I tirocinanti dottori commercialisti potranno anticipare la contribuzione previdenziale

I tirocinanti dottori commercialisti ed esperti contabili durante il tirocinio potranno decidere di anticipare la contribuzione previdenziale che diventa obbligatoria al momento dell’iscrizione all’albo dei professionisti. Per farlo è necessario iscriversi alla Cassa di previdenza dei ragionieri usufruendo anche, qualora lo volessero, di una tutela sanitaria integrativa.

E’ il ministero del lavoro a deciderlo attraverso l’approvazione di due delibere della Cassa ragionieri del 10 aprile 2008, con le quali l’Ente – che subisce il peso dei pensionati e l’assenza di nuovi ingressi – richiedeva la possibilità della preiscrizione dei tirocinanti e l’estensione della polizza sanitaria integrativa. Delibere che sono state impugnate dalla Cassa dei dottori commercialisti, ancora in attesa della data dell’udienza di trattazione nel merito.

Gli aspiranti futuri commercialisti che vorranno iniziare fin da subito a mettere da parte contributi previdenziali potranno iscriversi all Cassa dottori commercialisti oppure alla Cassa ragionieri. Per gli esperti contabili, invece, la Cassa dei ragionieri diventa l’ente previdenziale di riferimento visto che, attualmente, la Cassa dei commercialisti non accetta la loro iscrizione.

Cassa ragionieri riconosciuta come cassa di previdenza

La Cassa Ragionieri è stata riconosciuta come cassa di previdenza, in seguito all’approvazione da parte del Cda dell’istituto delle delibere relative alla preiscrizione dei tirocinanti (sia dottori commercialisti che esperti contabili) e di assistenza sanitaria integrativa. Paolo Saltarelli, presidente della Cassa ragionieri, esprime soddisfazione: “I giovani – sottolinea – stanno risentendo delle difficoltà della crisi economica e dovranno fronteggiare le criticità dovute al peso dei precedenti sistemi pensionistico-assistenziali. Per questo motivo, abbiamo allo studio una riforma previdenziale che, tra le ipotesi, prevede un innalzamento dell’età pensionabile e dell’anzianità contributiva“.

La dismissione del patrimonio immobiliare attraverso una gara ad evidenza pubblica, che permetterà di individuare una sgr a cui conferire il patrimonio per la dismissione arricchirà il panorama. “La Cassa non ha mai acquistato i cosiddetti titoli tossici – sottolinea Saltarelli – e non è stata coinvolta in nessuno degli scandali finanziari che hanno turbato l’economia. Le critiche che ci arrivano sono spesso frutto di analisi superficiali: il nostro bilancio tecnico è l’unico redatto nel mondo delle Casse senza la previsione di nuovi“.