Allarme Cgil: “150mila precari rischiano il posto”

È allarme rosso tra i precari nella pubblica amministrazione: dalla fine dell’anno sono a rischio rinnovo circa 150.000 persone. Ad affermarlo all’Agi il coordinatore del Dipartimento del pubblico impiego della Cgil, Michele Gentile: «sono lavoratori che si occupano di servizi essenziali e se non verranno rinnovati scoppierà un doppio problema sociale, per il loro futuro ma anche per i cittadini. I precari della pubblica amministrazione, in particolare i tempi determinati e co.co.co, garantiscono lavori stabili senza i quali le amministrazioni pubbliche non andrebbero avanti. Dunque di fatto sono tempi indeterminati senza diritti. Lavoratori precari per servizi duraturi ed questa è la peculiarità del sistema pubblico rispetto a quello privato. Di qui la necessità di mantenere il rapporto di lavoro anche oltre la scadenza ma nello stesso tempo occorre, come fece Prodi nel 2006-2007, individuare percorsi rispettosi dei principi costituzionali che però rendano duraturo questo rapporto di lavoro».

“Il valore di una donna”

Novanta sessanta novanta: il valore di una donna si misura su altri numeri. E’ questa la campagna comunicativa, promossa dalla Cgil Lombardia e realizzata dalla società di comunicazione Anteprima Adv e Anteprima Lab, con sede a Lucca e Milano, che ha vinto il premio Aretè 2011, consegnato nella sede di Confindustria, per la sezione comunicazione pubblica. Quest’anno il tema del ruolo della donna nella società, nel mondo del lavoro e nella politica è stato di estrema attualità in Italia.

La CGIL Lombardia ha voluto comunicare “Il valore di una donna” attraverso una campagna sociale. “Ringraziamo i promotori del premio Aretè – dice Nicola Lencioni, manager di Anteprima – perché la loro iniziativa riconosce l’importanza di realizzare, oggi più che mai, comunicazioni responsabili e con funzione sociale. Grazie alla Cgil Lombardia, abbiamo potuto valorizzare, all’interno di una campagna, il ruolo della donna per la nostra società. L’affermazione dell’uguaglianza nei diritti e nelle opportunità sociali ed economiche è senza dubbio un valore cardine per il nostro Paese, ed è giusto che sia oggetto di una comunicazione efficace”. Soddisfatto del riconoscimento anche il Segretario generale di Cgil Lombardia, Nino Baseotto.“La scelta di questa campagna – spiega Baseotto – ha voluto essere un atto di responsabilità per una grande organizzazione sociale di donne e di uomini, quale è la Cgil. La responsabilità di battersi contro vecchi stereotipi, affinchè sia riconosciuto il valore sociale e professionale delle donne. Dedichiamo questo premio a tutte e tutti coloro che pensano che questa sia per ogni organizzazione di rappresentanza una sfida che vale la pena lanciare e che, insieme, vogliamo e dobbiamo vincere”.

L’obiettivo del premio Aretè è di segnalare alla business community, e all’opinione pubblica, i soggetti che hanno realizzato una comunicazione efficace nel rispetto delle regole della responsabilità.

Fonte: Agenparl.it