Addio CUD, arriva la Certificazione Unica

Un’altra novità in materia fiscale che entrerà a breve in vigore in questo 2015 è quella relativa al CUD, il modello per la certificazione dei redditi che tutti noi conosciamo. Ebbene, a partire dal periodo d’imposta 2014 non si chiamerà più CUD (certificato unico dipendente), ma CU (certificazione unica).

Una novità che impatterà soprattutto sul datore di lavoro, altrimenti detto sostituto d’imposta, il quale dovrà utilizzare la Certificazione Unica per attestare sia i redditi di lavoro dipendenti e assimilati, sia i redditi di lavoro autonomo e i cosiddetti “redditi diversi”, precedentemente certificati in forma libera. Inoltre, il datore di lavoro deve consegnare la Certificazione Unica ai dipendenti, equiparati e assimilati, e ai lavoratori autonomi entro il 28 febbraio ed è tenuto alla trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate delle Certificazioni Uniche entro il 7 marzo.

Per ogni Certificazione Unica omessa, errata o tardiva è prevista una sanzione di 100 euro, che però non sarà applicata se la trasmissione sarà effettuata o corretta entro i 5 giorni successivi alla scadenza.

Del resto, il Decreto Legislativo Semplificazioni si era posto l’obiettivo, di inviare al domicilio dei contribuenti il 730 precompilato già dal periodo d’imposta 2014 e in questa direzione di semplificazione va anche il nuovo modello Certificazione Unica.

Si avvicina la scadenza per la dichiarazione dei redditi

La scadenza per la consegna della dichiarazione dei redditi si sta avvicinando, e riguarda soprattutto chi ha un lavoro da dipendente o assimilato ed è tenuto a presentare il Modello 730, mentre chi è possessore di partita Iva deve presentare il Modello Unico.

Per chi, però, si ritrova in entrambe le condizioni, il modello da compilare è l’Unico, nel quale occorre indicare i ricavi percepiti nell’anno di imposta precedente sotto forma di: reddito d’impresa; reddito da lavoro autonomo che richieda Partita IVA; redditi diversi rispetto a quelli previsti dal 730.
Andranno compilati anche i campi relativi al reddito da lavoro dipendente, operazione per la quale è necessario che il datore di lavoro abbia rilasciato il CUD.

Il modello Unico va inoltre compilato anche nel caso in cui il datore di lavoro con il quale si ha un lavoro dipendente non sia chiamato ad effettuare ritenuta d’acconto, oppure si è presentata la dichiarazione IVA o IRAP o qualora si risieda fuori Italia da almeno due anni.

Il Modello 730 può essere invece usato da chi ha redditi da lavoro dipendente o assimilati ed anche redditi da lavoro autonomo, a patto che questi non richiedano apertura di una partita IVA, che in pratica fa la differenza.

Vera MORETTI

80 euro in busta paga: ecco chi li riceverà

Maggio è cominciato e, dunque, è arrivato il momento di ricevere in busta paga i famosi 80 euro promessi da Matteo Renzi.

Per la precisione, si tratterà di un credito d’imposta annuo di 640 euro se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro.
Qualora, invece, il reddito complessivo è compreso tra 24.000 e 26.000 euro, il predetto credito d’imposta spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro.

Un aspetto importante da tenere presente è che il credito d’imposta deve essere rapportato al periodo di lavoro.
Questo significa che se il rapporto di lavoro non dura per l’intero anno, l’importo di 640 euro deve essere ragguagliato al periodo effettivo di durata dello stesso.

Il credito d’imposta è riconosciuto nel caso in cui sia dovuta l’IRPEF dopo aver applicato le detrazioni per lavoro dipendente e assimilato.
Questo significa che, anche qualora l’imposta dovesse essere azzerata per effetto di detrazioni per carichi di famiglia o di detrazioni per oneri sostenuti, credito d’imposta è comunque riconosciuto.
Viceversa se l’IRPEF lorda dovesse essere assorbita completamente dalle detrazioni di lavoro, il credito non è riconosciuto.

Una volta determinato l’importo del credito d’imposta, lo stesso deve essere corrisposto in quote mensili a partire da maggio fino a dicembre 2014.
Il credito è riconosciuto, in via automatica, dal datore di lavoro in busta paga. A tal fine, lo stesso, utilizza, fino a capienza, l’ammontare complessivo delle ritenute disponibile in ciascun periodo di paga e, per la differenza, i contributi previdenziali dovuti per il medesimo periodo di paga.
Sono esclusi i datori di lavoro domestici; in questo caso i lavoratori beneficeranno del credito d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

L’importo del credito riconosciuto deve essere indicato nella certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente e assimilati (CUD).
Sotto il profilo soggettivo, il credito d’imposta è previsto in favore dei lavoratori che percepiscono redditi di lavoro dipendente e i seguenti redditi assimilati:

  • compensi dei soci lavoratori delle cooperative;
  • indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualità;
  • borse di studio e assegni di formazione professionale;
  • compensi per collaborazioni coordinate e continuative;
  • remunerazioni dei sacerdoti;
  • prestazioni pensionistiche erogate da forme di previdenza complementare;
  • compensi percepiti dai lavoratori socialmente utili.

Vera MORETTI

CUD: dove scaricarlo e come ottenerlo

Al fine di ridurre la spesa pubblica, la Finanziaria 2013 ha deciso di rendere disponibile il modello CUD in forma telematica.
Per poter visualizzare e stampare il documento è possibile accedere ad Internet attraverso il sito di Inps nella sezione “Servizi al cittadino” previa identificazione tramite PIN.

L’invio del CUD INPS 2014 può essere effettuato, su richiesta, al proprio indirizzo di posta elettronica o posta elettronica certificata (PEC) scrivendo all’indirizzo richiestaCUD@postacert.inps.gov.it.

Nell’interesse di quella fascia di contribuenti che non possiedono i mezzi e le competenze per la fruizione dei servizi on-line, resta ferma la possibilità richiedere il formato cartaceo:

  • Rivolgendosi agli sportelli INPS
  • Utilizzando le postazioni informatiche self service posizionate nelle sedi territoriali
  • Avvalendosi dell’assistenza di un CAF o di un professionista abilitato
  • Rivolgendosi ai Comuni e alle altre Pubbliche amministrazioni che hanno sottoscritto un protocollo con l’INPS per l’attivazione di un punto cliente di servizio.
  • Rivolgendosi agli Uffici postali c.d. “Sportello amico” a fronte di un corrispettivo pari a € 2,70 più IVA.

Direttamente a casa, nei seguenti casi:

  • ultraottantacinquenni titolari di indennità di accompagnamento, in tal caso bisogna farne richiesta allo sportello della competente struttura INPS;
  • pensionati residenti all’estero, contattando i numeri telefonici dedicati (06 59054403 – 06 59053661 – 06 59055702), con orario 8.00-19.00;
  • tutti in caso di dichiarata impossibilità di accedere alla certificazione, in via diretta o tramite un altro soggetto delegato, contattando la competente sede INPS o tramite il contact center multicanale (numero verde 800.43.43.20).

Vera MORETTI

Scade domani la consegna del CUD 2014

Prevista entro domani la consegna, da parte di datori di lavoro ed enti pensionistici, del CUD 2014 a lavoratori e pensionati per certificare i redditi percepiti nel 2013 e le ritenute operate.

I sostituti d’imposta devono consegnare la documentazione in duplice copia, cartacea o elettronica, se il destinatario comunica di avere gli strumenti per riceverlo in tale formato.

Per quanto riguarda i dipendenti, scatta l’obbligo di consegna del CUD cartaceo qualora il dipendente sia deceduto o abbia cessato il rapporto di lavoro. In quest’ultimo caso, si può chiedere il CUD entro 12 giorni dalla conclusione del contratto.
Per i pensionati, dal 2013 gli enti pensionistici non spediscono più il CUD a casa ma lo rendono disponibile in formato elettronico, per la consultazione telematica via web.
Il contribuente ha comunque facoltà di richiederlo espressamente in forma cartacea.

Il CUD riporta l‘ammontare dei redditi percepiti nel 2013, le ritenute d’acconto operate dal sostituto d’imposta, le detrazioni effettuate, i dati previdenziali e assistenziali.
Al CUD è allegata la scheda per la destinazione di 5 e 8 per mille da riconsegnare entro la scadenza del Modello UNICO Persone Fisiche.
Se il dipendente non gode di altri redditi non è obbligato a presentare altre dichiarazioni dei redditi ma può presentare il Modello 730 se ha spese da scaricare, così da beneficiare delle detrazioni fiscali previste.

Ecco le novità per il 2014:

  • Copertina: indice delle istruzioni di compilazione.
  • Punto 11 (sospensione versamenti tributari per eventi eccezionali): codice 2: alluvionati della Sardegna; codice 3: residenti a Linosa e Lampedusa; codice 4: contribuenti colpiti da altri eventi eccezionali.
  • Punto 102 (detrazioni per familiari a carico di cui all’articolo 1, comma 12 del Tuir): nuovo codice AC da utilizzare (indicandolo nelle annotazioni) se il rapporto di lavoro è inferiore all’anno solare e le detrazioni sono calcolate sul periodo di lavoro effettivo.
  • Punti da 120 a 127: ampliate le voci relative alla previdenza complementare.
  • Punto 129 (erogazioni liberali): in alcuni casi la detrazione sale al 24% (in annotazione con codice AZ); nuova detrazione 19% per versamenti al Fondo ammortamento titoli di Stato.
  • Punti da 251 a 255: (salario di produttività): è possibile applicare imposta fissa del 10% se il dipendente ha reddito fino a 40mila euro e il premio non supera 2.500 euro, ma si può scegliere anche la tassazione ordinaria se più conveniente. Nel primo caso si compilano i punti 251 e 252 (nelle annotazione codice è BX), nel secondo i punti 251 e 254 (nelle annotazioni codice AF).

Vera MORETTI

Ecco i nuovi modelli per la dichiarazione dei redditi 2014

Sono stati definitivamente pubblicati dall’Agenzia delle Entrate i modelli definitivi per la dichiarazione dei redditi 2014 completi di istruzioni relativi a Modello CUD, 730 e 770 (Semplificato e Ordinario), Dichiarazione IVA annuale.

Per quanto riguarda il Modello CUD, la certificazione unica dei redditi da lavoro dipendente va consegnata dal datore di lavoro ai dipendenti, o dall’ente pensionistico ai pensionati, entro il 28 febbraio 2014.

Modello 730/2014
La dichiarazione dei redditi di dipendenti e pensionati va presentata entro il 30 aprile al datore di lavoro o ente pensionistico, entro il 31 maggio a CAF o intermediari abilitati.
Tra le novità 2014, spicca la possibilità di presentare il 730 anche senza sostituto d’imposta purché con redditi da lavoro dipendente / pensione e/o assimilati percepiti nel 2013.
Il credito d’imposta può essere usato in compensazione tramite F24 per pagare IMU e altre imposte.

Le altre novità in tema di deduzioni e detrazioni:

  • detrazioni: aumentate le detrazioni per figli a carico (da 800 a 950 euro per ogni figlio sopra tre anni, da 900 a 1.220 euroo sotto i tre anni, con la detrazione aggiuntiva da 220 a 400 euro per ogni figlio con disabilità); confermate le detrazioni IRPEF del 50 e 65% per interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, nonchè il bonus mobili del 50% sulla spesa sostenuta per relativi arredi;
  • nuovi enti a cui destinare l’otto per mille (Unione Buddhista Italiana e l’Unione Induista Italiana Samatana Dharma);
  • erogazioni liberali con detrazione estesa alle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e delle università; all’innovazione universitaria; detrazione 19% per le erogazioni liberali in denaro al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato; aumentate le detrazioni sulle erogazioni liberali a ONLUS, partiti e movimenti politici dal 19 al 24%;
  • la deduzione dei canoni di locazione senza cedolare secca è ridotta dal 15 al 5%;
  • premi di assicurazione vita e contro infortuni detraibili del 19% fino a 630 euro.

Modello 770/2014
La dichiarazione annuale del sostituto d’imposta su ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale, operazioni di natura finanziaria e indennità di esproprio, versamenti effettuati, compensazioni operate e crediti d’imposta utilizzati, va presentata esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite un intermediario, entro il 31 luglio.

Modello 770 semplificato
La dichiarazione relativa a redditi corrisposti, dati contributivi, versamenti, crediti e compensazioni operate, somme liquidate a seguito di procedure di pignoramenti, ritenute, va presentato esclusivamente in via telematica e sempre entro il 31 luglio.

Dichiarazione IVA
La dichiarazione annuale va presentata esclusivamente in via telematica fra l’1 febbraio e il 30 settembre 2014 nel caso in cui il contribuente sia tenuto alla presentazione in via autonoma oppure entro il 30 settembre 2014 nel caso in cui il contribuente sia tenuto a comprendere la dichiarazione IVA nella dichiarazione unificata.

Vera MORETTI

UNICO o 730?

Per la imminente dichiarazione dei redditi, la maggior parte dei contribuenti non ha dubbi: i lavoratori dipendenti si apprestano alla compilazione del Modello 730, mentre i professionisti a Partita Iva dovranno presentare il Modello UNICO.

Il dubbio riguarda, però, chi ha un reddito da dipendente ma anche uno da autonomo. In questi casi, come si deve procedere?

Ad essere compilato è il Modello UNICO, nel quale vanno indicati i ricavi percepiti nell’anno di imposta precedente sotto forma di reddito d’impresa, da lavoro autonomo che richieda una partita IVA o di tipo diverso da quelli previsti dal modello 730.
Da riempire saranno anche i campi relativi al reddito da lavoro dipendente, operazione per la quale è necessario che il datore di lavoro abbia rilasciato il CUD nei tempi previsti dalla legge.

Si ricorre all’UNICO anche se il datore di lavoro con il quale si ha un lavoro dipendente non sia chiamato ad effettuare ritenuta d’acconto, oppure si è presentata la dichiarazione IVA o IRAP, o ancora qualora si risieda fuori dall’Italia da almeno due anni.

Si utilizza invece il modello 730 per chi ha redditi per lavoro da dipendente o assimilati, anche in caso di redditi da lavoro autonomo, a patto che questi non richiedono l’apertura di una partita IVA.

Vera MORETTI

Cud disponibile solo online

Tempo di vacche magre anche per Inps, che, per risparmiare, ha deciso di seguire, ahimè, una linea piuttosto discutibile.

D’ora in poi, infatti, il Cud con la certificazione dei redditi del 2012, non verrà più spedito al domicilio dell’interessato ma tutto avverrà online.
E, se molti sono gli italiani “computerizzati”, altrettanti non hanno dimestichezza con il pc, ad esempio i pensionati e gli anziani.

Questa spending review attuata dall’Istituto di Previdenza, poi, oltre a mettere in difficoltà un piccolo esercito di utenti, mitra a sbarazzarsi anche degli intermediari, ad esempio dei 28mila Consulenti del Lavoro disponibili a fornire la loro opera gratuitamente in favore di chi ne necessita.

Questo radicale cambiamento è frutto della Legge si Stabilità 2013 voluta dal Governo Monti, che prevede, per gli enti previdenziali, la sola modalità telematica per la certificazione unica dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Il procedimento prevede che i cittadini debbano reperire il modello:

  • dal sito dell’ente utilizzando il codice identificativo Pin;
  • posta elettronica certificata CEC-PAC, i cittadini, che hanno comunicato all’INPS un indirizzo di posta non certificata, saranno informati via email della disponibilità del CUD sul sito dell’Istituto;
  • richiesta presso le sedi locali dell’INPS, dell’ex Inpdap ed Enpals, che appronteranno appositi sportelli;
  • nei casi di dichiarata impossibilità di accedere alla certificazione si potrà chiedere espressamente l’invio del CUD al domicilio, direttamente o delegando altro soggetto;
  • Centro di assistenza fiscale (Caf) al quale si dovrà conferire specifico mandato;
  • uffici postali appartenenti alla rete “Sportello Amico” in virtù dell’apposita convenzione tra Inps e Poste Italiane, che dietro un corrispettivo a carico dell’utente pari a 3,30 euro, rilascia alcuni certificati per conto dell’Istituto, tra cui il CUD pensionati e il CUD Assicurati.

Per venire in supporto dei contribuenti in difficoltà, i Consulenti del Lavoro hanno anche dato la loro disponibilità a proporsi come ulteriore canale di appoggio per la stampa delle certificazioni, sfruttando la propria articolazione territoriale.

Vera MORETTI