Bonus Moda 2021: ridotti gli importi. Quanto ricevono le imprese?

Il Bonus Moda è previsto dall’articolo 48 bis del decreto Rilancio, come tanti altri aiuti alle aziende è diretto alle imprese operanti in un determinato settore, in questo caso il tessile, a far fronte alle perdite legate al Covid 19. Per coloro che hanno presentato la domanda c’è però una brutta sorpresa perché gli importi effettivamente riconosciuti sono inferiori rispetto alle aspettative.

Bonus Moda 2021: l’Agenzia delle Entrate riduce gli importi

Il decreto legge 34 del 2020 (decreto Rilancio) prevede diversi aiuti alle imprese e tra questi vi è appunto il Bonus Moda che, come quasi tutti i bonus previsti nel periodo emergenziale, ha un iter piuttosto lungo, infatti gli aiuti non sono diventati subito operativi. Nel caso del Bonus Moda inoltre vi è un’altra brutta sorpresa, infatti gli importi sono inferiori alle somme inizialmente dichiarate.

L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 334506 del 26 novembre ha reso noto che in seguito alla comparazione tra le richieste avvenute e i fondi disponibili si è ritenuto necessario effettuare un taglio rispetto a quanto inizialmente prospettato. La normativa infatti prevedeva che le imprese operanti nel settore tessile, della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria potessero richiedere il Bonus Moda. Lo stesso doveva essere calcolato applicando una percentuale del 30% alla differenza tra le rimanenze finali di magazzino attuali e la media delle rimanenze finali di magazzino dei tre periodi di imposta precedenti. La domanda per poter ottenere il beneficio doveva essere presentata entro il 22 novembre 2021.

A quanto ammonta il Bonus Moda?

Per chi ha presentato a domanda vi sono però delle brutte notizie, infatti i crediti in teoria vantati dalle imprese che lavorano nel settore ammontano a 147.757.765 euro, ma i fondi stanziati sono solo 95 milioni di euro e di conseguenza si è pensato di ridurre gli importi di cui ogni impresa potrà beneficiare. In particolare, rifacendo i calcoli l’Agenzia delle Entrate ha deciso che ogni beneficiario riceverà il 64,2944% di quanto effettivamente richiesto e a cui si aveva diritto, pari al 19,28% del rapporto tra le rimanenze finali di magazzino attuali e la media delle rimanenze dei tre periodi di imposta precedenti. In poche parole le imprese otterranno poco più della metà di quanto si aspettavano.

Come riscuotere il Bonus Moda

Le somme, come d’altronde era già stato stabilito, non sono erogate direttamente, infatti il Bonus Moda va a costituire un credito di imposta per le imprese interessate. Per controllare gli importi che hanno ottenuto il riconoscimento è bene controllare il proprio cassetto fiscale. Gli importi possono essere utilizzati in compensazione attraverso l’uso del modello F24 per il periodo di imposta successivo rispetto a quello in cui le somme sono state accreditate.

Deve essere infine sottolineato che per il periodo di imposta in corso le domande del Bonus Moda dovranno essere presentate dal 10 maggio 2022 al 10 giugno 2022. Naturalmente si spera in una maggiore disponibilità di fondi.

Bonus moda 2021: i chiarimenti dell’Agenzia delle entrate

Bonus moda 2021 sono stati dati dei chiarimenti da parte dell’Agenzia delle entrate. Ma manca ancora credito d’imposta sembra bloccato.

Bonus moda 2021: la guida dell’Agenzia delle entrate

Il bonus moda 2021 è una misura prevista dall’articolo 38-bis del “Decreto Rilancio“. E’ finalizzata a sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori. Un particolare riguarda è rivolto alle start-up che investono nel designe e nella creazione. Tuttavia ha lo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti del Made in Italy. Ma che abbiamo un elevato contenuto artistico e creativo, mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto.

Bonus moda 2021: a chi è rivolto?

Possono beneficiare delle agevolazione le imprese di piccole dimensioni e non quotate. L’attività deve essere presente  nell’elenco dei codici Ateco ammessi, come da codice prevalente di attività comunicato dal Registro delle imprese. In particolare le piccole imprese devono:

  • svolgere la loro attività in Italia;
  • essere attive nel Registro delle imprese del territorio competente da non più di 5 anni;
  • essere in regola con le disposizioni di legge in materia contributiva;
  • non avere distribuito utili;
  • non essere in stato di difficoltà nel periodo antecedente al 31 dicembre 2019.

Infine l’attività deve essere perfettamente funzionante, senza essere sottoposta a liquidazione volontaria, o altre procedure concorsuali o con finalità liquidatorie.

La misura del contributo previsto

I osggetti con questi diritti hanno diritto ad un credito d’imposta pari al 30 per cento del valore delle rimanenze finali di magazzino. Valore che accede la media dello stesso valore registrato nei tre ani precedenti a quello di spettanza del beneficio.

Inoltre l’ammontare massimo richiedibile è pari al credito d’imposta richiesto moltiplicato per la percentuale resa nota con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione. Nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti risulti inferiore al limite di spesa, la percentuale è pari al 100 per cento non esiste ancora una data per l’invio della domanda.

Ma ciò che sembra essere certo è che verrà fatta solo telematicamente. Entro 5 giorni dall’invio sarà mandata una ricevuta che ne attesta la presa incarico, oppure il rifiuto.

Come richiedere il credito d’imposta

Il bonus moda 2021 non ha ancora ottenuto il si Europeo, ma l’Agenzia delle entrate ha tenuto a precisare che per la compensazione del credito occorre che:

a) il modello F24 si dovrà presentare solo attraverso i servizi telematici messi a disposizione dalla stessa Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione;

b) nel caso in cui l’importo del credito utilizzato in compensazione risulti superiore all’ammontare previsto, il relativo F24 sarà scartato Lo scarto è comunicato al soggetto che ha trasmesso il modello F24 tramite apposita ricevuta consultabile mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate;

c) con successiva risoluzione sono impartite le istruzioni per la compilazione del modello F24.

Cosa manca per rendere operativo il bonus moda 2021?

Manca l’autorizzazione da parte dell’Unione Europea. Ma non appena possibile saranno emanati i provvedimenti in merito al periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni di legge fino al 31 dicembre 2021. Ma anche le precisazioni per il periodo di imposta dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in corso fino al 31 dicembre 2021.

Mentre sembra saldo il fatto che il credito d’imposta è pari al 30 per cento del valore delle rimanenza di magazzino ed eccedente la media del medesimo valore registrato nei tre periodi d’imposta precedenti a quello di spettanza del beneficio.