Il nuovo Codice del Turismo è Legge

Dallo scorso 6 giugno, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, è Legge il nuovo Codice del turismo.

Il nuovo Codice abroga la principale fonte normativa del settore, e ridefinisce il concetto di impresa turistica: non più solo attività recettive, ma anche agenzie di viaggio e tour operator.

Inoltre, equipara le imprese turistiche a quelle industriali ai fini del riconoscimento di contributi, sovvenzioni e agevolazioni di vario genere.

Il nuovo Codice titola: “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, nonché attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio”.

Infatti, accanto agli articoli del nuovo Codice meritano di essere ricordate anche le nuove norme in materia di multiproprietà, riportate nell’art. 2 del D.Lgs. 79/2011 che provvede direttamente a modificare il D.Lgs. 206/2005 (il Codice del consumo). La variazione si è resa necessaria per adeguare il nostro ordinamento alla direttiva 2008/122/CE che non fa più riferimento esclusivamente al contratto di multiproprietà ma contempla anche altre tipologie contrattuali strettamente connesse, ossia:

  • contratto relativo a un prodotto per le vacanze di lungo termine,
  • contratto di rivendita,
  • contratto di scambio.

Approvato nuovo ordinamento del mercato turistico

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva  il nuovo Codice del turismo. L’intento è di far recuperare posizioni al mercato del turismo che da solo partecipa al 10% del Pil attualmente ma che potrebbe arrivare a quota 12, 13% in poco tempo.

Il presidente del consiglio ha commentato: “Il turismo è croce e delizia del nostro Paese. Vale meno del 10% del nostro Pil, ma dovremmo avere molto di più, visto che abbiamo il maggior numero di beni artistici al mondo, oltre alle bellezze naturali straordinarie, dalle alte montagne alle acque cristalline. Il turismo con la sanità è l’attività che si pensa debba avere nel prosieguo degli anni il maggiore sviluppo: l’Onu prevede in 8 anni l’incremento di almeno il 50% dei cittadini che oggi vanno per il mondo per turismo”. ”

Il codice del turismo vuole creare le condizioni perchè le aziende turistiche possano crescere e investire, possano garantire qualità di servizio molto elevata. Diventano imprese turistiche tutte quelleche forniscono servizi ai turisti, dai bar agli impianti sportivi, e le agenzie turistiche online vengono equiparate”. Soddisfazione del ministro Brambilla: “Il testo non solo risponde ad un’esigenza disemplificazione e riordino della legislazione in materia molto sentita dagli operatori e di grande portata per i turisti, ma rappresenta la prima vera e completa opera di riforma del turismo che viene fatta in questo Paese, per un settore tra l’altro privo fino ad oggi di un sistema di regole chiaro e completo”. “Una riforma che ha l’obiettivo di tutelare il turista, aiutare le imprese, stimolare la riqualificazione dell’offerta turistica nell’ottica di una maggiore competitività del sistema Italia nel suo complesso

M.Z.