Moratoria dei debiti: oggi la firma della proroga

La tanto attesa proroga della moratoria dei debiti per le Pmi sta per concretizzarsi. Le parti sono state convocate dal Ministero dell’Economia per oggi, 16 febbraio. Come già annunciato (l’incontro per definire il piano d’azione è avvenuto il il 31 gennaio) l’accordo prevede una proroga di sei mesi della moratoria e l’allungamento fino a 3 anni dei debiti per le imprese che hanno usufruito della precedente moratoria. Parteciperà al vertice anche il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. I soggetti coinvolti sono l’Abi insieme a Confindustria, Coldiretti, Legacoop, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confedilizia, Confesercenti e Confetra.

Lo stesso Ministero dell’Economia ha fatto sapere che a fine dicembre hanno superato quota 252mila le domande di sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese a dimostrare che si tratta di qualcosa di molto sentito visto l’elevato numero di richieste. Oltre alla proroga di 6 mesi e l’allungamento fino a 3 anni per imprese che già hanno usufruito della precedente moratoria verrà discussa anche la possibilità di una copertura per il tasso di rischio.

Mirko Zago

Pmi e camere di commercio uniti contro il rinvio della mediazione obbligatoria

Le camere di commercio, le imprese e i professionisti chiedono all’unisono al governo che non vi sia alcun rinvio della riforma della mediazione civile e commerciale (come previsto dal decreto legislativo28/2010). Le parti scese in campo in particolare sostengono che la “condizione di procedibilità”, ovvero l’obbligo di tentare una conciliazione delle controversie in modi “alternativi”, prima di appellarsi al giudizio di un tribunale ordinario dovrebbe essere applicata con una certa urgenza. Viene inoltre chiesto che a un anno dall’entrata in vigore del provvedimento sia compiuta una analisi per valutare l’introduzione di eventuali manovre correttive favorendo la realizzazione di iniziative di promozione della cultura della mediazione.

La “condizione di procedibilità” dovrebbe diventare efficace a partire dal 20 marzo prossimo, un suo rinvio causerebbe  di vanificare un importante sforzo riformatore perseguito dal Governo, come ricordato in una nota. Le parti schierate a favore di una applicazione immediata della norma ricordano il loro impegno  e gli investimenti compiuti per realizzare strumenti di giustizia alternativa al fine di ridurre i costi e i tempi della giustizia.

Il Documento è stato inoltrato al Ministro di Giustizia, Angelino Alfano, sottoscritto dai vertici di Unioncamere, di tutte le Confederazioni imprenditoriali (Cia, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confagricoltura, Confapi, Confcooperative, Confindustria, Lega delle cooperative, Rete Imprese Italia) e degli Ordini professionali (Consiglio nazionale degli Architetti, Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed esperti contabili, Consiglio nazionale dei Geometri e dei Geometri laureati, Consiglio nazionale degli Ingegneri).

Mirko Zago