Bonus Imu, richiedibile entro il 28 febbraio 2023

Il bonus Imu può essere richiesto tra ancora pochi giorni per le imprese che operano nel settore turistico, ecco quindi come fare per averlo.

Bonus Imu, in cosa consiste l’agevolazione?

Il bonus Imu consiste nella detrazione d’imposta pari al 50% da sfruttar sul secondo acconto dell’Imposta municipale. Possono richiederlo le aziende operanti nel settore turistico, come complessi termali e agriturismi. Per le imprese del settore del turismo è riconosciuto, quindi, un credito d’Imposta per l’Imu versata a titolo di seconda rata dell’anno 2021 per gli immobili rientrati nella categoria D/2 nei quali è gestita l’attività turistica.

Tuttavia nei casi di crediti d’imposta superiori a 150 mila euro, questi saranno fruibili in seguito alle verifiche previste dal Codice delle leggi antimafia (Dlgs. n. 159/2011) e alla comunicazione dell’autorizzazione all’utilizzo.

Bonus Imu, chi può usufruire del credito

Il bonus Imu nel settore turistico nasce soprattutto dalla possibilità di sostenere le imprese turistiche, uno dei comparti della nostra economia che hanno maggiormente risentito delle restrizioni dalla pandemia da Covid-19. I destinatari del credito d’imposta per il turismo sono le imprese che si occupano di:

  • turismo;
  • strutture ricettive;
  • comparto fieristico e congressuale;
  • agriturismi;
  • imprese che gesticono struttura all’area aperta;
  • complessi termali;
  • parchi tematici;
  • parchi acquatici e faunistici.

Per usufruire del credito d’imposta i proprietari delle imprese devono essere anche i gestori delle attività esercitate. Inoltre, i contribuenti devono aver subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre del 2021 di almeno il 50% rispetto al secondo trimestre del 2019.

Come fare per accedere all’agevolazione

Chi possiede i requisiti indicati deve inviare una domanda ad hoc entro il 28 febbraio 2023. Per usufruire del credito è necessario inviare all’Agenzia delle entrate, un’autodichiarazione attestante il possesso dei requisiti. Inoltre chi richiede il bonus all’Agenzia delle Entrate deve dichiarare di essere in regola con quanto stabilito nella Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020).

Entro 5 giorni dall’invio l’Agenzia delle entrate rilascerà una ricevuta di presa in carico o ne comunicherà lo scarto, sempre però indicandone le motivazioni. Entro 10 giorni dell’invio, lo stesso ente rilascia una seconda ricevuta per comunicare ai richiedenti il riconoscimento o il mancato riconoscimento del credito d’imposta. Uno dei casi più comuni è che il richiedere non è titolare di una partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del Dl n.21/2022. Una volta ricevuto il riconoscimento, a partire dal giorno successivo il contribuente potrà utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24. Una misura che almeno tenta di aiutare la ripresa del settore turistico che sono una parte importante della crescita del nostro Paese.

 

 

Credito di imposta IMU 2022 per imprese del turismo: chi può usarlo?

Il settore del turismo negli ultimi 2 anni ha subito pesantemente gli effetti della crisi pandemica, proprio per questo ora sono previste agevolazioni proprio per le imprese che operano in questo settore e tra le novità che prendono forma vi è il credito di imposta IMU 2022. Ecco come funziona.

IMU: come si calcola?

L’IMU è l’Imposta Municipale Unica, il suo importo viene calcolato avendo come riferimento la rendita catastale rivalutata al 5%. Alla rendita rivalutata viene applicato il coefficiente previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in base alla categoria catastale. Per gli immobili D/2 il coefficiente è 65. Viene così determinata la base imponibile a cui applicare l’aliquota prevista dal Comune ( nel limite del range previsto dalla normativa).

Chi può avvalersi del credito di imposta IMU 2022?

Il nuovo bonus IMU 2022, introdotto con il decreto Ucraina, decreto legge 21 del 21 marzo 2022, articolo 22, prevede il beneficio in favore di imprese che operano nel settore turistico. Vi rientrano agriturismi, imprese che svolgono attività ricettive all’aperto, attività impegnate in ambito fieristico e congressuale, centri termali, parchi tematici, acquatici e faunistici.

Il beneficio può essere richiesto per immobili appartenenti alla categoria D/2, inoltre il proprietario dell’immobile deve coincidere con il gestore dell’attività.

Requisiti per accedere al credito di imposta IMU 2022

I requisiti per poter accedere al credito di imposta IMU 2022 non finiscono qui. La normativa richiede anche che il titolare dell’attività dimostri una reale perdita economica dovuta alla crisi pandemica. Si prevede che nel secondo trimestre 2021 risulti una riduzione del 50% del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019, cioè prima che iniziasse la crisi pandemica.

Il bonus prevede il riconoscimento di un credito di imposta pari al 50% della seconda rata pagata di IMU 2021. Ad esempio se alla scadenza del 16 dicembre 2022 l’impresa ha pagato un imposto di 500 euro, potrà avvalersi di una somma pari a 250 euro.

Il credito di imposta può essere usato in compensazione con il modello F24, ma solo nel caso in cui gli importi relativi all’imposta municipale unica 2022 siano stati correttamente versati. Il Modello F24 è generalmente utilizzato per pagare le imposte, quindi questo credito può essere facilmente scontato. Il bonus IMU maturato non è cedibile a terzi.

Ricordiamo che le scadenze IMU sono prima rata entro il 16 giugno e seconda rata entro il 16 dicembre. L’importo scontato non potrà comunque superare i 700.000 euro. Il fondo che finanzia il credito di imposta IMU 2022 è di 15,6 milioni di euro. Trattandosi di un aiuto di Stato è necessario anche produrre auto-dichiarazione di non aver superato i limiti previsti per i sostegni alle imprese.