Reddito di cittadinanza: quando bisogna comunicare inizio nuova attività autonoma o dipendente?

Arrivano novità per i percettori del reddito di cittadinanza nel caso in cui comincino un’attività di lavoro autonoma. Nulla cambia, invece, per l’inizio di un lavoro alle dipendenze. L’Inps è intervenuta per anticipare i tempi nei quali presentare la domanda, valida anche ai fini del bonus imprenditorialità nel caso avvio di lavoro autonomo. L’Istituto previdenziale ha chiarito anche cosa bisogna fare nel caso di inizio di un nuovo lavoro alle dipendenze. In particolare, la precedente disciplina stabiliva che il percettore del reddito di cittadinanza aveva 30 giorni di tempo per comunicare l’inizio dell’attività. Questa tempistica è stata modificata dal messaggio Inps numero 625 del 2022.

Reddito di cittadinanza e inizio lavoro autonomo, il bonus spettante fino a 780 euro

In base alle nuove disposizione dell’Inps, il percettore del reddito di cittadinanza, nel caso in cui dovesse avviare una nuova attività autonoma, dovrà darne comunicazione all’Istituto previdenziale entro il giorno prima dell’avvio dell’attività stessa. Il rischio è quello di perdere non solo il bonus che spetta per l’autoimprenditorialità fino a 780 euro al mese, ma anche il reddito stesso. In caso di mancata comunicazione entro la scadenza prefissata, il richiedente si vedrebbe revocato il diritto a percepire sia il bonus che la stessa indennità del reddito di cittadinanza.

Comunicazione Inps reddito di cittadinanza, se non si fa nella scadenza prevista si perde l’indennità

Nel dettaglio, la circolare dell’Inps avvisa che “in caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell’avvio di un’attività d’impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale che di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell’erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell’attività è comunicata all’Inps il giorno antecedente all’inizio della stessa a pena di decadenza dal beneficio”.

Percepire il reddito di cittadinanza e comunicare l’inizio di una nuova attività: come si fa?

La variazione della situazione occupazionale deve essere dunque comunicata con anticipo all’Inps. L’adempimento comporta che dal 1° gennaio 2022, l’inizio di un lavoro autonomo o l’avvio di un’attività di impresa da parte di uno o più componenti la famiglia beneficiaria del reddito di cittadinanza, deve essere comunicata in tempi più ristretti all’Inps con il modello “Rdc Com Esteso“. Tale comunicazione deve essere inviata non più entro i 30 giorni successivi l’inizio dell’attività. Ma entro il giorno precedente l’inizio stesso. Rimane invariato, invece, la scadenza dei 30 giorni per presentare il modello “Rdc Com Esteso” per chi inizi un nuovo lavoro alle dipendenze.

Bonus per chi prende il reddito di cittadinanza e inizia una nuova attività: come funziona?

Rimane invariato il bonus per chi prende il reddito di cittadinanza e avvii una nuova attività. Infatti, il nuovo termine di scadenza di presentazione della comunicazione dell’inizio dell’attività vale anche ai fini della richiesta del bonus extra rispetto al reddito di cittadinanza. Chi avvia un’attività di lavoro autonomo, o di impresa, o come socio nelle cooperative nei primi dodici mesi di fruizione dell’indennità, ha diritto al bonus aggiuntivo. Tale bonus corrisponde a 6 mensilità di reddito di cittadinanza. Il limite è di 780 euro mensili, a seconda delle condizioni. Per ricevere questo bonus, il percettore del reddito di cittadinanza deve essere in regola con la comunicazione da effettuare all’Inps. Ovvero della scadenza entro il giorno prima dell’inizio della nuova attività.

Quanto spetta di bonus per l’avvio di una nuova attività in aggiunta al reddito di cittadinanza?

Il bonus per l’autoimprenditorialità ottenibile da chi percepisce il reddito di cittadinanza per l’avvio di una nuova attività è corrispondente a sei mensilità del reddito stesso. Il massimo che si può ottenere è pari a 4.680 euro (sei mensilità di 780 euro). Se la domanda di reddito di cittadinanza viene accolta il 15 gennaio 2022 e l’inizio dell’attività lavorativa autonoma è fissato al prossimo 14 settembre, ammettendo che l’importo reddito percepito nella mensilità di settembre 2022 è pari a 500 euro, al percettore verrà corrisposto anche il bonus autoimprenditorialità di tremila euro ottenuto da 500 euro per sei mensilità. Naturalmente la comunicazione all’Inps dell’inizio dell’attività deve essere fatta entro il 13 settembre.

Quando l’Inps paga il bonus per l’avvio di una nuova attività ai percettori del reddito di cittadinanza?

L’Inps  paga il bonus per l’autoimprenditorialità ai percettori del reddito di cittadinanza in genere in un’unica soluzione. Il termine del pagamento Inps è il secondo mese successivo a quello nel quale il percettore ha presentato la domanda. Quindi, se il percettore del reddito presenta la domanda a fine febbraio , l’Inps eroga il bonus entro la fine aprile.

Reddito di cittadinanza: come calcolare quanto spetta di bonus per l’autoimprenditorialità?

I percettori del reddito di cittadinanza possono avviare un’attività in proprio e ottenere un bonus rispetto a quanto previsto dal sostegno erogato dall’Inps. Si tratta di un incentivo a iniziare una nuova attività che può essere l’apertura di un negozio, l’avvio di uno studio professionale o anche la partecipazione a un cooperativa o società. Ci si chiede quanto spetti dall’Inps come contributo aggiuntivo rispetto al reddito di cittadinanza per avviare un’attività autonoma?

Quanto spetta di bonus per l’avvio di una nuova attività rispetto al reddito di cittadinanza?

Il bonus per l’autoimprenditorialità spettante ai percettori del reddito di cittadinanza per l’avvio di una nuova attività è pari a 6 mensilità del reddito stesso. Il massimo che si può ottenere è di 4.680 euro, pari a 6 mensilità di 780 euro. È questo il massimale stabilito dalla normativa per la misura come importo massimo ottenibile con il reddito di cittadinanza. In realtà il massimale del bonus sarebbe dovuto spettare nella misura di seimila euro (1.000 euro per sei mensilità). Tuttavia, la normativa ha preso come riferimento questa somma come valore massimo ottenibile.

Esempi del calcolo del bonus autoimprenditorialità Inps per i percettori del reddito di cittadinanza

Il calcolo del bonus per l’autoimprenditorialità versato dall’Inps a integrazione del reddito di cittadinanza si effettua come rata ottenuta rispetto al reddito stesso. Pertanto, se la domanda del reddito di cittadinanza è stata accolta il 15 gennaio 2021, l’inizio dell’attività lavorativa autonoma è fissato al 15 settembre successivo e l’importo Rdc percepito nella mensilità di settembre 2021 è di 500 euro, al percettore spetterà anche il bonus autoimprenditorialità di 3.000 euro ottenuto da 500 euro per 6 mensilità.

Qual è il massimo importo che si può ottenere con il bonus autoimprenditorialità?

Lo stesso esempio si può fare per un percettore di reddito di cittadinanza la cui rata di settembre 2021 è pari a 1.000 euro. In questo caso, l’importo del bonus per l’autoimprenditorialità è pari sempre e comunque al massimo liquidabile, ovvero 780 euro. Pertanto, il contributo aggiuntivo dell’Inps è pari a 780 euro per 6 mensilità, corrispondente a 4.680 euro. Rispetto alla domanda, il bonus verrà pagato in un’unica soluzione entro il termine dei due mesi successivi.

Da quando parte l’erogazione del bonus per l’autoimpiego dell’Inps ai percettori del reddito di cittadinanza?

L’Inps, dunque, paga il bonus per l’avvio di una nuova attività ai percettori del reddito di cittadinanza, normalmente in un’unica soluzione. Il termine per il pagamento è il secondo mese successivo a quello nel quale si è presentata la domanda. Pertanto, se il percettore del Rdc ha presentato la domanda entro la fine di ottobre scorso, l’Inps eroga il bonus entro la fine dicembre. Tuttavia, l’importo che spetta per l’avvio della nuova attività viene calcolato in riferimento al mese nel quale è stata avviata l’attività stessa. La data effettivo di inizio attività è quella risultante da quanto dichiarato nel modello Rdc Com Esteso. È infatti questo il modulo Inps da utilizzare per presentare l’istanza del contributo aggiuntivo.

Entro quando si deve presentare la domanda del bonus di autoimprenditorialità rispetto all’inizio della nuova attività?

In ogni caso, la data di inizio effettiva dell’attività dei percettori del reddito di cittadinanza non può essere successiva ai 30 giorni previsti per la presentazione della domanda stessa. Pertanto, se la domanda del reddito di cittadinanza è stata accolta il 15 gennaio 2021 e l’inizio della nuova attività avviene alla metà del mese di settembre successivo, per ottenere il bonus si deve presentare la domanda entro i 30 giorni successivi, ovvero entro la metà di ottobre.

Bonus 4680 euro per chi prende il reddito di cittadinanza e si mette in proprio: per quali attività?

Diventa operativo il bonus di 4680 euro per chi prende il reddito di cittadinanza e si mette in proprio. Si tratta di sei mensilità per un massimo di 780 euro al mese di chi, percependo il reddito di cittadinanza, decide di aprire un negozio, uno studio professionale o una bottega. Sulla misura è intervenuta l’Inps con la recente circolare numero 175 del 2021. Nella comunicazione sono riportate tutte le attività che possono essere avviate con l’aiuto del reddito di cittadinanza, nonché gli esempi di come possa essere percepito il bonus stesso.

Percettori di reddito di cittadinanza, la misura per prendere il bonus per l’autoimpiego

L’incentivo all’autoimpiego con il reddito di cittadinanza è previsto dal comma 4 dell’articolo 8, del decreto legge numero 4 del 2019. È dunque dal decreto istitutivo dello stesso reddito di cittadinanza che è stata prevista anche la possibilità, per i percettori, di poter ricorrere a una misura di aiuto per l’apertura di una nuova attività. L’attuazione è stata decretata con il provvedimento del 12 febbraio 2021, recepito dall’Inps con il messaggio numero 3212 del 2021, che ha dato avvio alle richieste dei percettori del reddito di cittadinanza.

Quando può essere richiesto il bonus per l’autoimprenditorialità del reddito di cittadinanza?

Il bonus per l’autoimprenditorialità si può richiedere nei primi dodici mesi nei quali si fruisce del reddito di cittadinanza. L’importo del bonus è uguale a 6 mensilità del reddito di cittadinanza che si percepisce. Il massimo è corrispondente a 780 euro mensili (da moltiplicare per sei mensilità, dunque 4680 euro). Si può richiedere se, nel periodo indicato, si avvii un’attività autonoma, un’impresa individuale o una società cooperativa.

Il bonus per l’autoimprenditorialità può essere richiesto anche da altri componenti del nucleo familiare?

La risposta è affermativa. Il bonus per l’autoimprenditorialità può essere richiesto anche da altri componenti del nucleo familiare di chi percepisce il reddito di cittadinanza. Sono esclusi i genitori non coniugati e che non convivano nella famiglia. Naturalmente il bonus può essere richiesto per una sola nuova attività avviata dalla famiglia beneficiaria del reddito di cittadinanza.

Quali sono i requisiti per richiedere il bonus per l’autoimprenditorialità del reddito di cittadinanza?

Per presentare domanda del bonus per l’autoimprenditorialità è necessario che, al momento dell’istanza, i componenti il nucleo familiare risultino già fruitori del reddito di cittadinanza. Pertanto, il domandante il bonus, nel momento in cui presenta domanda del contributo, deve far parte del nucleo familiare che già beneficia del reddito di cittadinanza. In alternativa, entro i primi dodici mesi di fruizione del reddito di cittadinanza, il richiedente deve aver iniziato un’attività lavorativa di tipo autonomo o un’impresa individuale. Altra possibilità per il richiedente è che deve aver sottoscritto una quota di capitale sociale in una cooperativa nella quale “il rapporto mutualistico abbia a oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio”.

Altri requisiti per la richiesta del bonus dell’autoimpiego del reddito di cittadinanza

Risulta altresì necessario che chi presenta la domanda di bonus all’autoimpiego e percepisca il reddito di cittadinanza, non abbia cessato, nei dodici mesi precedenti la domanda, un’attività lavorativa autonoma o un’impresa individuale o abbia sottoscritto una quota di capitale sociale di una cooperativa. Inoltre, il bonus può essere richiesto una sola volta. Nel caso in cui altri componenti della famiglia abbiano già beneficiato del bonus, la domanda viene respinta.

Quali sono le attività che si possono avviare con il bonus all’autoimpiego del reddito di cittadinanza?

Le attività che si possono avviare con il bonus dell’autoimpiego per i percettori di reddito di cittadinanza sono:

  • l’attività professionale esercitata come liberi professionisti, inclusi gli iscritti alle casse professionali, in quanto risultanti come lavoratori autonomi;
  • avviare un’attività di impresa individuale che può essere di tipo commerciale, agricola o artigiana;
  • sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa purché il rapporto mutualistico abbia a oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio;
  • avviare una società unipersonale nella forma di società a responsabilità limitata (Srl), di una società a responsabilità limitata speciale (Srls) o di una società per azioni (Spa);
  • costituendo e entrando nelle società di persone o di capitali, a eccezione del caso in cui chi richiede il bonus all’autoimpiego conferisca con apporti di capitale sociale. In questo caso si può entrare in società in nome collettivo (Snc), società in accomandita semplice (Sas) o in società a responsabilità limitata (Srl).

Quando viene erogato il bonus all’autoimpiego dall’Inps per i percettori del reddito di cittadinanza?

Il bonus all’autoimpiego per i percettori del reddito di cittadinanza viene erogato in un’unica soluzione. Il momento dell’erogazione avviene entro il secondo mese susseguente a quello nel quale sia stata presentata l’istanza. Il pagamento del bonus avviene mediante accredito sul conto corrente. Diventa necessario, pertanto, indicare nella domanda il codice Iban sul quale si voglia l’accredito. Si può ricevere il pagamento anche con il bonifico domiciliato. In questo caso, l’Inps rispetta la soglia massima di importo prevista dalla legge. Se quest’ultima dovesse essere eccedente, l’Inps paga in più rate fino alla concorrenza di quanto spetti.

Come si presenta la domanda all’Inps per il bonus all’autoimpiego?

Per presentare domanda del bonus all’autoimpiego, i percettori del reddito di cittadinanza devono compilare e presentare il modello Com Esteso. Dal momento della presentazione della domanda, scatta il termine per il pagamento. Se la domanda è stata presentata il 30 ottobre scorso, il pagamento avviene entro il 31 dicembre 2021. La domanda è sottoposta a vari controlli tra i quali l’incrocio dei dati inerenti il codice Iban e il codice fiscale di chi proceda con la richiesta del bonus.

Quando viene revocato il bonus all’autoimpiego per i percettori di reddito di cittadinanza?

La domanda del bonus all’autoimpiego può essere anche revocata dall’Inps. In particolare ciò succede quando:

  • l’attività avviata, oggetto del bonus aggiuntivo, cessi prima che siano trascorsi dodici mesi dall’avvio;
  • nel caso in cui il percettore del bonus ceda la propria quota di capitale sociale in una cooperativa, sempre entro i dodici mesi dalla sottoscrizione;
  • se, a seguito di controlli, al beneficiario del bonus venga revocato il reddito di cittadinanza. In automatico, dunque, la revoca del reddito di cittadinanza comporta anche quella del bonus addizionale per l’avvio di un’attività;
  • nei casi di decadenza del reddito di cittadinanza illustrate all’articolo 7 del decreto legge numero 4 del 2019.

 

 

 

Reddito di cittadinanza, quando serve una nuova domanda?

L’erogazione del Reddito di cittadinanza è valida per  un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali il beneficio può essere rinnovato. Tuttavia, all’atto del rinnovo del Reddito di cittadinanza, il beneficiario subirà la sospensione nell’erogazione di un mese. Devono, in ogni modo, persistere le condizioni che abbiano determinato l’assegnazione del sussidio.

Per quanto tempo può essere rinnovato il Reddito di cittadinanza?

Dunque, rimanendo invariate le condizioni di beneficio del Reddito di cittadinanza, è possibile presentare una nuova domanda dal mese successivo a quello della scadenza. Una volta che l’Inps accerta il possesso dei requisiti per il rinnovo, il beneficio riparte  nuovamente con l’accredito per un periodo di ulteriori 18 mesi.

Reddito di cittadinanza, quando va presentata la domanda di rinnovo?

È avvenuto in questo modo il primo rinnovo dei percettori del Reddito di cittadinanza del primo anno e mezzo di erogazione. Chi ha cominciato a percepire il sussidio a partire da aprile 2019, ha potuto presentare domanda di rinnovo a partire dal 1° ottobre 2020. Inoltre, alla presentazione della domanda di rinnovo del Reddito di cittadinanza entro la fine di ottobre 2020, è seguita l’erogazione della misura a partire dal 1° novembre successivo. Analoghi calcoli di presentazione della domanda di rinnovo possono essere fatti dai percettori del Reddito di cittadinanza via via che l’erogazione arriva alla prima scadenza di un anno e mezzo.

Condizioni per presentare domanda di rinnovo del Reddito di cittadinanza

Il rinnovo del Reddito di cittadinanza è, in ogni modo, condizionato alla presenza dei requisiti che ne hanno determinato il primo periodo di beneficio. Pertanto, è necessario un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) in corso di validità, oltre al mantenimento dei requisiti e degli obblighi previsti dalla legge.

Reddito di cittadinanza, anche per il rinnovo serve l’Isee

L’Isee è valido fino al 31 dicembre dell’anno in cui si è reso necessario presentarlo. L’Isee corrente, invece, ha validità per sei mesi dalla data di presentazione, salvo che nel frattempo non intervengano delle variazioni nella condizione occupazionale o nella fruizione del trattamento stesso. In quest’ultima situazione, l’Isee deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione intervenuta.

Come si presenta domanda di rinnovo del Reddito di cittadinanza?

La procedura di presentazione della domanda di rinnovo del Reddito di cittadinanza è la medesima utilizzata per la presentazione della prima domanda. Pertanto, la domanda di rinnovo può essere presentata telematicamente attraverso il sito dell’Inps o, in alternativa, presso i Centri di assistenza fiscale (Caf), o, dopo il quinto giorno di ciascun mese, presso gli uffici postali.

Quale modello utilizzare per la domanda di rinnovo del Reddito di cittadinanza?

Anche il modello da utilizzare per richiedere il rinnovo del Reddito di cittadinanza è il medesimo utilizzato all’atto della prima domanda del sussidio. In particolare, è necessario compilare la Domanda di Reddito di cittadinanza scaricabile presso il canale Inps, o direttamente presso il Caf o gli uffici postali nelle modalità già indicate.

Documentazione ulteriore nella domanda del Reddito di cittadinanza

Ulteriori modelli di domanda del rinnovo del Reddito di cittadinanza devono essere utilizzati nel caso di svolgimento di attività lavorativa di uno dei componenti della famiglia beneficiaria o di ulteriori variazioni della situazione economica. Si tratta di situazioni nelle quali uno o più componenti della famiglia svolgano un lavoro avviato durante il periodo di riferimento dell’Isee o anche successivamente a esso.

Variazioni Isee ai fini della domanda del Reddito di cittadinanza o rinnovo

In questo caso, oltre al modello di Domanda del Reddito di cittadinanza, va compilato il Modello RdC/PdC Ridotto. Il modello rappresenta una comunicazione a integrazione della domanda di reddito (o di pensione) di cittadinanza, in particolare per attività di lavoro e redditi non interamente rilevati nell’Isee. Nei casi in cui intercorrano variazioni successive alla presentazione della domanda di rinnovo, come d’altronde nel caso di primo invio, il beneficiario deve compilare anche un altro modulo. Si tratta del Modello RdC/PdC Esteso, contenente la comunicazione dell’attività di lavoro e le altre variazioni dei beneficiari di reddito e di pensione di cittadinanza.

Rinnovo Reddito di cittadinanza e Carta RdC

Se è lo stesso beneficiario a presentare la domanda di rinnovo del Reddito di cittadinanza, l’indennità continua a essere erogata sulla stessa Carta di pagamentoCarta RdC. Diversamente, se si tratta di un altro componente della famiglia a presentare domanda, si deve ritirare una nuova Carta. Il rinnovo della Pensione di cittadinanza, invece, non necessita di una nuova domanda. L’Inps, infatti, continua a erogare il beneficio in presenza di tutti i requisiti richiesti, senza limiti temporali.

Accoglimento delle domande di rinnovo del Reddito di cittadinanza

Inviata la domanda del Reddito di cittadinanza il sistema informativo la distingue, in automatico, come istanza di rinnovo. Risultano importanti le condizioni richieste al rinnovo della misura. Infatti, se il beneficiario ha già usufruito dell’indennità negli ultimi dodici mesi, viene reindirizzato all’Ambito territoriale dei Servizi sociali del Comune di residenza oppure presso il Centro per l’impiego. Il passaggio è necessario per continuare il percorso di inclusione sociale o di attivazione lavorativa.

Cosa succede al rinnovo del Reddito di cittadinanza?

E, di conseguenza, ai sensi della legge numero 26 del 2019, cambiano le condizioni di accesso al lavoro. Infatti il beneficiario, in caso di rinnovo, deve accettare la prima offerta di lavoro utile. E l’accettazione deve avvenire ovunque sia collocata nel territorio nazionale l’offerta di lavoro. In caso di rifiuto della prima offerta di lavoro, il beneficiario decade dalla possibilità di continuare a ricevere il Reddito di cittadinanza.