Fondo perequativo partite Iva, domande fino al 28 dicembre 2021

Si potrà presentare fino al 28 dicembre 2021 la domanda del fondo perequativo delle partite Iva che abbiano risentito del peggioramento del risultato economico di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019. In tutto sono 4,4 i miliardi di euro che il governo ha stanziato per la misura a beneficio di autonomi e liberi professionisti. Il provvedimento dell’apertura delle domande è stato firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini.

Chi può presentare domanda per il fondo perequativo delle partite Iva?

Possono presentare domanda del fondo perequativo le partite Iva, i lavoratori autonomi e le partite Iva. Requisito essenziale è quello del peggioramento dei conti economici del 2020 rispetto al 2019 di almeno il 30%. Il meccanismo di assegnazione delle risorse prevede 5 scaglioni di reddito: il contributo scende all’aumentare dei ricavi o dei corrispettivi. Il 30% di contributo spetta per ricavi fino a 100 mila euro; il 20% spetta alle partite Iva con compensi e ricavi tra 100 mila e 400 mila euro; il 15% per i ricavi tra 400 mila e 1 milione di euro; il 10% per compensi tra 1 e 5 milioni di euro; il 5% per lo scaglione di ricavi da 5 a 10 milioni di euro.

Come si presenta la domanda per il fondo perequativo delle partite Iva?

La domanda può essere presentata fino al 28 dicembre 2021 sui canali telematici Entratel o Fisconline del sito dell’Agenzia delle entrate. A partire da oggi, 30 novembre, la domanda si può inoltrare anche dalla sezione “Fatture e corrispettivi” accedendo dal portale dell’Agenzia delle entrate. È indispensabile indicare l’Iban del soggetto beneficiario del contributo perequativo. Infatti, per l’accredito dell’aiuto si può scegliere il versamento sul conto corrente. Diversamente, si può optare per ottenere il contributo in credito di imposta.

Come si calcola il contributo perequativo spettante alla partita Iva?

Nel calcolo dell’importo dovuto è necessario sottrarre i contributi già percepiti in passato. Nel dettaglio, devono essere sottratti gli aiuti ricevuti a partire da maggio del 2020. Si tratta dei contributi a fondo perduti percepiti con i vari decreti “Rilancio”, “Ristori” e “Sostegni”. Pertanto, all’importo sul peggioramento del conto economico risultante dalle dichiarazioni dei redditi del 2020 e del 2019, deve essere sottratto l’importo degli aiuti già percepiti. Al risultato deve essere applicata la percentuale prevista per il proprio scaglione di appartenenza.

 

L’Unione Europea approva il contributo a fondo perduto per attività chiuse

Arriveranno entro il 31 dicembre 2021 gli aiuti il contributo a fondo perduto per le attività chiuse, ciò è possibile grazie all’ok arrivato dall’Unione Europea. Si potranno ottenere fino a 25.000 euro.

Iter approvazione del contributo a fondo perduto per le attività chiuse

Arriva il via libera dell’Unione Europea allo stanziamento di 140 milioni di euro in favore delle attività che a causa del Covid hanno dovuto sopportare lunghi periodi di inattività, più di 100 giorni. Si tratta in particolare delle attività connesse al tempo libero, arte e cultura, eventi cerimonie. Per poter procedere ora occorrono solo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

Il contributo a fondo perduto in favore delle attività che hanno subito lunghi periodi di chiusura a causa del Covid è contenuto nell’articolo 2 del decreto Sostegni Bis che ha istituito il Fondo per le attività economiche chiuse per un periodo di almeno 100 giorni.

Se vuoi conoscere i dettagli di tale fondo, leggi l’articolo: Attività chiuse oltre 100 giorni causa Covid: arriva il fondo di sostegno

Il 7 ottobre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il 19 novembre è arrivata l’approvazione da parte dell’Unione Europea. Proprio la Commissione Europea nel suo provvedimento ha precisato che l’approvazione arriva in quanto il contributo per ogni impresa non supera 1,8 milioni di euro, inoltre sarà concesso entro il 31 dicembre.

La Commissione ha sottolineato che questa misura appare necessaria, adeguata e proporzionata all’obiettivo di porre rimedio a una situazione di grave turbamento per l’economia di uno Stato Membro.

Come richiedere il contributo a fondo perduto

Per poter conoscere nel dettaglio le istruzioni per la richiesta del contributo a fondo perduto bisognerà attendere il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, lo stesso comunque dovrebbe arrivare entro il 6 dicembre, quindi a breve. Nel frattempo possiamo ricordare che le richieste dovranno essere inoltrate telematicamente all’Agenzia delle Entrate e i contributi approvati saranno erogati su conto corrente, quindi già al momento della domanda dovrà essere fornito un codice IBAN.

Il calcolo del contributo effettivamente dovuto a ogni richiedete sarà effettuato tenendo in considerazione i ricavi e i compensi dichiarati nel 2019, cioè l’ultimo anno prima della pandemia.

Gli importi massimi sono però rivolti solo alle attività con codice ATECO 93.29.10 , cioè sale da ballo, discoteche. A queste attività è destinata una quota di 20 milioni di euro. Le altre attività invece avranno un contributo compreso tra 3.000 euro e 12.000 euro e saranno comunque calcolate sui compensi relativi al 2019.

Le soglie sono di:

  • 3.000 euro per le attività che dichiaravano un fatturato di 400.000 euro;
  • 7.500 euro per soggetti con ricavi compresi tra 400.000 euro e 1 milione di euro;
  • 12.000 euro per attività che dichiaravano un fatturato superiore a 1 milione di euro.

Nel caso in cui i fondi dovessero risultare insufficienti, l’Agenzia delle Entrate provvederà a ripartire gi stessi riducendo proporzionalmente i contributi.

Codici Ateco ammessi al contributo

Naturalmente gli imprenditori hanno bisogno di sapere se rientrano tra coloro che hanno diritto ad accedere ai contributi a fondo perduto per attività chiuse a causa Covid, proprio per questo inseriamo la lista dei codici Ateco che rappresentano il migliore punto di riferimento per sapere se si rientra tra coloro che hanno diritto a percepire il contributo a fondo perduto per le attività che hanno subito chiusure di almeno 100 giorni approvati dall’Unione Europea.

  • 47.78.31 commercio opere d’arte;
  • 49.39.01 gestione impianti sci;
  • 56.21.00 catering;
  • 59.14.00 cinema;
  • 79.90.11 biglietteria per eventi teatrali, sport e spettacolo in genere;
  • 82.30.00 convegni e fiere;
  • 85.51.00 corsi per sport e ricreativi;
  • 85.52.01 corsi di danza;
  • 90.01.01 attività connesse alla recitazione;
  • 90.01.09 rappresentazioni di tipo artistico;
  • 90.02.09 aziende che svolgono attività di supporto rispetto alle attività di tipo artistico e culturale;
  • 90.04.00 imprese che si occupano della gestione di teatri e altri luoghi deputati allo spettacolo e all’arte;
  • 91.02.00 musei;
  • 91.03.00 gestione monumenti;
  • 92.00.02 gestione macchine giochi;
  • 92.00.09 attività connesse alle lotterie;
  • 93.11.10 gestione stadi;
  • 93.11.20 gestione piscine;
  • 93.11.30 e 93.11.30 imprese che si occupano degli impianti sportivi;
  • 93.13 palestre;
  • 93.21 parchi divertimento;
  • 93.29.10 discoteche;
  • 93.29.30 sale giochi;
  • 93.29.90 imprese che operano nel settore dei divertimenti;
  • 96.04 centri benessere;
  • 96.09.05 organizzazione feste.