Turisti internazionali sempre più attirati dalle città d’arte italiane

Durante il Forum di Confcommercio a Cernobbio si è parlato, ovviamente, anche di turismo, una delle principali risorse economiche del nostro Paese.
Ciò che è maggiormente emerso è l’aumento sostanziale di turisti stranieri, che sono stati quasi 56 milioni nel 2016, con aumento del 55% di arrivi e del 35% di presenze tra il 2001 e il 2016.
Rispetto al passato, però, sono di più le vacanze mordi e fuggi, poiché, se nel 2001 la permanenza media era di 4,1 giorni, ora è di 3,6 giorni. Rimangono di meno e spendono meno, 661 euro nel 2016 contro i 1.034 nel 2001, per un calo del 36%, anche se nel confronto 2015-2016 la permanenza media è in lieve risalita, di sole due ore, che però, a livello di spese, valgono 600 milioni di entrate aggiuntive.

Ma, ad oggi, le perdite sono maggiori delle entrate, se consideriamo che l’abbreviazione media del soggiorno dei turisti stranieri è costata, tra il 2001 e il 2016, ben 45 miliardi di euro tra il 2001 e il 2016, pari a tre miliardi all’anno, a testimonianza della necessità di una politica di promozione e commerciale in grado di allungare la permanenza media e le occasioni di spesa.

Ma da dove provengono i turisti stranieri? Negli ultimi due anni, il 64% degli arrivi sono di Paesi extra europei, con una presenza massiccia di cinesi, aumentati di 1,5 milioni nel solo biennio 2015-2016, e un vero e proprio boom di turisti internazionali attirati dalle nostre uniche e meravigliose città d’arte (+31,5% di arrivi e + 22,1% di presenze nel periodo 2009-2015), ma anche dalle località collinari (+42,4% di arrivi e + 26,2 di presenze tra il 2009 e il 2015) e dalle città minori di interesse storico e artistico (+40,7% di arrivi e + 26,7% di presenze tra 2009-2015).

Vera MORETTI

Al via il Forum di Confcommercio

E’ tutto pronto, al Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio, per ospitare l’annuale Forum di Confcommercio, che vi si svolgerà il 21 e il 22 marzo.

Tra gli argomenti che verranno trattati, troveranno ampio spazio spesa pubblica e burocrazia, ma anche riforma fiscale, il lavoro e lo scenario economico internazionale.
Ad aprire i lavori sarà, come sempre, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che, in occasione della conferenza stampa di inaugurazione, presenterà un’analisi dell’Ufficio Studi sull’andamento dell’economia e sulla spesa pubblica.

Titolo della quindicesima edizione del Forum è “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000” e, tra i partecipanti, ci saranno, venerdì 21 marzo, Luigi Angeletti, Francesco Caio, Maurizio Castro, Antonio Catricalà, William Cline, Luca Ricolfi, Nicola Rossi, Serena Sileoni, Pierre Thènard, Jole Vernola e il Ministro Giuliano Poletti.

Sabato 22, invece, interverranno Richard Baldwin, Raffaele Bonanni, Renato Brunetta, Susanna Camusso, Vladimir Dlouhy, Barry Eichengreen, Gian Maria Gros-Pietro, Filippo Taddei, il Ministro Federica Guidi e il Ministro Pier Carlo Padoan.
Nel pomeriggio di sabato è prevista una tavola rotonda con la partecipazione dei leader dei principali partiti.

Vera MORETTI

Il problema del credito al centro del Forum di Confcommercio

Durante il Forum di Confcommercio tenutosi a Cernobbio il 22 e 23 marzo, l’accento è stato posto sul problema del credito, sul quale tutti i partecipanti hanno voluto esprimere la loro opinione.

Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere, ha sottolineato l’esigenza di una “ancora più rafforzata collaborazione tra banche ed imprese che devono lavorare, in Europa e in Italia, per rilanciare il flusso del credito all’economia reale. E’ una scelta di responsabilità, tanto più importante in tempi di così grande incertezza”.

Dopo il cappello introduttivo di Sangalli, il primo intervento è stato quello di Enrico Cucchiani, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, per il quale “non è vero che in Italia vada tutto male: gli indicatori macroeconomici italiani sono migliori di quelli dell’Eurozona e molto migliori di quelli degli Usa e del Giappone. Il problema è la mancanza di competitività e di liberta economica del nostro Paese, che si accompagna a un pesante crollo degli investimenti”.
Cucchiani si è soffermato anche sulla questione del credit crunch, ricordando che in Italia la contrazione del credito, pur essendo meno elevata rispetto ad altri Paesi, si fa sentire maggiormente perché è erogato per il 70% dalle banche, anche a causa della difficoltà, da parte dei piccoli imprenditori, di rivolgersi ad altri canali.

Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione bancaria italiana, ha dichiarato che “in Italia esiste una serie di anomalie, alcune non rapidamente rimovibili, da affrontare con forza. A cominciare da una pressione fiscale insopportabile e da una carenza cronica di infrastrutture. Bisogna riflettere su come rimettere in moto la competitività, tutti insieme: in questo banche e imprese sono sullo stesso fronte, facce diverse della stessa medaglia”.
Patuelli si è anche opposto alla criminalizzazione degli istituti bancari, ma ha anche affermato, in merito ai debiti della PA come sia “urgente che dai buoni propositi si passi a provvedimenti che inneschino un circuito virtuoso di liquidità a chi ne ha bisogno e mettano in moto un meccanismo di buona finanza basato sulla moratoria dei crediti rinnovata due giorni fa dalle banche”.

Alessandro Azzi, presidente di Federcasse, ha spiegato il lavoro che le banche cooperative stanno cercando di svolgere, pur trattandosi, anche per loro, di un periodo particolarmente difficile.
Per questo Azzi ha voluto sottolineare la necessità di una “normalizzazione del Paese: la società è disorientata, delusa e inquieta: servono più semplificazione, più legalità, più giustizia”.

Giovanni Da Pozzo, presidente di Finpromoter, ha voluto ricordare come la crisi gravi inevitabilmente sui bilanci: “da qui l’elevata percezione del rischi da parte degli intermediari che comporta un costo del credito più alto, accentuato anche dal fatto che le imprese italiane sono bancocentriche”.

Andrea Misticoni, direttore centrale di Euler Hermes Italia, ha infine sottolineato che “nel 2013 continuerà la turbolenza economica, anche se nella seconda metà dell’anno si apriranno i primi spiragli di ripresa, mentre per la ripresa bisognerà aspettare il 2014”.

Vera MORETTI

Imprenditori pessimisti sul futuro

Si sta svolgendo a Cernobbio, sul lago di Como, la seconda e conclusiva giornata del Forum Confcommercio, durante il quale sono stati anche analizzati i dati emersi da un’indagine condotta ad hoc da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.

Il tema del sondaggio riguardava le aspettative delle imprese per il 2013 e ciò che ne è emerso non è per nulla incoraggiante.
Il sentimento che prevale è una crescente ed insistente sfiducia nel futuro, tanto da portare il 42% degli imprenditori intervistati a sostenere che l’anno in corso si concluderà addirittura peggio rispetto al precedente.
Il 52% ritiene che il 2013 sarà uguale al 2012, mentre solo il 12% degli interpellati è convinto che la situazione migliorerà.

Le criticità che necessitano una soluzione urgente sono la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro (per il 90,5%), sulle famiglie (80,1%), le politiche in favore dell’occupazione (72,1%).
Per circa l’80% degli imprenditori l’emergenza economica si affronta facendo ripartire il credito alle imprese e i consumi; per l’80% delle imprese la strada per fronteggiare le emergenze del Paese passa necessariamente dal taglio dei costi della Pubblica Amministrazione e dei costi della politica.

Per quanto riguarda la fiducia sul nuovo Esecutivo, gli imprenditori si dividono a metà tra coloro che hanno espresso ottimismo (circa 49%) e pessimismo (circa 44%), indipendentemente dalle persone che ricopriranno le cariche più importanti.

Vera MORETTI

Eni dice no ad uno scorporo da Saipem

Nessuno scorporo di Saipem da parte di Eni.

Al contrario di quanto richiesto dal fondo americano Knight Vinke, che, appunto, pretendeva questo passaggio, Giuseppe Recchi, presidente di Eni, ha smentito che l’operazione si stia attuando.

Recchi, durante il workshop Ambrosetti a Cernobbio, sul lago di Como, ha liquidato la questione con poche, laconiche parole: “No, non in maniera particolare“.

Quanto alla lettera inviata nelle scorse settimane dal fondo Knight Vinke, il presidente della società del cane a sei zampe afferma: “l’abbiamo letta, sono normali relazioni con gli azionisti, scrivono lettere e noi siamo attenti a quello che dicono“.

Niente tagli con la controllata Saipem, dunque, almeno per ora.

Vera MORETTI

Monti vola a Sarajevo, ma accende la bagarre politica

 

Monti bis, Monti tris. E’ il toto Monti ad accendere la bagarre politica all’indomani della chiusura del Forum Ambrosetti sulle sponde del lago di Como. Il Premier ha fatto sapere che non è sua intenzione ricandidarsi, dopo che scadrà il suo mandato la prossima primavera, ma dalle file di Pdl, Pd e UdC, il dibattito è aperto, anzi infiammato. Nel dubbio, Supermario è volato a Sarajevo. Mentre quest’oggi a Roma, sarà il giorno della verità per i lavoratori dell’Alcoa in Sardegna.

IERI

Caffè bollente per Sgarbi: aggressione in pieno stile per il critico d’arte che ha ricevuto una tazza di caffè bollente in faccia mentre era ospite in un agriturismo a Mazzarrone, in provincia di Catania. Ancora senza volto l’aggressore, che si è dileguato subito dopo l’accaduto. Ha deciso invece di prestare il suo volto per la campagna pubblicitaria di Alfonso Luigi Marra il critico ferrarese, che sarà presto in tv per pubblicizzare i libri dello scrittore schierato contro il ‘signoraggio bancario’. La patata bollente passa di mano in mano: dopo Manuela Arcuri, Ruby Rubacuori e Sara Tommasi, ora è nelle mani di Sgarbi.

Monti bis: agenda fittissima di impegni per il premier Monti. Dopo il suo intervento al workshop Ambrosetti di Cernobbio, durante il quale il Presidente del Consiglio ha incontrato il Presidente israeliano Shimon Peres, Monti è volato a Sarajevo, in occasione del meeting internazionale per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. E nonostante Monti abbia fatto sapere che non si ricandiderà alla fine del suo mandato – “ mi rifiuto di pensare che un grande Paese democratico come l’Italia non possa eleggere un leader che sia in grado di guidare il paese dove gli elettori credono” ha dichiarato il premier – si è aperto il duello politico sull’eventualità di un Monti bis. Per Alfano Monti ha un solo modo per restare a Palazzo Chigi: ricandidarsi. Non è dello stesso parere il leader dell’Udc Casini che dal palco del meeting di Chianciano Terme ha fatto sapere: “Per noi, dopo Monti c’é solo Monti”. Lealtà al Governo Monti ma voglia di cambiare aria dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani: “Tocca agli italiani e solo agli italiani decidere chi governerà”. Monti bis si o no? Il dibattito politico è destinato ad infiammarsi.

Hamilton batte Alonso: niente primo posto per Fernando Alonso ieri sul circuito di Monza. Il pilota spagnola di è dovuto accontentare del terzo posto, dietro alla McLaren di Hamilton e alla Sauber di Perez. Il cavallino corre veloce ma non abbastanza: a dispetto della rimonta di Alonso dal decimo al terzo posto, il record spetta al messicano della Sauber che dal dodicesimo posto ottenuto sabato ha saputo guadagnarsi ben 10 posizioni, classificandosi secondo.

Veni, vidi, vi(n)ci: vittoria tutta italiana agli Us Open di New York per la coppia Errani-Vinci. Le tenniste hanno fatto il loro ingresso nella storia dello sport aggiudicandosi il secondo Slam della stagione sul cemento di Flushing Meadows, dopo l’ oro sulla terra rossa del Roland Garros.

Paralimpiadi al traguardo: una cerimonia in grande stile, per la chiusura della Paralimpiadi di Londra 2012. L’estate dello sport si è conclusa ieri sera nella capitale britannica: sul palco dello stadio olimpico Rihanna, i Coldplay e Jay-Z hanno spento la fiamma olimpica ma incendiato la folla.

OGGI

Alcoa a Roma: la lunga marcia degli operai dell’Alcoa è giunta a destinazione: il lavoratori del Sulcis sono arrivati davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico di via Molise. A mezzogiorno è previsto il vertice tra Governo, azienda e sindacati, mentre l’urlo degli operai si leva: chiedono “Lavoro, sviluppo, occupazione”.

Monti tris: Supermario si fa in 3, anzi in 4. Previsto per oggi l’incontro con il premier bosniaco Vjekoslav Bevanda nella sede del Parlamento. A seguire triplice vertice per il Presidente Monti con i membri croato, musulmano e serbo della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina. Poi, finalmente, si torna a casa.

Miss Italia 2012: pende già una spada di Damocle sulla corona che riceverà la reginetta d’Italia questa sera. Dopo lo scandalo (si fa per dire) per la partecipazione dell’ex olgettina Chiara Danese, testimone al processo Ruby contro Silvio Berlusconi e non paga di apparizioni in tv (da Santoro a Veline), il concorso creato dal Patron Mirigliani continua a suscitare polemiche. Prima per la dichiarazione, in apertura della puntata di ieri, del conduttore Fabrizio Frizzi (no, non ci siamo sbagliati, sebbene la presenza di Frizzi, insinuasse il dubbio che si trattasse dell’ennesima puntata di Techetechetè, datata 1988 prima edizione condotta da Frizzi) sull’impossibilità di verificare la correttezza del televoto (i call center in Italia non si toccano!), poi per la sferzata apparsa oggi sulle pagine del Corriere: “se fossero animali anziché persone, le organizzazioni degli animalisti sarebbero già intervenute” è il commento a proposito delle aspiranti Miss. Al programma si imputa l’incalzare di domandine moraliste e il trionfo del politically correct . Del resto anche alla Danese è toccato tornare a casa.

Parodi live: debutta questo pomeriggio su La7 il nuovo programma pomeridiano dell’ex anchorwoman del Tg5. Una Parodi che vale due, Non certo per la presenza della sorellina cuoca, Benedetta, ma perché il format sarà suddiviso in due segmenti: il primo ‘Live’ dedicata a news, cronaca e dibattiti in studio, il secondo, ‘Cover’ dal taglio più modaiolo e di costume. Ospite di quest’oggi, Enrico Mentana. Non poteva essere altrimenti.

DOMANI

Italia-Malta: vietato sbagliare. E’ questo il diktat impartito da Prandelli alla vigilia del match che vedrà gli azzurri scendere in campo per sfidare la squadra di Malta, nel torneo di qualificazione ai Mondiali del 2014. Prandelli ha fatto sapere che a sostituire l’infortunato De Rossi sarà Nocerino. Gli animi si scaldano allo stadio Braglia di Modena, in vista di domani sera, ore 20.45.

11 settembre 2012: non aprirà domani il Museo della Memoria di Ground Zero, a causa dello scontro tra il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, e il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo. A 11 anni dalla tragedia che ha spezzato in due la storia dell’America, e del mondo, New York si appresta a celebrare la ricorrenza rinunciando, per ora, alla struttura commemorativa costata oltre un miliardo di dollari. Obama, dal canto suo, ha fatto sapere che osservà un minuto di silenzio alla Casa Bianca. I familiari delle vittime si riuniranno invece a Ground Zero per la lettura dei nomi di tutte le vittime.

 

Alessia CASIRAGHI