I 10 lavori più richiesti attualmente

Nel mese di maggio 2022 saranno 444 mila le assunzioni programmate dalle imprese secondo quanto emerge dalla ricerca Unioncamere Anpal, Sistema Informativo Excelsior. In particolare, sono evidenti i segnali di indebolimento della domanda di lavoro delle imprese dei settori del manifatturiero e delle costruzioni. La tenuta delle offerte del lavoro è garantita dalla ripresa dei settori del turismo e dei servizi alle persone. Le prospettive di impiego, in ogni modo, risentono sempre più delle incertezze dovute alla crisi in Ucraina e alle conseguenze della crisi delle materie prime ed energetica.

Quali settori risentono maggiormente della crisi in Ucraina nel mercato del lavoro a maggio 2022?

La ricerca di Unioncamere e Anpal, nel dettaglio, mostra che rispetto al mese di aprile le imprese manifatturiere richiederanno 3 mila unità di personale in meno rispetto ad aprile scorso, pari al – 4,4%. La riduzione è particolarmente evidente se confrontata a quella di un anno fa (- 18,8%, pari a 15 mila unità in meno). Analogamente, la contrazione si registra anche per il settore delle costruzioni: – 0,9% rispetto ad aprile scorso e – 27,5% rispetto alle assunzioni di un anno fa.

Quali settori avranno una crescita di assunzioni a maggio 2022?

Diversamente, salgono le assunzioni nei settori dei servizi (+ 30,2% rispetto al mese scorso e + 31,5% rispetto a maggio del 2021). A far da traino è soprattutto il turismo. A fronte dei dati positivi di crescita del mercato delle assunzioni si registra, come già avvenuto nelle precedenti rilevazioni, la difficoltà delle imprese di reperire i profili giusti e gli skill adeguati nel personale ricercato. Per il mese di maggio si calcola che le imprese avranno difficoltà a coprire i posti da assegnare nel 38,3%. Le difficoltà hanno come giustificazione quella della mancanza dei candidati ideali.

Offerte di lavoro: quali sono i settori professionali che avranno maggiori le maggiori opportunità di impiego?

Per quanto concerne i numeri sui lavoratori in entrata per gruppi professionali, la maggiore richiesta sarà tra gli impiegati, i professionisti commerciali e gli addetti ai servizi, per un totale di 176.470 assunzioni, quasi il 40% del totale. In particolare, saranno ricercati gli impiegati (40.110 nuove assunzioni), ma soprattutto gli addetti qualificati alle attività commerciali e nei servizi (136.360 nuove assunzioni). A seguire, si farà sentire la richiesta di operai specializzati e di conduttori di impianti e di macchine (104.060 assunzioni totali). Nel dettaglio, saranno 55.080 le assunzioni tra gli operai specializzati e 48.980 quelle dei conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili.

Quante assunzioni sono previste tra le professioni a elevata specializzazione e non qualificate?

A seguire le assunzioni riguarderanno le professioni non qualificate. Le imprese avranno bisogno di personale, soprattutto per lo spostamento di merci e nei servizi di pulizia, per un totale di 83.780 nuove unità. Infine, nei numeri, i dirigenti e le professioni con elevata specializzazione saranno richiesti per 79.990 nuove unità, delle quali 1.270 dirigenti, 23.110 professionisti intellettuali, scientifici e con alta specializzazione e 55.610 tecnici.

Offerte di lavoro, ecco le 10 professioni più richieste a maggio 2022

Ecco, dunque, quali sono le 10 professioni più richieste dalle imprese nel mese di maggio 2022:

  • cuochi, camerieri e altre specializzazioni nei servizi turistici con 76.980 nuove opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 52.880 nuove assunzioni;
  • commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso con 25.860 nuove opportunità di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 25.300 nuove assunzioni;
  • conduttori di mezzi di trasporto con 20.790 nuove opportunità di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali con 20.290 nuove offerte di lavoro;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con 19.200 nuove offerte di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con 17.170  nuove opportunità di lavoro;
  • personale addetto all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza dei clienti con 16.730 nuove assunzioni;
  • personale non qualificato nella logistica, facchini e corriere per 15.360 nuove offerte di impiego.

Quali altre professioni saranno richieste a maggio 2022?

Pur non rientrando tra le prime 10 professioni più richieste, altre specializzazioni avranno buone opportunità di assunzioni nel mese di maggio 2022. In particolare:

  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione per 12.660 nuove opportunità di impiego;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti per altri settori con 12.070 nuove offerte di lavoro;
  • operatori dell’assistenza sociale in istituzioni o domiciliari per 11.050 nuove assunzioni;
  • commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione per 8.510 nuove assunzioni;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare per 7.800 nuove opportunità di lavoro;
  • conduttori di macchinari mobili per 7.490 nuove offerte di impiego;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 7.240 nuove assunzioni;
  • personale non qualificato nelle attività industriali e assimilati per 7.150 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nelle attività commerciali e nei servizi con 6.630 nuove assunzioni;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con 6.150 nuove assunzioni previste.

Quali saranno i profili con le maggiori difficoltà per le imprese di assunzione?

Circa quattro profili su dieci saranno di difficile reperimento per le imprese, soprattutto per la mancanza di candidati ideali. Ecco quali saranno i 10 lavori per i quali mancheranno i giusti candidati e la percentuale di difficoltà o di posti che rimarranno vacanti rispetto alle assunzioni previste:

  • dirigenti e direttori con il 70,1% di difficoltà;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 59,7% di difficoltà;
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 59,4% di difficoltà;
  • gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 59,4% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 58,3% di difficoltà;
  • operatori della cura estetica con il 58% di difficoltà;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con il 56,7% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 55,5% di difficoltà;
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,3% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 54,6% di difficoltà.

I 10 lavori più richiesti fino a giugno 2022

Nei tre mesi di aprile, maggio e giugno del 2022 saranno 1.379.830 le nuove assunzioni previste dalle imprese. La stima, in ogni modo, comincia a risentire delle difficoltà per le imprese causate dal caro dei prezzi delle materie prime e dell’energia. In particolare, il rallentamento si percepisce nella riduzione delle assunzioni di settori come la manifattura e le costruzioni. Già nel mese di aprile, rispetto a marzo scorso, sono stimate seimila assunzioni in meno nella manifattura. Il calo risulta evidente anche nel confronto con i dati di marzo del 2021: -5,9% delle opportunità di lavoro nel settore.

Perché molte delle offerte di lavoro non corrispondono a nuove assunzioni effettive?

Penalizzanti, inoltre, risultano essere le difficoltà delle imprese a scovare i profili ritenuti più idonei per competenze e professionalità. La difficoltà di ricerca degli skill ideali è la causa per la quale circa 4 nuove offerte di lavoro su 10 rimangono insoddisfatte. I dati sono stati elaborati da Unioncamere e da Anpal nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior.

Assunzioni previste ad aprile, maggio e giugno 2022: impiegati e addetti ai servizi e attività commerciali

Nei tre mesi di aprile, maggio e giugno 2022 sono 1.379.830 le nuove assunzioni stimate nel mondo del lavoro in Italia. Di questa cifra, una prima grande classificazione delle esigenze occupazionali delle imprese porterà alla chiesta soprattutto di impiegati (110.980 nuove assunzioni ad aprile, maggio e giugno 2022) e di addetti alle professioni commerciali e di personale nei servizi (431.750 nuove assunzioni).

Operai e professioni non qualificate, quante assunzioni servono nel secondo trimestre del 2022?

Non mancherà la richiesta delle imprese degli operai specializzati (193.190 nuove assunzioni nel trimestre); dei conduttori di impianti e degli operai addetti ai macchinari fissi e mobili (173.770 nuove opportunità di lavoro nel trimestre). Inoltre, le imprese avranno bisogno di figure con skill elevati, come professioni intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione (76.200 nuove assunzioni nel secondo trimestre del 2022); nei tre mesi, ci sarà necessità anche di dirigenti per 3.390 unità. Infine, le professioni non qualificate saranno ambite per 225.640 nuove unità.

Offerte di lavoro, quali sono le 10 professioni più cercate dalle imprese nel secondo trimestre 2022?

Tra le necessità occupazionali delle imprese, è possibile stilare una classifica dei 10 lavori più ricercati nel secondo trimestre del 2022. Nel dettaglio:

  • addetti nelle attività di ristorazione sono ricercati per 257.580 opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 132.270 nuovi posti di lavoro;
  • addetti alle vendite sono ricercati per 105.730 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di veicoli a motore per 75.340 nuovi posti di lavoro;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci per 48.850 nuove offerte di lavoro;
  • operai specializzati e artigiani delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili per 46.340 nuove offerte di lavoro;
  • impiegati addetti alla segreterie e agli affari generali richiesti per 44.420 nuovi posti di lavoro;
  • gli impiegati addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela ricercati per 40.030 nuovi posti di lavoro;
  • tecnici dei rapporti con i mercati per un totale di 30.900 nuovi posti di lavoro;
  • tecnici della salute per un totale di 30.680 nuove assunzioni previste nel secondo trimestre del 2022.

Quali sono gli altri profili più ricercati nelle offerte di lavoro?

Altre professioni e profili risultano, inoltre, maggiormente richiesti dalle imprese. Tra queste:

  • artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con 30.560 nuove opportunità di lavoro;
  • meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili per 27.320 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di macchine per movimento terra, per il sollevamento e per il maneggio dei materiali con 23.560 nuove offerte di lavoro;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali con 22.580 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni per 20.320 nuovi posti di lavoro;
  • ingegneri e professioni assimilati per 18.000 nuove opportunità di impiego;
  • tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive per 15.420 nuove opportunità di lavoro
  • tecnici in campo ingegneristico con 14.850 nuovi posti di lavoro;
  • professioni qualificate nei servizi personali e alle persone con 14.710 nuove offerte di lavoro;
  • operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali con 14.020 nuove opportunità di lavoro.

Offerte di lavoro, quali sono i profili che le imprese hanno più difficoltà a trovare?

Accanto alle richieste e alle offerte di lavoro, le imprese fanno presente delle difficoltà nel reperire i profili e le competenze richieste. Ragione per la quale, in vari settori, 4, 5 o 6 nuovi posti di lavoro rimangono vacanti. Mancano o i candidati o la preparazione adeguata degli stessi. In particolare, per il solo mese di aprile 2022, ecco le professioni per le quali le imprese hanno le maggiori difficoltà a trovare i profili richiesti:

  • dirigenti e direttori con il 70,3% di difficoltà a trovare i candidati ideali;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 68,10% delle offerte di lavoro che rimarrà vacante;
  • operai elle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 60,1% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 58,7% di difficoltà nel reperire gli skill adeguati;
  • conduttori di mezzi di trasporto (58,5% di difficoltà);
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (55,7% di difficoltà);
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (54,6% di difficoltà);
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (54,1% di difficoltà);
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (54,1% di difficoltà);
  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione (54% di difficoltà).
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori (52,9% di difficoltà).

Offerte di lavoro, in quali parti d’Italia ci sono più possibilità?

L’indagine di Unioncamere e Anpal classifica anche le zone d’Italia dove è stimato il maggior numero delle offerte di lavoro. In particolare, per il solo mese di aprile, il maggior numero delle offerte di lavoro è previsto per le regioni del Nord Ovest; a seguire le regioni del Sud e dalle Isole, quelle del Nord Est e quelle del Centro Italia.

Quali sono le città italiane con più offerte e posti di lavoro?

Milano si conferma la provincia con le maggiori opportunità di lavoro ad aprile, seguita da:

  • Roma con 25.960 nuove offerte di lavoro;
  • Napoli con 16.550 nuove opportunità di lavoro;
  • Torino con 12.080 nuovi posti di lavoro;
  • Brescia con 10.460 nuove opportunità di lavoro;
  • Venezia con 10.580 nuovi posti di lavoro.
  • Verona con 9.070 nuove offerte di lavoro;
  • Firenze con 7.430 nuove opportunità di lavoro;
  • Bari con 7.380 nuovi posti di lavoro.

I 30 lavori più richiesti dalle agenzie entro fine maggio

Sono 160 mila le nuove assunzioni previste dalle agenzie per il lavoro nel periodo da aprile a fine maggio 2022. Il dato emerge dalle rilevazioni di Assolavoro e dell’Osservatorio Datalab che si rifanno al sistema informativo di Unioncamere e Anpal. Secondo i dati emersi, in questo bimestre saranno in tutto 650 mila i profili ricercati dalle imprese. Tra i profili più richiesti, emergono nuove competenze e skill: i data e i cyber security analyst, i project manager digitali, i social media manager, gli export manager, gli ingegneri edili e gli architetti tra i profili ad alta specializzazione. Ma l’indagine di Assolavoro e Datalab esamina anche le richieste delle agenzie in merito ai profili di media specializzazione e alle professioni operaie.

Quali sono le professioni più richieste dalle agenzie per il lavoro e imprese tra gli operai?

Dall’indagine di Assolavoro e Datalab, infatti, emerge che nel settore manifatturiero c’è parecchia richiesta di elettricisti, di operatori di macchine, di saldatori a filo, di operai edili specializzati e di capocantieri. Ma sono ricercanti anche gli addetti al confezionamento e i responsabili di magazzino. Si tratta di alcune tra le figure maggiormente richieste dalle imprese e dalle agenzie per il lavoro. Nell’indagine sono stati confrontati i dati che provengono non solo dall’indagine Excelsior di Unioncamere e Anpal, ma anche quelli di alcuni portali specializzati come Linkedin, Trovit e Indeed.

Dove si trova la maggior parte dei posti di lavoro?

Considerando il totale dei posti di lavoro a disposizione per le nuove assunzioni ad aprile e maggio 2022 (imprese e agenzie per il lavoro), la maggior parte delle offerte di lavoro si trova al Nord Italia (55%); a seguire il 26,5% delle opportunità di lavoro si trova al Sud Italia e nelle Isole maggiori; infine, il 8,5% dei posti liberi è nel Centro Italia.

Offerte di lavoro, quali sono i 10 profili di alta specializzazioni più cercati dalle agenzie?

Sui 160 mila nuovi posti di lavoro che le agenzie dovranno coprire da qui a fine maggio prossimo, si può stilare la classifica dei 10 profili più ricercati tra le professioni a più elevata qualifica:

  • data analyst, data scientist, cyber security analyst;
  • Java, C++ developper;
  • sviluppatore Python;
  • machine learning, Ai expert;
  • digital project manager;
  • project engineer energetico;
  • ingegneri edili e architetti;
  • legal consultant, esperti contabili e commercialisti;
  • social media manager e content creator;
  • export manager.

Offerte di lavoro, quali sono i 10 profili di media specializzazione più ricercati dalle agenzie ad aprile e maggio 2022?

Tra i profili di media specializzazione, con competenze tecniche e skill nei servizi più ricercati, si confermano le figure tecniche elettroniche, elettromeccaniche e i progettisti degli impianti elettrici. Inoltre, servono geometri di cantiere, candidati specializzati nella vendita e nel commercio elettronico e quelli con competenze di back office commerciale. Ecco nel dettaglio le 10 figure più richieste ad aprile e a maggio 2022 con una media qualifica:

  • tecnici elettromeccanici e meccatronici;
  • progettisti di impianti elettrici;
  • responsabili del controllo qualità;
  • geometri di cantiere;
  • agenti commerciali e tecnici commerciali, agenti immobiliari;
  • specialisti del commercio elettronico;
  • assistenti alla clientela e customer service;
  • addetti call center, contact center e receptionist;
  • contabili e addetti alla tesoreria;
  • addetti agli uffici gare.

Offerte di lavoro, quali sono le prime 10 figure più cercate dalle agenzie per operai specializzati e conduttori?

Infine, tra le professioni più ricercate tra gli operai specializzati e i conduttori degli impianti e delle macchine, si può osservare che la domanda delle agenzie per il lavoro si concentra sugli elettricisti industriali e civili, sui manutentori, sugli operatori Cnc, sugli operai edili e i responsabili di magazzino. Ecco quali sono le 10 professioni più richieste dalle agenzie tra i profili di operai e conduttori:

  • elettricisti civili e industriali;
  • operatori su macchine utensili Cnc, tornitori e fresatori;
  • saldatori a filo, addetti ai robot di saldatura;
  • operatori di taglio laser;
  • operai manutentori termoidraulici;
  • montatori meccanici;
  • capocantieri, operai edili specializzati e montatori di ponteggi;
  • operai addetti al confezionamento;
  • responsabili di magazzino;
  • carrellisti con patentino.

I 10 lavori più cercati dalle imprese

Ad aprile 2022 saranno 368 mila circa le nuove assunzioni programmate dalle imprese. Il dato, però, inizia a risentire del caro prezzi delle materie prime e dell’energia. In particolare, il settore che mostra la riduzione delle assunzioni più evidente è quello della manifattura. Rispetto al mese di marzo, infatti, sono previste 6 mila assunzioni in meno. La riduzione è evidente anche rispetto a marzo del 2021: -5,9% delle offerte di lavoro nel settore. Pesano, infine, le difficoltà delle imprese a trovare i profili giusti. La mancanza degli skill ricercati causerà la condizione per la quale circa il 40% dei posti disponibili rimarranno vacanti. I dati sono stati elaborati da Unioncamere in collaborazione con Anpal nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior.

Assunzioni previste ad aprile impiegati e addetti ai servizi e attività commerciali

Ad aprile 2022 sono 367.720 le entrate previste nel mondo del lavoro. Di questi, una prima grande classificazione porterà alla ricerca soprattutto di impiegati, di addetti alle professioni commerciali e nei servizi di 132.910 unità. In particolare, gli impiegati ricercati saranno 30.790, rispetto alle professioni commerciali e nei servizi che richiederanno assunzioni per 102.130 posti. Altri 104.390 saranno le assunzioni tra gli operai e i conduttori di impianti e di macchine.

Operai e professioni non qualificate, quante assunzioni servono?

Nel dettaglio, gli operai specializzati ricercati ammontano a 54.730, più dei conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili (49.660 assunzioni previste dalle imprese). Le professioni più elevate offriranno oltre 72 mila nuove opportunità di impiego. In particolare, le imprese avranno bisogno di assumere in professioni tecniche per 49.010 unità; le professioni intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione per 22.120 nuove unità; i dirigenti per 960 unità. Infine, le professioni non qualificate saranno ambite per 58.320 nuove unità.

Offerte di lavoro, quali sono le 10 professioni più cercate dalle imprese?

Tra le offerte di lavoro delle imprese, è possibile stilare una classifica dei 10 lavori più ricercati dalle imprese ad aprile 2022. Nel dettaglio:

  • cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici offrono 57.590 opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 34.220 nuovi posti di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici per 23.660 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di mezzi di trasporto per 21.740 nuovi posti;
  • commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso con 20.140 nuove opportunità di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche per 18.210 nuove offerte di lavoro;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione per 16.860 nuove opportunità di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali per 16.200 nuovi posti di lavoro;
  • i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale per 13.750 nuove offerte di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori per 13.130 nuove opportunità di lavoro.

Quali sono gli altri profili più ricercati nelle offerte di lavoro?

Altre professioni risultano, inoltre, maggiormente richieste dalle imprese. Tra queste:

  • personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri con 12.950 nuovi posti di lavoro;
  • gli addetti all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza della clientela con 11.530 nuove offerte di lavoro;
  • gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari con 10.820 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 7.540 nuove offerte di lavoro;
  • commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione con 6.910 nuovi posti;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare con 6.620 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di macchinari mobili con 6.510 offerte di lavoro;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, nell’abbigliamento e nelle calzature con 6.170 offerte di impiego;
  • progettisti, ingegneri e professioni assimilate con 5.800 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nelle attività industriali e assimilati con 5.530 nuove opportunità di lavoro.

Offerte di lavoro, quali sono i profili che le imprese hanno più difficoltà a trovare?

Accanto ai posti di lavoro e alle offerte di impiego, le imprese lamentano le difficoltà nel trovare i profili ricercati. Ragione per la quale, in molti settori, quattro, cinque o sei nuovi posti di lavoro rimarranno vacanti sia per mancanza di candidati che per la preparazione inadeguata degli stessi. Nel dettaglio, ecco le professioni per le quali le imprese hanno le maggiori difficoltà a trovare gli skill ricercati:

  • dirigenti e direttori con il 70,3% dei posti vacanti;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 68,10% dei posti che rimarranno vacanti;
  • operai elle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 60,1% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 58,7% di difficoltà nel reperire i profili adeguati;
  • conduttori di mezzi di trasporto con il 58,5% di difficoltà;
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,7% di difficoltà;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con il 54,6% di difficoltà;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con il 54,1% di difficoltà;
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 54,1% di difficoltà;
  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione con il 54% di difficoltà.
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 52,9% di difficoltà.

Offerte di lavoro, in quali parti d’Italia ci sono più possibilità?

L’indagine di Unioncamere e Anpal offre anche informazioni relative alle parti d’Italia dove è presente il maggior numero delle offerte di lavoro. Nel dettaglio, dei 367.720 nuovi posti di lavoro calcolati nel mese di aprile 2022:

  • 108.770 sono offerte di lavoro provenienti dalle regioni del Nord Ovest;
  • 94.360 provengono dalle regioni del Sud e dalle Isole;
  • 91.820 offerte di lavoro sono situate nelle regioni del Nord Est;
  • 72.770 dal Centro Italia.

Quali sono le città italiane con più offerte e posti di lavoro?

Milano si conferma la provincia con le maggiori opportunità di lavoro (31.070), seguita da:

  • Roma con 25.960 nuove offerte di lavoro;
  • Napoli con 16.550 nuove opportunità di lavoro;
  • Torino con 12.080 nuovi posti di lavoro;
  • Brescia con 10.460 nuove opportunità di lavoro;
  • Venezia con 10.580 nuovi posti di lavoro.
  • Verona con 9.070 nuove offerte di lavoro;
  • Firenze con 7.430 nuove opportunità di lavoro;
  • Bari con 7.380 nuovi posti di lavoro.

I 10 settore dove ci sono più offerte di lavoro

Quali saranno i settori nei quali ci saranno maggiori offerte di lavoro a marzo, aprile e maggio 2022? Alla domanda ha risposto l’indagine Excelsior di Anpal e Unioncamere che prevede l’ingresso nel mercato del lavoro in questi tre mesi di 1.133.600 nuovi profili, dei quali 359 mila nel solo mese di marzo. La quota più elevata delle nuove assunzioni andrà a vantaggio dei servizi. Infatti 809.880 offerte di lavoro riguarderanno il commercio, i servizi di alloggio e di ristorazione e quelli turistici, i servizi alle imprese e i servizi alle persone. A seguire, 323.730 nuove offerte di lavoro riguarderanno l’industria.

Servizi, industria e costruzioni, quante nuove assunzioni ci saranno nei prossimi mesi del 2022?

La ripresa dall’emergenza sanitaria passerà dunque per un piano di assunzioni di oltre 1.1 milioni di nuove unità. Nello specifico dei macro-settori delle offerte di lavoro, i servizi alle imprese richiederanno il maggior numero di assunzioni (295 mila); a seguire i servizi di alloggio e di ristorazione, più i servizi turistici occuperanno 242.310 nuove unità; l’industria manifatturiera e le Pubblic utilities 221.270 assunzioni; i servizi alle persone 136.530 nuovi assunti, poco più di quelli del commercio (136.010) ingressi nel mondo del lavoro; infine il settore delle costruzioni avrà 102.460 nuovi assunti.

Ripartizione territoriale, dove si assumerà di più tra marzo e maggio 2022?

In ambito territoriale, il maggior numero di assunzioni si avrà nel Nord-Ovest (336.950 unità); a seguire il Sud e le Isole con 300.270 nuove assunzioni; il Nord Est con 286.730 nuovi ingressi nel mondo del lavoro; infine il Centro con 209.660 nuove assunzioni. Il maggior numero delle offerte di lavoro riguarderà le imprese da 1 a 49 dipendenti (749.510 assunzioni previste); quelle da 50 a 249 dipendenti vedranno l’ingresso di 200.210 nuovi ingressi e quelle di oltre 250 dipendenti 183.880 nuove unità lavorative.

In quali province ci saranno più assunzioni da marzo a maggio 2022?

Tra le province dove ci saranno maggiori opportunità di lavoro si ritrovano:

  • Milano con 33.180 nuove assunzioni;
  • Roma con 23.560 assunzioni;
  • Napoli con 17.120 opportunità di lavoro;
  • Torino con 12.350 assunzioni;
  • Brescia con 9.990 assunzioni;
  • Verona con 8.400 assunzioni;
  • Bari con 8.370 offerte di lavoro;
  • Bologna con 8.180 nuovi posti di lavoro;
  • Venezia con 7.820 assunzioni;
  • Firenze con 7.350 assunzioni.

In quale province ci saranno maggiori opportunità di lavoro per i giovani rispetto al totale delle opportunità?

Tra le province che offriranno maggiori opportunità di lavoro per i giovani, in percentuale rispetto alle opportunità che si presenteranno, si ritrovano:

  • La Spezia con il 35,4%;
  • Cuneo con il 35%;
  • Rieti con il 34,9%;
  • Asti con il 33,9%;
  • Fermo con il 33,6%;
  • Vicenza con il 33,4%:
  • Trento con il 33,3%;
  • Trieste con il 33%;
  • Modena con il 32,9%;
  • Udine con il 32,6%.

Offerte di lavoro, quali sono i 10 settori dove si assumerà di più da marzo a maggio 2022?

Nel dettaglio dei settori che avranno maggiormente bisogno di assumere, sul totale di oltre 1,1 milioni di nuovi ingressi nel mondo del lavoro, ecco quali saranno i 10 ambiti sui quali puntare:

  • i servizi di alloggio e di ristorazione e i servizi turistici avranno bisogno di assumere 242.310 nuove unità;
  • servizi alle persone vedranno l’assunzione nei tre mesi di 135.530 nuove unità;
  • il commercio con 136.010 nuove opportunità di lavoro;
  • le costruzioni con 102.460 nuove assunzioni;
  • i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone con 100.850 nuovi ingressi nel mondo del lavoro;
  • servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio con 85.980 nuove assunzioni;
  • le industrie meccaniche ed elettroniche con 57.080 nuove offerte di lavoro;
  • i servizi avanzati di supporto alle imprese con 50.660 nuove opportunità di impiego;
  • l’industria metallurgica e dei prodotti in metallo con 49.730 nuove offerte di lavoro;
  • i servizi informatici e delle telecomunicazioni con 33.540 opportunità di lavoro.

Atri settori dove si assumerà molto nel periodo tra marzo e maggio 2022

Tra gli altri settori dove ci saranno

  • le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco con 27.380 nuove assunzioni;
  • le industrie chimiche e farmaceutiche, della plastica e della gomma con 22.840 nuove opportunità di lavoro;
  • industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature con 21.630 nuove offerte di lavoro;
  • i servizi finanziari e assicurativi con 13.920 offerte di lavoro;
  • le industrie del legno e del mobile con 11.790 nuove assunzioni;
  • i servizi dei media e della comunicazione con 10.090 assunzioni;
  • le industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi e le industrie estrattive con 8.600 nuove offerte di lavoro;
  • industrie della carta, della cartotecnica e della stampa con 6.540 nuove assunzioni;
  • le altre industrie con 15.690 assunzioni.

 

 

 

I 10 lavori più richiesti a marzo: imprese cercano 359mila lavoratori

Segnali di ripartenza nel mercato del lavoro per il mese di marzo 2022. Le imprese sono alle prese con 359 mila nuove assunzioni. Ma non mancano i profili che latitano delle giuste competenze: il 41% dei lavoratori ricercati dalle imprese andrà deserto a causa del disallineamento tra la domanda e l’offerta. È quanto emerge dall’indagine di Unioncamere – Anpal, Sistema Informativo Excelsior per il mese in corso. Dall’indagine si ricavano anche quali sono i 10 lavori più richiesti dalle imprese.

Offerte di lavoro marzo 2022, come andrà la richiesta di lavoratori da parte delle imprese?

Segnali di ripresa nel mercato del lavoro per marzo 2022. Secondo l’indagine di Unioncamere e Anpal, in questo mese la crescita delle assunzioni previste dalle aziende sarà di 359 mila lavoratori. Si tratta del 13% fabbisogno lavorativo in più rispetto al mese di febbraio (41 mila posti di lavoro in più). Ma sono alti anche i numeri dei posti di lavoro che andranno deserti per mancanza di candidati ideali. Il 41,1% delle nuove assunzioni non avverrà perché le imprese non riusciranno a reperire le competenze richieste.

Lavoratori in entrata nel mondo del lavoro, quali categorie andranno meglio a marzo 2022?

Dei 359 mila posti di lavoro richiesti dalle imprese nel mese di marzo 2022, le maggiori offerte di lavoro si concentrano tra le categorie di impiegati, di professionisti nei settori commerciali e dei servizi con 115.660 nuove assunzioni. A seguire, le imprese cercheranno operai specializzati e conduttori di impianti di macchine e di impianti (per 111.610 posti) e dirigenti, professionisti ad alta specializzazione e tecnici (75.020 le figure richieste). A chiudere le professioni non qualificate (servizi di pulizia e consegna merci) per 56.710 posti.

Quali sono i settori dove ci sono maggiori opportunità di lavoro a marzo 2022?

Tra i settori dove vi è la maggiore richiesta di lavoratori e il maggior numero previsto di assunzioni, primeggia l’area della produzione di beni e di erogazione dei servizi con 162.300 richieste di lavoratori da parte delle imprese. A seguire le aree commerciali e delle vendite con 62.850 offerte di lavoro; le aree tecniche e della progettazione con 54.660 opportunità di impiego; le aree della logistica con 45.280 offerte di lavoro; l’area amministrativa, finanziaria, di controllo di gestione e legale con 17.500 offerte di lavoro. Infine, le aree di direzione e dei servizi generali richiederanno 16.420 nuove assunzioni.

Quali sono i 10 lavori più richiesti dalle imprese a marzo 2022?

Più nel dettaglio, la ricerca stima anche quali sono le figure professionali più richieste sul mercato del lavoro. Ecco quali sono i 10 lavori con più possibilità di assunzione a marzo 2022:

  • cuochi, camerieri e altre professioni nei servizi turistici con 43.550 assunzioni previste;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone con 30.070 offerte di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 27.730 nuove offerte di lavoro previste;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con 20.930 nuove opportunità di impiego;
  • commessi e altro personale qualificato nei negozi e negli esercizi all’ingrosso con 19.670 nuove assunzioni previste;
  • tecnici nel campo dell’informatica, dell’ingegneria e della produzione con 19.590 nuove opportunità di lavoro;
  • conduttori di mezzi di trasporto con 19.500 offerte di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali con 16.620 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale con 15.260 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nella logistica, corrieri e facchini con 14.660 nuove assunzioni previste.

Altre figure professionali ricercate dalle imprese e offerte di lavoro di marzo 2022

Oltre alle 10 figure professionali maggiormente richieste dalle imprese per il mese di marzo 2022, altre occasioni di lavoro sono presenti tra:

  • gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con 13.540 nuove offerte di lavoro;
  • addetti all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza dei clienti con 9.900 nuove assunzioni previste;
  • gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari con 9.360 nuove offerte di lavoro;
  • i tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione con 8.890 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 8.380 nuovi lavoratori richiesti;
  • i conduttori di macchinari mobili con 8.160 nuove offerte di lavoro;
  • gli operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare con 6.600 nuovi lavoratori;
  • i commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione con 6.050 nuove assunzioni previste;
  • il personale non qualificato nelle attività industriali e figure assimilate con 5.940 nuove opportunità di lavoro;
  • gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con 5.530 nuove offerte disponibili;
  • i progettisti, ingegneri e professioni assimilate con 5.340 nuove figure da assumere.

Offerte di lavoro, quali sono le figure più difficili da reperire a marzo 2022?

Poco più del 41% delle offerte di lavoro provenienti dalle imprese andrà deserta. Ciò significa che le imprese non riusciranno a reperire candidati con le competenze richieste. Sarà così per i tecnici della gestione dei processi produttivi dei beni e dei servizi per i quali il 67,2% dei posti di lavoro rimarrà vacante. A seguire gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con il 67,1% dei posti vacanti; i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica per i quali il 65,8% delle offerte di lavoro non troverà il candidato ideale; i tecnici informatici, i telematici e i tecnici delle telecomunicazione (61,1% dei profili introvabili); i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili (il 61% delle offerte di lavoro non troverà il profilo ideale).

Offerte di lavoro marzo 2022, i settori produttivi nei quali ci saranno più assunzioni

Più nello specifico, i settori che hanno programmato il maggior numero di assunzioni a marzo 2022 risultano:

  • l’industria, con 112 mila nuove assunzioni a marzo, in crescita del 2,2% rispetto a febbraio 2022. Tra le industrie si menzionano quelle della meccatronica con 20 mila nuove assunzioni nel mese; quelle metallurgiche e dei prodotto in metallo (18 mila assunzioni previste); quelle alimentari, delle bevande e dei tabacchi (9 mila nuove assunzioni);
  • il manifatturiero con 75 mila nuove assunzioni a marzo, il 2,3% in più rispetto a febbraio 2022 e il 5,9% in più rispetto al 2021;
  • le imprese di costruzioni avranno bisogno di assumere 37 mila nuove figure, in aumento dell’1,9% rispetto a febbraio 2022 ma in flessine del -4,6% rispetto al 2021.

Assunzioni nel settore dei servizi, dove ci sono maggiori opportunità di lavoro?

Il settore dei servizi avrà bisogno di 246 mila nuove assunzioni. Le offerte di lavoro crescono del 18,8% rispetto al mese scorso e di ben il 35,5% rispetto allo scorso anno. Maggiori opportunità di lavoro saranno presenti nei servizi di alloggio, di ristorazione e nei servizi turistici con circa 64 mila nuove assunzione nel mese. A seguire il settore del commercio con circa 44 mila nuove assunzioni e i servizi alla persona con 40 mila nuove offerte di lavoro.

Quali tipologie di contratto offrono le imprese per le assunzioni?

Nella maggior parte dei casi, le assunzioni delle imprese nel mese di marzo avverranno mediante contratto di lavoro a termine. Per questa tipologia le assunzioni saranno 184 mila, oltre la metà rispetto alle 359 mila nuove assunzioni previste dalle imprese. A seguire i contratti a tempo indeterminato (78 mila) e quelli in somministrazioni (circa 41 mila). A chiudere, gli apprendisti che verranno assunti saranno circa 16 mila.

Le 10 qualifiche professionali che daranno più lavoro dal 2022 al 2026

Nel quinquennio dal 2022 al 2022 in Italia si prevede un fabbisogno di nuovi lavoratori complessivo tra 4,1 e 4,5 milioni di unità. Di questi, un numero variabile tra 1,3 e 1,7 milioni di lavoratori costituirà la componente di crescita aggiuntiva dettata dalle nuove misure rientranti, soprattutto, nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Un surplus stimato, in termini occupazionali, compreso tra il 31% e il 38% che, probabilmente, non ci sarebbe stato senza le misure rientranti nei fondi di ripresa dalla pandemia Covid-19 del programma Next Generation Eu.

Di quanti laureati, diplomati e giovani con qualifica professionale avranno bisogno le imprese e la Pa tra il 2022 e il 2026?

Dei nuovi occupati che il monto delle imprese e la Pubblica amministrazione avrà bisogno, tra il 2022 e il 2026 l’offerta di lavoratori sarà data da:

  • 1,1-1,2 milioni di lavoratori in possesso del titolo di laurea;
  • 1,6-1,8 milioni di giovani in possesso del diploma di maturità;
  • 1,2-1,4 milioni di giovani che posseggono al massimo di una qualifica professionale.

I dati sono stati diramati dall’indagine congiunta di Unioncamere e Anpal grazie alla ricerca Excelsior.

Fabbisogno di giovani con qualifica professionale delle imprese e Pubblica amministrazione e offerta di lavoro

Come per i laureati e i diplomati, anche per i giovani in possesso della sola qualifica professionale è importante fare una generale premessa. Le richieste di giovani con qualifica professionale segnerà una differenza tra la domanda, ovvero il fabbisogno delle imprese e della Pubblica amministrazione di giovani con questo grado di istruzione, e l’offerta, ovvero quanti saranno i giovani alla ricerca di lavoro con i requisiti richiesti. In generale, l’offerta formativa complessiva è in grado di soddisfare solo all’incirca il 60% della potenziale domanda, con fabbisogno maggiore nei settori dell’edilizia, della logistica e della meccanica.

Quali saranno i settori nei quali serviranno di più i giovani con qualifica professionale?

Per quanto attiene all’istruzione e alla formazione professionale regionale (IeFP), il fabbisogno maggiore negli anni dal 2022 al 2026 si riscontra, infatti, negli indirizzi della meccanica, dell’edilizia e dell’elettrico. Si tratta, essenzialmente, della domanda proveniente soprattutto dalle filiere delle costruzioni e delle infrastrutture. È interessante notare che l’indagine Unioncamere e Anpal prevede due scenari nel calcolo delle stime del fabbisogno e dell’offerta lavorativa. Un primo scenario, più ottimistico, è dato da tassi di Prodotto interno lordo elevanti, connessi soprattutto agli ottimali investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Il secondo scenario è sì positivo, ma meno rispetto al primo. Si discosta al massimo di qualche punto di Pil, soprattutto nei primi anni (2022, 2023 e 2024) del quinquennio.

Quali sono le 10 qualifiche professionali che daranno maggiori opportunità di lavoro tra il 2022 e il 2026?

Dalle stime della ricerca Unioncamere e Anpal, le 10 qualifiche professionali che daranno le maggiori opportunità di lavoro tra il 2022 e il 2026 saranno:

  • la qualifica professionale in meccanica. Nello scenario migliore le imprese avranno bisogno ogni anno di 27.200 nuove unità, in quello peggiore di 23 mila unità. Alla richiesta delle imprese si contrappone offerta di neoqualificati. Mediamente, infatti, saranno disponibili sul mercato del lavoro appena 6.400 neoqualificati all’anno;
  • la qualifica al secondo posto per le richieste delle imprese è quella legata agli indirizzi dell’edilizia e dell’elettrico. Nello scenario peggiore serviranno alle imprese 21 mila nuovi qualificati, in quello migliore 23.900. Tuttavia, l’offerta di neoqualificati in media all’anno si fermerà ad appena 5.500 nuove unità;
  • al terzo posto della qualifica professionale si trovano gli indirizzi legati alle segreterie amministrative e ai servizi di vendita. Serviranno, nello scenario peggiore 18.600 nuovi qualificati, in quello migliore 20.400. Tuttavia, l’offerta annua media di nuovi qualificati si fermerà a 5.900.

Le 10 qualifiche professionali con più offerte di lavoro tra il 2022 e il 2026: quali sono?

Si ribalta la situazione al quarto posto delle qualifiche professionali con più offerte di lavoro tra il 2022 e il 2026 in merito alla domanda e offerta di nuovi qualificati. Infatti, il settore della ristorazione registrerà un fabbisogno di nuovi lavoratori di 17 mila unità nello scenario peggiore e di 19.900 all’anno in quello migliore. L’offerta di nuovi qualificati sarà maggiore rispetto ai posti di lavoro a disposizione e si attesterà a 21.700 nuovi qualificati medi per ogni anno. A seguire:

  • la logistica, i trasporti e le riparazioni di veicoli. La qualifica professionale sarà ricercata per un fabbisogno di 12.100 nuove unità nello scenario peggiore e per 13.600 in quello migliore. Ma mancherà l’offerta di nuovi qualificati. La stima indica appena 6 mila nuovi qualificati all’anno tra il 2022 e il 2026;
  • a seguire le qualifiche per i servizi di promozione e di accoglienza, settore nel quale le imprese cercheranno di assumere 6.600 lavoratori qualificati nello scenario peggiore e 7.200 unità in quello migliore. L’offerta di neoqualificati ogni anno si fermerà a meno della metà, mediamente a 3.200;

Quali qualifiche professionali saranno richieste maggiormente dal 2022 al 2026?

A seguire tra le 10 qualifiche professionali più richieste dalle imprese per il quinquennio dal 2022 al 2026 si ritrovano:

  • la qualifica agraria e agroalimentare. Nello scenario peggiore le imprese avranno bisogno di 4.600 nuovi occupati con questa qualifica. In quello migliore di 5.000. L’offerta media annuale sarà maggiore rispetto ai posti alle richieste delle imprese e si attesterà sui 6.900 nuovi qualificati ogni anno;
  • all’ottavo posto nella classifica delle 10 qualifiche più richieste dalle imprese, si ritrovano i candidati provenienti dalla formazione in grafica, in cartotecnica e nel legno. La richiesta delle imprese sarà di 4.000 unità nello scenario peggiore e di 4.600 in quello migliore. Più o meno in linea sarà la risposta dei candidati neoqualificati che si attesterà a 4.300 nuove unità di media all’anno.

Tessile, benessere, calzature e benessere sono tra le qualifiche professionali più richieste dalle imprese dal 2022 al 2026

La qualifica professionale dei settori del tessile, dell’abbigliamento e delle calzature occupano la nona posizione tra i qualificati richiesti dalle imprese dal 2022 al 2026. Nello scenario peggiore, infatti, i qualificati in queste mansioni saranno richiesti dalle imprese per 2.900 unità, nello scenario migliore per 4.100 unità. Più alta sarà l’offerta proveniente dai nuovi qualificati mediamente all’anno, pari a 5 mila. A chiudere la classifica i qualificati nel settore del benessere, richiesti dalle imprese in numero di 3.900 in entrambi gli scenari. Ma ci sarà molta concorrenza tra i candidati dal momento che, per ogni anno, mediamente si qualificheranno 10 mila unità.

Le altre qualifiche professionali richieste dalle imprese tra il 2022 e il 2026

Tra le altre qualifiche professionali richieste dalle imprese tra il 2022 e il 2026 figurano i candidati per gli impianti termoidraulici (3.000 o 3.400 le richieste rispettive tra scenario peggiore e migliore). L’offerta media annua si fermerà ad appena mille nuovi qualificati. A seguire sarà richiesta la qualifica in elettronica (tra le 2.300 e le 2.500 nuove richieste dalle imprese nei due scenari). L’offerta di nuovi qualificati media all’anno sarà più o meno bilanciata e stimabile in 2.200 neoqualificati. Gli altri indirizzi varieranno sulla richiesta delle imprese tra 1.700 e 1.900, ma mediamente i neoqualificati saranno appena 700 all’anno. In linea complessiva, le imprese avranno bisogno, dal 2022 al 2026, di 120.700 nuovi qualificati nello scenario peggiore e di 137.600 in quello peggiore. Molto ridotta sarà l’offerta di nuovi qualificati: mediamente, all’anno, la ricerca stima appena 78.800 neoqualificati.

 

Gli 8 diplomi di maturità che offriranno più opportunità di lavoro dal 2022 al 2026

Negli anni dal 2022 al 2026 si prevede un fabbisogno nuove entrate nel mondo del lavoro tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Di questi, si stima che la maggiore spinta rispetto agli anni precedenti della crescita occupazionale si attesti tra 1,3 e 1,7 milioni di lavoratori. Molta di questa crescita avrà il proprio contributo nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Dalle stime dell’indagine Excelsior, portata avanti da Unioncamere e Anpal, tra il 31% e il 38% della maggiore spinta sul mondo del lavoro deriverà dai provvedimenti messi in campo dal governo in ambito della Next Generation Eu.

Offerte di lavoro, quante nuove assunzioni ci saranno tra il 2022 e il 2026 tra i diplomati?

Se il fabbisogno di personale con titolo di studio di laurea si stima tra 1,1 e 1,2 milioni di universitari, la ricerca diventa più complessa per i neo-diplomati. Tra il 2022 e il 2026 il mercato del lavoro potrebbe avere necessità di immettere nelle aziende tra 1,6 e 1,8 milioni di diplomati, pari a due terzi del fabbisogno di lavoro dei prossimi cinque anni. Inoltre, lo studio di Unioncamere e Anpal stima che, nello stesso quinquennio, il mercato del lavoro avrà la necessità di immettere in azienda tra 1,2 e 1,4 milioni di lavoratori in possesso della qualifica professionale.

Quali settori avranno maggiore necessità di diplomati e per quali indirizzi tra il 2022 e il 2026?

L’indagine condotta da Unioncamere e Anpal evidenzia un significativo mismatch tra la domanda e l’offerta per l’istruzione e la formazione professionale. L’offerta formativa complessiva sarà in grado di soddisfare solo il 60% circa della domanda potenziale, e con situazioni piuttosto critiche relative agli indirizzi della logistica, dell’edilizia e della meccanica. Per ciascun anno dal 2022 al 2026 il fabbisogno di nuovi occupati con il diploma si attesterà tra le 320 mila e le 350 mila unità. L’indagine prende in considerazione due scenari.

Opportunità di lavoro per diplomati, quali sono gli scenari previsti dal 2022 al 2026?

Il primo (lo scenario A) prevede tassi di crescita del Prodotto interno lordo (Pil) molto alti, almeno per i primi anni dal 2022 al 2026; il secondo scenario (quello B) prevede tassi di crescita del Pil sempre positivi, ma meno rispetto al precedente scenario.

Offerte di lavoro, quali sono i diplomi con maggiore richiesta tra il 2022 e il 2026?

Tra il 2022 e il 2022 gli 8 diplomi che daranno maggiori opportunità saranno nell’ordine:

  • il diploma nelle aree di amministrazione e di marketing con 78.300 richieste all’anno nello scenario peggiore e 87.000 richieste in quello migliore. A fronte di questa necessità delle imprese, l’offerta di neodiplomati media annua sarà più bassa, stimabile in 45.400 nuove unità;
  • diploma di industria e artigianato, con fabbisogno di 68.500 richieste delle imprese all’anno nello scenario peggiore e di 77.800 in quello migliore. A fronte del fabbisogno, l’offerta di neodiplomati per ciascun anno dal 2022 al 2026 sarà di 70 mila nuove unità;
  • i licei, con un fabbisogno di 60.300 nuovi diplomati nello scenario peggiore e di 64.600 in quello migliore. A fronte del fabbisogno, sarà notevolmente maggiore l’offerta di nuovi diplomati nel periodo, con 126.800 nuovi diplomati per ciascun anno.

Quali sono i diplomi di maturità che offriranno più possibilità di lavoro dal 2022 al 2026?

Continuando con la classifica dei diplomi di maturità che daranno maggiori opportunità di lavoro tra il 2022 e il 2026, si ritrovano:

  • i diplomi socio-sanitari, con 32.800 nuove unità di fabbisogno sul mercato del lavoro tra il 2022 e il 2026 nello scenario peggiore e 33.300 in quello migliore. A fronte del fabbisogno, il numero annuo di diplomati sarà notevolmente inferiore e pari a 13.000 nuovi diplomati;
  • il diploma di turismo, con 21.700 nuovi diplomati richiesti all’anno nello scenario peggiore e 24.300 in quello migliore. L’offerta di neodiplomati all’anno sarà di 41.100 unità;
  • diplomi legati al settore delle costruzioni, con 20.400 nuove unità di fabbisogno all’anno nello scenario peggiore e 22.100 in quello migliore. L’offerta di nuovi diplomati nel settore sarà di gran lunga inferiore e pari a 9.700 unità all’anno.

Fabbisogno e offerta di diplomati, quali saranno i titoli più richiesti dal 2022 al 2026?

In chiusura della classifica dei diplomi più richiesti sul mercato del lavoro tra il 2022 e il 2026 si ritrovano:

  • i titoli sui trasporti e la logistica con 14.100 nuovi diplomati richiesti dalle imprese tra il 2022 e il 2026 nello scenario peggiore e 15.700 in quello migliore. L’offerta di nuovi diplomati all’anno si fermerà a 5.800 nuove unità;
  • i diplomi dell’agroalimentare, con fabbisogno di 10.100 nuovi diplomati annui nello scenario peggiore e di 11.300 in quello migliore. L’offerta di diplomati sarà all’incirca in linea con la richiesta e pari a 11.700 neodiplomati all’anno;
  • gli altri indirizzi segneranno un fabbisogno medio annuo di 13.300 unità nello scenario peggiore e di 15.200 in quello migliore. Molto più bassa sarà l’offerta annua di neodiplomati che si fermerà a 6.100.

Considerazioni finali sulla richiesta di diplomati nel mercato del lavoro dal 2022 al 2026

Il quadro che emerge dall’indagine Unioncamere e Anpal sul mercato del lavoro dal 2022 al 2026, in particolare sui diplomati, denota:

  • un fabbisogno di gran lungo superiore all’offerta di diplomati per gli indirizzi amministrativi e di marketing, per il socio e sanitario, per le costruzioni, per la logistica e i trasporti e per il gruppo artigianato e industriale;
  • per altri diplomi emerge un eccesso non trascurabile dell’offerta di diplomati, ovvero del numero dei nuovi diplomati. In particolare, per i licei per per gli indirizzi turistici.

I 10 profili più cercati attualmente, imprese alla ricerca di 318mila candidati da assumere

Sono 318 mila le entrate nel mondo del lavoro previste per febbraio 2022 secondo l’indagine Excelsior di Unioncamere e Anpal. Per la prima volta dalla ripresa dall’emergenza sanitaria ed economica gli ingressi nel mondo del lavoro sono stimati in meno 140 mila unità rispetto al mese di gennaio 2022. A pesare sui numeri in discesa il caro energia e la situazione delle materie prime. Sono noti i 10 profili più ricercati dalle imprese italiane in questo periodo e i posti a disposizione per ciascuno di essi. Tuttavia, non tutti i profili ricercati nel mercato del lavoro troveranno il giusto candidato. L’indagine calcola che mediamente il 40% dei posti rimarrà vacante.

Offerte di lavoro, quanti posti sono a disposizione di chi cerca a febbraio 2022?

Sono circa 318 mila i posti di lavoro da coprire nel mese di febbraio 2022. Il dato è di circa 140 mila posizioni in meno rispetto ai numeri di gennaio scorso. È quanto emerge dall’indagine Excelsior di Unioncamere e Anpal. Le stime mostrano il primo campanello di allarme sul mercato del lavoro. A impattare in termini negativi sulla ripresa delle offerte di lavoro è il caro energia e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. La stima è comunque positiva se rapportata allo stesso periodo del 2021. Rispetto a febbraio dell’anno scorso, infatti, la riapertura delle attività dall’emergenza Covid permette la ricerca di 102 mila nuove unità sul mercato del lavoro. Delle 318 mila posizioni ricercate in questo mese, 167 mila riguardano contratti a termine e a tempo determinato; 72 mila sono invece i posti a tempo indeterminato.

Quali settori stanno avendo un calo nelle offerte di lavoro?

Rispetto a gennaio 2022, i settori che stanno avendo un calo nelle offerte di lavoro sono quelli del manifatturiero (-29,5% a febbraio confrontato con gennaio 2022); lo stesso settore segna, in ogni modo, un +27,4% rispetto a febbraio 2021. In calo anche il settore delle costruzioni (-20,7% rispetto a gennaio 2022 e +16,7% rispetto a febbraio 2021). Anche più marcata è la caduta delle opportunità di lavoro nel settore dei servizi (-32,5% a febbraio 2022 rispetto al mese scorso, +33,8% rispetto a febbraio 2021) e, nello specifico, nel commercio (-43,7% rispetto a gennaio 2022 e +37,6% rispetto a febbraio 2021).

Offerte di lavoro febbraio 2022, quali sono i settori con le maggiori opportunità?

Andando nella sintesi delle professioni e del numero delle offerte di lavoro presenti a febbraio 2022, si può dire che le imprese avranno bisogno di:

  • 820 dirigenti;
  • 21.760 candidati nelle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione;
  • 49.270 profili di professioni tecnici (dell’informatica, dell’ingegneria, della salute, dell’economia);
  • 25.350 impiegati;
  • 69.640 candidati nelle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi;
  • 57.110 operai specializzati;
  • 47.430 conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili;
  • 46.210 figure non qualificate addette alla consegna merci e ai servizi di pulizia.

Offerte di lavoro 2022, quali sono i primi 10 profili più ricercati a febbraio?

Ecco, dunque, nello specifico quali sono i 10 profili maggiormente ricercati dalle imprese con il numero di posti a disposizione:

  • addetti alle attività di ristorazione con 34.910 opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia con 25.970 offerte di lavoro;
  • addetti alle vendite con 20.060 offerte di lavoro;
  • conduttori di veicoli a motore con 17.670 profili ricercati dalle imprese;
  • artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con 14.720 offerte di lavoro;
  • personale non qualificato addetto a spostare e a consegnare merci con 12.360 opportunità di impiego;
  • impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali con 11.860 offerte di lavoro;
  • tecnici dei rapporti con i mercati con 9.570 offerte di lavoro;
  • meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili con 9.080 offerte di lavoro;
  • tecnici della salute con 8.650 nuove opportunità di impiego.

Quali altri profili sono ricercati dalle imprese italiane attualmente?

A seguire, molto richiesti sono i profili dalle imprese italiane in questo periodo:

  • artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con 8.160 nuovi profili ricercati dalle imprese;
  • fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica e professioni assimilate;
  • conduttori di macchine per il movimento terra, sollevamento e maneggio dei materiali;
  • operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali;
  • tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • tecnici in campo ingegneristico;
  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi;
  • ingegneri e professioni assimilate;
  • artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione delle attrezzature elettriche ed elettroniche.

Mercato del lavoro, in quali settori le imprese fanno più fatica a trovare i profili ricercati?

Rispetto ai posti di lavoro e alle opportunità offerte dalle imprese, per molti profili sarà difficile reperire gli high skill ideali. Lo scarto tra i profili ricercati dalle imprese e le competenze offerte dai lavoratori si evince soprattutto nella manifattura, in particolar modo nelle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo. A seguire il comparto delle costruzioni, della meccatronica, dell’informatica e delle telecomunicazioni. Anche i servizi alla persona segnano la difficoltà di reperire i profili adeguati alle mansioni.

Offerte di lavoro, le 10 professioni più difficili da trovare da parte delle imprese in questo periodo

Ecco, dunque, quali saranno le professioni che lasceranno il maggior numero di opportunità e posti di lavoro vacanti:

  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e di servizi con il 68,4% dei posti che rimarranno scoperti;
  • artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con il 65,1% dei posti vacanti;
  • i dirigenti con il 65% dei posti vacanti;
  • fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica e professioni assimilate con il 64,1% delle opportunità di lavoro che non troveranno il giusto candidato;
  • tecnici della salute con il 59,6% delle offerte di lavoro che andranno deserte;
  • meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili con il 59,3% dei posti vacanti;
  • tecnici in campo ingegneristico con il 59,1% dei profili mancanti;
  • fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati con il 59% dei posti non coperti;
  • conduttori di veicoli a motori con il 56,3% dei posti vacanti;
  • specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali con il 55,9% dei posti vacanti.

Offerte di lavoro, la situazione dei giovani aggiornata

Tra le considerazioni che i numeri portano a fare sul mercato del lavoro, emergono le difficoltà delle imprese nella ricerca di profili giovani e con le giuste competenze. Mediamente la mancanza di profili ideali è presente nel 43,4% delle offerte di lavoro riservate ai giovani. Nel mese di febbraio 2022 le imprese hanno cercato di più di assumere unità provenienti dalla scuola e dalle università. Circa 85 mila contratti, corrispondenti al 27% del totale, ha riguardato i giovani. Con una crescita del 2% rispetto allo scorso mese. Le difficoltà più evidenti nella ricerca di questi profili si è registrata tra i progettisti, gli ingegneri e le professioni assimilate (più di 6 posti su 10 andranno vacanti); ma anche gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli immobili e gli operati impiegati in attività meccaniche ed elettroniche sono di difficile reperimento.

I 10 settori dove ci saranno più assunzioni nel 2022-2026 col il Pnrr

L’effetto del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) favorirà anche le assunzioni. Nello scenario più favorevole, ovvero di pieno utilizzo delle risorse del Piano, si prevede una crescita occupazione fino a 1,7 milioni di posti di lavoro in più. È quanto emerge dall’indagine di Unioncamere e Anpal sulle previsioni di crescita delle assunzioni e sui fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine nel periodo tra il 2022 e il 2026. Nello scenario meno favorevole, le assunzioni potrebbero crescere di 1,3 milioni di euro.  L’impatto del Pnrr sarà, in ogni modo positivo, pienamente positivo o meno favorevole. Nella ricerca si possono individuare i 10 settori che daranno il maggior contributo, in termini di posti di lavoro, all’occupazione italiana.

Gli scenari dell’occupazione a seconda del Pil: ecco le previsioni dei prossimi 5 anni

Nell’indagine sull’occupazione, Unioncamere e Anpal immaginano due scenari dei prossimi 5 anni. Uno più ottimistico, previsto dal Nadef di settembre 2021 del governo italiano, che stima una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2022 del 4,7% e un incremento più contenuto nei due anni successivi (2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024). Il secondo scenario, positivo ma meno ottimistico, stima un Pil variabile tra il 4,2% e il 4,7% nel 2022 (Fmi, Oecd, Istat e Banca d’Italia) e una crescita meno accentuata nel 2023 (dall’1,6% al 2,6%), per poi stabilizzarsi su stime più basse dal 2024 al 2026 (1% calcolato dal Fondo monetario internazionale).

Assunzioni 2022-2026, quali sono i settori dove ci sarà maggiore bisogno di nuove immissioni?

Con la spinta del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr), nei prossimi cinque anni l’occupazione potrebbe crescere con cifre tra 1,3 e 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro a seconda dello scenario economico che si realizzerà. La stima varia da un minimo di 260 mila a un massimo di 340 mila nuove posizioni per ciascun anno dal 2022 al 2026. Il livello di occupazione pre-Covid verrà raggiunto nel 2023. A far da traino i settori dei servizi che avranno tra i 976 mila e 1,2 milioni di occupati in più nei prossimi cinque anni.  Nell’industria le cifre si stimano più ristrette: si va dai 293 mila ai 438 mila occupati in più. È importante rilevare che i dati sono già decurtati dalle uscite fisiologiche dal mondo del lavoro, prevalentemente per i pensionamenti. Il fabbisogno reale di nuove assunzioni da parte delle imprese è di gran lunga superiore, pertanto, ai numeri indicati.

Nuove assunzioni, quanti in entrata nel 2022-2026 tra lavoratori privati, Pubblica amministrazione e autonomi?

Infatti, considerando che 2,8 milioni di lavoratori dovranno essere sostituiti tra il 2022 e il 2026 per la fisiologica uscita dal lavoro, si stima che nei 5 anni il fabbisogno complessivo di nuove assunzioni sarà compreso tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Nello scenario meno ottimistico, il fabbisogno di dipendenti privati dovrebbe attestarsi sui 2.260.000 lavoratori (nello scenario migliore, 2.571.700 nuove entrate sul mondo del lavoro); la Pubblica amministrazione farà entrare nei comparti 770 mila nuove unità (in entrambi gli scenari); i lavoratori autonomi in entrata sul lavoro saranno 1.091.600 (nello scenario migliore 1.205.100). L’agricoltura avrà un fabbisogno di 136.500 lavoratori (154.500 nello scenario più favorevole); l’industria tra i 913.100 e 1.057.900 nuovi lavoratori; i servizi tra 3.072.200 e i 3.334.400 nuovi lavoratori.

Assunzioni dal 2022 al 2026, quali saranno i 10 settori dove le imprese avranno più bisogno di immissioni?

Entrando nel dettaglio del fabbisogno occupazionale delle imprese, il commercio e il turismo avranno i numeri più alti in termini di assunzioni. Infatti, il fabbisogno del settore varierà da un minimo di 748.300 (scenario meno ottimistico) e 860.800 (scenario più ottimistico) unità. La crescita occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni, decurtata anche delle uscite dal mondo del lavoro, sarà compresa tra 242.800 (scenario meno ottimistico) e 355.400 (scenario più ottimistico) nuove assunzioni. A seguire il settore degli altri servizi pubblici e privati (con una forbice di fabbisogno, a seconda degli scenari, tra 563.400 e 586.000 unità). Lo stock occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni sarà, tuttavia, più basso rispetto ad altri settori e compreso tra 134.300 e 156.800 nuove assunzioni. Al terzo posto per fabbisogno, la formazione e la cultura: si andrà da 515.00 a 552.600 a seconda dello scenario nei prossimi 5 anni. Più contenuto sarà il numero di crescita delle assunzioni, decurtate delle uscite dal mondo del lavoro: tra 167.900 e 205.500 nuove unità.

Previsioni assunzioni settori salute, finanza, costruzioni, infrastrutture e altre filiere industriali tra il 2022 e il 2026

In termini di fabbisogno, il settore della salute farà registrare numeri da quarto posto, anche se la forbice tra i due scenari sarà molto contenuta. Si va da 498.200 a 501.600 unità di fabbisogno, mentre la crescita delle nuove assunzioni sarà pari a 126.600 (130.100 per lo scenario più favorevole). A seguire, la finanza e i servizi di consulenza che avranno necessità di reperire e di sostituire un numero di unità variabile tra 490.100 e 546.900 a seconda degli scenari. Al netto delle uscite, il settore crescerà dal punto di vista occupazionale con numeri tra 211.700 e 268.600 unità. Il settore delle costruzioni e delle infrastrutture farà segnare numeri elevati. Si va dalle 339.400 alle 375.700 unità di fabbisogno, mentre le nuove assunzioni si attesteranno tra 168.500 e 204.900 immissioni, facendo segnare un +1.9% (o +2,3%) nel rapporto percentuale in media annua tra domanda di espansione e stock di occupati. A seguire, le altre filiere industriali segneranno un fabbisogno tra 229.800 e 267.000 unità, con un numero di assunzioni previsto tra 60 mila e 97 mila immissioni.

Crescita assunzioni dal 2022 al 2026: i settori della meccatronica, robotica, informatica e telecomunicazioni

Al nono posto del fabbisogno di unità occupazionali nel periodo tra il 2022 e il 2026 il settore della meccatronica e della robotica. Si va da un minimo di 157.900 unità dello scenario meno favorevole a 185.600 dello scenario più favorevole. Le previsioni di crescita delle assunzioni, a seconda degli scenari, varierà da. minimo di 32.300 a un massimo di 60.000 nuovi immessi. A chiudere, il settore dell’informatica e delle telecomunicazione. Si va intorno alle 100 mila unità (da 99.400 a 107.900) con stime di crescita delle assunzioni previste tra 51.500 e 60.100 nuove immissioni a seconda dei due scenari.

Dove si avrà la maggiore crescita occupazionale in Italia dal 2022 al 2026?

Secondo l’indagine Unioncamere e Anpal, la maggiore crescita occupazionale, in termini di espansione delle offerte di lavoro, si avrà nell’Italia del Nord Ovest con una forbice, a seconda degli scenari più o meno favorevoli, compresa tra 489.100 e 626.600 nuove assunzioni. A seguire il Nord Est con 302.900 nuove assunzioni (o 402.800 nel caso di scenario più favorevole); il Sud e le Isole con 331.400 nuove assunzioni (429.900 nello scenario più favorevole); a chiudere il Centro con la crescita di 170.500 nuove immissioni (259.700 nello scenario migliore).