Prezzo del gas in discesa, le bollette dovrebbero essere più leggere

Il prezzo del gas è in discesa e per questo ci si aspettano delle bollette più leggere, già dal prossimo mese. Ma potrebbe esserci una nuova idea del Governo.

Prezzo del gas in discesa, fino al 30-40%

La diminuzione del prezzo del gas è una buona notizia per circa 7 milioni di famiglie. Infatti le bollette del mercato tutelato sono destinate ad avere un importo minore. A dire il vero lo stesso effetto dovrebbe verificarsi anche sul mercato libero, a seconda dei contratti di ciascun operatore. Si tratta di una diminuzione con un valore pari al 30-40%.

Tuttavia la riduzione, se sarà così mantenuta potrebbe portare ad una riduzione pari a 700 euro annui a famiglia. Gli effetti dovrebbero vedersi già da febbraio, mentre  per le riduzioni del costo delle bollette di energia elettrica a fine marzo. Questo oltre ad essere un beneficio per  le famiglie lo è anche per le imprese e per le casse dello Stato. Il quanto gli aiuti richiesti dagli italiani potrebbero andare a scemare, visto che finirebbe la situazione di emergenza. Anche perché ad aprile andrà ad esaurirsi il fondo di 21 miliardi di sostegni messo a disposizione dal Governo.

Prezzo del gas, il nuovo sistema di calcolo

Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha annunciato un nuovo sistema di calcolo delle tariffe. Un prezzo bloccato fino ad una certa percentuale di consumo “quello in più viene messo ai prezzi di mercato”. Questo sistema dovrebbe essere operativo a partire dal primo di aprile 2023. Il sistema prevede una protezione di una parte dell’importo pari al 70%, sui consumi stimati sulla base dell’anno precedente, mentre l’eccedenza sarebbe soggetto alle quotazioni di mercato.

Questo dovrebbe consentire a chi risparmia di non avere gli aumenti. “È molto complicato, ci stiamo lavorando e speriamo di arrivare in tempo per marzo“, ha spiegato Giorgetti. “Mi sembra che le cose vadano un po’ meglio, abbiamo trovato altri che ci vendono gas e il mercato si è un po’ calmato“, ha concluso. Potrebbe quindi essere una soluzione per cercare di frenare anche gli aumenti indiscriminati e incontrollati che hanno portato anche una crescita esponenziale dell’inflazione.

Gli effetti sul calo per famiglie ed imprese

Secondo il Presidente Nomisma Energia, Tabarelli, il crollo subito dal prezzo del gas nel mese di gennaio dovrebbe portare un taglio del 33% delle bollette. Anche secondo Codacons il calo delle tariffe del gas a gennaio equivarrebbe ad un risparmio sulla bolletta pari a 845 euro a famiglia su base annua. Un eventuale abbattimento delle bollette del 40% porterebbe quindi il costo del gas a scendere a gennaio a quota 90,57 centesimi di euro al metro cubo. Considerati i consumi di una famiglia “tipo”, passerebbe così dagli attuali 2.113 euro annui a nucleo a 1.268 euro, con un risparmio di circa 845 euro a famiglia – stima il Codacons.

 

 

 

Bollette gas e luce, cosa contiene il primo decreto 2023

Bollette gas e luce sono diventate la paura degli italiani ogni volta che ne arriva una si trema. Ma quali sono gli interventi messi in campo dallo Stato?

Bollette gas e luce, a lavoro contro il caro energia

Gli aiuti contro il caro energia sono al entro dei primi due provvedimenti messi in campo dal Governo Meloni. Sia il decreto Aiuti quater e la manovra 2023 cercano di prendere misure a sostegno di famiglie ed imprese. Del resto a causa del caro energia sono molte le famiglie che iniziano il 2023 con un sentimento di sfiducia. A fare da completamento anche il caro carburanti, che senza i tagli sulle accise, sono arrivati a prezzi mai visti.

Un provvedimento molto utile è proprio quello sul potenziamento dei bonus luce e gas. Per le famiglie arriva l’innalzamento del tetto ISEE da 12 a 15 mila euro per poter usufruire dello sconto in bolletta. Mentre se si hanno 4 figli il bonus può arrivare a 20 mila. Quindi anche con l’arrivo del nuovo anno è obbligatorio rifare l’Isee e chi ne avrà diritto si rivedrà direttamente accreditato in bolletta lo sconto sia per la luce che per il gas.

Decreto aiuti quater, la fine del regime di Maggior tutela

E’ stato spostato al 10 gennaio 2024 la fine del regime di Maggior tutela del gas e della luce. Si ricorda che  si tratta del servizio di fornitura di elettricità a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità per i clienti finali di piccole dimensioni. Infatti riguarda le abitazioni e le piccole imprese con potenza impegnata fino a 15KW, che ancora non hanno scelto un venditore nel mercato libero. In questo momento il mercato di Maggior tutela sembra essere quello più conveniente, perché le tariffe sono aggiornate dall’Autorità di regolazione per l’energia (Arera).

Tuttavia sono molti che cercano di alleggerire le bollette di luce e gas scegliendo le offerte più vantaggiose anche nel mercato libero. Un mercato composta da una grande variante di compagnie, ognuna delle quali propone la propria offerta sul mercato. Sarà l’utente a scegliere l’offerta che meglio aderisce alle sue esigenze. Un po’ come succede da tanto tempo anche per il mercato degli operatori telefonici, ma che spesso spingono ad un ribasso dei prezzi.

Bollette luce e gas, alcuni consigli utili

Secondo uno studio Eurostat nel 2021 le “Abitazioni, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” hanno rappresentato un quarto (25%) della spesa delle famiglie dell’Ue, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto al 2020“. Valore che sicuramente sarà peggiorato anche per questo 2022, in cui la Guerra tra Russia e Ucraina, la crisi energetica e gli effetti della pandemia hanno davvero messo a dura prova la resistenza di molte famiglie ed imprese.