Riscaldarsi risparmiando? Nuovo successo per la cucina economica

Molti probabilmente non ne hanno mai sentito parlare, altri invece la ricordano nella casa della nonna, ritorna in auge la cucina economica, piovono le richieste a venditori e produttori perché oggi la cucina economica è anche stilisticamente all’avanguardia.

La cucina economica delle nonna: cucinava e riscaldava

La cucina economica della nonna era uno strumento molto utilizzato in inverno, nelle case di montagna anche se in limitati casi è rimasta sempre in funzione. Si tratta di una stufa in ghisa, ricordiamo che la ghisa è un ottimo conduttore di calore, dotata di quella che oggi chiameremmo una camera di accensione, cioè un vano in cui riporre la legna, al lato un piccolo forno e sopra fornelli a induzione. I modelli possono leggermente differire tra loro. La funzionalità era davvero ottima, si può parlare di una cucina economica, ma soprattutto ecologica infatti non vi è alcuna dispersione di calore.

Grazie ai fornelli a induzione è possibile preparare tante prelibatezze, i nostri nonni amavano le lunghe cotture come i legumi, i sughi, i brasati, ma in effetti si può utilizzare per qualunque piatto. Con lo stesso calore è possibile alimentare anche il forno presente di lato e, infine, lo stesso calore, grazie alla ghisa, viene utilizzato per riscaldare l’ambiente circostante e nella maggior parte delle case veniva utilizzato anche per asciugare i panni, si può quindi rinunciare anche all’asciugatrice.

Oggi sono disponibili anche modelli che hanno una piccola cisterna per l’acqua questo vuol dire che permettono di avere sempre acqua calda a portata di mano. Occorre aggiungere che la ghisa è in grado di accumulare calore e rilasciarlo pian piano, questo vuol dire che è possibile mantenere a lungo gli ambienti caldi. Molte cucine possono essere trasformate in termo-cucine, cioè possono essere collegate all’impianto di riscaldamento, naturalmente la capacità di riscaldamento dipende dalle dimensioni degli ambienti.

Cosa serve per installare una cucina ecomomica?

La prima cosa da sottolineare è che le dimensioni di una cucina economica sono generalmente le stesse di una cucina classica a libera installazione. In secondo luogo è necessario avere una canna fumaria perché il funzionamento è simile a quello di qualunque altro bruciatore con combustibile, che sia una stufa a pellet o un camino. Il terzo elemento da considerare è che il vano per la legna non è grandissimo quindi è necessario avere la legna tagliata a piccoli tocchetti. Tra i vantaggi vi è il fatto che appena dopo averla accesa si inizia a percepire il calore.

Detto questo, le cucine economiche di nuova generazione sono pensate non solo per avere funzionalità, ma anche per la loro estetica, questo vuol dire che possono essere abbinate ad arredamenti classici, perfette per il vintage, sono inoltre disponibili anche in stile moderno.

Naturalmente le cucine economiche necessitano di pulizia, occorre cioè togliere la cenere e i residui della combustione, ma questo vale anche per il camino o per una stufa a pellet.

I prezzi di una cucina economica? Si parte da 1.000 euro per arrivare a 5.000 euro, molto dipende da dimensione, funzioni e stile.

Stufe a pellet a rischio: mancano componenti per la produzione

Il prossimo inverno sarà difficile da affrontare, il caro prezzi, e in particolare della spesa energetica, metterà a dura prova tanti italiani e il fronte riscaldamento sembra essere il più interessato, infatti continua a crescere il prezzo del metano, c’è difficoltà a procedere al tetto al prezzo del gas-metano. Sono molti quindi a voler ripiegare su altri combustibili e in particolare sul pellet, ma qui i problemi si aprono su più fronti: oltre ad esservi carenza di materie prime, il pellet, cosa che porta i prezzi ad aumenti esorbitanti, ci sono difficoltà anche per l’acquisto delle stufe a pellet. Ecco cosa succede.

Perché è difficile trovare stufe a pellet?

Le imprese sono in difficoltà, a generarle sono gli aumenti del costo dell’energia, non c’è impresa che non abbia bisogno di energia per le sue produzioni, anche se alcune in misura maggiore e altre minore. Non solo energia, in alcuni settori iniziano a mancare le materie prime. A lanciare l’allarme è Davide Borsatti di EdilKamin, azienda produttrice di stufe a pellet e idrostufe, cioè modelli in grado di scaldare anche l’acqua degli impianti e di conseguenza di sostituire in tutto e per tutto il metano. Ha sottolineato che è in forte aumento la richiesta di stufe a pellet, ma l’azienda si trova a dover far fronte a difficoltà di produzione legate alla mancata o ritardata consegna di componenti e materie prime.

A rendere difficoltosa la produzione è a sua volta il caro energia, ancora. È un cane che si morde la coda. Infatti le componenti mancanti sono soprattutto in acciaio e in ferro. Le imprese che si occupano della produzione di componenti con questi metalli sono da considerare energivore, sono a loro volta in difficoltà e denunciano che per loro restare in produzione è troppo costoso. da ciò discende anche l’aumento dei prezzi che ormai è quasi difficile da calcolare. Insomma, il sistema produttivo rischia un vero black out globale.

Secondo alcuni distributori, chi oggi ordina una stufa a pellet rischia di ottenere la consegna a marzo 2023, certamente questo mette in allarme chi sta cercando di capire come muoversi. Naturalmente rivolgendosi ai vari punti vendita è possibile trovare modelli già presenti in magazzino e di conseguenza riuscire in breve tempo ad avere la consegna. Al solito, la carenza è accompagnata dall’aumento dei prezzi, come accaduto con il pellet.

Leggi anche: Pellet: quanto costa? Conviene o è preferibile il metano?

Cresce la richiesta di cucine economiche: gli italiani cercano il risparmio

Non solo stufe a pellet, infatti i venditori sottolineano che oggi c’è anche un forte richiesta di quelle che solitamente sono definite “cucine economiche” forse qualcuno ancora oggi la ricorda nella vecchia casa della nonna, cioè la cucina con fuoco a induzione alimentata da legna che riesce quindi contemporaneamente a riscaldare e cuocere il cibo. Naturalmente la cucina economica è in formato rivisitato, sicura e con uno stile esteticamente apprezzabile.