Brand italiani nani e giganti mondiali

Come sono messi i brand italiani tra loro e in rapporto ai più importanti brand internazionali? Una domanda alla quale ha provato a rispondere la società inglese Brand Finance, che ha pubblicato la Brand Finance Italy 50, ossia la classifica dei principali brand italiani.

Un rapporto annuale, questo curato da Brand Finance, che confronta con metodologia standard ISO 10668 migliaia di brand mondiali per valutarne la forza (indicata come BSI), data dalla somma dei dati relativi agli investimenti, al marketing, al ritorno in percezione

degli stakeholder e al ROI del brand, e il valore (indicato come BV) in dollari, che scaturisce dalla forza del brand, dalle sue prospettive di fatturato e dal valore delle royalty che si dovrebbero pagare per sfruttarne il marchio.

Ebbene, parlando dei brand italiani, nel 2014 il valore dei 50 principali e il relativo valore d’impresa (indicato come EV, Enterprise Value) sono cresciuti molto meno che nel 2013. Una frenata che ha ridotto la presenza dei brand italiani tra i 500 con maggiore valore al mondo, passati da 9 a 8.

Nello specifico, Fiat e Ferrari sono i due brand italiani che hanno aumentato di più il valore del proprio brand, toccando rispettivamente i 6.060 e i 4.747 milioni di dollari. Sempre restando nella galassia Fca, anche i valori dei marchi Maserati (942 milioni di dollari) e Alfa Romeo (533 milioni) fanno parte del gruppo dei 15 brand che hanno incrementato maggiormente il proprio valore.

Ferrari, pur avendo ridotto il proprio punteggio, resta il brand italiano più forte e gli fanno compagnia nella Top 10 della forza Maserati e Alfa Romeo sono nella Top 10 della classifica della forza. Fiat è uno pochi brand italiani che aumentato la propria forza. Nel 2013, Ferrari era il marchio più forte (BSI) del mondo, nonostante fosse solo al 350esimo posto tra i 500 marchi globali di maggior valore.

Uscendo dall’automotive, il re dei brand italiani è Ferrero, che con i marchi Kinder (+59%), Ferrero (+47%) e Nutella (+37%), ha maggiormente aumentato il proprio valore in termini percentuali insieme a Mediaset (+40%). Sia Kinder sia Nutella sono tra i pochi brand italiani ad aver incrementato la forza.

Tra i brand italiani, fanno segnare un’ottima crescita in valore Gucci (6.712 milioni di dollari), Edison (1.074), Eni (8.037 mln) e Armani (2.889).

Dando uno sguardo al mondo, nella Brand Finance Global 500 i marchi con maggior valore (BV) sono Apple, Samsung, Google, mentre i più forti (BSI) sono Lego, PricewaterhouseCoopers e RedBull.

E’ Ferrari il marchio più potente al mondo

Il brand per eccellenza di fama mondiale? Non è Google, né Coca-Cola, ma Ferrari, un marchio tutto italiano simbolo di lusso, design e potenza, qualità che la Casa di Maranello riesce da sempre a condensare nelle sue autovetture.

A decretare che è proprio quello del Cavallino Rampante il marchio più potente al mondo è stata Brand Finance, azienda leader nella valutazione dei marchi, che ha stilato la classifica annuale dei brand più potenti.
Dietro Ferrari, nella lista dei 500 marchi più famosi al mondo, ci sono i colossi Google, Coca-Cola ed Hermes.

Il risultato è di quelli insperati e prestigiosi, soprattutto se si considera che nella classifica dei marchi con più valore in assoluto Ferrari è al 324° posto ed è molto distante da Apple, il brand più “ricco” in assoluto con un valore di 87,3 miliardi di dollari, contro i 3,64 mld del Cavallino Rampante

Che cosa, dunque, ha fatto balzare il Gruppo modenese in cima alla classifica dei marchi più potenti?
Brand Finance, nella sua analisi, ha tenuto conto di una serie di fattori, come il margine netto, il ricavo medio per cliente, la spesa in marketing e pubblicità ma anche la simpatia e la fedeltà al marchio.
E secondo questi valori, Ferrari si è mostrata imbattibile, ancora di più di tante multinazionali internazionali.

Stephen Bayley, critico d’arte di fama mondiale, dimostra di essere d’accordo con questa classifica: “Penso spesso che il genio italiano per il car design si trovi soprattutto nel linguaggio del loro saper fare. Il loro è un vocabolario fatto di parole che sulle caratteristiche di una vettura e altri dettagli semplicemente non esistono in inglese. Se si dispone di una parola per designarlo è una sola: la bellezza“.

La notizia ha fatto piacere anche a Luca Cordero di Montezemolo, presidente del gruppo: “È sempre un piacere essere in vetta a una classifica e lo è ancora di più quando la concorrenza è rappresentata dalle aziende più note al mondo, a testimonianza che l’Italia, anche in un momento economico così difficile, è in grado di presentare realtà d’eccellenza“.

Vera MORETTI