Bonus trasporti 2023, viaggiare gratis se si hanno questi requisiti

Bonus trasporti 2023 può essere richiesto entro il 31 dicembre 2023, ma solo se si hanno dei requisiti. Ecco quindi come funziona e chi può  richiederlo.

Bonus trasporti 2023, incassata l’approvazione

Muoversi gratuitamente è un grande risparmio per le famiglie. Sia che si è lavorato che studenti, risparmiare sugli spostamenti è una buona agevolazione. Anche perché è possibile lasciare la macchina a casa e muoversi con i mezzi. Un’azione che oltre a far risparmiare con meno spese sul portafoglio, permette di anche di rispettare l’ambiente e inquinare meno. E si perché senza le piogge, alcune città hanno davvero un’aria irrespirabile.

Il Governo ha approvato il bonus trasporti anche per l’anno 2023. Il Decreto è stato firmato dai ministri Giorgetti, Calderone e Salvini. In particolare sono stati stanziati circa 100 milioni di euro, quindi c’è davvero spazio per tutti. Il contributo, già nelle scorse edizioni, ha trovato il favore da parte di molti utilizzatori. Il contributo ha un importo massimo pari a 60 euro. Si potrà quindi viaggiare gratis tramite il trasporto pubblico locale, interregionale e regionale e per il servizio di trasporto ferroviario nazionale.

Il requisito reddituale, ma nessuna età richiesta

Possono usufruire del decreto trasporti 2023, tutti coloro che hanno un reddito complessivo inferiore a 20 mila euro. La domanda dovrà essere presentata entro il 31 dicembre 2023, sul portale dedicato sul sito del Ministero dei trasporti. Il bonus si può chiedere per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Ad esempio può richiederlo un genitore per il figlio minorenne. Inoltre il richiedente deve accedere con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario.

Tuttavia si tratta di un piccoli aiuto, ma può essere davvero importante per le fasce di reddito più basse o anche per tutti i nuclei familiari numerosi. Perché per lavorare o andare a scuola, soprattutto nelle grandi città, i mezzi pubblici sono davvero fondamentali. Il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi: “In base agli ultimi dati Istat, ogni giorno 26,8 milioni di italiani usano mezzi di trasporto per recarsi a scuola o a lavoro, il 45,4% della popolazione residente. Di questi, 5,4 milioni fanno ricorso al trasporto pubblico. In particolare 1,2 milioni usano il treno, 1,9 milioni tram e bus, 807mila la metro e 1,5 milioni pullman o corriere”.

Dai dati di capisce l’importanza della misura un pò per tutti. Infatti non è richiesto alcun limite di età, quindi potrebbero utilizzarlo anche i pensionati, magari per fare la spesa o per andare a trovare figli e nipoti. E’ anche possibile controllare nel sito tutte le società aderenti all’iniziativa locale.

 

 

 

Bonus trasporti 2023 nel decreto trasparenza/carburanti: Isee più basso

Il decreto sulla trasparenza non si occupa solo del prezzo della benzina, ma introduce anche ulteriori misure, tra queste vi è il bonus trasporti che rispetto a un anno fa prevede requisiti diversi per l’accesso. Ecco cosa cambia e chi può richiedere il bonus trasporti 2023.

Bonus trasporti 2023: a chi spetta?

Il nuovo bonus trasporti 2023 può contare su un fondo di 100 milioni di euro ( nella precedente edizione il fondo stanziato era di 180 milioni di euro). È destinato ai pendolari che abbiano sostenuto spese per il trasporto pubblico e può esseere richiesto dalle persone che abbiano un reddito Isee non superiore a 20.000 euro. Nella versione precedente il requisito Isee era diverso, infatti il Bonus Trasporti spettava a coloro che avevano un reddito Isee fino a 35.000 euro. La riduzione del requisito Isee risulta necessaria in quanto il bacino di utenza deve essere ristretto a causa del dimezzamento dei fondi.

I pendolari possono richiedere il bonus trasporti, lo stesso è nominativo, quindi può essere utilizzato solo dall’effettivo beneficiario ( non è cedibile), inoltre :

  • si può utilizzare per l’acquisto di un solo abbonamento, quindi in caso di eccedenza, la stessa si perde;
  • non costituisce reddito imponibile;
  • e non è compreso tra i redditi da dichiarare al fine del computo Isee.

Il buono può essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Come ottenere il bonus trasporti 2023?

Come per la precedente edizione, potrà essere richiesto con la piattaforma messa a disposizione dal ministero del Lavoro fino a esaurimento delle risorse e dovrà essere utilizzato nell’arco di un mese dall’emissione. Scaduto tale termine, non potrà più essere utilizzato e le risorse saranno nuovamente introitate nel sistema a disposizione di ulteriori richiedenti.

Il richiedente nell’inoltrare l’istanza deve indicare il reddito Isee e codice fiscale e deve scegliere tra le varie aziende di trasporto che hanno aderito all’iniziativa, ad esempio Trenitalia. Il sistema rilascia un codice da utilizzare al momento della sottoscrizione dell’abbonamento. Anche nell’attuale versione viene confermato l’importo massimo di 60 euro. Le somme non spese, ad esempio perché l’abbonamento mensile costa meno di 60 euro, sono nuovamente introitate nel sistema e quindi ritornano disponibili per altri utenti.

Avvisiamo che il decreto trasparenza è stato pubblicato in Gazzetta il 14 gennaio 2023 e che attualmente non è ancora possibile richiedere il Bonus Trasporti, sarà invece necessario attendere il decreto attuativo che dovrebbe arrivare nell’arco di qualche settimana (30 giorni).

Il bonus trasporti 2023 è compatibile anche con altre agevolazioni, ad esempio con le detrazioni previste per le spese di trasporto, naturalmente per la parte eccedente rispetto al bonus di 60 euro e che resta a carico del beneficiario.