Il nuovo registro revisori ai blocchi di partenza

Pubblicati in Gazzetta ufficiale 201 del 29/8/2012 i regolamenti ministeriali n. 144, 145 e 146 relativi alla tenuta del registro, iscrizione e cancellazione dei revisori, gestione del registro del tirocinio e le sue modalità di svolgimento. I regolamenti entreranno in vigore dal prossimo 13 settembre e prevedono alcune novità per i revisori.

Tra le principali, il fatto che anche gli attuali iscritti al registro dei revisori dovranno inviare al Ministero dell’economia e delle finanze una comunicazione con le informazioni necessarie per la gestione e l’iscrizione al nuovo registro dei revisori legali, oltre a tutti gli incarichi di revisione detenuti, anche nei collegi sindacali, e i corrispettivi pattuiti per ciascun incarico. Sanzioni sono previste nel caso di comunicazioni assenti o lacunose ed è prevista l’iscrizione d’ufficio con rischio di apposite sanzioni.

Nello specifico, coloro i quali sono attualmente iscritti al registro dei revisori contabili e all’Albo speciale delle società di revisione hanno diritto alla iscrizione nel nuovo registro istituito presso il Ministero dell’economia e delle Finanze. Dopo la definizione delle modalità di trasmissione delle informazioni per la comunicazione dei dati, gli attuali revisori entro 90 giorni saranno iscritti nel nuovo registro.

Iscritti su richiesta coloro i quali anteriormente alla data di entrata in vigore del regolamento hanno acquisito il diritto di essere iscritti nel Registro dei revisori contabili, purché producano istanza di iscrizione entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento; oltre a loro, sarà iscritto su richiesta anche chi alla data di entrata in vigore del regolamento ha presentato istanza di partecipazione a una sessione d’esame non ancora conclusa per l’iscrizione al registro e ha superato l’esame alla data di presentazione dell’istanza.

Infine viene confermata la durata triennale del tirocinio e previste le modalità per iscriversi. Sono iscritti di diritto i tirocinanti che, al momento dell’entrata in vigore del regolamento, sono già iscritti al registro del tirocinio e in regola con la presentazione della relazione annuale. I periodi di tirocinio pari o superiori a 6 mesi sono equiparati a un anno ai fini del computo dei crediti formativi.

Diritto di famiglia, un master a Roma

Il Centro Nazionale Studi e Ricerche sul diritto della famiglia e dei minori, presenta un interessante master su DIRITTO DI FAMIGLIA E DEI MINORI. Prevede due moduli, con 30 ore per modulo (richiesti 24 crediti formativi per ogni modulo).

Modulo I
Venerdì 8 Giugno 2012 ore 14.00 / 20.00
Martedì 12 Giugno 2012 ore 14.00 / 20.00
Martedì 19 Giugno 2012 ore 14.00 / 20.00
Mercoledì 4 Luglio 2012 ore 14.00 / 20.00
Mercoledì 11 Luglio 2012 ore 14.00 / 20.00

Modulo II
Venerdì 28 Settembre 2012 ore 14.00 / 20.00
Venerdì 5 Ottobre 2012 ore 14.00 / 20.00
Venerdì 12 Ottobre 2012 ore 14.00 / 20.00
Venerdì 19 Ottobre 2012 ore 14.00 / 20.00
Sabato 20 Ottobre 2012 ore 14.00 / 20.00

Il master si terrà in Via Maria Cristina 2, Roma, presso la sede dell’Associazione.

MODULO I

IL PROCESSO DI SEPARAZIONE E DIVORZIO
IL PROCEDIMENTO INNANZI AL TRIBUNALE DEI MINORENNI
IL PROCEDIMENTO INNANZI AL GIUDICE TUTELARE
L’AUDIZIONE E L’ASCOLTO DEL MINORE
L’INTERESSE DEL MINORE
PROCEDIMENTO DI MODIFICA DELLE CONDIZIONI DI SEPARAZIONE E DIVORZIO
RECLAMO AVVERSO I PROVVEDIMENTI TEMPORANEI ED URGENTI
DETERMINAZIONE DELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO E DIVORZILE
LA PRIVACY NEL DIRITTO DI FAMIGLIA
IL REGIME PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA

MODULO II

LEGGE 54 DEL 2006 E LA SUA APPLICAZIONE

AFFIDAMENTO CONDIVISO
L’affidamento alternato
L’assegnazione della casa familiare
L’assegno di mantenimento e divorzile
La Sindrome di alienazione genitoriale
Motivi di esclusione dall’affidamento condiviso

LA DEONTOLOGIA NEL DIRITTO DI FAMIGLIA
Casi pratici di provvedimenti sanzionatori

ADDEBITO DELLA SEPARAZIONE

STALKING
L’ORDINE DI PROTEZIONE CONTRO GLI ABUSI FAMILIARI
Artt 388 II Comma, 570 e 572 Cp

IL RISARCIMENTO DEL DANNO NEL DIRITTO DI FAMIGLIA
I Danni Endofamiliari

LA FAMIGLIA DI FATTO
GLI STRUMENTI A TUTELA DEL CORRETTO ADEMPIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI DI MANTENIMENTO
IL TFR E LA PENSIONE DI REVERSIBILITA’
IL TRUST ED IL PATTO DI FAMIGLIA
IL LAVORO ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA – L’IMPRESA FAMILIARE
IL RUOLO DEI SERVIZI SOCIALI NEL PROCESSO DI FAMIGLIA
LA CTU NEL PROCESSO DI FAMIGLIA

I posti disponibili sono 40. Le domande di iscrizione dovranno essere effettuate on line (e-mail: diritto_famiglia@email.it) oppure compilando l’apposita scheda da inviare per fax al n. 06/3220940, allegando copia di documento di identità. Le schede di iscrizione sono scaricabili sul sito www.dirittodellafamiglia.com.

Le informazioni sulle singole lezioni, sui docenti e sul regolamento del master sono pubblicate sul sito www.dirittodellafamiglia.it.

Il costo della partecipazione ad ogni singolo modulo del master, incluso il materiale didattico, è di euro 500,00 + IVA.
Il costo del master, per coloro che intendono partecipare ad entrambi i moduli, inclusivo del materiale didattico, è di euro 800 + IVA.

Gli importi dovranno essere corrisposti al momento dell’iscrizione, mediante bonifico bancario intestato a CENTRO NAZIONALE STUDI E RICERCHE SUL DIRITTO DELLA FAMIGLIA E DEI MINORI (IBAN: IT37C0350003201000000019292), provvedendo ad inviare via email o via fax, ricevuta di avvenuto bonifico o il numero di CRO.

Sono previsti un esame finale e il rilascio di un attestato di partecipazione.

Convivenza e famiglia di fatto, un interessante convegno a Roma

Il Centro Nazionale Studi e Ricerche sul diritto della Famiglia e dei Minori, organizza a Roma un interessante convegno gratuito sul tema “Accordi di Convivenza e Famiglia di Fatto“.

Appuntamento in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, lunedì 5 dicembre dalle 14 alle 20. Il convegno dà diritto all’acquisizione di 6 crediti formativi.

Questi i relatori e le tematiche dibattute:                                         

– Avv. Lello Spoletini (Presidente Nazionale Associazione La Tutela dei Diritti): I CONTRATTI DI CONVIVENZA
– Dott. Luciano Imperiali (Giudice Tribunale Penale di Roma): L’EFFETTIVITA’ DELL’AFFIDO CONDIVISO TRA SANZIONI PENALI E SANZIONI CIVILI”
– Avv. Matteo Santini (Presidente Nazionale Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori): L’AUTONOMIA NEGOZIALE NEL DIRITTO DI FAMIGLIA
– Dott. Giuseppe Magno (Giudice di Cassazione): “L’affidamento dei figli minorenni: evoluzione del concetto, con riferimenti alla normativa interna e comunitaria”
– Prof. Avv. Antonio Caiafa: IL LAVORO ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA
– Avv. Mauro Vaglio (Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma): LA DEONTOLOGIA NEL DIRITTO DI FAMIGLIA
– Avv. Romina Ferro (GOT presso il Tribunale di Milano): L’AFFIDAMENTO CONDIVISO NELLA FAMIGLIA DI FATTO
– On. Prof. Avv. Paola Balducci (Professore Ordinario di Procedura Penale presso l’Università di Lecce): PROPOSTE DI LEGGE IN MATERIA DI COPPIE DI FATTO

Nuovo progetto “Libri per Ragionare. Libri per Sopravvivere” per la formazione forense

Nelle scuole forensi che curano la preparazione all’esame di abilitazione degli aspiranti avvocati si è dato avvio al nuovo progetto “Libri per Ragionare. Libri per Sopravvivere” voluto dalla Scuola superiore dell’avvocatura (fondazione del Consiglio nazionale forense) per migliorare la formazione dei futuri avvocati. Si tratta di un invito alla lettura ma anche di un percorso ragionato per migliorare la preparazione e imparare a “comprendere” e scrivere attraverso il suggerimento di 61 testi chiave, i cui temi saranno poi discussi nelle scuole forensi. Il progetto vuole in qualche modo far correre ai ripari d’innanzi a statistiche poco positive che vedono l’Italia al penultimo posto per alfabetizzazione, gusto per la lettura (per l’Istat più di un italiano due due non ha mai letto un libro) e per la scrittura (per il Centro europeo della educazione 8 laureati su 100 non sanno scrivere).

Mariani Marini, vicepresidente della Scuola Alarico, commenta: “Le scarse letture determinano una scarsa capacità di uso corretto del linguaggio, che nel caso dei giovani che aspirano alla professione di avvocato emerge ogni anno dal catalogo di errori di grammatica, di sintassi, di morfologia che costellano le prove scritte dell’esame di avvocato. L’obiettivo dunque, condiviso con il Coordinamento centrale delle scuole forensi, è quello di fare delle scuole centri di diffusione della cultura”.

Ecco alcuni dei testi proposti e il loro intento:

 Amarty Sen (Etica e economia, Laterza 2004) e Noemi Klein (No logo, Baldini e Castoldi 2001), Sabino Cassese (I diritti umani oggi, Laterza 2005) e Y. Dezalay ( I mercanti dei diritto,Giuffré), per spiegare l’intreccio tra globalizzazione, diritto ed etica. Il limpido Lezioni americane (Garzanti 1989) di Italo Calvino, ma anche il Prontuario di punteggiatura di Mortara Garavelli (Laterza) o Virgole per caso di L. Trust (PIEMME) proveranno a spiegare ai giovani il rapporto tra sapere e linguaggio. L’arte del giudicare, il difficile percorso dall’evento umano all’applicazione della legge e le tecniche di argomentazione troveranno mentori, tra gli altri, in A. Schopenhauer (L’arte di ottenere ragione), in Guido Alpa (L’arte di giudicare, Laterza), in Gustavo Zagrebelsky (Le virtù del dubbio. Intervista su etica e diritto, Laterza). L’importanza della deontologia è affrontata da Corrado Stajano (Un eroe borghese, Einuadi 2005), di Umberto Ambrosoli (Qualunque cosa succeda, Gironi ed.), di Remo Danovi (Processo al buio. Lezioni di etica in venti film, Rizzoli 2010). L’analisi degli eventi storici che hanno segnato la vita dei popoli nell’età moderna si snoderà tra J. Kennedy (Strategia di pace. I discorsi della Nuova frontiera Record Mondadori) e A. Suu Kyi e il suo Lettere dalla Birmania (Sperling & Kupfer 2007). La riflessione sulle radici della cultura del diritto tra Sofocle (Antigone) e Amartya Sen (La democrazia degli altri, Oscar Mondadori).

Il Cnf ha stabilito importanti novità su formazione continua e regolamento sulle specializzazioni

Il Consiglio Nazionale Forense ha fissato delle novità per quanto concerne  il recupero dei debiti formativi, ha approntato un riesame del testo delle specializzazioni ed è stato previsto inoltre l’invio di un questionario su mediazione e formazione permanente al fine di verificare la “salute” degli Ordini e vagliare eventuali supporti da parte del Consiglio nazionale. Sono questi i punti salienti sanciti nei giorni scorsi con tre delibere decise durante la seduta amministrativa del 22 gennaio scorso.

Gli avvocati che non abbiano maturato nel primo triennio (2007-2010) di applicazione del regolamento relativo alla formazione permanente potranno recuperare 15 crediti entro il 31 luglio prossimo impegnandosi a proseguire con la formazione continua relativa al triennio successivo. Il Cnf ha ritenuto di concedere questa possibilità poichè i primi tre anni hanno costituito una fase sperimentale e si possono essere riscontrati problemi organizzativi. E’ comunque stato ribadito che “E’ doveroso procedere a una prima verificare attenta e puntuale sull’assolvimento dell’obbligo formativo da parte degli iscritti per avere una quadro dello stato della formazione ma anche per la presenza di riflessi deontologici dell’adempimento dell’obbligo“.

Entro il 28 febbraio le associazioni forensi avranno la possibilità di esprimere le loro osservazioni così da riesaminare il testo del regolamento sulle specializzazioni, la cui entrata in vigore è prevista per il 30 giugno 2011.

Per rendere “più proficuo e intenso” il rapporto con gli Ordini inoltre, il Cnf ha costituito la commissione Servizi agli Ordini e agli avvocati, coordinata da Carla Broccardo. Il Consiglio in particolare ha inviato un questionario in materia di mediazione e formazione continua per conoscere dagli Ordini l’ intenzione di accreditarsi come organismo di conciliazione o come ente formatore; la messa a disposizione dei locali nei tribunali; l’avvenuta stipula della polizza assicurativa. Il questionario permetterà anche di conoscere il numero di eventi formativi organizzati; la quota prevista a carico degli iscritti (qualora sia presente); le modalità di verifica dell’assolvimento dell’obbligo formativo; conoscere eventuali  inadempimenti; valutare la fissazione di 90 crediti formativi rispetto ai 50 attuali.

Mirko Zago