Fisco, avanti coi blitz. Azione o vessazione?

di Davide PASSONI

Show must go on, cantavano i Queen. Una canzone che al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, doveva girare in testa quando ieri ha presentato il Rapporto sui risultati del 2011 e le prospettive per il 2012 dell’Agenzia. Sì, perché nel mare di cifre e dati uscito dal rapporto, la cosa che giornalisticamente fa più notizia è che i blitz in stile Cortina, Portofino eccetera continueranno: “Rientrano nella nostra attività ordinaria e proseguiranno – ha detto Befera -. Si tratta di operazioni che vengono messe in campo dopo una selezione accurata. Non controlliamo chi passa per caso“.

Venendo alle crude cifre, nel 2011 sono stati incassati 12,7 miliardi, +15,5% rispetto al 2010. Di questi, i versamenti diretti ammontano a 8,2 miliardi, il riscosso da ruoli a 4,5 miliardi. L’incremento delle somme incassate direttamente dall’attività di accertamento e di liquidazione delle dichiarazioni ha interessato tutte le tipologie di contribuenti: dai grandi (31% del totale del risultato) alle imprese di piccole dimensioni e i lavoratori autonomi (25%), alle persone fisiche (27%). A fronte di una diminuzione del numero di accertamenti (-1,2%, da 706mila a 697mila), la maggiore imposta accertata è aumentata del 9,3% e ha superato la quota di 30,4 miliardi contro i 27,8 del 2010.

Caso o non caso, intanto che i Befera Boys presentavano le cifre del loro lavoro nel 2011, l’Eurispes diffondeva il suo rapporto sull’economia sommersa: un fenomeno che, in Italia, vale 540 miliardi di euro, il 35% del nostro Pil. Le rilevazioni dell’Eurispes sono impietose: il 53% dell’economia in nero è rappresentato dal lavoro sommerso, il 29,5% dall’evasione fiscale di aziende e imprese, il 17,6% dalla cosiddetta economia informale. Un mondo che non interessa solo i grandi evasori: secondo Eurispes, coinvolge tanti cittadini comuni che lavorano in nero, magari come secondo lavoro.

Anche per questo i blitz dell’Agenzia delle Entrate continueranno. Sia chiaro, chi scrive è favorevole a questo tipo di iniziativa: certo, si fa come quando, a scuola, il professore entrava in classe e annunciava il compito in classe a sorpresa, di fatto veniamo trattati come dei bambini. Ma l’effetto psicologico dei blitz vale infinitamente di più delle somme che vengono recuperate. Non avete notato come sono diventati ligi allo scontrino i dettaglianti? Eppure bisogna stare molto attenti a distinguere queste iniziative dall’accanimento fiscale contro gli imprenditori onesti che non sono evasori per il solo fatto di avere un’impresa propria e che, come spesso accade, le tasse le pagano, anche oltre il lecito. Questo è il vero discrimine per separare l’azione dalla vessazione, visto che praticamente nulla si può fare per eliminare l’asimmetria fiscale per cui lo Stato pretende ed esegue quando è a debito, dilaziona e glissa quando è a credito. Quanti altri imprenditori onesti, sennò, decideranno ancora di darsi fuoco?

Semplificazione fiscale: le nuove regole per IMU, IRPEF e IVA

Un decreto legge e una nuova delega fiscale in arrivo nei prossimi giorni. I punti all’ordine del giorno del governo Monti riguarderanno lotta all’evasione, IMU, aliquote IRPEF e IVA e riscossione dei debiti tributari.

Il tutto volto all’obiettivo di una semplificazione in materia fiscale e di adempimenti tributari. Occhi puntati sulla lotta l’evasione fiscale, dopo l’ultimo blitz della Guardia di Finanza a Courmayeur dello scorso weekend.

Punto primo: aliquote fiscali e IVA

Un pacchetto di emendamenti saranno contenuti nel nuovo disegno di legge, che andrà a riscrivere la delega fiscale del precedente governo Berlusconi.
Fra le manovre previste la riduzione delle aliquote fiscali IRPEF ( che attualmente si aggirano attorno al 23% e al 27%). Nessun aumento previsto per le aliquote IVA, come paventato dall’ultima manovra correttiva, che tramite la clausola di salvaguardia prevedeva invece un aumento dell’aliquota di mezzo punto percentuale dal 2014. Occorrerà attendere un “decreto regolamentare” per quanto concerne invece le agevolazioni fiscali, che ad oggi sono più di 700.

Punto secondo: IMU

Un punto caldo della riforma varata dal governo Monti riguarda l’esenzione riservata alla Chiesa e ai suoi immobili dalla nuova tassa chiamata IMU (Imposta municipale unica), che la manovra finanziaria ha sostituito alla vecchia ICI. L’esonero, secondo quanto previsto dal nuovo decreto, dovrebbe riguardare esclusivamente gli immobili non commerciali.

Insieme all’IMU dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2013, la dichiarazione per gli immobili e pertinenze, ovvero la dichiarazione IMU. La dichiarazione dovrà altresì essere presentata entro l’anno successivo anche qualora sussista un cambio rilevante nella situazione del proprietario (es. la vendita dell’immobile in oggetto).

Punto terzo: lotta all’evasione fiscale

Una pioggia di nuove sanzioni in arrivo per chi non emette scontrini o fa dichiarazioni false. Il nuove decreto Monti prevederà anche che tutti i contribuenti soggetti agli studi di settore, incorsi in errori od omissioni, dovranno essere sottoposti ad accertamenti analitico – induttivi. In breve, non basterà più pagare una semplice sanzione pecuniaria come invece accade oggi.

La lotta all’evasione fiscale è al centro della nuova manovra allo scopo di alleggerire la pressione fiscale che grava sulle imprese e sui singoli cittadini.

Punto quarto: Equitalia

Nel nuovo decreto di semplificazione fiscale saranno previste norme volte ad alleggerire le modalità di riscossione dei debiti tributari da parte di Equitalia. Lo scopo è quello di evitare il blocco dell’attività per tutte le imprese morose nei confronti dello Stato per una dichiarata circostanza di difficoltà economica conseguente alle crisi.

Le 7 vite del Fisco

Il nuovo redditometro farà la sua comparsa a giugno 2012, ma l’Agenzia delle Entrate ha già dato inizio alla sua caccia all’evasore. Blitz dei finanzieri, tracciabilità dei conti correnti, controlli ad hoc. Quali sono le mosse messe in atto per stanare i veri evasori?

  • Serpico: il nome richiama un film degli anni ’70 con Al Pacino e che portava la firma di Sidney Lumet. Si tratta in realtà della nuova banca dati dove istituti di credito, assicuratori, operatori finanziari saranno obbligati a fornire tutte le informazioni sul contribuente. In termini di quantità, Serpico conterrà oltre 400 milioni di dati che fanno riferimento ad oltre 40 milioni di conti correnti.
  • 10 +: l’accertamento fiscale sui contribuenti scatterà d’ufficio se la differenza tra il guadagno ricostruito e quello dichiarato supera il valore del 10 %.
  • Tracciabilità: nelle operazioni bancarie tra privati e nelle transazioni tra consumatori e imprese non può essere utilizzato denaro contante se i pagamenti sono superiori ai 1000 euro. La disposizione è già in vigore dallo scorso 6 dicembre, ma a partire dal prossimo 31 marzo conterrà un’ulteriore norma: libretti di deposito bancari, postali o al portatore di valore superiore a 1000 euro dovranno obbligatoriamente essere estinti.
  • Spesometro : per ogni acquisto superiore a 3600 euro sarà obbligatorio fornire al venditore il proprio codice fiscale. Il commerciante dovrà a sua volta trasmettere tempestivamente il codice fiscale dell’acquirente all’Agenzia delle Entrate.
  • Redditometro: in vigore da giugno 2012, sarà basato sull’analisi di oltre 100 voci di spesa. Il suo compito è quello di misurare e verificare l’effettiva compatibilità fra redditi dichiarati e tenore di vita dei dichiaranti, attraverso l’analisi del livello delle spese. Il redditometro terrà conto del possesso di barche, auto di grossa cilindrata, assicurazioni sulla vita, spese per viaggi di lusso etc. Il nuovo strumento di lotta all’evasione è stato messo a punto analizzando i dati di oltre 22 milioni di famiglie, ovvero circa 50 milioni di soggetti, mentre la sua sperimentazione durerà fino a fine febbraio.
  • Equitalia: l’accertamento esecutivo dei controlli del fisco è affidato a Equitalia, per incassare le imposte non dichiarate. Saranno passate sotto la lente di ingrandimento soprattutto le dichiarazioni dei redditi dell’anno 2007-2008.
  • Tutoraggio: per coloro che hanno un volume d’affari superiore ai 100 milioni euro scatta il tutoraggio. In cosa consiste? L’Agenzia delle Entrate, attraverso le sue sedi regionali, diventerà un vero e proprio ‘angelo custode’ dei grandi contribuenti. Si stima che i grandi contribuenti passeranno così dai circa 2.000 del 2011 a oltre 3.100 nel 2012.

Il nuovo redditometro atteso per giugno 2012

Dopo i blitz di Cortina, Milano e Roma, l‘Agenzia delle Entrate annuncia l’arrivo del nuovo redditometro. Sarà operativo da giugno 2012: basato sull’analisi di oltre 100 voci di spesa, e il suo compito sarà quello di misurare e verificare l’effettiva compatibilità fra redditi dichiarati e tenore di vita dei dichiaranti.

Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha specificato che il nuovo redditometro è stato messo a punto analizzando i dati di “oltre 22 milioni di famiglie ovvero circa 50 milioni di soggetti”, mentre la sua sperimentazione durerà fino a fine febbraio.

Nel 2011 sono state passate al vaglio oltre 40 milioni di dichiarazioni dei redditi, che hanno portato nelle casse dello Stat0 rimborsi per 1,7 miliardi di euro. Grazie alla lotta all’evasione fiscale lo scorso anno sono stati recuperati 11,5 miliardi di euro. Più nel dettaglio: oltre 700mila verifiche su imposte dirette, 300mila su materia di registro e circa 11.500 controlli tramite indagini finanziarie.

Nel 2011 è cresciuto in maniera vorticosa anche il numero degli atti intimidatori: 250 dall’inizio dello scorso anno e già 70 nel solo mese di gennaio. Cifre da record, di cui però non c’è nulla di cui vantarsi.

”Nell’emergere della crisi si è tentati di assegnare ad Equitalia l’improprio ruolo di ammortizzatore sociale – spiega Befera. – Siamo consapevoli di dover agire contro dei soggetti che versano in particolari difficoltà economiche ma c’è anche chi ha fatto tutto per pagare le tasse”.

Nel frattempo, piovono polemiche sugli interventi blitz che hanno interessato commercianti, imprenditori e semplici cittadini nei giorni scorsi. “Nessuna volontà di spettacolarizzazione né di fare interventi nel mucchio” ci tiene a rassicurare Befera. E a ‘placare gli animi’ ci pensa anche Renato Brunetta che sottolinea: “l’Agenzia delle Entrate ha tutti gli strumenti per incrociare le dichiarazioni dei redditi, gli usi di automobili e oggetti di alta opulenza. Per cui la lotta all’evasione si può fare anche senza spettacolarizzazione”.