Più finanziamenti alle imprese, incremento dell’1,8%

Vanno verso una lenta normalizzazione i finanziamenti alle imprese, con un incremento dell’1,8% tra 2010 2011.

Tra i motivi di questo aumento dei finanziamenti una parte di rilievo potrebbe averla la cessione crediti per far fronte ai sempre più gravi ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione e delle aziende appaltanti.

Secondo un apposito studio di Confartigianato, il credito non è uguale per tutti i settori. Il comparto delle costruzioni è quello che ha registrato la maggiore crescita del volume di finanziamenti: +4,3% tra giugno 2010 e aprile 2011, con punte del +37,5% per le imprese di costruzione di Teramo, del +25,8% a Genova e del +24,8% a Verbano-Cusio-Ossola.

Tra le varie regioni, brilla la Liguria, che è la regione in cui gli istituti di credito sono stati più generosi: i finanziamenti alle piccole aziende sono infatti aumentati del 4%.

Credito: aumenta il divario tra nord e sud

Stando ai dati rilevati dall’ufficio studi di Confartigianato, l’accesso al credito sarebbe più facile nelle regioni del nord. Dei 172.451 milioni di euro erogati ad aprile 2011 dagli istituti di credito alle imprese con meno di 20 addetti, buona parte infatti è andata ad aziende del nord Italia.

E’ la Calabria a registrare la media più bassa di erogazione di credito. Tra giugno 2010 e aprile 2011 gli imprenditori calabresi hanno ricevuto l’1,5% in meno di credito. Record negativo per la provincia di Avellino, dove il volume dei prestiti alle piccole imprese è diminuito del 7,2%. Opposta è la situazione in Liguria dove i finanziamenti sono aumentati del 4%.

La quota media nazionale del 19% del credito per le aziende con meno di 20 addetti sul totale dei finanziamenti alle imprese, si stacca nettamente il Trentino Alto Adige con una quota del 35,8%. All’altro capo della classifica, la regione e le province dove le piccole imprese hanno ricevuto una quota minore di finanziamenti rispetto al totale del credito erogato a livello provinciale sono il Lazio (8,6%) e Milano (5,5%) e Roma (6,3%).

Agevolazioni per le imprese dell’agroalimentare

E’ aperto fino a dicembre il bando che offre speciali interventi di garanzia per favorire l’accesso al credito delle imprese lombarde attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

In pratica, il costo delle garanzie a carico dell’impresa viene ridotto all’1% dell’importo garantito, una tantum.
L’importo minimo del finanziamento è di 200.000 euro. Il massimo è di 1.500.000.
La durata del rimborso è compresa tra i 3 e i 10 anni.

Per accedere all’agevolazione l’impresa deve rivolgersi presso gli uffici del proprio Confidi di riferimento.

Le domande vengono presentate a Federfidi fino al 31 dicembre 2012, salvo anticipato esaurimento dei fondi.
I finanziamenti possono essere concessi dalle banche per reintegro della liquidità e/o ristrutturazione del debito alle PMI che abbiano sostenuto investimenti nel territorio della Regione Lombardia nel periodo intercorrente tra il 1 gennaio 2003 e la data di presentazione della domanda.

Referente: Cesare Scolari – Competitività delle imprese e delle filiere agroalimentari

Email cesare_scolari@regione.lombardia.it

Credito bancario, orientamento alle imprese

Scende ancora la media dei finanziamenti bancari, nella stretta tra rating richiesto e rinvio degli investimenti. Più accessibili i finanziamenti fino a 75.000 euro.

Secondo i dati  del Barometro Crif della domanda di credito da parte delle imprese, lo scorso trimestre ha visto la crescita zero rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso.

Il punto cruciale è il travaso delle richieste verso la base della piramide del credito, dove confluiscono le operazioni di importo inferiore ai 75mila euro. Ora questa soglia rappresenta il 45,4% delle domande contro il quasi 40% del 1° trimestre 2010.
A calare sono le richieste di oltre 300mila euro, importo che spesso prefigura un investimento in beni strumentali.

Intanto a maggio la domanda dei mutui ha segnato una risuzione del 14% e quella dei proestiti une riduzione del 7%.

I Barometri CRIF della domanda di crediti alle famiglie e alle imprese sono uno strumento di analisi unico per originalità e tempestività, che si fondano sull’esaustività e profondità del patrimonio informativo di EURISC, il SIC di CRIF che raccoglie informazioni sulla gran parte dei finanziamenti erogati nel mercato retail del nostro Paese. Con cadenza mensile, con dati aggiornati alla fine del mese precedente, le analisi evidenziano l’andamento delle richieste di nuovi prestiti e mutui e, con cadenza semestrale, l’evoluzione della domanda di finanziamenti delle imprese.