BTP Futura: di cosa si tratta e perché è importante

In questa rapida guida ci occupiamo di piccoli risparmiatori, andando a scandagliare cosa si intende per BTP Futura e quanto può essere importante.

BTP Futura, di cosa si tratta

Molti costantemente sono incuriositi sul fenomeno dei BTP Futura e sono crescenti le domande su come far fruttare questo tipo di titoli di Stato.

Partiamo subito col dire che quando si parla di BTP si fa riferimento a dei titoli di Stato a medio-lungo termine con scadenza superiore ad 8 anni e cedole semestrali nominali, pensati unicamente per le esigenze dei risparmiatori e degli investitori retail.

Il BTP Futura era stato annunciato nell’aggiornamento delle Linee Guida per la gestione del debito pubblico 2020 di aprile e ad oggi, nel 2022 è giunto al quarto collocamento.

BTP Futura, come funziona e cosa c’è da sapere

Sostanzialmente, per comprendere al meglio cos’è il BTP Futura non si può prescindere da quello che è il suo obiettivo, ovvero quello di finanziare le spese legate al coronavirus e alla ripresa economica del nostro paese. In pratica, il titolo avrà lo stesso scopo del BTP Italia ma una struttura diversa.

Tra le caratteristiche del BTP Futura anche delle cedole step up, ossia cedole nominali semestrali calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel corso del tempo.

Queste saranno pagate con cadenza semestrale e il calcolo avverrà sulla base di un tasso cedolare fisso per i primi 4 anni, che aumenterà una prima volta per i successivi 4 anni e una seconda volta per gli ultimi 4 anni.

Di seguito vediamo quali sono i tassi minimi:

  • Anni 1-4: 0,75%
  • Anni 5-8: 1,25%
  • Anni 9-12: 1,70%  

Giusto per fare un esempio, il BTp Futura 2028 adesso offre oltre il 2,6% lordo, circa il 2% in più di quanto prospettato all’emissione di appena un anno e mezzo fa; il BTp Futura 2037 rende circa 3,45%, anche in questo caso oltre il 2% in più di quanto percepisce chi ha acquistato in fase di collocamento.

E’ necessario, inoltre sapere qualcosa in più per quanto riguarda i tempi.

Il BTP Futura è giunto alla quarta emissione. Il collocamento è iniziato l’8 novembre e si chiuderà il 12 prossimo novembre.

Saranno garantite almeno tre giornate intere di collocamento, che pertanto non potrà terminare prima del 10 novembre.

Tutto quello che c’è da sapere su BTP Futura

Volendo, dunque andare a riassumere i principali dettagli del BTP Futura nella quarta edizione li vediamo di seguito:

  1. interamente dedicato al retail;
  2. i suoi proventi finanzieranno la ripresa;
  3. rendimenti crescenti nel tempo;
  4. doppio premio fedeltà legato al PIL;
  5. cedole minime a 0,75%, 1,25% e 1,70%;
  6. lotto minimo di €1.000;
  7. quarta emissione dall’8 al 12 novembre;
  8. possibilità di chiusura anticipata;
  9. scadenza 12 anni;
  10. nessuna tassazione sull’acquisto

In ultima analisi, una volta compreso cos’è BTP Futura, molti si sono chiesti e si chiedono come comprare il titolo di Stato per i piccoli risparmiatori.

A fare chiarezza sulle modalità è stato lo stesso MEF, che ha confermato la possibilità di utilizzare le stesse procedure previste per il BTP Italia, dunque tramite l’ufficio postale o la propria banca di fiducia.

Inoltre, è stato altresì attivato il canale online tramite cui accedere al proprio internet banking.

Va tenuto conto che è probabile che il Tesoro decida di non lanciare nuovi collocamenti di BTP Futura per il 2022, in base al corrente contesto geopolitico ed economico che il nostro paese (e non solo) sta attraversando.

Questo, dunque è quanto di più utile e necessario vi fosse da sapere in merito ai BTP Futura e alla loro crescente importanza per i piccoli risparmiatori.

Boom richieste BTP Italia: l’inflazione non frena gli italiani che investono

I BTP Italia sono un successo e contro ogni aspettativa gli italiani investono: la povertà e l’inflazione non toccano tutti e questa è la dimostrazione tangibile.

Gli italiani continuano a dimostrarsi ottimi risparmiatori

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori e a confermarlo sono i dati inerenti i capitali presenti nelle varie forme di risparmio, come il conto corrente, libretti di risparmio, ma anche altre forme di investimento tra cui quelle immobiliari. Sembra che questa tendenza sia stata poco lesa dalla lunga crisi economica iniziata nel 2008, proseguita per anni per poi tramutarsi in crisi Covid e, infine, in crisi Ucraina con prezzi alle stelle e inflazione galoppante.

Secondo gli ultimi dati rilevati da Bankitalia gli italiani nei soli conti corrente hanno accumulato oltre 10.000 miliardi di euro. Una somma non da poco e a confermare questi dati, che sono ufficiali, c’è anche la richiesta boom del BTP Italia. Naturalmente la ricchezza non è equamente distribuita, ma questo avviene in tutte le economie anche se in misura in parte differente.

Perché gli italiani investono in Btp Italia?

Il successo del BTP Italia non è un caso, infatti dopo anni in cui coloro che amano risparmiare e fare investimenti non particolarmente a rischio e “tradizionali”, cioè chi non è propenso all’acquisto di strumenti che sembrano rivoluzionari, come le criptovalute, hanno sofferto a causa del costo del denaro praticamente azzerato e quindi tassi di interesse inesistenti e ora dopo tanti anni possono riuscire a lucrare qualcosa sui sudati risparmi.

Leggi anche: Criptovalute e Bitcoin: la Banca d’Italia mette in guardia dai rischi

La corsa è accelerata anche dal fatto che i BTP Italia in questa prima fase saranno prenotabili fino al 22 giugno con il rischio anche di una chiusura anticipata a causa delle troppe domande pervenute. Ricordiamo che il codice ISIN del titolo per questa prima fase di collocamento è IT0005496994. I BTP Italia possono essere sottoscritti in banca, all’ufficio postale oppure online.

Terminata la prima fase inizierà la seconda riservata però agli investitori istituzionali, cioè non privati.

Chiusa la fase del collocamento i BTP saranno collocati sul MOT, cioè il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato Italiano e i possessori in qualunque momento potranno venderli, ma per chi li detiene ci sono dei piccoli vantaggi che a breve vedremo.

Quali sono i guadagni previsti per il Btp Italia?

I Btp Italia collocati sul mercato il 20 giugno 2022 sono caratterizzati da un tasso di interesse dell’ 1,60%, si tratta però di un tasso cedolare minimo garantito, infatti la scadenza ufficiale è il 28 giugno 2030, con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.

Per coloro che sottoscrivono i BTP Italia ora , cioè nella fase di collocamento vi sarà un premio dell’1% ulteriore se detengono i BTP fino alla scadenza e uno 0,40% del capitale nominale per chi li detiene almeno 4 anni. Il taglio minimo acquistabile è di 1.000 euro.

Tali caratteristiche hanno fatto in modo che già il primo giorno la richiesta fosse molto elevata da parte degli investitori privati. Sono stati stipulati nel primo giorno 88.000 contratti con un capitale di 3,4 miliardi di euro.

Il successo è dovuto anche al fatto che la BCE ha annunciato lo studio di uno scudo anti-spread per tutelare i Paesi maggiormente esposti al rischio di aumento del differenziale a causa del debito pubblico elevato. In fondo dopo le prime reazioni negative all’annuncio dello stop al quantitative easing e dell’aumento del costo del denaro, lo spread è tornato abbondantemente sotto i 200 punti.

Leggi anche Scudo anti-spread: cos’è e a cosa serve la misura annunciata dalla BCE

Essendo inoltre un titolo agganciato all’inflazione che in questo anno è elevata, dovrebbe ridursi dal 2023, ma comunque con valore positivo, il BTP Italia rappresenta per chi ha qualche risparmio una buona occasione per avere dei frutti abbastanza buoni. Il taglio minimo piccolo aiuta soprattutto i piccoli investitori che non hanno grandi capitali da rischiare in altre tipologie di investimento.