Bersani-Renzi pronti al secondo round

 

IERI

Il segretario batte il sindaco: hanno sbancato il botteghino con oltre 3 milioni di voti. Le Primarie del Pd, vero evento catalizzatore di questa domenica di fine autunno, si sono concluse secondo le aspettative dei più: 44,9 % per Bersani,  35,5% per Renzi, 15,6% per Vendola, e in coda Puppato con il 2,6% e Tabacci che si è fermato all’1,4%, anche se mancano ancora i dati ufficiali di Umbria e Lombardia. E mentre i seggi di preparano ad accogliere il secondo turo la prossima domenica, nel pomeriggio di elezioni scatta la polemica per un endorsement televisivo poco gradito: Susanna Camusso, ospite nella trasmissione di Lucia Annunziata, si lasci scappare una frase poco felice e che lascia trapelare chiaramente per chi pende il suo ago della bilancia “Se vince Renzi è un problema”. Il segretario della Cgil avrebbe poi sottolineato come “le sue proposte sul lavoro sono molto distanti dalle nostre e sono un problema per il Paese”.

Che tempo fa per Monti?: Supermario ospite di Fabio Fazio ieri sera adotta la linea morbida dopo la dichiarazione del Presidente Napolitano circa l’impossibilità di una sua candidatura a Premier perchè già ‘senatore a vita’. “Mi affiderò molto alle valutazioni del Capo dello Stato, a quanto ha da dire in generale ed a me in particolare” ha dichiarato Monti, riconoscendo come “un altro governo tecnico sarebbe una sconfitta”. Il Premier ci ha tenuto poi a precisare che “credo che sia politico spiegare ai cittadini la realtà cruda e la mancanza di soluzioni facili, trattando i cittadini come adulti. Non è importante che ci sia questo o quel presidente del consiglio ma che cambi la mentalità del paese”. Un’impresa epica, verrebbe da dire, anche se Monti rassicura “è sempre difficile dirlo ma credo che il peggio sia passato”. The best is yet to come anche per l’Italia?

La luce d(ella) Fede nel deserto: un teatro Nuovo semideserto ha accolto la presentazione del movimento “Vogliamo vivere” dall’ex direttore del Tg4 Emilio Fede. Secondo l’ex braccio destro del Cavalieri, i sondaggi accrediterebbero il suo partito con un 3% dei voti. La sua proposta politica? Chi guadagna 100mila euro e oltre potrebbe versarne 2.500 a cinque famiglie che rasentano la soglia della povertà. E se Fede assicura che lo farà per primo, dando il buon esempio, non resta che avere fede.

Trionfo Vettel: a 25 anni è il più giovane campione del mondo di Formula 1 per 3 volte consecutive. Sebastian Vettel trionfa con 3 punti di vantaggio su Fernando Alonso, grazie al sesto posto finale nella gara conclusiva a Interlagos: chiude a 281 contro 279 di Alonso. Nella classifica finale dietro a Vettel, sul podio, Alonso con 279 punti e Raikkonen che chiude a 207 punti.

OGGI

Passera vola in Cina: parte oggi il viaggio ufficiale del ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture in Cina: due le tappe previste, Pechino e a Shanghai. Scopo della visita “rinsaldare ulteriormente le relazioni economico-commerciali tra Italia e Cina”: nel 2011 l`interscambio tra i due paesi ha raggiunto quota oltre 50 miliardi di dollari, e l’obiettivo è quello di arrivare a 80 miliardi di dollari entro il 2015. A Pechino Passera incontrerà il ministro del Commercio, Chen Deming, e il ministro dell`Amministrazione nazionale cinese per l`Industria e il Commercio, Zhou Bohua per discutere di facilitazione dell’accesso al mercato cinese dei prodotti italiani e di maggiore tutela della proprietà intellettuale del made in Italy, per potenziare la lotta alla contraffazione. Una seconda tornata di incontri vedranno poi Passera impegnato con i rappresentanti del Fondo sovrano ‘China Investment Corporation’, della China Development Bank, della Bank of China e della Exim Bank, allo scopo di favorire la crescita degli investimenti cinesi in Italia.

Bersani incontra gli elettori: all’indomani della vittoria, non ancora definitiva, al primo turno delle Primarie del Pd, il segretario del partito Pierluigi Bersani terrà una conferenza stampa alle 15 a Piacenza, presso l’Hotel Roma. Bersani si è aggiudicato al primo turno il 44,9 % delle preferenze, ma sarà il ballottaggio della prossima settimana contro il sindaco di Firenze Matteo Renzi (fermo al 35,5%) a sancire chi sarà il rappresentante del Pd alle prossime elezioni.

Bolzano migliore città d’Italia: è la provincia italiana dove si vive meglio: bassa disoccupazione (3,3% nel 2011 contro una media nazionale del 9%), presenze turistiche in crescita e scarsa incidenza di reati come furti in casa o di auto. La provincia alto atesina, fa precipitare in basso alla classifica la vincitrice dello scorso anno, secondo la ricerca annuale del Sole 24 Ore, ovvero Bologna, che scende al decimo posto; medaglia d’argento per Siena mentre il bronzo va alla seconda città dell’Alto Adige, Trento. Completano la top ten Rimini, Trieste, Parma, Belluno, Ravenna e Aosta. La maglia nera va invece a Taranto, piegata dall’affaire Ilva. E Milano e Roma? In classifica sono finite rispettivamente al 17mo e 21mo posto.

Bufera Ilva: e a proposito di Taranto, questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito 7 arresti nei riguardi dei vertici della società e di politici e funzionari pubblici, con l’accusa a vario titolo di associazione per delinquere, disastro ambientale e concussione.

Berlusconi vs Monti: “purtroppo la sua accondiscendenza nei confronti della politica di austerity imposta dalla Merkel ha portato il paese in una spirale recessiva molto grave e questo lo dobbiamo dire con grande chiarezza ai nostri elettori” commenta così Silvio Berlusconi, a ”La telefonata di Belpietro”, su Canale5, l’operato del Premier Monti, che proprio ieri sera, ospite di Fabio Fazio, aveva dichiarato che “il peggio è passato”. Secondo il Cavaliere, la sua politica recessiva ha portato solo “a minori consumi, minore produzione, esubero del personale nelle aziende e chiusura delle aziende che non fanno più pubblicità e non stimolano più i consumi”. Berlusconi sta preparando la sua ridiscesa in campo?

DOMANI

Concorso scuola: verranno svelate domani le sedi che il Ministero dell’Istruzione ha individuato come idonee per lo svolgimento del ‘concorsone’ per il reclutamento di personale docente nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. I primi test si svolgeranno il 17 e 18 dicembre prossimo e chi li supererà passerà di diritto al test scritto di gennaio 2013, prima di accedere alla prova finale, un orale che si comporrà di una simulazione di una lezione in aula.

Lazio Udinese: appuntamento domani sera alle 20.45 all’Olimpico per il quarto posticipo di Serie A che vedrà scendere in campo gli azzurri della Lazio contro l’Udinese. E la sfida si preannuncia carica: in campo si contenderanno la palla i due bomber Miroslav Klose e Antonio Di Natale: il capitano dell’Udinese e il panzer della Lazio sono infatti due autentiche macchine da gol ( 243 reti per Di Natale, 192 per Klose).

Slim Factor Index: appuntamento domani mattina alle 12.30 presso l’Hotel Four Season di Milano con la conferenza promossa da Confindustria Intellect, sul tema “Slim Factor Index. Il nuovo indice di salute del nostro Paese”.

Forum risorse umane: si svolge domani a Milano la quarta edizione del ‘Forum delle risorse umane’ dedicato a aziende, istituzioni pubbliche, università, business school, associazioni. Appuntamento in Piazza Affari, presso il Palazzo Mezzanotte, per il Forum promosso da Comunicazione Italiana, business social media italiano.

 

Alessia CASIRAGHI

 

Pil italiano: in discesa del 2,4%

 

IERI

Scontri in piazza: cariche della polizia a Roma e Torino e un bilancio che sa di guerriglia civile. L‘Eurostrike, la giornata paneuropea di protesta contro la politica di austerità in Europa che ha raccolto le manifestazioni di mezza Europa, fa oggi i conti con arresti e feriti: a Torino un poliziotto è stato ferito alla testa dopo che il suo casco è stato colpito con una mazza da baseball, mentre è nella capitale che si è registrato il numero più alto di arresti, 8 manifestanti tra cui anche una donna. E mentre a Roma il numero di agenti feriti è salito a 18, ha fatto discutere e indignare mezza Europa le immagini diffuse dalla Spagna di un tredicenne colpito alla testa a colpi di manganello durante le proteste anti austerity a Tarragona. Già denunciati gli agenti.

Ddl Stabilità:  approvata ieri dalla commissione Bilancio della Camera la legge di stabilità e di bilancio, che oggi passeranno al vaglio dell’aula di Montecitorio. Tante le novità: alle popolazioni colpite dall’alluvione andranno 250 milioni, che saranno prelevati dal Fondo di 1,2 miliardi che sarebbe in origine servito per defiscalizzare i contratti di produttività; sul fronte fiscale si innalza il tetto delle detrazioni fiscali per i figli sotto i 3 anni sino a 1.220 euro, mentre salgono di ulteriori 400 euro le detrazioni per figli disabili. Invariate le aliquote Irpef, mentre da luglio 2013 si innalzerà l’aliquota Iva dal 21 al 22%, senza intaccare però quella ridotta, che resta al 10%. Infine è previsto un taglio al cuneo fiscale dal 2014 del valore di circa 1,4 miliardi di euro.

Mediaset fuori dall’asta digitale: cattive notizie per il Biscione dall’Authority per le garanzie nelle Comunicazioni, quella insomma, che deciderà le sorti dei multiplex di frequenze digitali ancora disponibili. La vicenda intricatissima del beauty contest potrebbe infatti concludersi con un colpo di scena: il consiglio del garante, presieduto da Marcello Cardani, ha adottato ieri la delibera che disciplina la gara di assegnazione delle frequenze del DTT, dividendo in due blocchi i canali liberati e che dovranno essere assegnati. Il primo blocco, quello per cui potranno gareggiare Rai e Mediaset perchè dispongono di di 5 multiplex, viaggerà solo sui 700 Mhz e sarà assegnato con licenze quinquennali, poi la banda passerà alle telecom per i servizi broadband mobili. E il nodo della questione dovrebbe risiedere proprio in questo: Mediaset infatti dovrà rinunciare alla conversione in frequenze televisive del Dvb-h, il canale ottenuto per la Tv via cellulare. Chi andrà all’asta allora stavolta?

Israele attacca Hamas: ucciso il capo di Hamas, Ahmed Al-Jaabari, ieri durante gli scontri sulla Striscia di Gaza. E’ invece di 9 vittime il bilancio del contrattacco:  dopo la risposta di Hamas ai razzi israeliani, ieri in serata il premier di Tel Aviv Benyamin Netanyahu ha annunciato in diretta nazionale che  “l’esercito è pronto a estendere l’operazione, se necessario”.

Italia Francia: sconfitta per i ‘baby’ azzurri di Prandelli ieri sera a Parma, che si è chiusa con il 2 a 1 per la Francia. Il goal azzurro arriva al 35mo grazie a El Shaarawy, mentre Balotelli non segna ma gioca un ottimo match; ottima anche la performance di Verratti, il vice-Pirlo appena 20enne. E’ dal 1962 che gli azzurri non riescono a battere in casa i cugini di Francia.

OGGI

Gaza e Hamas: è già salito a 12 persone il bilancio delle vittime della guerra a colpi di razzi che si sta consumando nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas, dopo l’ uccisione ieri del capo militare di Hamas Ahmed Jaabari e della sua guardia del corpo. Fra le vittime un neonato di 11 mesi, una ragazzina e una giovane donna incinta e due donne attorno ai 30 anni, entrambe uccise nel palazzo colpito a Kyriat Malachi. Il Presidente americano Barack Obama, dopo la telefonata al presidente egiziano Mohamed Morsi, ha “condannato” il lancio di razzi da Gaza su Israele, ribadendo il diritto di Israele all’auto-difesa e l’appoggio al premier israeliano Netanyhau l’appoggio degli Stati Uniti al diritto di autodifesa di Israele.

Violenza e Twitter: la guerra, quella che si combatte nei punti caldi del mondo (vedi Gaza) ma anche quella civile che ha scosso ieri mezza Europa con le proteste di Eurostrike, oggi si combatte anche via Twitter. Se da un lato l’esercito israeliano (IDF) ha utilizzato il social network per twittare un monito ai propri avversari (#Noi raccomandiamo agli operativi di Hamas, di livello basso o alto, di non mostrare la loro faccia sopra la Terra nei giorni a venire), suscitando il contrattacco mediatico delle Brigate di Al Qassam (#Le nostre mani benedette raggiungeranno i vostri leaders e soldati ovunque si trovino avete aperto da soli le porte dell’Inferno), dall’altro lato le scene di guerriglia che hanno trovato teatro ieri in molte piazze d’Italia sono rimbalzate alla velocità di tweet e retweet su tutto il web. Polizia contro manifestanti, manifestanti contro forze dell’ordine, i cortei anti austerità hanno invaso anche e prima di tutto il web, trovando una eco sbiadita e chiaramente più diluita nei principali quotidiani. Cronaca di una morte annunciata per la stampa?

Pil al – 2,4%: il prodotto interno lordo italiano scende in picchiata. A rivelarlo è l’Istat, che ha reso noto come nel terzo trimestre del 2012 il Pil sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del terzo trimestre del 2011. Il rischio intravisto dall’Istat è che la ricchezza dell’Italia possa scendere entro fine 2012 almeno del 2%.

Legge di stabilità: dopo l’approvazione della Commissione di Bilancio arrivata prima dell’alba, la Legge su stabilità e bilancio La votazione approda quest’oggi alle 15.00 a Montecitorio. Qui le novità contenute nell’emendamento.

Election Day: per Angelino Alfano le politiche devono essere anticipate a febbraio, in concomitanza con le già annunciate regionali “Anticipiamo le elezioni politiche a febbraio o spostiamo le regionali ad aprile. Non è che ci vuole il direttore del Fondo monetario per trovare questo risparmio”. Le replica di Bersani arriva questa mattina all’Assemblea nazionale della Cna “La data delle elezioni regionali, legge alla mano, è dovuta, obbligata. Quanto all’ipotesi di anticipare le elezioni politiche bisogna rispettare le prerogative del presidente della Repubblica e poi chi ha questa intenzione dovrebbe preoccuparsi di avere una nuova legge elettorale e non di fare polemiche”. Il porcellum continua a tormentare lo stomaco e soprattutto la testa della politica italiana.

Bookcity Milano: prende il via quest’oggi la 3 giorni dedicata ai libri sotto la Madonnina: 300 eventi per 3 giorni, dall’incontro con Luis Sepùlveda alla lettura con Jeffrey Deaver, dalla chiacchierata con David Grossman alla premiazione di Riccardo Muti. L’inaugurazione è prevista per questa sera alle 20.30 al Castello Sforzesco di Milano con Umberto Eco.

DOMANI

Consiglio dei Ministri: convocato per domani alle 10 a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri per discutere del Decreto Legislativo riguardante la violazione delle disposizioni derivanti dal Regolamento (CE). In aula sdi discuterà anche delle attività del Ministero in materia di lavori, servizi e forniture militari e del disegno legge quadro sulla valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo del suolo. Ma l’evento più atteso potrebbe essere il confronto, che oggi viaggia a mezzo stampa, fra Bersani e Alfano sul temuto Election Day.

Giovani e lavoro: a Firenze appuntamento con il dibattito organizzato da Confindustria sul tema “Il lavoro? Impegnati a costruirlo” a partire dalle 9.00 presso il Parco della Musica. Ospiti oltre a Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e Antonella Mansi, anche Simone Bettini, presidente Confindustria Firenze e Jacopo Morelli, vice presidente di Confindustria e presidente Giovani imprenditori di Confindustria.

#Salvaciclisti: manifestazioni di solidarietà e sensibilizzazione da domani a domenica in tutta Italia organizzate da Fiab e dal movimento #salvaiciclisti: 25 piazze d’Italia ospiteranno i cavalieri delle 2 ruote per discutere sulla sicurezza delle bici in città, dopo la morte di Altea Strini, la giovane scout del lodigiano che domenica scorsa è stata investita e uccisa da un Suv che viaggiava ad altissima velocità.

L’autre livre: apre domani a Parigi il ‘Salon de l’autre livre’, la rassegna per amanti di carta e penna che raccoglie 150 editori indipendenti francesi e stranieri, che promuovono la “bibliodiversità”. Nato nel 2003, il salone ha lo scopo di far conoscere la produzione e le peculiarità editoriali degli editori indipendenti, il sottobosco di un’editoria fervente e creativa ma che non sempre trova spazio tra le grandi ‘maison’ editrici.

 

Alessia CASIRAGHI

Eurostrike, Italia contro l’austerity

 

IERI

Elezioni Regionali: finalmente c’è una data. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha fatto sapere ieri che le elezioni regionali in Lazio, Lombardia e Molise si svolgeranno il 10 e 11 febbraio 2013. Alla notizia, che arriva un giorno dopo la richiesta del Tar di indire nuove elezioni entro 5 giorni nella Regione Lazio, ha reagito subito Renata Polverini, che su Twitter ha fatto sapere di essere pronta a una riduzione dell’organico: “Confermo la mia volontà di votare per 50 consiglieri invece degli attuali 70”

Monti incontra Cameron: si sono dati appuntamento ieri a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio e il Premier Britannico per discutere sul bilancio dell’Unione europea 2014-2020 che verrà portato in Consiglio europeo il 22 e 23 novembre prossimi. “Le nostre posizioni presentano dei punti non perfettamente coincidenti, è questo un understatement britannico, – ha dichiarato Mario Monti – ma anche molti punti in comune. Primo fra tutti l’idea che il bilancio dell’Unione sia orientato alla crescita e allo sviluppo della competitività dell’economia europea”. Nel pomeriggio il Premier ha ricevuto una telefonata da molto lontano: all’altro capo della cornetta c’era infatti il neoeletto Presidente Barack Obama, che lo ha ringraziato “per l’attenzione con cui segue la politica di risanamento e di riforma in corso in Italia e l’impegno del governo italiano per il rafforzamento dell’Eurozona”. Endorsement anglosassone per Mr Monti.

Ddl diffamazione: è passato quasi in sordina ieri in Parlamento un emendamento della Lega, appoggiato anche dall’Api, al Ddl Diffamazione destinato a riaccendere la polemica. Palazzo Madama ha approvato infatti con voto segreto l’emendamento voluto dalla Lega che dà al giudice la possibilità di infliggere, come pena massima, la reclusione fino a un anno per chi è condannato per diffamazione a mezzo stampa. L’emendamento passa così nell’Aula del Senato con 131 voti favorevoli, 94 contrari e 20 astenuti.

Apple e Antitrust: l’Antitrust ha messo alle strette il colosso di Cupertino: Apple Italia sarà infatti tenuta – per la prima volta da quando opera in Italia -a riconoscere ai propri clienti il diritto “alla garanzia biennale del venditore prevista dalla normativa italiana a tutela dei consumatori”.

OGGI

Proteste austerity: una mobilitazione che, solo in Italia, ha coinvolto le piazze di oltre 50 città. Eurostrike è la giornata paneuropea di protesta indetta dalla Confederazione europea dei Sindacati contro la politica di austerità in Europa: a Milano i cortei hanno preso di mira istituti di credito e filiali bancarie, salvo poi dividersi in due tronconi, uno verso piazza Vetra, mentre l’altro ha raggiunto corso Magenta con l’intenzione di “assediare” gli uffici della comunità europea. Lo sciopero contro la politica di austerity si aggiunge, a Milano, alle manifestazioni della Cgil, e dei lavoratori del S.Raffaele. Sono invece 4 i cortei che stanno attraversando la capitale: da Palazzo Chigi a Montecitorio l’obiettivo dei manifestanti è raggiungere il Parlamento, dove proprio quest’oggi si svolgeranno le votazioni sulla legge di stabilità.

Medico di Castevolturno: un cold case rimasto silente per quasi 8 anni è forse giunto al capolinea. Sono stati rinvenuti nella villetta di un medico di Castelvolturno, Domenico Belmonte, ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio e di occultamento di cadavere, i corpi senza vita di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, rispettivamente moglie e figlia del medico, scomparse il 18 luglio del 2004. I resti rinvenuti in un’intercapedine della villetta dell’omicidio, sarebbero di due donne, ma per accertarne l’identità occorre attendere i risultati del test del Dna.

Meno 4.000 statali: la scure del rigor montis è pronta a colpire l’esercito degli statali. Secondo quanto annunciato, prima via Twitter, poi ufficializzato, dal ministro Patroni Griffi ad essere colpito dal taglio saranno oltre 4 mila dipendenti statali, per un totale di 4.028 esuberi, o meglio, come li ha definiti il ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione, ‘eccedenze’. La scure colpirà in particolare l’organico non dirigenziale della Difesa (1.562), dei Beni Culturali (664), dell’Inail (648), dei Trasporti (598).

Let the Skyfull: la creatività dei membri del Pd sembra non esaurirsi mai, e prosegue la carrellata di ‘placard’ che ritraggono in versione ironica i 5 candidati alle Primarie del Pd, dopo l’arena a 5 di lunedì sera su Sky. Stavolta i ‘fantastici 5’ hanno lasciato spazio agli 007 di sua maestà con Skyfull, parodia dell’ultima pellicola dedicata a James Bond, Skyfall. E l’ardua sfida ora è capire chi tra Renzi, Bersani e Vendola assomigli di più a Daniel Craig. O forse meglio un Tabacci in versione Sean Connery?

Italia Francia: in campo questa sera gli azzurri di Prandelli incontreranno a Parma i cugini d’oltralpe guidati da Deschamps. Il ct della nazionale è pronto a schierare il tridente: Candreva a destra, da tornante, Balotelli centravanti ed El Shaarawy a sinistra.

DOMANI

Al via Eicma: il meglio delle due ruote e degli accessori dedicati a bikers e appassionati. Aprirà le porte al grande pubblico domani – dopo l’anteprima solo per addetti ai lavori del 13 e 14 novembre – Eicma, la 70ma Esposizione internazionale del motociclo, ospitata presso i padiglioni della fiera di Milano Rho. Motociclisti e amanti delle due ruote potranno scoprire le novità Guzzi, Vespa, Ducati, Benelli e non solo fino a domenica 18 novembre.

#Cinema Acciaio: una storia di amicizia che è anche una storia di formazione amara, salata e dura, proprio come l’acciaio delle fonderie Lucchini. E’ la storia di Anna e Francesca, le due amiche quattordicenni protagoniste di Acciaio, la pellicola tratta dal romanzo di Silvia Avallone – Premio Campiello Opera Prima 2010 – che racconta la vita ai margini dell’Isola d’Elba, a Piombino, dove ha sede una delle più grandi acciaierie d’Italia, la Lucchini. Protagonisti del film anche Michele Riondino, il Commissario Montalbano junior nei panni di un operaio in Fabbrica, e Vittoria Puccini, un grande amore che torna dal passato. Un ritratto dai toni agrodolci che ricorda da vicino un dramma attuale come quello dell’Ilva di Taranto.

#Cinema Quell’estate: una famiglia come tante, un’estate come tante, quella del 1981, sullo sfondo dei colli toscani. Il cinema italiano sceglie ancora una volta la Toscana per raccontare una storia di famiglia: dal padre, cui presta il volto Alessandro Haber, reduce da un infarto e incerto sul suo futuro, alla madre, che non riesce a superare il dramma di un tradimento. E ancora la figlia ventenne, interpretata dalla quasi neomamma Diane Fleri, che si trova anche nel film alle prese con una gravidanza inaspettata, e ancora le ribellioni adolescenziali di Matteo, il figlio più piccolo, che proprio in quell’estate conoscerà il suo primo amore. Una regia tutta femminile che porta la firma di Guendalina Zampagni, al suo esordio dietro la macchina da presa.

#Cinema Vitriol: un altro esordiente per il cinema italiano: Francesco Afro De Falco, giovane autore napoletano, esce nelle sale con il thriller dal sapore mediterraneo – il film è ambientato a Napoli – che strizza l’occhio alle trame nordiche degli Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson. Un mockumentary che ha per protagonista una Lisbeth amante dell’architettura che si lascia sedurre dai misteri occulti di una Napoli segreta e massonica.

 

Alessia CASIRAGHI

Bocche cucite in Senato

 

I rossoneri, dopo il ritiro di Milanello, si preparano ad incontrare questa sera il Malaga di Pellegrini per il match di Champions League. Panchina sempre più traballante per il ct Massimiliano Allegri, dopo che il Cavaliere in persona ha chiamato Rino Gattuso, che dal Sion potrebbe volare presto sulla panchina rossonera. Intanto quest’oggi è pronto ad essere votato in Senato il Decreto Legge sulla Diffamazione: niente carcere ma pene salatissime per giornalisti, e prestate attenzione, anche blogger. La rete si prepara a insorgere?

Renzi garante della Privacy: chi vuole votare alle primarie del Pd non può essere costretto a dare il consenso alla diffusione di dati strettamente personali. In soldoni sarebbe questa l’accusa mossa dal candidato fiorentino Renzi alle regole fissate da Bersani per le primarie di coalizione del centrosinistra: il Leopoldo avrebbe presentato, per conto del suo comitato elettorale, un esposto all’Autorità garante per la protezione dei dati personali, nella figura di Antonello Soro, democratico di origini veltroniane . Il nuovo regolamento rischierebbe infatti, a detta di Renzi, di violare la legge sulla privacy: la pubblicazione degli elenchi dei votanti dei gazebo, a cui sarà richiesto di sottoscrivere la carta d’intentità del centrosinistra secondo il nuovo regolamento, comporterebbe la diffusione di dati sensibili, e quindi la violazione della privacy. Intanto domani scatta il termine per la presentazione della candidature alle elezioni, e la data coinciderà anche con l’entrata in vigore del nuovo regolamento. La guerra è appena cominciata.

Incubo Ku Klux Klan: l’America è tornata a tremare, all’indomani dell’ultimo duello televisivo fra Barack Obama e Mitt Romney, riaprendo una piaga mai guarita della sua storia recente. Una ragazza afroamericana di 20 anni, Sharmeka Moffitt, è rimasta gravemente ustionata nella parte superiore del corpo dopo essere stata comparsa di benzina in un parco. Le indagini della polizia si sono concentrate subito su possibili esponenti dei Ku Klux Klan, dopo che sul cofano dell’auto della ragazza è stata rinvenuta la parola ônegroö e la sigla KKK. Oggi però l’FBI ha smentito quanto trapelato nella giornata ieri: secondo il Federal Bureau of Investigation la ragazza si sarebbe data fuoco da sola, dopo aver posto le scritte sulla sua auto. Spaventata avrebbe poi tentato di spegnere le fiamme da sola e a quel punto avrebbe chiamato con il cellulare gli agenti, riferendo di essere stata aggredita da 3 uomini incappucciati.

OGGI

Bocche cucite in Senato: giornalisti in piazza ieri per manifestare contro il nuovo Decreto Legge sulla diffamazione che sarà votato quest’oggi in Senato. Dopo l’Affaire Sallusti, che a quasi un mese dalla condanna, lo scorso 26 settembre, ancora non sa se nel suo destino ci sarà il carcere, la Commissione di Giustizia ha approvato un disegno di legge che prevede multe salatissime, fino a 100 mila euro, in caso di diffamazione a mezzo stampa, per i giornalisti. Abolito il carcere, ma multe troppo salate per una legge che è già stata definita ‘anti Gabanelli’: in caso di recidiva infatti, il giornalista si vedrà raddoppiare la pena; non solo: il rischio è anche di interdizione dall’esercizio fino a 3 anni. A inquietare e non poco il mondo della rete è invece l’estensione della pena pecuniara (fino a 100 mila euro!) anche a blog e motori di ricerca, per i quali vige l’obbligo di rettifica in caso di contenuti diffamatori o diffusione di dati personali. Il rischio è che il regime della rete rischi di mettere in carcere idee e futuro.

Milan – Malaga: occhi puntati su Allegri e sulla squadra che quest’anno più che mai sta patendo drammi da scudetto. Questa sera i rossoneri incontreranno allo stadio Rosaleda i colleghi spagnoli per il match di qualificazione di Champions League. E mentre già ieri si vociferava di un possibile ritorno in primavera di Alessandro Nesta, durante i mesi di sospensione del campionato canadese, pare che il Cavaliere stesso stia trattando anche per il ritorno di Rino Gattuso: Ringhio stavolta si prepara però alla panchina, come allenatore in seconda. Conto alla rovescia per Allegri?

DOMANI

#cinema ‘Io e te’: il maestro Bertolucci torna al cinema con una nuova fragile pellicola ‘Io e te’, che si sviluppa sul filo sottile del sentimento e della scoperta dell’altro. Tratto dal romanzo di Ammaniti, il film è una parabola emotiva che trova il suo luogo d’elezione in una cantina di un palazzo della Roma bene, dove due fratellastri si incontrano e si scontrano, per conoscersi. A oltre 10 anni dalla sua ultima pellicola, L’Assedio, il regista de Il Conformista regala un altro piccolo capolavoro dei sentimenti.

#cinema ‘Acciaio’: da Taranto a Piombino, il tema del dramma che si consuma dentro le fabbriche d’acciaio in Italia è più che mai scottante. Il film, tratto dal libro di Silvia Avallone e girato a Piombino, tra i paesaggi consumati tra il mare e i fumi delle ciminiere in un’estate in cui l’isola d’Elba sembra sempre troppo lontana, racconta una storia d’amicizia, d’amore e di dramma, che si consuma improvviso dentro una quotidianità asfissiante. Magistrale Riondino (il commissario Montalbano junior) nel ruolo di un giovane operaio della Lucchini.

Inter – Partizan: si preannuncia da bollino rosso il match che si disputerà domani sera allo Stadio Meazza per il match di Europa League che vedrà affronta resi sull’erba di San Siro i nerazzurri contro i serbi del Partizan. La tifoseria più violenta d’Europa è attesa domani alle ore 19 e la tensione sale alle stelle.

Alessia CASIRAGHI

Formigoni e la sindrome da Grande Fratello

 

L’uomo del momento non cede il passo nemmeno dopo le polemiche sulla cena con querela (toccata a Bersani) con il gotha della finanza milanese della scorsa settimana, organizzata dall’amico Davide Serra. Matteo Renzi torna sul palco a Torino e non teme l’avversario; preferisce invece farsi avanti tramite il suo account Twitter, Roberto Formigoni per regalare anticipazioni cinguettanti sulla sua nuova giunta. “E’ affetto da sindrome da Grande Fratello” è la replica del leghista Matteo Salvini.

IERI

Renzi da cover: a pagare l’affitto del Palazzo Olimpico di Torino, che ieri ha ospitato la convention renziana, pare sia stato il guru di Eataly, Oscar Farinetti. E mentre impazzano le cover per Iphone brandizzate “Matteo Renzi adesso!” e la cioccolata col cuore, il candidato alle primarie del Pd scherza sul suo ritardo, causato da un volo imprevisto alle Cayman. Il riferimento chiaro è all’Affaire Davide Serra, costato una querela a Bersani (che lo aveva definito ‘bandito’) e la discesa in campo con un commento lusinghiero del Ministro Passera, che ha definito il broker emigrato alle Cayman “persona di grandissima qualità anche personale”. Tanto rumore per nulla? Renzi si sa del rumore ha fatto il suo cavallo di battaglia, e ora sbandiera sicuro il suo 40% di preferenze contro il 25%, a sua detta, del rivale Bersani. Per rottamare occorre fare tanto rumore.

Inter e Juventus: corre decisa verso la vetta l’Inter di Stramaccioni: dopo il 2 a 0 di ieri contro il Catania i nerazzurri sono terzi in classifica, insieme alla Lazio, con 18 punti, uno solo in meno del Napoli. Il Milan nel frattempo corre veloce in ritiro a Milanello – su diktat di Galliani – per riflettere su se stesso e il suo futuro: ancora una sconfitta, ieri contro il Lazio, e un terzultimo posto in coda alla classifica che non si ricorda da 71 anni. Traballano Boateng e Nocerino.

OGGI

Formigoni tweet: ha scelto di cinguettare questa mattina alle 6.30 dal suo account le novità riguardanti la Giunta della Regione Lombardia. Roberto Formigoni ha scelto due tecnici, il professor Mario Melazzini e il professor Andrea Gilardoni, rispettivamente nel ruolo di Assessore alla Sanità e di Assessore a Infrastrutture e Mobilità. Primario e ricercatore il primo, docente di economia alla Bocconi il secondo. Niente giro di poltrone invece per la carica di vicepresidente alla Regione: pere confermato Andrea Gibelli assessore alle Attività produttive ed ex capoguppo della Lega alla Camera. Vale la regola del cambiamo tutto, con una spruzzatina bocconiana di rigor montis, affinchè niente cambi?

Decreto Regioni: la scure del Governo Monti ridisegna la geografia dello stivale. Le Province italiane scenderanno da 86 a 50, comprese le dieci città metropolitane, almeno secondo quanto contenuto nel decreto legge all’esame del primo Consiglio dei ministri di novembre. Nel dettaglio le prime a sparire saranno Benevento, Treviso, Rovigo, Terni, a cui si dovranno aggiungere un’altra decina di cancellazioni nelle regioni a statuto speciale. Le misure sono già state infatti dettate: rischio cancellazione per le province con meno di 350 mila abitanti o un’estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati.

Obama e Romney: terzo e ultimo incontro sul ring elettorale per i candidati alla Casa Bianca Usa. Questa sera sul palco di Boca Raton, in Florida, si chiude il cerchio sul faccia a faccia presidenziale che ad oggi vede i due candidati, Obama e Romney, pari merito al 47%. Cruciale più che mai dunque la sfida di questa sera, che si consuma a 15 giorni dalle urne per scegliere chi siederà alla poltrona più importante d’America: sul tavolo sembrano premere più che mai le questioni di politica internazionale. Da Bengasi, con l’attentato che lo scorso 11 settembre ha colpito la sede diplomatica americana e il mistero sulla possibile trattativa tra Washington e Teheran, paventata dal New York Times ma immediatamente smentita dalla Casa Bianca.

DOMANI

Ipad Mini: l’attesa sembra essere finita. Il mistero Mini Ipad è pronto per essere svelato domani nel Town Hall Auditorium del campus di Cupertino: un display da 7,85 pollici, disponibile in due colori (bianco e nero), con 4 diverse memorie (da 8 a 64 gigabyte) e due differenti connettività (Wi-Fi e Wi-Fi + 3G) per un totale di 16 modelli differenti. Lo slogan con cui Apple lancerà sul mercato il nuovo gioiellino? “We’ve got a little more to show you”. E la curiosità sale alle stelle.

Un anno senza Sic: il 23 ottobre del 2011 moriva sull’asfalto del circuito di Sepang, durante il Gran Premio di Malesia, Marco Simoncelli. Giovedì scorso, proprio a Sepang, è stata posta una targa in onore del Sic: i piloti della classe regina sono partiti dal box del team San Carlo Honda Gresini per raggiungere la maledetta curva numero 11. A un anno dalla sua scomparsa è nata anche la Fondazione Marco Simoncelli, per ricordare il ragazzino cresciuto troppo in fretta in sella alla sua minimoto a Coriano.

 

Alessia CASIRAGHI

Supermario: lascia o raddoppia?

Supermario pronto a raddoppiare? Dipende dal Mario in questione. Se il Premier Monti nega la possibilità di una sua candidatura, ma si dice pronto a ‘‘a restare a servizio del Paese’ se glielo chiedessero, l’attaccante del Manchester City Mario Balotelli confessa di essere finalmente pronto a fare il papà. E di attendere con ansia il pupo in arrivo. Sempre che non si tratti di una doppietta in fasce.

IERI

Monti Bis: il Premier Monti pronto a candidarsi? Non esattamente: il Presidente del Consiglio ha gettato scompiglio nel parterre politico annunciando da New York, al Consiglio delle Nazioni Unite, che sarebbe pronto ‘a restare a servizio del Paese’ se glielo chiedessero. “non ho un piano – ha tenuto a precisare Monti – ma solo spirito di servizio. In ogni contesto riscontro preoccupazione e incertezza dai mercati. Io offro rassicurazione”. Di fronte alle reazioni confuse e poco rassicuranti degli schieramenti politici, il Premier ha poi sottolineato “non mi presenterò alle elezioni ritengo di rimanere estraneo agli schieramenti”. Un’affermazione che ha quantomeno messo a tacere le inquietudini delle due B: Berlusconi e Bersani. Se il segretario del Pd ha tuonato “Monti è una risorsa del Paese. Ma se vuole continuare senza maggioranza politica, gli dico che non è possibile”, il Cavaliere ha ribadito chiaramente come “ci devono ancora essere le elezioni”. Berlusconi bis in vista?

Ferrara, l’addio alla Rai: Giovanni, pardon Giuliano Ferrara divorzia dal servizio pubblico. Una separazione che era nell’aria da lunedì quando, complice la poca tempestività della sua striscia quotidiana “Qui Radio Londra” (invitava la Polverini a dimettersi, quando il Presidente della Regione Lazio aveva già fatto coming out), il suo programma non era andata in onda. “Sono oggetto di un grottesco e prolungato mobbing da parte di un funzionario Rai. Tutti lo sanno. Non voglio lavorare per un editore che non è dalla parte del mio lavoro” ha fatto sapere Ferrara su Il Foglio.

Dimissioni Polverini: si è tolta qualche sassolino dalla scarpa prima di rassegnare le sue dimissioni definitive. Renata Polverini ha esautorato gli assessori Tajani e Rampelli che perderanno diritto al vitalizio. Nel frattempo l’Espresso cavalca l’onda e pubblica delle foto dell’ex Presidente alla Regione Lazio, che farebbero sospettare l’utilizzo a scopi personali di due motovedette della Finanza per raggiunge l’isola di Ponza da parte della Polverini. Troppa polvere sotto lo zerbino?

OGGI

iPhone5: il melafonino sbarca oggi in tutti gli Apple Stores d’Italia e i punti vendita di telefonia. Il costo? Superiore ai 700 euro. E intanto in rete circolano le istantanee di code lunghissime sotto la luna per i temerari che questa notte hanno atteso fuori dai centri Vodafone di 29 città italiane. Chissà se si può chiedere a Siri di portare anche la colazione.

Mamma Rai in crisi?: la raccolta pubblicitaria di Google in Italia supera quella della concessionaria Rai. Se al primo posto resta Publitalia di Mediaset, la Sipra scivola dietro al colosso di Mountain View. Alla Rai toccherà ricordarsi le Montagne Verdi.

Ruby Bis: dalle passerelle all’aula di tribunale. Non stiamo parlando di John Galliano, ma di un affaire molto più italico. Nicole Minetti, dopo la sfilata di Parah della scorsa domenica, è stata chiamata a comparire quest’oggi, assieme a Lele Mora, nell’aula della quinta sezione penale di Milano per assistere all’udienza del processo sul caso Ruby.

Fico Balotelli: Ficotelli pronti a tornare in campo? L’attaccante del Manchester City ha dichiarato a mezzo stampa di essere pronto a fare il papà, e pare essersi levato ogni dubbio circa paternità e test Dna “in quella situazione il test lo avrei chiesto a chiunque”. Un dubbio permane: Supermario sarà riuscito a fare doppietta?

DOMANI

O’Scia: appuntamento sull’isola di Lampedusa per il gran finale del Festival O’Scia, voluto da Claudio Baglioni per sensibilizzare l’opinione pubblica circa il fenomeno dell’immigrazione sull’isola, e che proprio quest’anno festeggia il 10mo anniversario. Sul palco tante star e nuovi talenti: Luciano Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Litfiba, Gigi D’Alessio, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Giorgio Panariello, Pino Insegno, Massimo Ranieri e Alessandra Amoroso.

Giornate europee del patrimonio: domani e domenica l’Italia si trasforma in tesoro d’Europa. Da Milano a Napoli, il patrimonio storico e artistico del Bel Paese si mette in vetrina: musei aperti, eventi su misura, visite guidate, concerti gratuiti e flash mob. L’evento sarà celebrato in concomitanza con altri 49 Stati europei.

 

Alessia CASIRAGHI

M’Imu o non m’Imu? Una tassa, troppe parole

di Davide PASSONI

Diciamo subito come la pensa chi scrive. Per una volta, siamo d’accordo col premier Monti: l’Imu è una tassa antipatica, colpisce un bene di tutti (o quasi) ma ce la siamo cercata. Togliere l’Ici è stata una mossa che l’Italia non si poteva permettere e ora ne paghiamo le conseguenze: con gli interessi e in tre rate.

Detto questo, è curioso constatare come negli ultimi giorni sull’Imu siano uscite dai partiti le idee più strane, pittoresche, ridicole. Già settimane fa il Pdl, per bocca del segretario Alfano, aveva chiesto all’esecutivo che l’imposta fosse applicata per il solo 2012. Ora ci ritorna: “Lavoreremo affinchè l’Imu possa divenire una tassa transitoria – ha detto –, che vale solo nel 2012 e da non replicare negli anni successivi. La casa è un bene sacro. Lo Stato ha già tassato i soldi per comprare la prima casa“. Ci dite che senso ha incassare l’Imu solo per un anno (al di là del fatto che nessuno ci crede…)? Piuttosto: tagliate spese inutili, prebende e privilegi e recuperate da lì il gettito che verrebbe dall’Imu. Scommettiamo che sarebbe anche più consistente? E siccome errare è umano ma perseverare è… politico, Alfano ha anche ribadito: “Dicono che è stato un errore togliere l’Ici? Io ribadisco che lo rifaremmo domani mattina. Abbiamo fatto bene“. Prosit!

Poi Bersani e il Pd, la cui proposta è quella di “alleggerire l’Imu e affiancarle un’imposta personale sui grandi patrimoni mobiliari“. Oltre a “lasciare l’Imu ai Comuni, se mai diminuendo i trasferimenti dello Stato così da costituire una base di autonomia impositiva dei Comuni“. Si torna all’idea di una patrimoniale, tanto cara al Pd (ma l’Imu, di fatto, non è una patrimoniale mascherata?), ma si introduce un concetto condivisibile, la diminuzione dei trasferimenti dello Stato a favore della maggiore libertà per i Comuni. Ma, chiediamo noi, non potevano essere suggerite prima certe modifiche, anziché entrare a gamba tesa su un Governo che, in questi mesi, ha dimostrato flessibilità solo in rare occasioni? Non ci pare che l’Imu possa essere una di queste…

Infine, i fuochi d’artificio made in Padania. Maroni: “Il 25 maggio è convocata l’assemblea degli amministratori della Lega Nord compresi i nuovi sindaci eletti e decideremo le varie azioni contro la politica fiscale del governo. Tra le proposte c’è quella di licenziare Equitalia e sostituirla con la riscossione fatta da strutture del Comune, oppure con una società regionale di riscossione che funziona gratuitamente. Altra proposta sarà quella di non approvare il bilancio e farlo approvare da un commissario prefettizio e infine la violazione simbolica del patto di stabilità. Se questo viene praticato da 600 sindaci allora si cambia il patto. Decideremo il 25 maggio, ognuno deciderà secondo le sue specifiche territorialità. Anche sindaci di altri partiti hanno aderito alla protesta senza essere della Lega, l’importante è che si faccia la protesta fiscale“.

Il solito cavallo di battaglia della protesta fiscale, con un elemento che non è nuovo (“licenziare Equitalia”), ma che è stato già messo in pratica da alcuni comuni come Morazzone (Varese) Calalzo di Cadore (Belluno), Vigevano (Pavia) con buoni risultati, pare. Qui si va oltre l’Imu, si tratta di buttarsi a testa bassa contro la politica fiscale del governo e contro la rapacità del fisco.

Una battaglia che accomuna i sindaci leghisti ad altri primi cittadini di ogni colore (Pisapia, sindaco di Milano, tra questi…) e che marca un distacco preoccupante tra la politica di palazzo e quella del territorio; tra chi fa politica dalla Luna e chi invece si sporca le mani tutti i giorni con i problemi delle città, dei paesi, della gente, delle piccole imprese. Di quelli che l’Imu la sentono per davvero, perché la casa nessuno gliel’ha comprata a sua insaputa e perché l’azienda se la sente scivolare via dalle mani, rosa ogni giorno di più da tasse, credito difficile, mancati pagamenti. Quelli che il dilemma m’Imu non m’Imu non ce l’hanno, sanno benissimo la risposta: non m’Imu. E tanti saluti al salva-Italia e al pareggio di bilancio nel 2013…

Poveri partiti, diamo loro un po’ di soldi!

di Davide PASSONI

Abolire il finanziamento pubblico ai partiti sarebbe “un errore drammatico“. Di fronte a un’affermazione del genere, fatta dai leader delle tre principali forze politiche italiane, le reazioni possono essere due: una fragorosa risata oppure una altrettanto rumorosa pernacchia.

Drammatico? Drammatico per noi è continuare a mantenere con i nostri quattrini degli apparati che hanno sacrificato la loro missione politica a una missione aziendalista. Quanti impiegati servono per portare avanti le macchine di Pd, Pdl e Terzo Polo? Che cosa c’entrano gli investimenti in fondi, beni, persino gioielli e metalli preziosi che sono stati effettuati dai partiti per finanziare non tanto le campagne elettorali, quanto i propri organici e la propria grandeur, con la missione di rappresentanza popolare che dovrebbero avere? Noi pensiamo poco o nulla.

Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici ai partiti – già drasticamente tagliati dalle manovre 2010-2011 – sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tutti allo stesso modo (compreso chi ha rispettato le regole) e metterebbe la politica nelle mani delle lobby“, scrivono Alfano, Bersani e Casini. E allora? Chissenefrega. Non è vero che gli sbagli dei singoli li paga la collettività? Non è una delle prime cose che impariamo fin dalle scuole elementari che, per la bravata di uno o due scapestrati, ci va di mezzo l’intera classe? E poi, chi ha rispettato le regole? La Lega è stata l’ultima in ordine di tempo a perdere definitivamente la verginità; l’Idv, che con Di Pietro tuona contro il sistema partitico, ne è parte integrante, coi suoi vizi e le sue virtù; il Movimento 5 stelle, che si fa propugnatore della più spinta antipolitica, è ancora atteso alla prova dei fatti dopo fiumi di proclami; i cari, vecchi radicali non ci risulta abbiano mai rifiutato la fettina di torta che deriva loro dall’avere corso con il Pd alle ultime elezioni politiche.

La verità è un’altra. Non c’entrano i discorsi alati sul ruolo di garanzia democratica e di pluralità che svolgono i partiti e bla bla bla. La verità è che, oltre alla presa per i fondelli di chiamare “rimborso elettorale” il finanziamento pubblico, tradendo la volontà popolare espressa nel referendum del 1994, i partiti sono ormai delle aziende mal gestite e per essere salvate dal fallimento hanno bisogno dei nostri soldi. I soldi di noialtri, mentre a noi il governo dei tecnici, che ormai fa esattamente quello che facevano i governi politici a lui precedenti – e però dice di non avere il mandato politico per tagliare la spesa pubblica. Mah… – sfila ogni giorno, sempre di più soldi dalle tasche, risorse per le imprese, speranza per il futuro. L’ultima fregatura: la sparizione, nella delega fiscale, del fondo strutturale da utilizzare per il taglio delle tasse.

Ai cittadini e alle imprese chi dà i soldi per salvarsi dal fallimento, invece? La risposta è fin troppo scontata: nessuno. Questo sì è drammatico, caro Alfano, caro Bersani, caro Casini.

Berlusconi: prima la legge di stabilità, poi dimissioni

Nel pomeriggio l’approvazione da parte della Camera del disegno di legge di rendiconto generale dello Stato per il 2010, con 308 voti a favore, nessun contrario, un astenuto e 321 non votanti. Uno schiaffo per Berlusconi e per la sua non-più-maggioranza. Il Premier ha preso atto e, dopo un breve vertice con la Lega, è salito al Quirinale e, dopo un colloquio con Napolitano, la decisione: prima l’approvazione della legge di stabilità per garantire gli impegni presi con l’Ue, poi dimissioni e voto anticipato.

Dopo il varo della legge di stabilità ci saranno le mie dimissioni in modo che il capo dello Stato possa aprire le consultazioni e decidere sul futuro: non spetta a me decidere, ma io vedo solo la possibilità di nuove elezioni. Il Parlamento è paralizzato“, ha detto Berlusconi al Tg5.
 
Ritengo che sia importante dare la prcedenza all’approvazione di queste misure e quindi intendo chiedere all’opposizione di consentire il varo urgente di queste misure di stabilità che conterranno tutte le richieste dell’Europa“, ha proseguito.
 
Alla domanda se le elezioni siano più vicine, Berlusconi ha risposto: “Sì, mi sembra logico perché il Parlamento è paralizzato per quanto riguarda la Camera dei deputati, al Senato il centrodestra ha ancora una buona maggioranza. Invece con la defezione di 7 membri della maggioranza il governo non ha più quella maggioranza che noi credevamo di avere e quindi dobbiamo con realismo prendere atto di questa situazione e preoccuparci della situazione italiana e di ciò che sta accadendo sui mercati“.
 
Secondo Casini, l’esito dell’incontro tra Napolitano e Berlusconi “dimostra che una via d’uscita c’era, ma sono convinto che Berlusconi abbia la consapevolezza che la situazione economica e finanziaria non ci consente una lunga ed estenuante campagna elettorale“.
 
L’annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio “è una svolta, che salutiamo con grande soddisfazione“, ha invece commentato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che guardando alla crisi sottolinea come sia “urgente che le dimissioni del presidente del Consiglio consentano di aprire una nuova fase“. “Ci riserviamo un esame rigoroso del contenuto dell’annunciato maxiemendamento alla legge di stabilità per verificare le condizioni che ne permettano, anche in caso di una nostra contrarietà, una rapida approvazione. Il Pd – conclude Bersani – ritiene sconcertante che con le sue prime dichiarazioni il presidente del Consiglio, battuto alla Camera e dimissionario, cerchi di condizionare un percorso che è pienamente nelle prerogative del Capo dello Stato e del Parlamento“.