Stop dell’Agenzia delle Entrate a cartelle fiscali, controlli e comunicazioni

Stop a controlli fiscali e a lettere di compliance: i contribuenti possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per un po’. Ecco perché.

Dall’ultima settimana di luglio non sono più inviate cartelle fiscali e lettere di compliance

Il periodo estivo è quello in cui molti lavoratori vanno in ferie e di conseguenza anche i dipendenti e funzionari dell’Agenzia delle Entrate, ecco perché dall’ultima settimana del mese di luglio 2022 alla prima settimana, compresa, del mese di settembre non ci saranno comunicazioni ai contribuenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

A dare la notizia dello stop a cartelle fiscali, controlli e comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate è stato il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Elbano de Nuccio.

La sospensione riguarderà l’invio delle comunicazioni di irregolarità inerenti le dichiarazioni fiscali e lettere di compliance. Attualmente questa sospensione dei termini è diventata una sorta di consuetudine, ma l’obiettivo è codificare la stessa in modo da avere ogni anno la certezza di sospensione delle comunicazioni da giugno a settembre.

A questo deve però essere aggiunto che, in base all’articolo 7 quater, comma 16, del decreto legge 193 del 2016, in vigore dal 2017, i termini per la trasmissione dei documenti richiesti dall’Agenzia delle Entrate ( o altri enti impositori) ai contribuenti sono sospesi dal 1° agosto al 4 settembre. Non rientrano nella sospensione le richieste effettuate nel corso di attività di accesso, ispezione e verifica, nonché relative alle procedure di rimborso ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.

Altre sospensioni

Sempre dal 1° agosto al 4 settembre sono sospesi i termini per il pagamento degli avvisi bonari, cioè le comunicazioni inviate in seguito a controlli automatizzati e quelle inviate dopo i controlli formali e inerenti le liquidazioni delle imposte su redditi a tassazione separata. Tutti i termini ricadenti tra il 1° e il 22 agosto sono differiti al 22 agosto senza applicazione di interessi e sanzioni.

Lo stop ai controlli fiscali attuato dall’ultima settimana del mese di luglio alla prima settimana di settembre ha l’obiettivo non solo di dare un po’ di respiro ai contribuenti, ma anche agli operatori di settore di avere maggiore tempo per porre in essere tutti gli adempimenti fiscali necessari visto il cumulo di dichiarazioni, auto-dichiarazioni e obblighi vari da rispettare.

Cosa fare quando si riceve dal Fisco una comunicazione di irregolarità

L’Agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti effettua sempre dei controlli. In particolare, questi controlli possono essere sia automatici, sia di natura formale. E spesso portano il Fisco ad avviare nei confronti dei contribuenti una contestazione che sfocia nell’invio della cosiddetta comunicazione di irregolarità. Vediamo allora, nello specifico, di cosa si tratta e cosa deve fare il contribuente se questo ritiene che con la comunicazione di irregolarità la pretesa tributaria da parte dell’Agenzia delle Entrate non sia fondata.

Quando l’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti le comunicazioni di irregolarità

L’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti le comunicazioni di irregolarità sempre dopo aver effettuato delle attività di controllo sulle dichiarazioni fiscali. Il controllo, che può essere automatico oppure formale, come sopra accennato, risulta essere basato da un lato sui dati che sono stati dichiarati dal contribuente. E dall’altro sui dati che sono in possesso da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa fare quando arriva ad un contribuente una comunicazione di irregolarità

Quando da parte del Fisco ad un contribuente arriva una comunicazione di irregolarità, le strade che si possono seguire sono due. Ovverosia, il contribuente riconosce la pretesa tributaria dell’Agenzia delle Entrate. Oppure, il contribuente ritiene la pretesa del Fisco non fondata.

Ed in tal caso il contribuente dovrà rivolgersi al Fisco, anche attraverso i canali telematici, per far valere le proprie ragioni pure attraverso dati ed invio di documentazione di cui l’Agenzia delle Entrate non è a conoscenza o in possesso.

Cosa succede se il contribuente accetta la comunicazione di irregolarità

Se il contribuente accetta la comunicazione di irregolarità, ovverosia se la pretesa del Fisco viene ritenuta legittima, il Fisco permette, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione stessa, di sanare la posizione avvalendosi di agevolazioni.

Precisamente, il contribuente potrà pagare sia l’imposta oggetto della rettifica, sia i relativi interessi. Mentre le sanzioni saranno ridotte al 10% per le comunicazioni di irregolarità da controllo automatico, ed al 20% per le comunicazioni di irregolarità da controllo formale.

Come il contribuente può contestare la comunicazione di irregolarità

Se invece il contribuente ritiene non fondata la pretesa del Fisco, allora si può contestare la comunicazione di irregolarità rivolgendosi all’ufficio delle Entrate che ha emesso la comunicazione stessa. Quando si tratta però, nella fattispecie, di una comunicazione di irregolarità che deriva da un controllo formale. Oppure può avvalersi online, dal sito Internet delle Entrate, del servizio Civis.

In caso di contestazione per comunicazione di irregolarità da controllo automatico, il contribuente può allo stesso modo utilizzare il servizio telematico Civis. Ma può pure avvalersi del call center per assistenza telefonica. Oppure ancora può avvalersi della PEC o dell’assistenza di un funzionario recandosi in un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

DdL Concorrenza: novità per imprese, comunicazioni, notai e sanità

Il DdL Concorrenza è stato presentato nel pomeriggio del 4 novembre 2021 e si propone di rimuovere gli ostacoli all’apertura dei mercati, tutelare i consumatori e promuovere lo sviluppo della concorrenza. Si compone attualmente di 32 articoli che vanno a incidere su diversi settori tra cui le assicurazioni, mentre manca una norma molto attesa, inizialmente indicata, e che prevedeva la possibilità per i Notai di esercitare su tutto il territorio nazionale e quindi senza limiti territoriali. Vediamo meglio quali potrebbero essere le importanti novità che nei prossimi mesi saranno discusse dal Parlamento.

Concessioni balneari e licenze

Un’altra misura molto attesa e che invece non compare del DdL Concorrenza è la liberalizzazione delle concessioni balneari e delle licenze per gli ambulanti. In questo settore è prevista solo una mappatura delle concessioni balneari da realizzare nell’arco di 6 mesi. Novità potrebbero invece ancora arrivare per taxi e NCC (Noleggio con conducente) questione molto spinosa e che più volte ha portato i tassisti ad insorgere visto che vedrebbero svanire gli investimenti, di una certa entità, richiesti per ottenere l’autorizzazione. Molto probabilmente il premier Draghi affronterà la questione con un disegno di legge delega.

DdL Concorrenza e settore energetico

Nel campo delle energie, c’è un ritorno delle concessioni idroelettriche allo Stato ma solo nelle Regioni che hanno dimostrato di non essere capaci di gestirle. Importanti novità anche per l’installazione delle colonnine di ricarica sulla rete autostradale. Con la legge di bilancio per il 2021 il governo aveva previsto che le concessionarie autostradali dotassero la rete di loro competenza di punti di ricarica a elevata potenza per veicoli elettrici. La potenza doveva essere tale da effettuare la ricarica con tempi di attesa non superiori rispetto a quelli previsti per la fornitura di carburante. Con la nuova normativa, i gestori che non hanno adempiuto a tale obbligo possono mettere a gara con procedura trasparente, competitiva e non discriminatoria, la fornitura di tale servizio, quindi affidano a soggetti terzi l’incarico di procedere all’installazione delle colonnine di ricarica.

Trasparenza settore comunicazioni

Si richiede maggiore trasparenza anche nel campo delle comunicazioni (telefonia fissa e mobile, internet, abbonamenti televisivi) con l’obbligo di semplificare le procedure per passare da un gestore all’altro. I servizi premium non potranno essere attivati senza un consenso espresso, inoltre nel caso in cui la compagnia telefonica intenda proporre servizi in abbonamento offerti dai terzi, deve obbligatoriamente acquisire la prova del previo consenso. In questo modo non sarà possibile per i clienti ritrovarsi abbonati a servizi costosi senza averne avuto totale consapevolezza dei termini dei servizi.

Nel settore delle comunicazioni è inoltre previsto che per la realizzazione di opere necessarie allo sviluppo della connessione in fibra ottica, ci sia il necessario coordinamento tra le aziende che decidono di investire nei medesimi territori. Il coordinamento ha ad oggetto “ il processo di richiesta dei permessi, la non duplicazione inefficiente di opere del genio civile, la condivisione dei costi di realizzazione”. In questo modo si creano anche minori disagi per i cittadini e ci sono meno costi relativi alla realizzazione delle infrastrutture.

DdL Concorrenza e Sanità

Per quanto riguarda la Sanità, è prevista una modifica della procedura per la nomina dei dirigenti che dovrà essere basata sul curriculum, titoli professionali, capacità gestionali, volume dell’attività svolta, aderenza al profilo richiesto ed esito del colloquio finale. In caso di parità di punteggio tra più candidati, la nomina ricadrà su quello più giovane di età.

Novità anche per l’accreditamento delle strutture sanitarie, infatti non è più previsto il periodo transitorio di accreditamento provvisorio, ma in base alla qualità e al volume dei servizi da erogarsi viene concesso l’accreditamento. Le strutture da accreditare devono inoltre essere individuate applicando criteri equi, non discriminatori e procedure trasparenti. Sarà compito delle Regioni pubblicare un avviso indicante in criteri oggettivi per ottenere l’accreditamento. La selezione delle procedure da accreditare deve essere fatta periodicamente tenendo in considerazione la programmazione sanitaria regionale e verificando esigenze di razionalizzazione della rete.

Ultime novità del Disegno di Legge Concorrenza

Ulteriori semplificazioni sono previste anche per l’apertura di attività di impresa che può essere completata nell’arco di 4 giorni.

Nel campo delle assicurazioni invece è previsto l’obbligo di risarcimento diretto anche per le compagnie assicurative che hanno la sede sociale all’estero.

Occorre ricordare che il Disegno di Legge Concorrenza dovrà passare al vaglio del Consiglio dei Ministri e in seguito al Parlamento. Di conseguenza è molto probabile che vi siano modifiche determinate da emendamenti proposti dai vari partiti e in generale dall’iter procedurale.