Confartigianato Bologna: più attenzione alle imprese del territorio

“Diamo voce alle imprese bolognesi” è lo slogan con cui Confartigianato Bologna e le rappresentanze del mondo dell’impresa del capoluogo dell’Emilia Romagna, hanno aderito ad un’iniziativa che comprende proposte comuni rivolte al Governo.

Con questa iniziativa Confartigianato Bologna chiede ai propri associati di esprimere il loro consenso in merito con una semplice firma, e tramite una lettera inviata agli associati stessi invita a partecipare al “Progetto delle imprese per l’Italia”, un documento che raccoglie proposte comuni rivolte sì al Governo, ma anche al Parlamento e alle forze politiche.

L’obiettivo? Rilanciare la crescita dell’Italia e risanare i conti del Paese.

Le questioni da affrontare riguardano la spesa pubblica, la riforma delle pensioni, lariforma fiscale, le cessioni del patrimonio pubblico, le liberalizzazioni e semplificazioni, le infrastrutture e l’energia.

“Per questo, in linea con la filosofia di Confartigianato nazionale vogliamo rivendicare a livello locale, attraverso la sottoscrizione di un manifesto comune fra tutte le diverse rappresentanze del mondo dell’impresa bolognese, la necessità di intervenire nel più breve tempo possibile, con riforme coraggiose e significative. È il momento di costruire nuove soluzioni, diventando veri protagonisti, insieme a voi, del cambiamento e delle decisioni che riguardano il nostro paese e la nostra economia. Solo attraverso scelte concrete e profonde potremmo imprimere una svolta e un cambiamento ritenuto ormai da tutti non rimandabile, guardando avanti con un’ottica di sistema perchè insieme possiamo rimettere in moto il nostro Paese”, scrive nella lettera Gianluca Muratori, presidente di Confartigianato Bologna.

Giulia Dondoni

A Bologna c’è un progetto che sostiene i nuovi imprenditori

A Bologna, la Confartigianato ed Emil Banca Credito Cooperativo hanno siglato negli scorsi giorni  un accordo per sostenere le neo-imprese del capoluogo emiliano nei loro primi anni di vita. Starter, così si chiamo il nuovo progetto, prevede un pacchetto di servizi rivolto alle imprese in fase di start-up che unisce consulenza finanziaria, consulenza economica e servizi bancari.

La Cna e Serfina, la sua società di consulenza finanziaria, per questo progetto mettono a disposizione delle neoimprese le proprie sedi ed i propri consulenti; Emil Banca invece mette a disposizione un plafond di 5 milioni di euro.

Ecco nel dettaglio cosa prevede Starter per le nuove imprese:

  • la consulenza finanziaria e la stesura del business plan a cura di Serfina srl, la società di Cna Bologna;
  • la consulenza e la gestione delle pratiche con gli enti pubblici per l’apertura della nuova attività (a cura di Cna);
  • l’assistenza amministrativa e la tenuta della contabilità semplificata per la durata di 2 anni (a cura di Cna)
  • la dichiarazione annuale dei redditi (a cura di Cna);
  • il conto corrente Emil Banca per un periodo di 2 anni dalla data di avvio dell’impresa, a condizioni agevolate (l’impresa usufruisce delle stesse condizioni delle aziende che hanno il migliore rating);
  • pos con canone gratuito;
  • home banking con canone gratuito;
  • incontri periodici con un consulente per verificare l’andamento del progetto imprenditoriale.

Inoltre sarà possibile ottenere finanziamenti start-up per investimenti come beni strumentali, arredi, ristrutturazioni, e liquidità per licenze, avviamento, scorte. Questi finanziamenti, accompagnati da business-plan predisposti e valutati da Cna e Serfina, possono arrivare fino a 500.000 euro, il preammortamento è di 2 anni al fine di agevolare la fase di avvio dell’impresa, la garanzia del Consorzio Cna Unifidi copre dal 50 all’80% del finanziamento.

Starter può essere richiesto da tutte le imprese che si sono costituite e/o iscritte alla Camera di Commercio di Bologna dal primo luglio 2010 in poi.

Per maggiori informazioni e per richiedere i servizi del progetto Starter si può contattare una filiale di Emil Banca oppure una delle sedi della Cna Bologna.

Finanziamento a fondo perduto: il FART finanzia le piccole imprese per nuovi progetti formativi

Il FART Fondartigianato, Fondi interprofessionali per la formazione, sta per attivare nuovi finanziamenti a fondo perduto, fino al 100%, alle piccole imprese che occupano fino a cinque lavoratori per progetti formativi.

La notizia è stata resa nota dalla Confartigianato di Bologna secondo cui Fondartigianato potrà finanziare, a fondo perduto, progetti formativi per le imprese. I progetti possono essere completamente gratuiti e possono riguardare qualsiasi area: qualità, sicurezza, protezione ambientale, innovazione tecnologica, informatica, innovazione organizzativa, aggiornamento normativo, lingue.

Per ulteriori informazioni invitiamo i lettori a prendere contatto con l’Ufficio formazione della Confartigianato di Bologna.