Incentivi ai professionisti per pc, stampanti e cloud: ecco i contributi

Partite Iva a liberi professionisti iscritti a una Cassa professionale possono accedere a tutta una serie di agevolazioni e contributi a fondo perduto per rinnovare la dotazione hardware e software. Spettano, infatti, ai lavoratori autonomi incentivi e aiuti a fondo perduto per acquistare personal computer, stampanti e servizi informatici come, ad esempio, cloud. Ma non mancano gli incentivi per il sostegno dell’attività professionale, soprattutto per i più giovani. Tra gli effetti dovuti alla crisi per l’emergenza della pandemia di Covid-19, si è registrata la crescente domanda dei contributi richiesti da commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, ingegneri e architetti. Le istanze sono state più di 26 mila negli ultimi due anni. Sono numerosi i bandi ancora aperti per richiedere ancora le agevolazioni e gli incentivi a fondo perduto.

Professionisti, bandi ancora aperti per la richiesta di contributi a fondo perduto: si può acquistare software e hardware

Sono varie le possibilità per i liberi professionisti di richiedere i contributi a fondo perduto e le agevolazioni per acquistare software e hardware. Con i contributi spettanti si possono acquistare anche tablet e servizi per effettuare le videoconferenze, strumenti per la connessione a internet e servizi cloud. Tra gli incentivi, particolarmente consigliati sono quelli messi a disposizione dalle Casse professionali. D’altra parte, i lunghi periodi di chiusura delle attività per la pandemia hanno fatto scoprire anche ai professionisti, oltre che ai lavoratori dipendenti, le nuove opzioni di svolgimento del lavoro da remoto. Anche i liberi professionisti si stanno adeguando al lavoro a distanza, con l’adozione di formule di prestazioni lavorative sempre più “smart”. Tutto ciò non ha fatto altro che far aumentare la necessità di acquistare gli opportuni hardware e sistemi informatici. Per chi volesse richiedere i contributi, risultano tuttora aperti vari bandi con i quali finanziare almeno parte della spesa per l’aggiornamento di hardware e software dello studio.

Rimborsi agli avvocati dalla Cassa forense: quali spese sono ammissibili dal bando?

Entro il 15 giugno 2022 gli avvocati iscritti alla Cassa forense potranno richiedere i contributi a fondo perduto per l’acquisto di strumenti informatici. Il bando prevede il rimborso del 50% delle spese, escludendo l’Iva. Con gli incentivi si possono acquistare:

  • personal computer portatili e fissi;
  • stampanti;
  • microfoni e auricolari;
  • tablet;
  • software;
  • abbonamenti a programmi per effettuare videoconferenze;
  • webcam;
  • dispositivi per archiviare e proteggere i dati.

Incentivi a fondo perduto Cassa forense, quanto possono ottenere gli avvocati?

La domanda degli incentivi e dei contributi a fondo perduto può essere presentata dagli avvocati della Cassa forense entro il 15 giugno 2022. Le spese devono essere state sostenute a partire dal 1° gennaio 2021 fino al 15 marzo 2022. Il tetto minimo dell’incentivo che si può ottenere è pari a 300 euro; si può arrivare al massimo fino a 1.500 euro. Il bando ha visto la partecipazione compatta da parte degli avvocati. È pervenuta alla Cassa forense un numero di domande pari a:

  • 35.843 istanze dal 2016 al 2021 con 22.808 erogazioni;
  • 12.031 domande nel 2020, delle quali quelle accolte sono state peri a 6.271;
  • 2.579 richieste di incentivi nel 2021 per 1.926 istanze accolte.

Inoltre, la Cassa degli avvocati propone ai giovani fino ai 34 anni di età, incentivi per abbattere gli interessi passivi sulle spese inerenti l’avvio dell’attività.

Bando dei commercialisti per l’acquisto di beni strumentali: aiuti per tutti per la digitalizzazione

Fino al 15 marzo scorso i commercialisti iscritti alla Cassa professionale potevano richiedere gli incentivi a fondo perduto per la digitalizzazione. Il bando era aperto non solo ai giovani, ma a tutti gli aderenti, data la situazione di crisi generata dalla pandemia di Covid-19. Dal 2020 a inizio del 2022, le domande accolte per i contributi per software,  hardware, programmi informatici e mobili da ufficio, sono state 1.360 per un totale di 2,4 milioni di euro di incentivi erogati.

Commercialisti, ecco i nuovi bandi 2022 per il supporto alla professione

Sono quattro le nuove iniziative dalla Cassa commercialisti per il supporto alla professione. Rientrano tra gli aiuti le misure volte ad aggregare i professionisti, l’acquisto di beni strumentali, i finanziamenti e la formazione. L’obiettivo dei finanziamenti è quello di supportare la crescita professionale degli iscritti. Nel dettaglio, i nuovi bandi per il 2022 sono:

  • avviso per il supporto alle attività professionali nelle fasi di aggregazione;
  • bando per la sottoscrizione di finanziamenti a sostegno dell’attività professionale;
  • avviso per acquistare o prendere in leasing beni e servizi, purché funzionali allo svolgimento dell’attività professionale;
  • Bando per la formazione e per acquisire nuove competenze.

Incentivi a fondo perduto della Cassa dei consulenti del lavoro: cosa si può acquistare?

Per tutto l’anno in corso, i consulenti del lavoro potranno chiedere, alla propria Cassa professionale di appartenenza, gli incentivi per acquistare beni strumentali. Tra i costi ammissibili rientrano anche il materiale e i programmi informatici. Il tetto massimo di spesa è pari a 30.000 euro per una spesa minima di 5 mila euro. Anche gli interessi sono finanziati dalla Cassa professionale.

Ingegneri e architetti, quali incentivi si possono ottenere per potenziare lo studio? Su tutti, beni informatici e dotazione tecnica

Risulta aperto da poche settimane il bando a sostegno degli architetti e degli ingegneri per acquistare, in conto impianti, i beni per il potenziamento dello studio. Rientrano tra le spese ammissibili ai fini dell’ottenimento dei contributi a fondo perduto, anche i beni informatici e la relativa dotazione tecnica. L’erogazione dei contributi avviene attraverso prestiti d’onore per i lavoratori autonomi iscritti alla Cassa professionale di età non superiore ai 34 anni oppure con figli entro i 16 anni non ancora compiuti. Si possono richiedere finanziamenti via web in conto interessi.

Geometri, eliminata la pensione di anzianità

Cambia la pensione dei geometri con l’eliminazione dell’anzianità contributiva quale criterio per andare in quiescenza. Infatti, rimarranno solo due formule di pensionamento: quello della vecchiaia, maturabile a 67 anni di età, e quello anticipato che prevederà due salvaguardie con una modifica dei contributi. Ecco nel dettaglio quali sono i cambiamenti nella previdenza dei geometri.

Pensione di vecchiaia geometri, quali sono i requisiti richiesti e come si calcola il trattamento?

Per andare in pensione di vecchiaia ai geometri serviranno 67 anni di età unitamente ad almeno 35 anni di contributi versati. Il trattamento di pensione è calcolato in parte con il meccanismo retributivo, per i versamenti effettuati fino al 2009, e in perte con il metodo contributivo, per i periodi lavorativi a partire dal 2010. In merito alla ripresa, il 2020 ha segnato una contrazione consistente dei compensi e dei guadagni (- 3,8% mediamente). Il 2021, invece, è stato caratterizzato da una buona ripresa, complice la risalita del settore delle costruzioni.

Pensione anticipata dei geometri: si può uscire a 60 anni ma con delle penalità

Per la platea di oltre 78 mila geometri iscritti alla Cassa professionale, c’è anche la possibilità di uscita prima dal lavoro con la pensione anticipata. I geometri che avranno compiuto 60 anni di età, unitamente a 40 anni di contributi, potranno accedere alla quiescenza anticipata rispetto alla pensione di vecchiaia. Ma con alcuni paletti: il primo è che ci sarà un abbattimento dell’1% per ogni mese di anticipo rispetto ai 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia. La riduzione dell’1% è calcolata solo sulla quota retributiva.

Pensione anticipata geometri, l’assegno previdenziale deve essere 1,5 volte la pensione sociale Inps

Il secondo paletto per la pensione anticipata dei geometri a 60 anni è rappresentato dall’importo minimo del futuro trattamento previdenziale. Infatti, è richiesto che la pensione abbia un importo che non possa essere inferiore di 1,5 volte quello della pensione sociale dell’Inps. Si tratta, in entrambi i casi, di due “salvaguardie” che, da un lato permette a chi anticipa l’uscita dal lavoro di avere lo stesso importo che avrebbe con la pensione di vecchiaia a 67 anni, pagando l’1% di penalizzazione per ogni mese di anticipo. Dall’altro, il vincolo dell’importo di 1,5 volte l’assegno sociale impedisce ai futuri pensionati della Cassa previdenziale di avere trattamenti previdenziali sotto la soglia di povertà.

Riforma pensioni Cassa geometri, assegni meno generosi che nel passato

La riforma delle pensioni della Cassa geometri permetterà di contenere le uscite rispetto a meccanismi troppo generosi. Si calcola che mediamente la Cassa restituiva, sotto forma di trattamento pensionistico, 2,4 volte quanto si riceveva di contribuzione. Con i due paletti delle pensioni anticipate, la Cassa professionisti stima di poter ottenere un risparmio, in termini di trattamenti pensionistici, pari a un miliardo di euro.

Geometri, due bandi per la crescita professionale: previsti contributi e incentivi

La Cassa geometri ha dato il via a due bandi per la crescita professionale degli iscritti,  finanziando, per complessivi 4 milioni di euro, lo scambio intergenerazionale, il tutoraggio e le aggregazioni professionali. Gli scopi dei finanziamenti rientrano, dunque, sia nell’ambito della crescita professionale, e in particolare dei giovani, che nella promozione di iniziative che possano avere delle ricadute positive sui redditi.

Bando geometri per lo scambio intergenerazionale e tutoraggio: 2,5 milioni di finanziamenti

Il bando con maggiori risorse messe a disposizione dalla Cassa professionale per i geometri è quello relativo allo scambio intergenerazionale e il tutoraggio. Complessivamente, i fondi a disposizione ammontano a 2,5 milioni di euro. Il bando è rivolto anche ai pensionati attivi ed ha come obiettivo quello della creazione di un percorso virtuoso che lega i geometri con maggiore anzianità professionale ai profili junior. Grazie all’esperienza dei primi, infatti, i giovani geometri possono essere guidati nello svolgimento della professione. Il profilo senior deve avere almeno dieci anni continuativi di iscrizione alla Cassa geometri. Il ricambio generazionale è rivolto a favore di profili giovani, fino a un’età massima di 40 anni.

Scambio generazionale alla Cassa geometri: i profili senior ottengono contributi erogati sulla crescita dei profili giovani

Il bando prevede, dunque, che tra i geometri più esperti ci sia il trasferimento di conoscenze, non solo in termini di know how, ma anche dei contatti della propria rete professionali. I geometri senior che si mettono in gioco nel processo di scambio intergenerazionale ottengono un contributo erogato direttamente dalla Cassa professionale. Tale contributo è calcolato nell’importo massimo del 20% della crescita del reddito del profilo junior rispetto al momento di partenza del progetto. È prevista una durata massima del progetto pari a 5 anni. I profili senior potranno avere attivi fino a un massimo di 3 iniziative (per una sola volta) contemporaneamente.

Secondo bando dei geometri: premiata l’aggregazione professionale

Il secondo bando della Cassa geometri è quello per l’aggregazione professionale. I fondi a disposizione per questo bando sono pari a 1,5 milioni di euro. Il bando ha la finalità di aggregare i professionisti che, ad oggi, svolgano l’attività in forma individuale. L’obiettivo ultimo è quello di aumentare i redditi professionali. Il ragionamento che sta alla base del progetto è che i professionisti, aggregandosi, possono prendere in carico affidamenti caratterizzati da un’elevata complessità. E, pertanto, partecipare ad appalti che richiedono specifici requisiti tecnici e professionali, oltre a quelli economici e finanziari.

Quali contributi sono previsti ai geometri professionisti se si aggregano?

La necessità di forme più strutturate di professionisti rispetto alla forma individuale dei geometri è premiata dalla Cassa con contributi fissi di mille euro corrisposti anticipatamente più ulteriori incentivi, variabili, nella misura massima del 15%. La percentuale dipende dalla crescita reddituale ottenuta dall’aggregazione dei professionisti rispetto all’attività svolta in via individuale. Ad oggi, il reddito medio di un professionista supera i 22.650 euro, con una crescita attestata nei cinque anni dal 2016 al 2020 del 23%.

Contributi a fondo perduto per professionisti: acquistabili pc, stampanti e servizi cloud

Contributi a fondo perduto e agevolazioni spettano ai professionisti iscritti alle Casse professionali per l’acquisto di personal computer, stampanti e servizi informatici come cloud. Tra gli effetti che si sono registrati per la crisi generata dell’emergenza Covid, le domande di finanziamento presentate da avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, architetti e ingegneri hanno superato quota 26 mila da due anni a questa parte. Ma sono numerosi i bandi per i contributi a fondo perduto e le agevolazioni al momento ancora aperti.

Liberi professionisti, ancora aperti i bandi per chiedere contributi e agevolazioni per l’acquisto di hardware e software

Molteplici le possibilità per i liberi professionisti di ottenere contributi a fondo perduto per l’acquisto di hardware e di software, ma anche di tablet e di servizi per la videoconferenza, connettività a internet e cloud, grazie alle risorse messe a disposizione dalle Casse professionali. D’altronde, il lungo periodo di pandemia ha evidenziato le nuove modalità di svolgimento del lavoro da remoto, adottando formule sempre più “smart”. Il che richiede l’acquisto degli opportuni hardware e sistemi informatici. Ma tutt’ora risultano ancora aperti vari bandi per la richiesta da parte dei professionisti di contributi a fondo perduto e di agevolazioni per procedere con gli acquisti.

Rimborsi agli avvocati dalla Cassa forense: quali spese sono previste dal bando?

Fino al 15 giugno 2022 gli avvocati potranno chiedere contributi a fondo perduto alla Cassa forense per acquistare strumenti informatici. Il bando prevede il rimborso della metà della spesa (Iva esclusa) effettuata dagli avvocati per l’acquisto di vari prodotti come:

  • pc portatili e fissi;
  • tablet;
  • microfoni e auricolari;
  • stampanti;
  • webcam;
  • abbonamenti a programmi per la videoconferenza;
  • software;
  • dispositivi per l’archiviazione e la protezione dei dati.

Contributi a fondo perduto avvocati, quanto si può ottenere di aiuto dalla Cassa forense?

La richiesta può essere fatta fino al 15 giugno 2022 per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 15 marzo 2022. Il minimo del contributo ottenibile è di 300 euro, il massimo è pari a 1.500 euro. Il bando ha avuto un notevole numero di domande (22.808 erogazioni su 35.843 istanze dal 2016 al 2021); 12.031 domande nel 2020 (istanze accolte pari a 6.271); 2.579 richieste di contributi nel 2021, con domande accolte pari a 1.926. Inoltre, la Cassa forense mette a disposizione dei giovani (fino a 34 anni), contributi per l’abbattimento totale degli interessi passivi per le spese relative all’avvio dell’attività.

Bando dei commercialisti per l’acquisto di beni strumentali: aiuti per tutti per la digitalizzazione

Interessante il bando della Cassa dei commercialisti per i contributi a fondo perduto per la digitalizzazione. Il bando è aperto non solo ai giovani, ma a tutti gli aderenti, data la situazione di crisi generata dalla pandemia di Covid-19. Il bando, promosso dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza ai Dottori Commercialisti (Cnpadc) prevedeva, all’atto dell’uscita dell’avviso, la richiesta dei contributi da parte degli iscritti da non più di tre anni. In tutto, dal 2020 ad oggi, sono stati 1.360 le domande accolte per un totale di 2,4 milioni di euro di contributi erogati. Il bando è stato chiuso lo scorso 15 marzo.

Quali acquisti finanzia il bando dei Dottori commercialisti?

Il bando dei dottori commercialisti finanzia l’acquisto di hardware, di mobili da ufficio e di programmi informatici. Attualmente la misura è riservata ai commercialisti che abbiano un livello basso di reddito, da parametrare sul numero dei componenti della famiglia. Si può ottenere il rimborso della metà delle spese ammissibili.

Contributi della Cassa dei consulenti del lavoro: quali sono?

Per tutto il 2022 i consulenti del lavoro potranno richiedere, alla propria Cassa professionale di appartenenza, i contributi per l’acquisto di beni strumentali. Tra le spese ammissibili rientrano anche i programmi e il materiale informatico. Il limite massimo di spesa è fissato in 30 mila euro, quello minimo di 5 mila euro. Gli interessi sono a carico della Cassa professionale.

Architetti e ingegneri, quali contributi si possono ottenere per il potenziamento dello studio, beni informatici e dotazione tecnica?

Risulta appena aperto il bando a favore degli ingegneri e degli architetti per l’acquisto, in conto impianti, di beni per il potenziamento dello studio. Sono inclusi, tra le spese ammissibili, anche i beni informatici e la dotazione tecnica. L’erogazione avviene mediante prestiti d’onore per i professionisti entro i 34 anni di età o con figli fino a 16 anni non ancora compiuti. Si possono richiedere finanziamenti on line in conto interessi.

Liberi professionisti che accettano incarichi PA: non è necessario rinunciare né alla Cassa né all’Albo

Arrivano novità per i liberi professionisti che accettino incarichi dagli enti della Pubblica amministrazione legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dal decreto approvato nella giornata del 27 ottobre. Infatti, i professionisti non dovranno rinunciare né alla Cassa di previdenza di appartenenza e nemmeno all’Albo professionale. Intanto, sempre in merito agli incarichi dei professionisti nella Pubblica amministrazione, nella giornata del 27 ottobre il ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta ha sottoscritto il protocollo di intesa con il Coordinamento Libere Associazioni Professionali (Colap).

Liberi professionisti e decreto Pnrr: cosa avviene se accettano incarichi?

La possibilità di mantenere la Cassa di previdenza e l’Albo per i liberi professionisti che accettino incarichi a tempo determinato nella Pubblica amministrazione è stata confermata dal decreto sul Pnrr del 27 ottobre 2021. All’articolo 27 del provvedimento si legge che ai professionisti assunti per gli incarichi “non è richiesta la cancellazione dall’Albo professionale”. Inoltre, anche una possibile assunzione non determinerebbe, in alcun caso, la necessità di cancellarsi d’ufficio dall’Albo stesso.

Liberi professionisti con incarichi nella Pubblica amministrazione, si può mantenere iscrizione alle Casse previdenziali

La norma, voluta fortemente dal ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta, riguarda anche l’iscrizione alle Casse di previdenza professionali. Anche in questo ambito, non è richiesto ai liberi professionisti che accettino incarichi nella Pubblica amministrazione, di cancellarsi dalle Casse.

I liberi professionisti non devono rinunciare alla Cassa e all’Albo anche per i concorsi pubblici

L’obiettivo del provvedimento relativo agli autonomi è quello di reperire il maggior numero di professionisti in grado di portare avanti i progetti e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Proprio nell’ambito degli interventi da realizzare nel Pnrr, infatti, sono numerose le opportunità di incarichi riservati ai liberi professionisti. Nel provvedimento rientra anche il caso dei concorsi pubblici con assunzione al termine delle selezioni. Sarà così anche per il concorso già bandito relativo all’Ufficio del processo e per quello relativo alla gestione del Pnrr.

Reclutamento liberi professionisti nella Pubblica amministrazione, sottoscritto accordo con la Colap

Sempre nell’ambito dei rapporti e delle opportunità di incarichi ai liberi professionisti, il ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta ha sottoscritto nella giornata del 27 ottobre il protocollo di intesa con la Colap. L’accordo mira a integrare il Portale del reclutamento della Pubblica amministrazione con le libere associazioni professionali ordinistiche e non che vantano, al loro interno, l’iscrizione di oltre 200 coordinamenti professionale per un totale di oltre 300 mila iscritti.

Portale InPa per il reclutamento nella Pubblica amministrazione

Novità, particolare, arrivano per il portale InPA per il reclutamento nella Pubblica amministrazione. Il sito allargherà il numero degli iscritti al fine di individuare le professionalità e le alte specializzazioni nelle procedure indette dagli enti per realizzare i progetti del Pnrr. L’accordo raggiunto con il presidente del Colap, Emiliana Alessandrucci, permetterà agli iscritti che manifestino la disponibilità a lavorare per la Pubblica amministrazione di avere la possibilità di ricevere un incarico. L’assunzione può avvenire sia come liberi professionisti, sia con contratti a termine, normalmente della durata dai 3 ai 5 anni.

Cosa devono fare i professionisti per essere selezionati per incarichi nella Pubblica amministrazione?

Con l’accordo raggiunto ieri, i curriculum dei professionisti iscritti al Colap verranno inseriti nella banca dati del portale InPa. Attraverso il sistema i professionisti potranno avere la possibilità di sottoscrivere un contratto o come lavoratori dipendenti o come professionisti, per le pubbliche amministrazioni. Il ministro per la Funzione pubblica individua in centinaia di migliaia le possibilità di incarichi da parte della Pubblica amministrazione nei prossimi anni.

Contributi previdenziali Casse professionali: tutte le aliquote e i nuovi aumenti

Continuano i ritocchi sui contributi previdenziali delle Casse professionali. Aumenti sono registrati per i medici, gli odontoiatri, i giornalisti e i veterinari. Per i geometri e i periti industriali, l’integrativo è al 5% per le commesse fatte a favore della Pubblica amministrazione. Ecco tutte le percentuali dei contributi, il contributivo integrativo e la quota di maternità (quasi sempre fissa) inerenti la dichiarazione dei redditi del 2021 per compensi maturati nel 2020.

Dichiarazione redditi 2021, a chi sono aumentati i contributi? I giornalisti dell’Inpgi

I contributi calcolati sul reddito netto dei professionisti del 2020 sono in aumento per gli odontoiatri, i medici, i giornalisti e i veterinari. I contributi integrativi, invece, quest’anno sono aumentati per i soli giornalisti. Nel dettaglio, i giornalisti iscritti all’Inpgi, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, pagano:

  • un contributo soggettivo del 12% sul reddito professionale netto fino al limite di 24 mila euro;
  • per redditi oltre i 24 mila euro la percentuale sale al 14%;
  • il contributo integrativo del 4% del reddito lordo;
  • a scelta del professionista il contributo aggiuntivo di almeno il 5% sul reddito netto.

Il modello di reddito GS/2021 deve essere inviato in via telematica entro il 30 settembre 2021.

Contributi previdenziali di avvocati e consulenti del lavoro

Gli avvocati iscritti alla Cassa Forense pagano il contributo soggettivo sul reddito della propria professione aumentato dal 14,5% al 15%. L’aumento tuttavia è in vigore dal 1° gennaio 2021, pertanto per la dichiarazione dei redditi da presentare entro il 30 settembre 2021 la percentuale è ancora del 14,5%. In più gli avvocati pagano un contributo soggettivo del 3% sul reddito netto e un integrativo del 4% sul volume di affari. Per i consulenti del lavoro, il contributo soggettivo è del 12% sul reddito netto e l’integrativo del 4%.

Dichiarazione redditi di commercialisti e notai

Per i commercialisti il contributo soggettivo varia dal 12% al 100% del reddito netto, l’integrativo è del 4%. La Cassa dei Ragionieri e Periti commerciali (esperti contabili) applica un soggettivo dal 15 al 25%, un soggettivo supplementare dello 0,75% e un integrativo sul volume di affari del 4%. I notai iscritti alla Cassa nazionale del Notariato, versano il 22% del valore del repertorio notarile del mese precedente per atti del valore negoziale fino a 37 mila euro. Tutti gli altri atti hanno una percentuale del 42%.

Medici e odontoiatri, quanto pagano di contributi previdenziali alle Casse?

Per i medici e gli odontoiatri iscritti all’Enpam, il contributo sulla quota A è fisso in base all’età. Il contributo sulla quota B è del 19,5% sul reddito professionale netto (lo scorso anno era del 18,5%). Oltre il limite dei 103.0555 euro di reddito annuo, la quota B sull’incremento è pari all’1%. Per gli attuari, i chimici e i fisici, i dottori agronomi e forestali, e i geologi iscritti all’Epap, il contributo soggettivo è del 10% sul reddito netto fino a 103.055 euro all’anno, sull’eccedenza si paga il contributo di solidarietà dello 0,2%. È prevista la percentuale integrativa del 2% sul volume di affari mentre il contributo maternità è fisso.

Agrotecnici, periti agrari e biologi: quanto pagano di contributi previdenziali?

Gli agrotecnici e i periti agrari iscritti alla Fondazione Enpaia (Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura), versano il contributo soggettivo pari al 10% sul reddito professionale netto. Cambia il contributo integrativo che è del 2% per gli agrotecnici e dal 2% al 5% per i periti agrari. Per entrambe le categorie il contributo di maternità è fisso. I biologi, iscritti all’Ente nazionale di previdenza e assistenza a favore dei Biologi, il contributo soggettivo è del 15% sul reddito netto della professione, mentre l’integrativo è del 4% sul volume di affari. Dal 1° luglio 2019 il 4% si paga anche sulle prestazioni a favore della Pubblica amministrazione.

Farmacisti, infermieri, psicologi e veterinari: quanto pagano alla dichiarazione dei redditi?

Per i farmacisti iscritti all’Enpaf sono previsti i contributi previdenziali e assistenziali fissi per il 2021. Diversamente gli infermieri dell’Enpapi, versano un contributo soggettivo del 16% sul reddito netto e un integrativo del 4% (anche sulle prestazioni verso la Pubblica amministrazione dal 16 maggio 2019). Per gli psicologi iscritti all’Enpap il contributo soggettivo è del 10% sul reddito netto, l’integrativo del 2% sul volume di affari. Resta fisso il contributo di maternità. Per i veterinari dell’Enpav, il contributo soggettivo è del 15,5% sul reddito netto fino a 95.150 euro (sullo scaglione più alto è del 3%). È previsto un integrativo sul volume di affari del 2% e un contributo di maternità fisso.

Geometri, ingegneri, architetti e periti industriali: contributo soggettivo e integrativo

I geometri iscritti alla Cassa italiana di previdenza e assistenza Geometri liberi professionisti (Cipag) versano un contributo soggettivo del 18% sul reddito netto fino a 156.800 euro. Per redditi oltre la soglia è previsto un contributo soggettivo del 3,5%. Il contributo integrativo è del 5% sul volume di affari, del 4% nel caso in cui si tratta di lavori fatti per la Pubblica amministrazione. per gli ingegneri e gli architetti il contributo soggettivo è del 14,5% sul reddito netto, con un contributo integrativo del 4% calcolato sul volume di affari. Per i periti industriali iscritti all’Eppi, Ente di previdenza dei periti industriali e periti industriali laureati, il contributo soggettivo è del 18%, da calcolare sul reddito netto. Il contributo integrativo è del 5% sul volume di affari. La percentuale è salita dal 25 febbraio 2019 dal 2% al 5% anche per lavori fatti per la Pubblica amministrazione.

 

La Manovra Fiscale: tutte le novità

Le novità contenute nel decreto sulla manovra pluriennale per il 2011-2014 (47 miliardi così distribuiti: 1,5 miliardi per l’anno in corso, 5,5 miliardi per il 2012 e 20 miliardi per ciascuno degli anni 2013 e 2014) sono poco confortanti in quanto prevedono l’introduzione di nuove tassazioni: stangata sulle banche, superbollo sui suv e le auto potenti, ritorno dal 2012 del ticket sulla diagnostica e i codici bianchi del pronto soccorso e dal 2014 anche di quelli sui farmaci. Definanziamento delle opere pubbliche per quanto riguarda gli stanziamenti del 2009 non utilizzati e rinvio dei tagli dei costi della politica, i beni culturali entrano nella destinazione del 5 per mille. Poche altre novità lasciano ben sperare come l’introduzione del forfettone fiscale del 5% a favore delle nuove attività che vengono avviate da giovani sotto i 35 anni.

Per i Suv in partciolare verrà applicata una tassa automobilistica che sale in base alla potenza del veicolo a partire da 225 Kw. Chi non pagherà incorrerà in sanzioni che arrivano fino al 30% del dovuto.

Le banche vedranno applicare l’aliquota del 35% il risultato netto delle attività di trading. Torna il fissato bollato sulla transazioni (1,5% per mille della transazione).

A partire da gennaio 2012 si pagheranno 10 euro sulla diagnostica e di 25 euro sui codici bianchi di pronto soccorso per quanto riguarda la sanità e i pronto soccorso.

Le casse professionali devono prevedere l’obbligatorietà dell’iscrizione per i soggetti già pensionati che percepiscono un reddito dalla loro attività’. E’ previsto un contributo previdenziale soggettivo minimo non inferiore al 50% di quello ordinario.

Per le partite Iva arriva una sanatoria per la mancata dichiarazione di cessazione attività. Le partite iva dormienti (inattive da 3 anni) vengono cancellate mentre sul fronte lavoro viene prorogato il  fisco agevolato anche nel 2012 sul salario di produttivita’. L’aliquota sara’ stabilita’ entro il 31 dicembre 2011.

Per la proroga fino al 31 dicembre 2011 delle missioni di pace vengono stanziati 700 milioni di euro, per la sicurezza delle strade 36,4 milioni (per il secondo semestre dell’anno) e 314 milioni vanno al trasporto pubblico locale. Altre novità riguardano la Croce Rossa che diventa ente di diritto privato dal primo gennaio 2012 e l’introduzione di un sovrapprezzo del canone che gli operatori ferroviari pagano per utilizzare la rete ad alta velocitaà.

Ecco il FORFETTONE. Professionisti ed Imprenditori: quali novità con la manovra?

Il Consiglio dei Ministri da il via libero al decreto legge contenente la manovra 2011-2014. Una manovra da 47 miliardi che dovrebbe consentire di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014.

Stangata sulle banche, superbollo sui suv e le auto potenti, ritorno dal 2012 del ticket sulla diagnostica e i codici bianchi del pronto soccorso e dal 2014 anche di quelli sui farmaci. Definanziamento delle opere pubbliche per quanto riguarda gli stanziamenti del 2009 non utilizzati e rinvio dei tagli dei costi della politica: li deciderà una commissione. Forfettone fiscale del 5% a favore delle nuove attività che vengono avviate da giovani sotto i 35 anni. I beni culturali entrano nella destinazione del 5 per mille. Queste sono alcune delle novità contenute nel decreto sulla manovra pluriennale per il 2011-2014 su cui il governo ha già annunciato il voto di fiducia.

L’intervento dovrebbe essere di 1,5 miliardi nel 2011, di 5,5 miliardi nel 2012, e rispettivamente di 20 miliardi nel 2013 e nel 2014.

Ma quali saranno le principali novità per il mondo dei Professionisti e delle Piccole Imprese?

  • Casse Professionali: devono prevedere l’obbligatorietà dell’iscrizione per i soggetti già pensionati che percepiscono un reddito dalla loro attività. È previsto un contributo previdenziale soggettivo minimo non inferiore al 50% di quello ordinario.
  • Giovani Imprenditori: dal primo gennaio 2012 i giovani sotto i 35 anni che iniziano una attività potranno usufruire di un forfettone del 5% che vale fino ad massimo di cinque anni.
  • Partite Iva: ci sarà una sanatoria per la mancata dichiarazione di cessazione attività. I titolari di partita iva che non hanno presentato in tempo la dichiarazione possono regolarizzare la loro posizione entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto usufruendo di uno sconto sulla sanzione minima. Le partite iva dormienti (inattive da 3 anni) vengono cancellate.

Il progetto di riforma punta a ridurre il numero dei tributi statali (imposte sui redditi, sul valore aggiunto, sui servizi di accisa), alla riduzione a tre sole aliquote per il prelievo dai redditi personali (20%, 30%, 40%) a semplificazioni degli adempimenti tributari, ad agevolazioni specifiche per l’attuazione di investimenti esteri, alla razionalizzazione delle agevolazioni esistenti per una loro concentrazione in regimi di favore essenzialmente su natalità, lavoro e giovani, alla graduale eliminazione dell’Irap.

Aspettando il voto del Parlamento, vi terremo aggiornati sulle novità che ci riguardano più da vicino.