Modello 770 quando e perché si usa questo modulo

Il modello 770 è un modello utilizzato dai sostituti d’imposta e dalle amministrazioni dello Stato. Ecco però a cosa serve e quando si presenta.

Il modello 770, ecco perché lo utilizzano i sostituti d’imposta

Il modello 770 è usato dai sostituti d’imposta per la dichiarazione dei dati relativi alle ritenute effettuate. Tuttavia il modello 770 è scaricabile dal sito dell’Agenzia delle entrate, insieme alle istruzioni per compilarlo. In particolar modo prevede di inviare in modo telematico, al fisco, tutte le ritenute operate su:

  • reddito di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi;
  • locazioni brevi inserite all’interno della Certificazione Unica;
  • dividenti, proventi e redditi di capitali, e le ritenute su pagamenti relativi a bonifici disposti per il recupero del patrimonio edilizio e per interventi di risparmio energetico (art. 25 del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010);
  • redditi di lavoro dipendente;
  • somme liquidate a seguito di pignoramenti presso terzi;
  • somme liquidate a titolo di indennità di esproprio e di somme percepite a seguito di concessioni volontarie nel corso di procedimenti espropriativi;
  • quote dovute per effetto di acquisizioni coattive conseguenti ad occupazioni d’urgenza.

Il contribuente deve inviarlo per via telematica all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono i dati in esso contenuti.

I soggetti obbligati alla presentazione

Sono vari i soggetti che sono tenuti a presentare il modello 770. Comunque sia possiamo così raggrupparli:

  • gli enti commerciali equiparati alle società di capitali residenti nel territorio dello Stato;
  • le società di capitali, come le società per azioni, a responsabilità limitata, in accomandita per azioni, cooperative e mutua assicurazione operanti nel territorio nazionale;
  • i condomini;
  • i Trust;
  • le società di persone;
  • le associazioni non riconosciute;
  • i gruppi europei d’interesse economico;
  • le persone fisiche che operano le ritenute alla fonte di cui agli articoli 23 e 24 del D.P.R. n. 600 ed aderiscono al regime forfetario di cui alla legge 23 dicembre 2014, n. 190, così come modificata dall’articolo 1, commi da 9 a 11, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di bilancio 2019);
    • le amministrazioni dello Stato, comprese quelle con ordinamento autonomo, le quali operano le ritenute ai sensi dell’art. 29 del D.P.R. n. 600/73;
  • le società di fatto o irregolari residenti in Italia.

Modello 770, la composizione  e le sezioni del modulo

Il modello 770 è diviso in due sezioni. La prima parte è quella del Frontespizio che contiene l’informativa sulla privacy e i riquadri che riportano il tipo di dichiarazione, i dati relativi al sostituto, al rappresentante firmatario della dichiarazione. Ed ancora si continua con la redazione e firma della dichiarazione, impegno alla presentazione telematica e visto di conformità.

La seconda parte è a quadri staccati che permette di inserire diversi dati nei relativi campi. Ecco quali sono i quadri:

  • SF relativo ai redditi di capitale, ai compensi per avviamento commerciale e ai contributi degli enti pubblici e privati, nonché alla comunicazione dei redditi di capitale non imponibili oppure imponibili in misura ridotta, imputabili a soggetti non residenti;
  • SG relativo alle somme derivanti da riscatto di assicurazione sulla vita e capitali corrisposti in dipendenza di
    contratti di assicurazione sulla vita o di capitalizzazione nonché rendimenti delle prestazioni pensionistiche erogate in forma periodica e delle rendite vitalizie con funzione previdenziale;
    SH relativo ai redditi di capitale, ai premi e alle vincite, ai proventi delle accettazioni bancarie, nonché ai
    proventi derivanti da depositi a garanzia di finanziamenti;
    SI relativo al riepilogo degli utili e dei proventi equiparati pagati nell’anno 2020;
    SK relativo alla comunicazione degli utili ed altri proventi equiparati corrisposti da soggetti residenti e non
    residenti;

Gli altri quadri che compongono il modello

Il modello continua con i seguenti quadri:

  • SL relativo ai proventi derivanti dalla partecipazione ad OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio) di diritto italiano ed estero, soggetti a ritenuta a titolo di acconto;
    SM relativo ai proventi derivanti dalla partecipazione OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio) di diritto italiano ed estero, soggetti a ritenuta a titolo d’imposta;
    SO relativo alle comunicazioni che devono essere effettuate ai sensi degli artt. 6, comma 2, e 10, comma 1, del D.Lgs. n. 461 del 1997, dagli intermediari e dagli altri soggetti che intervengono in operazioni che possono generare plusvalenze e delle società fiduciarie dei dati utili alla liquidazione dell’IVIE per i soggetti da essi rappresentati;
    SP relativo alle ritenute operate sui titoli atipici;
    SQ relativo ai dati dei versamenti dell’imposta sostitutiva applicata sui proventi dei titoli obbligazionari;
    SS relativo ai dati riassuntivi concernenti quelli riportati nei diversi quadri del modello di dichiarazione;
    DI relativo all’eventuale credito derivante dal maggiore credito risultante dalle dichiarazioni oggetto di integrazione a favore;
    ST concernente le ritenute operate, le trattenute per assistenza fiscale, le imposte sostitutive effettuate. nonché dei versamenti relativi alle ritenute e imposte sostitutive sopra indicate.;
    SV relativo alle trattenute di addizionali comunali all’IRPEF e alle trattenute per assistenza fiscale, nonché i
    relativi versamenti;
    SX relativo al riepilogo dei crediti e delle compensazioni effettuate ai sensi del D.P.R. n. 455 del 1997 e ai
    sensi dell’art. 17 D.Lgs. n. 241 del 1997.
    SY relativo a somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi e ritenute da articolo 25
    del decreto legge n. 78 del 2010.

Come si preenta il modello 770?

Il modello 770 deve essere inviato all’agenzia delle entrate entro il 31 ottobre di ogni anno. Mentre possono inviarlo in via telematica e direttamente dal sostituto d’imposta, ma anche tramite un intermediario abilitato. Inoltre possono fare l’invio anche i soggetti incaricati dalle amministrazioni dello stato e le società appartenenti ad un gruppo.

Una volta effettuata la presentazione telematica il sistema rilascia un messaggio di conferma per l’avvenuta ricezione. Infine è lo stesso sistema a comunicare se ci sono degli errori oppure confermare l’invio definitivo. Per questo motivo è importante non commettere errori in sede di compilazione del modello 770.

Modello 770, ecco chi dovrà presentarlo

Giusto per non sbagliarsi (o dimenticarsi), vista la mancata proroga, ecco chi dovrà presentare il modello 770 ordinario. Nello specifico i sostituti d’imposta che hanno corrisposto:

  • somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte su redditi di capitale
  • compensi per avviamento commerciale
  • contributi a enti pubblici e privati
  • riscatti da contratti di assicurazione sulla vita
  • premi, vincite e altri proventi finanziari, compresi quelli derivanti da partecipazioni a organismi di investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero
  • utili derivanti da partecipazioni in società di capitali, titoli atipici, indennità di esproprio e redditi diversi.

In particolare:

  • società di capitali ed enti commerciali a esse equiparate (enti pubblici e privati) che risiedono nel territorio dello Stato
  • enti non commerciali, compresi gli enti pubblici (Regioni, Province, Comuni) e privati residenti nel territorio dello Stato
  • associazioni non riconosciute, consorzi, aziende speciali
  • società e enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato
  • trust
  • condomìni
  • società di persone, di armamento e di fatto residenti nel territorio dello Stato
  • società o associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti o professioni residenti nel territorio dello Stato
  • aziende coniugali, se l’attività è esercitata in forma societaria tra coniugi residenti nel territorio dello Stato
  • gruppi europei d’interesse economico (Geie)
  • persone fisiche che esercitano arti e professioni, imprese commerciali e agricole
  • amministrazioni dello Stato
  • curatori fallimentari, commissari liquidatori, eredi che non proseguono l’attività del sostituto d’imposta estinto.

Inoltre, devono presentare il modello 770 ordinario:

  1. i soggetti che hanno applicato nel periodo interessato:
    • l’imposta sostitutiva su interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari
    • l’imposta sostitutiva sui dividendi
    • l’imposta sostitutiva su ciascuna plusvalenza o altro reddito diverso e l’imposta sostitutiva sul risultato maturato delle gestioni individuali di portafoglio (limitatamente ai soggetti diversi da quelli indicati nell’articolo 73, comma 1, lett. a) e d) del Dpr n. 917/1986) si tratta delle società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, società cooperative e di mutua assicurazione, società ed enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti del territorio dello Stato
  2. i soggetti tenuti agli obblighi di comunicazione per l’opzione per l’imposta sostitutiva (articolo 6, comma 2, Dlgs n. 461/1997) e di comunicazione da parte degli intermediari dei dati relativi alle singole operazioni effettuate nell’anno precedente (articolo 10 Dlgs n. 461/1997)
  3. i soggetti tenuti all’obbligo di comunicazione degli utili pagati nel periodo cui si riferisce la dichiarazione
  4. i rappresentanti fiscali di un soggetto non residente.

 

Fumata nera, niente proroga per il modello 770

 

«Il dipartimento Finanze del ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate hanno concluso che non ci sono i presupposti per prorogare la presentazione del modello 770» ha dichiarato ieri il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, rispondendo alle molteplici richieste di rinvio arrivate dal mondo delle professioni che invocavano all’unisono la proroga della scadenza dal 31 luglio a fine settembre.

Nei giorni scorsi anche Alessandro Solidoro, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, aveva sollecitato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha concedere la proroga dei modelli 770 senza ottenere soddisfacenti risposte in merito.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SU CHI DOVRA’ PRESENTARE IL MODELLO CLICCA QUI

JM

La burocrazia costa troppo: ad una piccola impresa costa in media circa duemila euro all’anno

Secondo una misurazione realizzata da un pool di esperti coordinati dall’Ufficio per la Semplificazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, nel bilancio di una pmi l’esborso relativo agli obblighi fiscali e l’annessa burocrazia è di circa duemila euro. Attenzione, stiamo parlando soltanto di oneri amministrativi (modelli da compilare, documentazione da presentare, comunicazioni, registri, ecc.) e non considera i costi fiscali (diritti, bolli, imposte, ecc.).

Complessivamente la spesa annua affrontata dalle aziende con meno di 250 dipendenti è pari a circa 2,7 miliardi. Una cifra che pesa tantissimo soprattutto sull’economia delle micro-imprese, quelle cioè fino a 4 dipendenti. E allora che si fa? La Comunità Europea ha stabilito che occorre una riduzione di questi oneri e l’Agenzia delle Entrate ed il dipartimento della funzione pubblica pare stiano tracciando la strada per arrivare a questo abbassamento, che dovrebbe essere di circa il 25%, entro il 2012.

Considerando la già alta pressione fiscale presente nel nostro Paese, appare veramente eccessivo il peso degli oneri amministrativi. Pensate che la sola dichiarazione annuale Iva costa ad una pmi costa mediamente 341 euro. Il 770 semplificato in bilancio vale un’uscita da 492 euro. La richiesta di rimborso del credito iva trimestrale costa 450 euro. Totale? quasi duemila euro (€ 1.926,00) solo per oneri fiscali. Come sottolineato anche da Carlo Sangalli – presidente di Rete Imprese Italia e di Confcommercio – “quello dei costi della burocrazia è certamente uno dei principali ostacoli, insieme all’elevata pressione fiscale, alle difficoltà di accesso al credito, al ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, che gravano sulle pmi, in particolare sull’impresa diffusa, frenandone lo sviluppo e la competitività”. 

Ricordiamo che alla misurazione ha partecipato anche l’Istat per la rilevazione, e la direzione centrale servizi ai contribuenti dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre sono state coinvolte le associazioni imprenditoriali che hanno partecipato a tutte le fasi del processo.

fonte: TG1 - Rai