Rete Imprese Italia sprona il Governo a rispettare gli accordi Ue

Rete Imprese Italia ha fatto il punto della situazione del nostro Paese e auspica che, con le prossime, ormai imminenti elezioni, si possano risolvere le tante situazioni spinose affliggono l’Italia.

In particolare, la speranza è che vengano ascoltate le richieste delle imprese italiane, che stanno toccando con mano la crisi economica e finanziaria e per questo hanno sicuramente proposte da fare sia in tema di politica economica per la crescita che in tema di stabilità dei conti pubblici.

Tra le questioni che Rete Imprese Italia ritiene di primo piano ci sono gli impegni che il Governo ha preso nei confronti della Comunità Europea. Tali impegni, come ad esempio quelli presi con la ratifica del Patto di bilancio europeo il 19 luglio 2012, sono basilari per il futuro del Paese e per questo dovranno essere mantenuti anche da Governo prossimo.

A tale proposito, RII propone di redigere una agenda europea, oltre a quella italiana, che sia caratterizzata da una più compiuta e forte integrazione tra le ragioni del rigore e le ragioni della crescita e della coesione sociale.

Vera MORETTI

Small Business Act sbarca in Liguria

Uno statuto di riconoscimento per tutte le microimprese del levante e ponente ligure. Si chiama Small Business Act la normativa introdotta dalla Comunità Europea per il riconoscimento e lo sviluppo delle microimprese locali, che da oggi sbarca anche nella Regione Liguria.

Via libera per le microimprese del territorio ad accedere ai bandi per fondi e appalti pubblici e alla concessione di contributi. Lo Small Business Act parifica lo status della microimprenditoria a quello delle Pmi.

“La Liguria è la prima regione in Italia ad aver dato attuazione in modo organico alle indicazioni comunitarie – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Giancarlo Grasso. – Con il ddl 189 viene riconosciuto il ruolo della piccola e micro impresa a livello regionale”.

Grazie allo Small Business Act verranno concessi alle microimprese condizioni agevolate per la partecipazione ai bandi di gara di appalto pubblico di importo inferiore ai 500 mila euro, e verrà introdotto il subappalto.

Lavorare in Europa? Arriva il ‘Passaporto’

di Alessia CASIRAGHI

Un certificato elettronico per lavorare ovunque nell’Ue. Una tessera professionale riconosciuta da tutti i Paesi della Comunità Europea che ha lo scopo di semplificare le regole per la mobilità dei professionisti all’interno dell’Ue. Una sorta di passaporto per muoversi più liberamente alla ricerca di una nuova occupazione nei Paesi Europei aderenti alla Ue.

“L’Europa sta affrontando numerose sfide – ha commentato Michel Barnier, commissario al Mercato interno ed ai Servizi finanziari. – Una di esse sarà l’aumento della domanda di personale altamente qualificato in tutta l’Ue. La proposta odierna sulle qualifiche professionali risponde all’esigenza di disporre di un buon sistema di riconoscimento delle qualifiche per sostenere la mobilità dei professionisti di tutta Europa”.

Per coloro che disporranno del ‘passaporto’ del lavoro sarà più facile trasferirsi dove si prospettano maggiori offerte di lavoro, dando così un contributo alla crescita dell’economia europea. “Sono convinto che l’idea di una tessera professionale europea, sotto forma di certificato elettronico, sia la giusta via da seguire – continua Barnier. – Consentirà di semplificare e accelerare le procedure di riconoscimento per i professionisti disposti a trasferirsi per lavoro”.

Slow Food: una Politica Agricola Comune

Promozione delle produzioni piccole e medie, legate al territorio e dei sistemi agroalimentari locali e attenti all’ambiente. Sono queste le priorità in agenda per il raggiungimento di una Politica Agricola Comune. Slow Food scende in campo per contrastare l’attuale sistema industriale e intensivo e l’invecchiamento di chi lavora nelle campagne.

Il documento “Verso una nuova Politica Agricola Comune” contiene alcune proposte volte a raggiungere un sistema di produzione di cibo sostenibile, buono e giusto. Secondo le indagini svolte su 500 milioni di cittadini europei, almeno al metà soffre di sovrappeso, mentre sono 42 milioni i cittadini che vivono in condizioni di privazione di cibo.

Dal punto di vista agricolo, l’estensione di terreni occupati in Europa è calata del 25% rispetto al 2001, determinando una conseguente perdita di 3,7 milioni di posti di lavoro. Dal punto di vista demografico, solo il 7% degli agricoltori ha meno di 35 anni e un agricoltore su 3 è over 65.

Con il sostegno della Comunità Europea, Politica Agricola Comune si impegna a ridare dignità alla professione dell’agricoltore. Ciò significa stimolare i giovani a intraprendere questo tipo di attività, garantendo loro un reddito adeguato, il sostegno alle reti di giovani agricoltori, artigiani alimentari, ristoratori, educatori e consumatori e alla formazione. L’altro obiettivo da raggiungere riguarda lo snellimento delle pratiche burocratiche per l’avvio di nuove imprese di giovani, garantendo incentivi come finanziamenti diretti, agevolazioni fiscali o mutui con tassi favorevoli.

L’importante è premiare tutti quei produttori e le micro-imprese che salvaguardano la biodiversità locale e tradizionale, l’architettura tradizionale, o che operano in aree marginali,chi differenzia l’offerta, integrando la produzione agricola con attività’ didattiche o turistiche. Al primo posto ci deve sempre essere l’ambiente.

Alessia Casiraghi

Rimborso Iva Ue, entro il 30 settembre l’invio delle istanze

Mancano pochi giorni per per presentare l’istanza di rimborso dell’Iva relativa agli acquisti effettuati negli Stati Ue nel 2010: le imprese italiane hanno infatti tempo fino al 30 settembre, giorno in cui scadono anche i termini, con modalità diverse, per l’imposta assolta su beni e servizi acquistati in Italia da soggetti passivi stabiliti in altri Stati membri della Comunità europea o in Paesi extra Ue, con i quali esistono accordi di reciprocità. Ecco come fare.

Per gli operatori italiani
L’istanza deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica alle Entrate: i contribuenti stabiliti nel territorio italiano richiedono il rimborso dell’imposta assolta in un altro Stato membro relativamente a beni e servizi acquistati o importati, presentando apposita istanza all’Agenzia con Entratel o Fisconline o tramite gli intermediari abilitati.

Il Fisco italiano, nei successivi 15 giorni, inoltrerà la domanda di rimborso allo Stato membro competente, dopo aver effettuato i seguenti controlli:
– i codici utilizzati per la descrizione dell’attività e dei beni devono corrispondere a quelli richiesti dallo Stato competente per il rimborso;
– il periodo del rimborso non deve essere superiore a un anno solare né inferiore a un trimestre solare, salvo che si tratti del rimborso relativo alle operazioni eseguite nella parte rimanente dell’anno o nei casi di cessazione o di inizio di attività;
– i requisiti richiesti dallo Stato membro per il rimborso devono essere rispettati nella relativa domanda;
– l’importo del rimborso non deve essere inferiore al minimo consentito;
– il pro-rata provvisorio deve essere valido (come stabilito dagli articoli 174 e 175 direttiva 2006/112/Ce);
– l’ammontare detraibile dell’Iva indicato nella domanda non è diverso da quello che risulta dall’applicazione della percentuale di detrazione dichiarata.
 
Entro 4 mesi dal ricevimento della documentazione, l’amministrazione estera darà comunicazione diretta al contribuente sull’esito della richiesta di rimborso, erogando la somma spettante nei 10 giorni successivi alla comunicazione.

Per gli operatori di altri Stati Ue
Possono richiedere il rimborso per gli acquisti effettuati in Italia tramite la propria Amministrazione finanziaria, che la inoltrerà all’Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso, il termine ultimo per inviare le domande è il 30 settembre dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto il rimborso.
L’ammontare della richiesta di rimborso riferita a periodi infrannuali non può essere minore di 400 euro; se inferiore, il rimborso spetta annualmente, sempre che di importo non inferiore a 50 euro.
Il Centro operativo di Pescara decide sulle richieste nei 4 mesi successivi alla ricezione; i 4 mesi possono diventare 6 o 8 se il Centro ritiene necessario procedere alla richiesta di informazioni. L’erogazione dei rimborsi avverrà nei 10 giorni successivi alla comunicazione di accoglimento della richiesta.

Per gli operatori extra Ue
Medesimo termine (30 settembre) anche per le richieste di rimborso, relative ad acquisti effettuati in Italia da parte degli operatori residenti in Svizzera, Norvegia e Israele, Paesi con uii l’Italia ha stipulato accordi di reciprocità. Dovranno presentare il modello Iva 79 in forma cartacea al Centro operativo di Pescara.

Nuovo bando europeo per le pmi

Al via il bando europeo che incentiva le attività di ricerca e sviluppo specificamente per le piccole imprese.

Aprirà a breve la nuova call del programma Europeo “Research for the benefit of SMEs”, del VII programma Quadro – Area Capacities.

Il programma vuole favorire azioni di ricerca portate avanti da imprese che danno in outsourcing la attività di ricerca a cosiddetti RTD Performers, ossia università, centri di ricerca o industrie specializzate.

La proprietà intellettuale di quanto realizzato spetterà alle stesse imprese partecipanti, che quindi possono beneficiare dei risultati della ricerca sviluppata da università e/o centri di ricerca Europei.
I progetti hanno durata massima di 24 mesi ed un costo complessivo mediamente tra 1 Milione e 1,5 Milioni di Euro.

Bando europeo pro eco-innovazione

Aperta fino all’8 settembre lacall del bando europeo per l’eco-innovazione.
Sono finanziabili progetti per:
1 – il riciclo dei materiali,
2 – l’edilizia sostenibile,
3 – l’industria dei prodotti alimentari e bevande,
4 – depurazione e trattamento dell’acqua,
5 – greening businesses.

Scadenze e fasi

• Data ultima per la presentazione della proposta: 8/9/11.
• Data prevista per il completamento della valutazione: gennaio 2012.
• Data prevista per la notifica dei candidati dei risultati della valutazione: da febbraio a marzo 2012.
• Periodo stimato per i negoziati: marzo 2012.
• Data prevista per la firma dei contratti e le decisioni di aggiudicazione: da aprile 2012 in poi.
• Data prevista per l’inizio dei progetti: da maggio 2012 in poi.

Il sito del Programma (www.epss-fp7.org), contiene tutte le informazioni, quali Guida per il proponente, Convenzione di sovvenzione tipo e link per il collegamento al sistema per la presentazione on-line.
Inoltre, il sito indica le giornate di informazione che si terranno durante la durata di presentare delle proposte e fornisce risposte alle domande più frequenti
Un help desk è a disposizione per le domande relative a problemi con l’online di presentazione del sistema
• email: support@epss-fp7.org