Il contratto estimatorio: cos’è e come funziona

Nel contratto estimatorio una parte consegna all’altra una o più cose mobili, la quale si assume l’obbligo di pagarne il costo, a meno che non restituisca le cose entro un termine prestabilito.

Cos’è il contratto estimatorio

Tale contratto rientra nella categoria dei negozi giuridici con riferimento all’alienazione di beni. Tuttavia, come abbiamo già visto, non si tratta di una vendita vera e propria, ma è solamente introdotta all’interno di uno scambio. Nel contratto estimatorio si concretizza un do ut does come accade nella compravandita.

Le due parti di un contratto estimatorio sono denominate tradens e accipiens. La prima è rappresentata dal soggetto che effettua la consegna, la seconda è costituita da chi la riceve e ha per oggetto cose mobili. Quest’ultima, detta accipiens che ha per l’appunto ricevuto i beni mobili può decidere se restituire questi beni nello stesso stato in cui li ha ricevuti entro un termine stabilito nel contratto estimatorio, oppure decidere di pagare tali beni al tradens.

Il contratto estimatorio è sottoscritto da entrambe le parti ma si perfeziona non solo per la parte consensuale. Infatti, si tratta di un contratto reale che si perfeziona con la consegna della cosa mobile dal tradens all’accipiens.

Come funziona il contratto estimatorio

Nel momento in cui l’accipiens riceve i beni mobili consegnati dal tradens, acquisisce il diritto di disporne, ma non ne diventa proprietario e non lo sarà fino a quando non pagherà il prezzo di tali beni. Per cui, fino a quel momento, il tradens continuerà ad esserne proprietario, benché non disponga più delle cose consegnate, quindi, ne consegue che nel patrimonio dell’altra parte, ossia l’accipiens, non rientrano i beni ricevuti se non pagati.

In questo caso, il vantaggio dell’accipiens consiste nell’impossibilità di subire un pignoramento o sequestro dei beni di cui dispone tramite contratto estimatorio, in quanto non ne risulta proprietario. I creditori potranno aggredire tali beni solo nel momento in cui l’accipiens pagherà le cose mobili ricevute.

Chi ha ricevuto i beni mobili non è esentato dall’obbligo di pagarne il prezzo, anche se la restituzione di essi avviene non nello stesso stato in cui gli sono stati consegnati, nonostante ciò sia avvenuto per cause non imputabili all’accipiens. Per cui, lo svantaggio di quest’ultimo è di dover sobbarcarsi il rischio di deterioramento o deperimento delle cose ricevute anche se per ragioni che non lo ritengono responsabile.

Infatti, in tal caso è tenuto comunque al pagamento del prezzo delle cose ricevute, in quanto non in grado di restituirle nello stato in cui gli sono state consegnate dal tradens originariamente. Ciò accade perché l’accipiens ha la possibilità di disporre di questi beni ricevuti nel proprio interesse. Il potere di disposizione delle cose mobili da parte dell’accipiens rappresenta la funzione propria del contratto.

L’accipiens è obbligato a pagare il prezzo dei beni mobili ricevuti dal tradens quando non li restituisce entro il termine prestabilito dal contratto estimatorio. Ciò può verificarsi nei seguenti casi:

  • i beni mobili si sono deteriorati o deperiti;
  • decide di trattenere le cose mobili e quindi di non restituirle;
  • ha utlizzato le cose mobili in altro modo;
  • ha venduto le cose a terzi.

La sottoscrizione delle parti di un contratto estimatorio ha un effetto traslativo che riguarda la proprietà delle cose consegnate dal tradens all’accipiens. E’ bene ribadire che la proprietà dei beni mobili può essere acquisita dall’accipiens dietro pagamento di un corrispettivo. Nel frattempo, la proprietà resta al tradens, che però, non può disporre delle cose mobili, che è in mano all’accipiens. Ad ogni modo, quest’ultimo ha la possibilità di vendere in modo legittimo questi beni ricevuti.

La consegna delle cose mobili

La disciplina del codice civile non si addentra molto nel dettare la disciplina del contratto estimatorio. Infatti, non specifica come debba avvenire la consegna delle cose mobili. La giurisprudenza pertanto si è interrogata valutando una doppia ipotesi:

  • la consegna materiale dei beni mobili;
  • l’espressione del solo consenso alla consegna.

Nella prima ipotesi, si prende in considerazione il passaggio materiale delle cose mobili dalle mani del tradens a quelle dell’accipiens, e questa sembra essere ciò che più si sposa con il contratto estimatorio. Tra l’altro, questa ipotesi realizza lo scopo specifico di tale contratto, cioè quella di conseguire materialmente la relazione con e cose mobili da parte dell’accipiens.

Tuttavia, non è da escludere la seconda ipotesi, secondo cui la possibilità della consegna consensuale realizzerebbe quando l’accipiens entra in possesso dei beni mobili. Anche in questo caso, si realizzerebbe la relazione materiale con le cose di cui si parla sopra.

Quando diventa attuale l’obbligazione di pagamento del prezzo

Detto dei casi in cui l’accipiens deve pagare il prezzo delle cose non restituite al tradens, si deve parlare anche di quando l’obbligo di tale pagamento diventa attuale. Men che meno in questo caso, esiste un punto chiaro per tutti. Se ci si attiene alla giurisprudenza, le pronunce vanno nella direzione del tempo dell’adempimento dell’obbligazione. Nello specifico, una sentenza della Cassazione ha ritenuto che il tempo dell’adempimento coincide con il momento in cui diventa impossibile restituire le cose mobili anche per ragioni non imputabili all’accipiens.

Ma quando si utilizza il contratto estimatorio?

Sono i beni mobili l’oggetto del contratto estimatorio, infatti se ne fa uso in ambito commerciale sia al dettaglio che per la vendita al minuto. Ricordiamo che il contratto estimatorio non è altro che ciò che viene chiamato più comunemente conto vendita. Anche i beni mobili registrati potrebbero costituire oggetto del contratto estimatorio, tuttavia, la macchinosità dello scambio di beni lo rende non applicato nella pratica.

Il contratto estimatorio è diffuso nei settori commerciali, anche perché consente di rifornirsi di un’ampia varietà di cose mobili da destinare alla vendita ma senza, tuttavia, pagarli o rimanere con una grande quantità di merce invenduta.

Ma quali sono i vantaggi del tradens? Per esso, l’accipiens rappresenta uno strumento di diffusione più rapida dei propri prodotti rispetto a quanto sarebbe in grado di fare da solo.

Il contratto estimatorio non è da confondere con quello di deposito

Il contratto di deposito potrebbe apparire simile a quello estimatorio. In realtà, come precisato dal codice civile, nel contratto di deposito una parte riceve dall’altra dei beni mobili, con l’obbligo di custodirla e restituirla in natura. La differenza sta proprio nella custodia da parte dell’accipiens che non è contemplata nel contratto estimatorio.