Nuovi finanziamenti per le zone colpite dal sisma in Centro Italia

Cassa depositi e prestiti ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di destinare un nuovo plafond di 560 milioni di euro ai territori che si trovano nel Centro Italia, e precisamente nei territori colpiti dagli eventi sismici a cominciare dal 24 agosto 2016.
Dopo, dunque, il Plafond Sisma Centro Italia, che era stato varato a fine 2016, e che aveva messo a disposizione di imprese e famiglie le risorse necessarie per la ricostruzione di abitazioni e aziende danneggiate, per un totale di 4 miliardi di euro, si aggiunge ora una nuova misura.

Una nota proveniente da CDP specifica: “Dal 2009 CDP ha stanziato circa 20 miliardi a beneficio delle comunità colpite da eventi calamitosi. Più della metà, cioè 12 miliardi sono stati destinati per la ricostruzione e la ripresa delle attività economiche in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a seguito del sisma 2012 che causò 20 morti; 2 miliardi per ricostruire le abitazioni danneggiate o distrutte dal sisma in Abruzzo nel 2009 con 309 vittime; 90 milioni di euro per la concessione di finanziamenti agevolati a favore dei comuni della Sardegna colpiti dall’alluvione del 2013; 1,5 miliardi per numerosi contesti emergenziali verificatisi a partire dal 2013 su tutto il territorio nazionale e circa 4 miliardi per la ricostruzione privata nei territori del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici dall’agosto 2016 che hanno causato 209 morti”.

Vera MORETTI

Poste Italiane accelera verso la Borsa

Secondo indiscrezioni di stampa, Poste 2020, il nuovo piano strategico di Poste Italiane voluto dall’AD Francesco Caio non vedrebbe la luce a gennaio, come ipotizzato fino a poco tempo fa, bensì già entro la fine del 2014.

Domani, mercoledì 10 dicembre, è previsto un consiglio di amministrazione di Poste Italiane e qualcuno già ipotizza che in quella sede sarà dato semaforo verde a Poste 2020, anche se date la complessità della decisione e del piano, è più probabile che l’ok arrivi durante la riunione del board fissata per il 16 dicembre.

La decisione di Caio di imprimere un’accelerazione a Poste 2020, sempre secondo indiscrezioni si stampa, è arrivata perché l’AD ha le idee chiare su cosa fare, e dal 1° gennaio prossimo vuole che si avvii la svolta strategica che porterà alla privatizzazione e alla quotazione in Borsa entro l’estate 2015; l’ipotesi è quella di collocare una quota fino al 49%. Le banche ritengono che Poste Italiane possa sbarcare sul mercato con un valore non inferiore a 8 miliardi, il che porterebbe nelle casse del Tesoro una quota oscillante tra 3,2 e 3,5 miliardi.

Fondamentale nel nuovo piano Poste 2020 è la convenzione con Cdp, che nei giorni scorsi ha visto diversi incontri con Poste Italiane per limare gli ultimi dettagli e che quasi certamente avrà una durata di 5 anni e non di 3, come in passato.

Accordo tra BEI e CDP per le pmi

E’ stato firmato, dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Cassa depositi e prestiti (CDP), un nuovo accordo per 500 milioni di euro destinati a sostenere gli investimenti in Italia.

Grazie a questa intesa raggiunta, BEI metterà a disposizione di CDP una linea di credito che sarà utilizzata per il finanziamento di progetti avanzati dalle Piccole e medie imprese e dalle Reti di imprese.
I finanziamenti saranno veicolati a PMI e Reti di imprese tramite le banche italiane.

Dario Scannapieco, vicepresidente della BEI, ha dichiarato: “Questo accordo conferma l’importanza della collaborazione tra BEI e CDP per assicurare all’economia italiana ogni anno nuove risorse, in tutti i settori produttivi, dalle grandi opere alle PMI, in modo da dare un contributo alla ripresa degli investimenti, fattore cruciale per il sostegno alla ripresa”.

Ha poi aggiunto Matteo Del Fante, direttore generale di CDP: “L’accordo sottoscritto oggi con BEI rafforza la collaborazione sinergica tra le due Istituzioni, già sperimentata nel settore delle infrastrutture e che, per la prima volta, si rivolge in modo specifico al comparto imprenditoriale italiano di minori dimensioni. Per CDP rappresenta un positivo sviluppo dei programmi di sostegno dell’economia, varati negli ultimi anni per sostenere l’accesso al credito delle PMI”.

L’iniziativa rappresenta una nuova concreta applicazione dell’operatività congiunta BEI-CDP, sulla base di un Accordo quadro che punta a consolidare e sviluppare le collaborazioni in Italia nell’attività di finanziamento ad amministrazioni e società pubbliche, Enti locali, gruppi imprenditoriali e PMI e che, oltre alla collaborazione sul piano finanziario, prevede anche scambi di funzionari tra le due strutture.

Vera MORETTI

Le Pmi verso un’internazionalizzazione?

di Vera MORETTI

E’ nata una nuova alleanza siglata da Giovanni Sabatini, direttore generale di Abi, e Giovanni Gorno Tempini, Alessandro Castellano e Massimo D’Aiuto, rispettivamente amministratori delegati di Cassa depositi e prestiti, Sace e Simest.

Ciò porterà ad una proroga fino al 6 aprile 2013 per il sistema Export banca. Questo sistema era stato creato nel 2010 tramite una convenzione tra Cdp e la Sace, la società controllata dal ministero dell’Economia che garantisce il credito all’esportazione assicurando gli investimenti esteri. Ora è entrata anche Simest, Società italiana per le imprese all’estero, nell’ambito di un’azione di abbattimento degli interessi sui crediti.

La convenzione mira alla costituzione di compartecipazioni con le banche, nazionali e non, per la quota che rimane scoperta.
Questa operazione potrebbe rendere le imprese italiane maggiormente competitive a livello europeo, e poter, dunque, stare al passo con Francia e Germania, che godono già di strumenti analoghi.

Le misure varate nell’ambito di questo progetto traghetteranno le 40 operazioni da 9 miliardi ciascuna in fase di istruttoria, che si avvalgono di una quota di finanziamenti firmati Cdp pari a 4,5 miliardi. La maggior parte di queste sono di credito all’acquirente estero mentre oltre una decina sono di sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi, per l’apertura di filiali e acquisizioni all’estero.
Nel 2011 sono state cinque le operazioni avviate nei settori dei cantieri navali, dell’edilizia e delle infrastrutture, gas e petrolio: due finanziate per un totale di circa 800 milioni, altre tre sono in fase di conclusione.

Ma le manovre non si fermano qui, perché è previsto un incontro il 19 aprile prossimo per affrontare il tema spinoso del credit crunch e la proposta Abi per smobilizzare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle aziende.