioni immateriali come software.

La presentazione delle domande dei contributi deve avvenire in via telematica attraverso la piattaforma messa a disposizione.

 

Contributi alle Pmi, due bandi Regione Lombardia per chi assume o per la formazione

Due i bandi della Regione Lombardia alle piccole e medie imprese che assumono e alle aziende e ai professionisti che fanno formazione. I fondi, oltre 41 milioni di euro, servono a incentivare le assunzioni di over 50, di donne e di giovani inoccupati, oltre alla formazione. In tutto, a favore delle fasce deboli, sono previsti fino a 12500 euro per ogni nuovo assunto per un totale per ciascuna Pmi di 50 mila euro. I voucher formazione, invece, consentono di utilizzare contributi a fondo perduto di 2 mila euro per ogni dipendente o professionista.

Bandi per contributi alle nuove assunzioni: due bandi per le imprese della Lombardia

I bandi della Regione Lombardia per le assunzioni sono stati presentati e rilanciati nella giornata del 13 ottobre dall’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli.  L’intervento è a favore, in particolare, dei Neet, cioè dei giovani che non lavorano e non studiano, di chi è prossimo alla pensione e ha perso l’occupazione, delle donne che risultano ancor più penalizzate dal lungo periodo di emergenza sanitaria.

Bando Formare per assumere: contributi a disposizione delle Pmi

Il primo bando prende il nome di “Formare per assumere”. Rientra nei fondi stanziati dal Fondo sociale europeo (Fse) del settennato 2014-2020 per l’Asse 1 azioni 8.5.1, 8.6.1, 8.2.2, 8.5.5 e 8.1.1. Il bando è stato pubblicato a luglio e rilanciato due giorni dall’assessore Rizzole. I fondi stanziati per questo bando sono pari a 15 milioni di euro che la Regione Lombardia punta, comunque, a incrementare. La scadenza dei fondi è fissata al 30 settembre 2023.

Quanto spetta a ciascuna impresa per ogni assunto

Nel bando l’incentivo è assicurato alle assunzioni di persone non occupate da almeno 30 giorni. Alle aziende viene corrisposto un contributo di 3000 euro per la formazione e un bonus di 1000 euro per per le aziende che hanno meno di 50 dipendenti, un bonus per la ricerca e la selezione da 500 euro e un incentivo per ogni nuovo assunto che varia nel seguente modo:

  • 4000 euro per assunzioni di lavoratori fino a 54 anni di età;
  • 6000 euro per lavoratrici fino a 54 anni;
  • 6000 euro per lavoratori dai 55 anni;
  • 8000 euro per lavoratrici dai 55 anni.

Come partecipare al bando contributi per nuove assunzioni Regione Lombardia

Per partecipare al bando Formare per assumere della Regione Lombardia le imprese interessate possono presentare domanda (già a partire dallo scorso 26 luglio) tramite il sistema informativo dei Bandi online del sito istituzionale della Regione. Il termine della scadenza per richiedere i contributi è fissato alle ore 12 del 30 settembre 2023.

Bando per la formazione: ecco a chi spettano i voucher da 2000 euro

Il secondo bando prende il nome di Formazione Continua – Fase VI, Voucher aziendali, ed è finanziato dal Por Fse 2014/2020 per 26,5 milioni di euro. Non ci sono scadenze temporali e, come affermato dall’assessore Rizzoli, “basta un click per accedere al finanziamento”.

Chi può partecipare al bando Formazione continua della Regione Lombardia?

Al bando possono partecipare tutte le imprese ubicate nella Lombardia che appartengano alle seguenti categorie:

  • iscritte alla Camera di commercio;
  • le imprese familiari;
  • gli enti del terzo settore che svolgano attività economica;
  • le fondazioni e le associazioni riconosciute che svolgano attività economica;
  • le cooperative;
  • i liberi professionisti o la relativa associazione nel caso in cui svolgano la professione in forma associata.

A chi sono rivolti gli interventi finanziati dal bando?

Gli interventi finanziati dal bando sono rivolti:

  • a chi è dipendente delle micro, piccole, medie e grandi imprese della Regione Lombardia;
  • ai titolari e ai soci delle stesse imprese menzionate;
  • ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi che abbiano domicilio fiscale in Lombardia e che svolgano la professione autonomamente o in forma associata.

Cosa finanzia il bando Regione Lombardia Voucher formativi?

Il bando prevede l’erogazione di voucher formativi del valore massimo di 2 mila euro. Tutti i soggetti ai quali sono rivolti gli interventi (dipendenti, titolari e soci, liberi professionisti e autonomi) possono fruire di percorsi formativi (anche più di uno) fino a raggiungere il valore del voucher stesso. Ogni impresa può essere beneficiaria di voucher per un totale di 50 mila euro.

Come presentare domanda per il voucher formativo della Regione Lombardia?

Le imprese interessate possono selezionare l’offerta formativa dal Catalogo della Regione Lombardia. In alternativa è possibile procedere direttamente tramite l’ente formativo per la scelta dei contenuti della formazione necessaria. Una volta scelta l’offerta formativa alla quale partecipare, la domanda deve essere presentata direttamente in via telematica nel Sistema Informativo dei Bandi. Maggiori dettagli sono presenti nella sezione bandi del sito istituzionale della Regione Lombardia.

Energia rinnovabile, nuovi aiuti alle imprese

Fino a dicembre, sono disponibili contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti aziendali di trasformazione energetica della biomassa legnosa, anche su base consortile.

Sono ammissi al bando gli interventi per la realizzazione in azienda di impianti per la produzione di energia rinnovabile fino ad 1 MW, incluso l’acquisto di attrezzature, servizi e macchine funzionali alla gestione di impianti per la produzione di energia a favore di utenze locali.

Il Gal Lomellina concede contributi a supporto della realizzazione di impianti aziendali di trasformazione energetica della biomassa legnosa, anche su base consortile. L’azione ha come obiettivo specifico il supporto alla nascita di servizi di filiera, di tipo tecnico e logistico (fasi di impianto, coltivazione, raccolto, stoccaggio), sinergici e funzionali all’affermazione del modello Energy Farms e dei relativi impianti di trasformazione, grazie all’azione di aziende agricole singole o associate.
Gli impianti di produzione energetica devono essere dimensionati in modo da assicurare che, nell’arco dell’anno solare, l’energia prodotta sia in prevalenza ceduta rispetto all’autoconsumo del richiedente.

La domanda deve essere inviata, entro il 31 dicembre 2011 per via telematica e cartacea, alla Provincia sul cui territorio si attua l’investimento.

Dopo aver compilato la domanda sul sito del Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia (www.siarl.regione.lombardia.it) il SIARL rilascia al richiedente una ricevuta attestante la data di presentazione, che coincide con l’avvio del procedimento, e l’avvenuta ricezione della domanda da parte della Provincia.

Contributi in Lombardia per la ricerca e l’innovazione

Dal 5 luglio al 31 dicembre le imprese lombarde possono richiedere vaucher per attività di innovazione e contributi a fondo perduto per le pratiche di brevetto.

Pubblicato dalla Regione Lombardia il bando “Voucher per ricerca e innovazione e contributi per processi di brevettazione”.

Possono presentare richiesta le imprese con sede operativa e/o legale in Lombardia.

Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2011 per via telematica, utilizzando il dispositivo di firma digitale.

Questi sono gli interventi agevolativi:

– la consulenza in innovazione tecnologica, per un contributo massimo di 2mila euro e 50% delle spese sostenute. In caso di collaborazione tra imprese e centri di ricerca il contributo sarà al massimo di 9 mila euro e l’investimento minimo di 15 mila euro;

– l’analisi economico-finanziaria per imprese neo-costituite, per le quali è previsto un massimo di 4.500 euro a fronte di un investimento minimo di 7.500 euro;

– il supporto alla partecipazione dei bandi europei del VII Programma Quadro e del Programma per la competitività e l’Innovazione (CIP) dell’Unione Europea, per un contributo minimo di 7 mila euro ed un investimento minimo di 4 mila euro;

– le valutazioni economico-finanziarie dell’impresa. Contributo massimo di 2 mila euro e investimento di 3 mila euro;

– il sostegno ai processi di brevettazione delle Pmi lombarde, per 6 mila euro di contributo massimo e un investimento doppio rispetto all’importo del contributo.