Riforma della Giustizia, il ministro Nordio presenta la bozza. Novità

Il ministro della Giustizia Nordio ha presentato la bozza del disegno di legge per la riforma delle giustizia. I punti principali sono 6. Ecco le più importanti novità che dovrebbero essere introdotte.

Addio al reato di abuso d’ufficio

La prima novità importante che in realtà sta già creando molte polemiche è l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Si tratta di uno dei reati contro la pubblica amministrazione, previsto dall’articolo 323 del codice penale. Il comportamento ad oggi sanzionato è quello del pubblico ufficiale o incaricato del pubblico servizio che “in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni.

Limitato il ricorso al carcere preventivo e depenalizzazione del millantato credito

La seconda novità importante è la modifica delle norme sul carcere preventivo, nella modifica è previsto che la decisione di applicare la misura cautelare del carcere preventivo debba essere assunta da un collegio di 3 giudici e non da un giudice monocratico. Inoltre, deve esserne dato avviso all’interessato almeno 5 giorni prima dell’applicazione della misura, tranne nel caso in cui ci sia pericolo di fuga o di inquinamento delle prove.

La riforma prevede la depenalizzazione del millantato credito o traffico di influenze illecite, resteranno punibili solo i soggetti che ottengono vantaggi di tipo economico sfruttando conoscenze reali con pubblici ufficiali, il classico esempio è quello dello scambio di favori.

Divieto di pubblicazione di intercettazioni, avvisi di garanzia e limiti alle impugnazioni

La riforma della giustizia intende intervenire anche sulle intercettazioni vietando la pubblicazione delle intercettazioni che non compaiono nelle motivazioni dei provvedimenti adottati dal giudice e nelle richieste avanzate dai Pm. Sarà, infine, vietata la pubblicazione degli avvisi di garanzia. Si potrà fornire la notizia limitandosi a una descrizione sommaria dei fatti.

Per i reati punibili con la multa o reclusione massima di 4 anni, il Pm non potrà impugnare una sentenza di proscioglimento in primo grado. Per i reati minori si tende quindi ad accelerare la fine dei processi e ad alleggerire il carico dei giudici.

Naturalmente trattandosi solo di una bozza non è detto che si riesca ad arrivare all’approvazione e di conseguenza per ora queste restano solo intenzioni.

Proroga obbligo di mascherine e stop obbligo vaccino

Dal primo Consiglio dei Ministri operativo arrivano importanti novità in materia Covid: è stato prorogato l’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, mentre possono rientrare in servizio tutti coloro che non hanno adempiuto all’obbligo vaccinale.

Covid: nel primo Consiglio dei Ministri arriva il via libera ai medici e infermieri non vaccinati

Il resoconto del Consiglio dei Ministri appena terminato sarà diramato alle 16:30, sarà presentato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal Ministro della Giustizia, Nordio e dal Ministro della Salute, Schillaci. Già ci sono molte indiscrezioni su ciò che è stato deciso. La prima importante novità è rappresentata dalla possibilità per i medici e il personale sanitario che non si sono sottoposti al protocollo di vaccinazione anti covid di tornare in servizio anche a contatto con i pazienti.

Mascherine: proroga negli ospedali e nelle RSA

La seconda novità importante è la proroga dell’obbligo di indossare la mascherina negli ospedali e nelle RSA. Nelle ore appena passate si era parlato di una caduta di tale obbligo, molte sono state le reazioni da parte dei tecnici che hanno ritenuto inopportuno in un periodo in cui il Covid ancora circola, mettere a rischio persone che spesso hanno le difese immunitarie compromesse, come i degenti delle RSA e degli ospedali. Già nel primo pomeriggio inoltre era arrivata l’ordinanza del Presidente della Regione Campania, De Luca, che aveva prorogato l’uso della mscherina negli ospedali e delle RSA della Regione, ciò in aperto contrasto con quanto si stava decidendo in sede nazionale. Ora arriva la decisione anche del Consiglio dei Ministri.

Slitta l’entrata in vigore della riforma Cartabia

Nella seduta di oggi è stato anche disposto il rinvio al 30 dicembre dell’entrata in vigore della riforma Cartabia inerente il processo penale e l’ergastolo ostativo che era stato giudicato anticostituzionale dalla Corte Costituzionale. A tal proposito ha espresso soddisfazione l’Associazione Nazionale Magistrati che ritiene opportuno determinare una disciplina transitoria prima dell’entrata in vigore della riforma Cartabia.  Questo rinvio consente comunque di rispettare i termini previsti dall’Unione Europea che ha chiesto l’applicazione della riforma entro la fine dell’anno al fine di non precludere l’erogazione degli ulteriori fondi PNRR.

Nel Consiglio dei Ministri sono state disposte anche misure contro i Rave Party, sono state introdotte pesanti misure restrittive con reclusione da 3 a 6 anni e multe fino a 10.000 euro e, infine, confisca degli oggetti utilizzati durante l’occupazione.

Il prossimo Consiglio dei Ministri ci sarà venerdì  4  novembre 2022.