Masterchef all’italiana a Carrara

I più grandi chef d’Italia si sfidano a colpi di padella e prelibatezze in occasione della 32ma edizione della Fiera dell’ospitalità e della ristorazione in corso in questi giorni a Carrara.

Oltre 400 cuochi e ben 500 diversi piatti da preparare, in attesa della finalissima che si terrà giovedì 9 marzo. Sotto l’occhio, ma soprattutto il palato attento di 30 cuochi appartenenti alla Fic – Federazione italiana cuochi, gli chef del Bel Paese proporranno le loro creazioni più fantasiose per stupire la giuria.

La novità del 2012 è il campionato della cucina regionale e tradizionale italiana: sapori e prodotti esclusivamente made in Italy, per decretare il vincitore del concorso ‘Sapienze e sapori regionali team-live cooking‘. Gli chef in gara dovranno fare del loto meglio per dare vita a piatti in grado di esaltare i sapori della tradizione, a difesa delle tipicità regionali. Nella finalissima a sfidarsi saranno rispettivamente Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Sicilia e Toscana.

Per gli chef in erba, quelli che per intenderci aspirano a diventare i futuri Carlo Cracco o Gordon Ramsey del domani, la sfida è aperta con la terza edizione del ‘Grand junior cooking contest‘ , che decreterà lo chef italiano emergente.

“E’ proprio dal confronto tra cuochi di tutte le regioni, di tutte le età ed esperienze – ha commentato Paolo Caldana, presidente della Fic – che si generano spunti per la cultura della gastronomia italiana, enorme patrimonio che dobbiamo tutelare e promuovere”.

Fiera dell’ospitalità e della ristorazione, ospitata negli spazi di CarraraFiere, metterà a confronto team e singoli cuochi, che dovranno dar prova del loro talento fra cucina calda e fredda, pasticceria e cucina artistica. I migliori potranno poi prendere parte alle Olimpiadi e ai Campionati mondiali di alta cucina, per portare alto il vessillo della cucina made in Italy in tutto il mondo.

Partner dell’iniziativa non potevano che essere i prodotti più conosciuti e apprezzati della tradizone italiana: dalla Pasta Tosca, al tartufo dell’Associazione tartufai senesi, dalle trote e il salmerini del Trentino, fino alle carni umbre e al Crocus (lo zafferano) del Parco Naturale della Val d’Orcia.

Il futuro è tra i fornelli

Sarà per l’impazzare degli show cooking in tv – Gordon Ramsay in prima fila, mentre per il pubblico femminile la reginetta dei fornelli è Benedetta Parodi –, sarà perché la buona cucina non tradisce mai, ma il mestiere del cuoco è il più richiesto in Italia, secondo un’indagine condotta da Unioncamere e Ministero del Lavoro.

Sapersi destreggiare tra fornelli e antipasti pare essere un prezioso antidoto anticrisi. Lo studio condotto tramite il sistema informativo Excelsior ha rivelato che nel primo trimestre del 2012 le figure più richieste dal mercato del lavoro saranno senza dubbio quelle degli chef.

Medaglia d’argento agli operai specializzati, per i quali si prevedono oltre 42 000 assunzioni, con un’incidenza del 27,6% in crescita ai due trimestri precedenti del 22%.

A essere particolarmente richieste poi, le figure di operai specializzati, che salgono dall’11% del 2011 al 16% nel primo trimestre del 2012. In aumento secondo l’indagine, anche la richiesta di personale di alto profilo, nei settori dirigenziali, intellettuali, scientifici e tecnici: le assunzione previste potrebbero arrivare a quota 34.200, salendo al 22,4%, contro il 18% del 2011.

In crescita anche le professioni non qualificate: 20.500 assunzioni per il 2012, con un aumento rispetto allo scorso anno del 13,5%.

In flessione invece, secondo Unioncamere, le assunzioni degli impiegati: nel 2012 non arriveranno a 20.400, con un’incidenza che scende a 13,4%. Stessa amara sorte toccherà alle professioni commerciali, per le quali tuttavia si prevedono oltre 35.000 assunzioni ed un’incidenza del 23% sul mercato del lavoro